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  • La sicurezza spirituale provvedutaci da Dio
    La Torre di Guardia 1975 | 1° maggio
    • Isaia 31:4, 5: “Nello stesso modo Geova degli eserciti scenderà a far guerra sul monte Sion e sul suo colle. Come uccelli volanti, nello stesso modo Geova degli eserciti difenderà Gerusalemme. Difendendola, certo anche la libererà. Risparmiandola, la dovrà anche far scampare”.

      32. (a) A che cosa sono pertanto paragonati l’Onnipotente e noi che siamo sotto la Sua “medesima ombra”? (b) Il fatto che è anche l’Altissimo che cosa gli permette di fare come fedele Ospite?

      32 Pertanto l’Onnipotente è paragonato a un possente uccello, e quelli che sono nel “luogo segreto” di sicurezza spirituale sono paragonati ai piccoli di quell’uccello. Che siano “sotto la medesima ombra dell’Onnipotente” rende tanto più sicuro per loro il “luogo segreto”. Essendo l’Altissimo, ogni altra cosa è sotto di lui, e nulla di ciò che è sotto può sfuggire alle sue onnipotenti facoltà visive. Egli può immediatamente scorgere qualsiasi movimento da parte di qualche cosa o di qualcuno che sta sotto contro quelli che sono sotto la sua “medesima ombra”. Può all’istante venire in difesa di quelli che sono sotto la sua ombra e che albergano presso di lui come suoi ospiti spirituali, per preservarli. Adempie fedelmente la sua responsabilità di Padrone di casa, facendo gli onori a quelli che intrattiene come suoi ospiti. Com’è confortante questo pensiero! In quale altro luogo potremmo trovare vera sicurezza spirituale?

  • Libertà dal timore dei pericoli spirituali
    La Torre di Guardia 1975 | 1° maggio
    • Libertà dal timore dei pericoli spirituali

      1. Per ottenere tale libertà dal timore, quale condotta si deve seguire?

      PER ottenere la libertà dal timore dei pericoli spirituali descritta nel Salmo 91, dobbiamo seguire la condotta che esso stabilisce. In riferimento a parte di questa condotta, il salmista prosegue dicendo: “Dirò a Geova: ‘Sei il mio rifugio e la mia fortezza, il mio Dio in cui di sicuro confiderò’”. — Sal. 91:2.

      2. Chi viene così identificato da quel nome incomparabile, in armonia con Esodo 6:2, 3?

      2 Notiamo che il salmista (o colui che egli rappresenta) dice a Geova: “Sei il mio rifugio e la mia fortezza”. In questo modo identifica l’Altissimo e l’Onnipotente come Colui che porta l’incomparabile nome Geova. Questo è in armonia con ciò che l’Altissimo disse a Mosè dopo il suo ritorno in Egitto: “Io sono Geova. E apparivo ad Abraamo, a Isacco e a Giacobbe come Dio Onnipotente, ma rispetto al mio nome di Geova non mi feci conoscere da loro”. — Eso. 6:2, 3.

      3. Ampliando il significato del suo nome, quale espressione ebraica usò l’Onnipotente, e che cosa significava e sottintendeva, secondo com’è resa da alcune traduzioni?

      3 Ampliando il significato del suo nome, l’Onnipotente disse a Mosè: “Eh·yehʹ a·sherʹ eh·yehʹ”. Questa espressione, che si trova nel testo ebraico di Esodo 3:14, significa: “IO SARÒ QUEL CHE SARÒ (traduzione del rabbino Leeser); o: “Sarò qualsiasi cosa mi piaccia essere” (traduzione di Rotherham); o: “IO MOSTRERÒ D’ESSERE CIÒ CHE MOSTRERÒ D’ESSERE”. (Traduzione del Nuovo Mondo) Ciò significava che questo Onnipotente poteva adattarsi alle circostanze del suo popolo, e che, qualsiasi cosa dovesse essere o mostrar d’essere per amore del suo popolo in armonia con il suo proposito, poteva e voleva esserlo o

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