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  • w80 15/10 pp. 18-23
  • ‘Un amore forte come la morte’

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  • ‘Un amore forte come la morte’
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1980
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  • “L’AMORE È FORTE COME LA MORTE”
  • L’AMORE CRESCE
  • “RALLEGRATI CON LA MOGLIE DELLA TUA GIOVINEZZA”
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    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1980
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1980
w80 15/10 pp. 18-23

‘Un amore forte come la morte’

“L’amore è forte come la morte . . . Il suo divampare è come il divampare del fuoco, la fiamma di Iah”. — Cant. 8:6.

1, 2. Come ebbe luogo il primo matrimonio, e perché marito e moglie si sarebbero tenuti stretti l’uno all’altro?

ERA il felice giorno del loro matrimonio. Fu celebrato nel paradiso. Come avrebbe potuto essere più gioioso? Geova aveva fatto cadere in un sonno profondo il primo uomo, Adamo. Poi gli aveva tolto una costola, aveva richiuso la ferita e si era servito della costola come base per formare la prima donna.

2 Quando quella perfetta e bellissima creatura fu condotta da Adamo perché divenisse suo aiuto e complemento, egli ne fu deliziato, anche se non restò senza parole. Fu così commosso che si espresse in poesia: “Questa è finalmente osso delle mie ossa e carne della mia carne. Questa sarà chiamata Donna, perché dall’uomo questa e stata tratta”. (Gen. 2:20-23) Non ci vengono descritti i sentimenti della donna nel giorno del suo matrimonio, anche se in seguito fu detto della moglie peccatrice e imperfetta: “La tua brama si volgerà verso tuo marito”. (Gen. 3:16) A maggior ragione quando era perfetta, la prima donna, Eva, dovette rallegrarsi del suo compagno. Essendo stata tratta dallo stesso corpo dell’uomo, dovevano tenersi stretti l’uno all’altra. Così si espresse Dio: “Perciò l’uomo lascerà suo padre e sua madre e dovrà tenersi stretto alla sua moglie e dovranno divenire una sola carne”. — Gen. 2:24; Matt. 19:4, 5.

3. Perché il matrimonio non era semplicemente una disposizione formale priva di sentimenti?

3 Il matrimonio, istituito dal Creatore nel giardino di Eden, fu ideato come permanente vincolo d’unione. Provvedeva compagnia e aiuto reciproco, e il suo scopo basilare — riprodurre e allevare i membri della famiglia umana — costituiva una meravigliosa prospettiva. (Gen. 1:27, 28; Matt. 19:6-9) Ma il matrimonio non doveva essere una disposizione formale priva di sentimenti. Gli esseri umani furono creati con la capacità di esprimere amore; nell’ambito coniugale, il profondo affetto per una persona del sesso opposto costituisce l’incentivo emotivo all’unione matrimoniale, come pure il tenero attaccamento che tiene saldamente unita una famiglia.

4. In vista degli odierni problemi coniugali, quali domande si possono fare sull’amore e sul matrimonio?

4 Oggi quel matrimonio nel paradiso può apparire alquanto idealistico. Dopo tutto, nell’imperfetta società umana, sono molte le famiglie in disgregazione. Molto spesso l’affetto naturale sembra svanire e i vincoli matrimoniali vengono infranti. Ci si potrebbe quindi chiedere: È davvero possibile un amore profondo e durevole nell’ambito coniugale? O è segno di ingenuità credere che l’amore e il rispetto reciproco possano durare?

“L’AMORE È FORTE COME LA MORTE”

5. Brevemente, qual è il contenuto del Cantico di Salomone, e cosa rivela questo libro biblico sull’amore fra un uomo e una donna?

5 Il vero amore fra un uomo e una donna può essere incredibilmente forte, saldo, incrollabile. Questo fu splendidamente raffigurato in un libro poetico delle Sacre Scritture, composto circa 3.000 anni fa dal saggio re israelita Salomone. Chiamato Il Cantico di Salomone, narra l’incrollabile amore di un pastore e di una ragazza di campagna del villaggio di Sunem (Sulem). Questo “cantico superlativo” rivela anche che, con tutto il suo splendore e le sue ricchezze, il re non riuscì conquistare l’amore della bella Sulammita. — Cant. 1:1-14; 8:4.

6. Perché Il Cantico di Salomone è un incoraggiamento per i membri della “sposa” di Gesù Cristo, la congregazione generata dallo spirito?

6 Questo “cantico superlativo” illustra la bellezza di un amore tenace e durevole. Lo stesso amore incrollabile è manifesto nella relazione di Gesù Cristo con la sua “sposa”, la congregazione generata dallo spirito. (Efes. 5:25-32; Riv. 21:2, 9) Quindi Il Cantico di Salomone può incoraggiare quelli che professano di appartenere a tale “sposa” a rimanere fedeli allo Sposo celeste. (II Cor. 11:2) Tuttavia questo libro ispirato ha anche molto da insegnare sul casto affetto che può esistere fra un uomo e una donna devoti.

7. Quali fattori dovrebbero valutare le persone non sposate e devote a Geova che cercano un coniuge?

7 Per fare un esempio: Il Cantico di Salomone indica chiaramente che non è possibile innamorarsi del primo che capita. Per esempio, la Sulammita non provava alcuna attrazione per il re Salomone, e disse: “Vi ho imposto giuramento, o figlie di Gerusalemme, per le gazzelle o per le cerve del campo, di non cercar di svegliare né di destare in me l’amore finché esso non vi sia incline”. (Cant. 2:7; 3:5) Com’è quindi saggio che la persona non sposata sappia pazientemente aspettare finché non incontra qualcuno che può amare veramente! Per quelli dedicati a Geova, il futuro coniuge dev’essere una persona ugualmente dedicata a Dio. (Deut. 7:3, 4; Esd. 9:1-15; I Cor. 7:39) Allora l’adorazione di Geova sarà della massima importanza per entrambi i coniugi. Saranno in grado di affrontare la vita insieme nell’unità coniugale e spirituale, senza la quale rimarrebbe un triste vuoto.

8. In che senso la Sulammita si era mostrata simile a un muro anziché a una porta?

8 Prima di sposare un compagno di fede, comunque, chi desidera l’approvazione di Dio deve mantenersi casto. I fratelli della Sulammita si interessavano della sua virtù anche quando era piuttosto giovane. In anni precedenti uno dei fratelli della ragazza aveva detto di lei: “Abbiamo una piccola sorella che non ha mammelle. Che faremo per la nostra sorella il giorno che si parlerà di lei [in relazione al matrimonio]?” Un altro fratello rispose: “Se fosse un muro, edificheremmo su di lei un parapetto d’argento; ma se fosse una porta, la rafforzeremmo con una tavola di cedro”. Il re Salomone aveva cercato di conquistarsi l’affetto della Sulammita, ma la ragazza aveva dimostrato di non essere incostante nell’amore e nella virtù, come una porta che dovesse essere sbarrata con una tavola per impedire che si aprisse con facilità a qualche persona indesiderata o corrotta. La ragazza non aveva ceduto agli allettamenti di un re, ma era rimasta ferma come un muro contro ogni attrazione materiale, aveva mostrato le sue qualità e ora poteva essere riconosciuta come una donna matura e virtuosa. (Cant. 8:8-10) Che ottimo esempio per le donne nubili e devote d’oggi!

9. Com’era considerata la Sulammita dal pastore che l’amava?

9 L’umile Sulammita era una ragazza schiva, ma agli occhi del pastore che l’amava era una ragazza speciale. “Io sono un semplice zafferano della pianura costiera, un giglio dei bassopiani”, disse lei. Di diverso avviso era il pastore, che replicò: “Come un giglio tra erbacce spinose, così è la mia compagna tra le figlie”. (Cant. 2:1, 2) Non era semplice infatuazione. La ragazza serviva Geova, era capace e graziosa, e aveva molte altre buone qualità. Non potremmo vedere in questo un’indicazione che le giovani cristiane nubili dovrebbero imparare ad assumersi le responsabilità di donne e nel contempo cercare di accrescere la propria spiritualità?

10. Che stima aveva la Sulammita del pastore?

10 Ma notate la stima che la Sulammita aveva del pastore. “Come un melo tra gli alberi della foresta”, disse la ragazza, “così è il mio caro fra i figli”. (Cant. 2:3) Non era solo uno dei tanti alberi della foresta. Il suo pastore senza dubbio doveva essere un giovane dall’inclinazione spirituale. (Confronta I Corinti 2:6-16). Sì, per la bella Sulammita egli era “come un melo tra gli alberi della foresta”. Un cristiano celibe non dovrebbe quindi impegnarsi per essere un giorno considerato in tal modo da colei che gli vorrà bene?

11. Stando alle parole della Sulammita, che somiglianze ci sono fra l’amore sincero e la morte e lo Sceol?

11 Non c’è dubbio che la Sulammita e il giovane provavano sincero amore l’uno per l’altro. La ragazza si espresse bene quando disse all’amato pastore: “Ponimi come un sigillo sul tuo cuore, come un sigillo sul tuo braccio; perché l’amore è forte come la morte, l’insistere sull’esclusiva devozione è così inflessibile come lo Sceol. Il suo divampare è come il divampare del fuoco, la fiamma di Iah [Geova]. Le molte acque stesse non possono estinguere l’amore, né gli stessi fiumi lo possono travolgere. Se un uomo [come Salomone] desse tutte le cose di valore della sua casa per l’amore, la gente positivamente le disprezzerebbe”. (Cant. 8:6, 7) Proprio vero! L’amore non si può comprare. Ma il vero amore è forte come la morte, la quale esige immancabilmente la vita dell’umanità condannata. Sì, e nella sua insistenza sull’esclusiva devozione tale amore è inflessibile come lo è lo Sceol, la tomba, nel reclamarne i corpi. Che dire della “fiamma di Iah”? Uno studioso biblico disse una volta: “Le fiamme d’amore accese nel cuore umano emanano da Geova”, l’Iddio d’amore che ha dotato l’uomo di questa splendida facoltà. (I Giov. 4:8) L’amore sincero è veramente durevole, leale, incrollabile. (Confronta I Corinti 13:8). Com’è saggio che chi intende sposarsi sappia attendere e operare per sviluppare ‘un amore forte come la morte’!

L’AMORE CRESCE

12. Nella vita, quali esperienze o fattori possono accrescere l’amore fra marito e moglie?

12 Tuttavia l’amore può crescere man mano che la vita del marito e quella della moglie si amalgamano sempre più. Alla matura età di 40 anni, Isacco non era un adolescente infatuato quando prese in moglie non una semplice ragazzina, ma la “giovane” Rebecca. “E”, ci vien detto, “s’innamorò di lei”. (Gen. 24:57-67) Col passar degli anni i coniugi devoti condividono le cose spirituali. Affrontano insieme le prove e i problemi della vita. I loro sforzi in comune costituiscono cari ricordi che li avvicinano sempre più. Anche le piccole cose — per esempio piacevoli conversazioni mentre fanno passeggiate per campi e boschi — diventano memorabili. La bella Sulammita non sognava forse di passeggiare per i campi con il suo pastore? (Cant. 2:8-14) Una volta sposati l’avranno fatto spesso.

13. Perché il marito ha ogni ragione di amare “una moglie capace”?

13 Ma, ovviamente, l’amore cresce anche per altre valide ragioni. “La moglie capace è una corona per il suo proprietario”, il marito, che ha certo motivo di amarla. (Prov. 12:4) Secondo le parole del re Lemuel (forse lo stesso Salomone), “una moglie capace” è più preziosa di costosissimi coralli di vario colore. È fidata, e ricompensa il marito “col bene, e non col male, tutti i giorni della vita di lei”. (Prov. 31:1, 10-12) Le sue mani operose tessono calde vesti per la famiglia. (Prov. 31:13, 19, 21-24) Altrettanto senso di responsabilità ella mostra nel far sì che la famiglia sia nutrita in modo sano. (Vv. 14, 15) Le si possono affidare con fiducia molti compiti dell’amministrazione familiare, perché è operosa e veramente capace. (Vv. 16-18, 27) Una donna simile parla con benignità, è generosa e fa del bene anche fuori della famiglia. (Vv. 20, 26) Per cui, anche se col passar degli anni la bellezza fisica di una moglie devota può svanire, la sua bellezza interiore cresce e la rende sempre più cara alle persone amate. “L’attrattiva può esser falsa, e la bellezza può esser vana”, osserva Lemuel, “ma la donna che teme Geova è quella che si procura lode”. — Prov. 31:30; I Piet. 3:3, 4.

14. Quali caratteristiche del marito devoto spingono la moglie cristiana a rispettarlo profondamente?

14 Da parte sua, il marito devoto assolve pienamente le sue responsabilità di capofamiglia, ma non come un tiranno. (Gen. 3:16; Mal. 2:14-16; I Cor. 11:3) Continua ad amare la moglie e lo dimostra in vari modi. Per esempio, non si adira amaramente con lei. (Col. 3:19) Si dà attivamente da fare per soddisfare le necessità fisiche e spirituali della moglie e delle altre persone a carico. (I Tim. 5:8) Il marito devoto ha veramente per la moglie la stessa cura amorevole che Gesù Cristo ha per la Sua congregazione. (Efes. 5:25-32) Quale moglie cristiana non rispetterebbe profondamente un marito simile?

15. Che specie di relazione godranno marito e moglie se rispettano le norme bibliche sul matrimonio?

15 Per seguire le norme appena citate ci vogliono costante sforzo e applicazione delle Scritture, ed è necessario confidare devotamente in Geova. Ma nell’atmosfera coniugale che ne risulta, l’amore crescerà sicuramente. Il marito non dovrà esigere rispetto. Per la moglie trattata con gentilezza e d’indole spirituale sarà spontaneo mostrarlo. Né lei dovrà lamentarsi dicendo: ‘Tu non mi ami!’ Quale marito cristiano potrebbe non amare una moglie capace e devota? (Paragonare Giudici 14:15-17 con Rut 3:11). In una famiglia del genere, in cui ciascun coniuge assolve il suo giusto ruolo scritturale, non sarà difficile seguire il consiglio apostolico: “Ciascuno di voi [mariti] così ami individualmente sua moglie come se stesso; d’altra parte, la moglie abbia profondo rispetto per il marito”. — Efes. 5:33.

“RALLEGRATI CON LA MOGLIE DELLA TUA GIOVINEZZA”

16. In che modo Proverbi capitolo 5 incoraggia a essere fedeli al proprio coniuge?

16 Uno degli scopi del matrimonio è quello di recare gioia agli esseri umani. Ma perché questo sia possibile e l’amore coniugale perduri, è necessario essere fedeli al proprio coniuge. Con linguaggio figurato, le Scritture usano l’espressione “fonte d’acqua” per indicare una fonte di soddisfazione sessuale, qualcosa che non si deve cercare fuori dell’ambito matrimoniale. Naturalmente l’amore fra marito e moglie include giustamente la relazione coniugale. Ma non si devono estendere tali intimità a quelli fuori dell’unione matrimoniale. Appropriatamente al marito vien detto: “Bevi l’acqua della tua propria cisterna . . . Dovrebbero le tue sorgenti spargersi fuori delle porte . . .? Siano per te solo, e non per estranei con te. Sia benedetta la tua fonte d’acqua, e rallegrati con la moglie della tua giovinezza, amabile cerva e attraente capra di montagna [alludendo forse alla grazia di movimenti] . . . Sii di continuo in estasi del suo amore”. — Prov. 5:15-23; 7:6-23.

17. Quali saranno i risultati se i coniugi hanno tenero riguardo l’uno per l’altro?

17 Quelli uniti dal vincolo matrimoniale sono scritturalmente obbligati a rendersi l’un l’altro il debito coniugale. È un modo per esprimere profondo amore, e quando è il risultato naturale del sincero affetto fra coniugi, si può paragonare a un bellissimo quadro. Com’è dunque essenziale che i coniugi devoti evitino di deturparlo, che rifuggano cioè da pratiche che contaminerebbero il letto matrimoniale! (Ebr. 13:4) Avendo tenero riguardo l’uno per l’altro in tali questioni intime, saranno aiutati a evitare che il matrimonio giunga a un doloroso punto di rottura, e anche a non cedere all’immoralità. — I Cor. 7:1-5.

18. Nel cercar di soddisfare i bisogni emotivi della moglie e le relative necessità, cosa dovrebbe ricordare il marito devoto?

18 Quindi il marito devoto cercherà con considerazione di soddisfare i bisogni emotivi della moglie e le relative necessità, ma col ritegno che si addice a una persona che ha lo spirito di Dio e manifesta il frutto della padronanza di sé. (Gal. 5:22, 23) Tenendo conto delle limitazioni fisiche e biologiche della donna, come fece Geova nella Legge che diede a Israele, il marito cristiano agirà “secondo conoscenza” assegnando alla moglie “onore come a un vaso più debole, il femminile”. — Lev. 18:19; 20:18; I Piet. 3:7.

19. (a) È una benedizione allevare i figli in che tipo di ambiente domestico? (b) Di che specie di disciplina hanno bisogno i figli?

19 Col tempo dal matrimonio possono nascere i figli, che sono “un’eredità da Geova”. (Sal. 127:3) È una benedizione quando vengono allevati in un ambiente domestico caratterizzato da un saldo amore fra i genitori e da un’alta stima per le cose spirituali. I piccoli avranno bisogno di consigli e di correzione, e ‘chi ama suo figlio è colui che lo cerca in effetti con la disciplina’. (Prov. 13:24) Se i genitori amministrano con amore la disciplina basata sulla Bibbia ne deriveranno grandi benefici.

IMITIAMO L’ESCLUSIVA DEVOZIONE DELLA SULAMMITA

20. Quale amore e quale devozione superano l’amore fra un uomo e una donna?

20 L’amore della Sulammita per il suo pastore era “forte come la morte”, e anche oggi l’amore delle persone devote unite in matrimonio può essere altrettanto profondo. Quella fanciulla disse anche: “L’insistere sull’esclusiva devozione è così inflessibile come lo Sceol”. (Cant. 8:6) L’amore di Gesù per il gruppo dei suoi unti seguaci supera quello che può esistere fra un uomo e una donna, e la devozione di quella congregazione al Cristo è inflessibile come lo Sceol. Inoltre, Gesù morì amorevolmente non solo per quelli che diverranno la sua “sposa” celeste, ma anche per le sue “altre pecore”, ora rappresentate da una “grande folla” che ha la prospettiva di vivere eternamente sulla terra. — Giov. 10:16; Riv. 7:9.

21. (a) Quale notevole esempio ci dà la Sulammita? (b) Quali benefici abbiamo riflettendo su ciò che Gesù ha fatto per noi?

21 Per tutti questi servitori di Geova, la Sulammita costituisce un esempio particolarmente notevole di esclusiva devozione. Riflettendo su ciò che Gesù ha fatto per noi mediante il suo sacrificio di riscatto e considerando le sue amorevoli espressioni e promesse, il nostro amore per lui crescerà. A sua volta questo ci proteggerà dal dedicarci a imprese egoistiche, materialistiche e profane. Rafforzerà anche il nostro vincolo con Geova, l’Iddio che dotò gli esseri umani della capacità di nutrire ‘un amore forte come la morte’.

[Immagine a pagina 18]

Il Creatore istituì il matrimonio come unione permanente

[Immagine a pagina 20]

Il vero amore fra un uomo e una donna può essere estremamente forte

[Immagine a pagina 21]

“E s’innamorò di lei”

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