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  • ‘Afferrate saldamente la Parola della vita’

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  • ‘Afferrate saldamente la Parola della vita’
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1954
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1954
w54 1/3 pp. 131-135

‘Afferrate saldamente la Parola della vita’

DIFFICILMENTE un cane lascia andare l’osso che afferra. Per descrivere una stretta non comune ci vuole un’espressione non comune. Quindi si potrebbe anche dire che “si afferra come una formica”. Un proverbio ispirato dichiara: “Va’, pigro, alla formica; considera il suo fare, e diventa savio!” (Prov. 6:6) In realtà si potrebbe anche dire: “Andate alla formica, voi che avete una stretta debole, e siate savi”.

È stato riferito che una formica si trascinava dietro una cavalletta che pesava sei volte più di se stessa. Questo sarebbe come quattro tonnellate e mezzo per un uomo. Un’altra formica che si sospendeva con la stretta delle sue zampe posteriori ad una cordicella teneva in bilico un paio di guanti che pesavano mille e cento volte più di se stessa. Per uguagliarla un uomo dovrebbe sospendersi con le dita dei piedi e reggere coi suoi denti più di ottanta tonnellate. Le formiche combattenti non cedono mai. Anche quando le loro teste vengono staccate, le loro fauci restano confitte nei corpi dei loro avversari. È riferito che in India e in Algeria le teste delle formiche sono usate qualche volta come punti per cucire le ferite. I bordi di una ferita sono pressati insieme, le fauci spalancate della formica sono avvicinate, finché essa afferra i due bordi e li tiene stretti. Allora il “chirurgo” indigeno taglia i corpi delle formiche lasciandovi attaccate le teste, dove esse rimangono finché la ferita è guarita. — Nature’s Ways, pagine 148, 149.

Erode “mandò a far decapitare Giovanni nella prigione”. Molti testimoni di Dio e di Cristo furono “giustiziati con la scure per la testimonianza che diedero di Gesù e per aver parlato di Dio”. A quelli che alla fine sarebbero stati approvati Gesù disse: “Dimostrati fedele anche nel pericolo di morte, e io ti darò la corona della vita”. (Matt. 14:10; Apoc. 2:10; 20:4, NW) Indipendentemente da quanto accade, i servitori di Dio devono osservare le parole di Paolo: “Continuate a fare ogni cosa senza mormorii e dispute, affinché siate irreprensibili e innocenti, figli di Dio senza macchia in mezzo a una generazione perversa e storta, fra la quale risplendete come luminari nel mondo, afferrando saldamente la parola della vita”. (Filip. 2:14-16, NW) La stretta del Cristiano sulla Parola di Dio dev’essere notevolmente forte. Più forte della stretta che ha la formica o il cane su un osso.

COME SI ALLENTA LA NOSTRA STRETTA SULLA PAROLA DI DIO

La letterale decapitazione è stata inflitta spesso ai Cristiani nel tentativo d’infrangere la loro integrità, e questo anche recentemente sotto il regime nazista di Hitler, allorché furono decapitati alcuni testimoni di Geova. Però, oggi nel maggior numero dei casi Satana e i suoi rappresentanti visibili e invisibili non adoperano tali metodi violenti. Essi impiegano mezzi più subdoli per allentare la stretta del Cristiano sulla “parola della vita”, mezzi che sono più astuti perché il loro vero intento è camuffato.

In questi tempi la scienza è usata come uno strumento per allontanare le persone dalla loro fede nella Bibbia. E la scienza si fa strada. Si fa strada non soltanto fra i membri delle chiese riconosciute, ma anche fra la classe clericale di tali sistemi. Nell’opuscolo cattolico The Holy Bible, the Heritage of Catholic Family Life (La Sacra Bibbia, l’eredità della vita cattolica familiare), pubblicato nel 1952 con l’imprimatur dell’arcivescovo O’Boyle di Washington, D.C., è dichiarato: “Possono i sei giorni di cui parla Mosè essere quei lunghi periodi descritti dai geologi? No, di certo. Mosè non sapeva nulla della scienza moderna; la sua descrizione dell’universo è alquanto ingenua, non meglio progredita, in realtà, di quella del popolo fra il quale egli visse tremila anni fa”. Questa dichiarazione vuol dire una di due cose. O i Cattolici dicono che la Bibbia non sia la Parola di Dio, oppure sostengono che Dio il Creatore abbia delle idee riguardo alla formazione della terra che sono ingenue, non più avanzate delle superstizioni dei popoli primitivi e per nulla così esatte come sarebbero le ipotesi dei fallibili scienziati del giorno d’oggi. E il lato ironico è dato dal fatto che queste bestemmie cattoliche contro la Bibbia furono pubblicate per celebrare la settimana della Bibbia cattolica! Analoghi assalti contro la Bibbia giungono pure regolarmente da parte del clero protestante. Milioni di persone perdono la loro stretta sulla Parola di Dio e afferrano invece filosofie scientifiche. — Col. 2:8.

Le riviste popolari allentano la stretta di molti sulla Parola della vita. La rivista Look, edizione del 26 febbraio 1952, cercò di far colpo pretendendo di scoprire improvvisamente che la Bibbia fosse piena di errori. Richiamò l’attenzione su una mezza dozzina di passi spuri, come Marco 16:9-20, Giovanni 8:1-11 e 1 Giovanni 5:7. Dopo aver citato questi pochi grossi errori Look afferma volubilmente che gli studiosi della Bibbia concordano che ci siano da 20.000 a 50.000 errori nella Bibbia. Non dà questo forse l’impressione che queste migliaia di errori siano gravi, come quelli menzionati, e che quindi la Bibbia sia del tutto indegna di fiducia? Veramente, i gravi errori sono notevolmente pochi, ed anni fa essi furono vagliati ed eliminati nelle traduzioni moderne. Gli studiosi riconoscono quanto sia stata miracolosa e accurata la preservazione delle Scritture. In un mercenario tentativo di apparire sensazionale Look presentò la Bibbia sotto una falsa luce, denigrandola insidiosamente. La stampa secolare in genere coglie l’opportunità per scuotere la fiducia nella Bibbia.

Le dottrine pagane si sono infiltrate in quelle del Cristianesimo e hanno allontanato il popolo dalla Parola di Dio. Tali dottrine come la trinità, il tormento eterno, le preghiere per i morti, il purgatorio, e molte altre, possono essere attribuite alle religioni pagane e non si possono affatto provare con la Bibbia. Tanto i Cattolici quanto i Protestanti che sono informati ammetteranno che molte delle loro dottrine ed usanze sono di origine pagana, ma invece di deplorarlo essi se ne gloriano. Per esempio, il pastore Donald Harrington della città di New York, dopo aver dimostrato l’origine pagana di molte usanze del Natale, dichiarò: “È proprio questa integrazione di riti e cerimonie pagane che costituisce un esempio dell’universalità di Dio e ci fa comprendere che il Natale non è puramente una festività cristiana ma è una festa dell’umanità”. (Times di New York, 24 dicembre 1951) Quanto sono differenti le parole ispirate di Paolo! — “Non diventate inegualmente aggiogati con gl’infedeli. Poiché quale associazione ha la giustizia con l’illegalità? O quale comunione ha la luce con le tenebre? Inoltre, quale armonia vi è fra Cristo e Belial? O quale parte ha la persona fedele con l’incredulo? E quale accordo ha il tempio di Dio con gl’idoli?” — 2 Cor. 6:14-16, NW.

Si dice che oggi dobbiamo essere pratici, e che la Bibbia non sia affatto pratica in questa èra moderna. Un ministro di nome Call, di una chiesa Unitariana di New York, pronunciò il consueto servizio formale ma ne distrusse l’effetto sostenendo che la Bibbia non fosse praticabile. Acclamando alti ideali scelse il sermone sul monte come bersaglio. Lo elogiò come “l’ideale cristiano che comprende molti princìpi morali e fondamentali”, ma fece obiezione al fatto di prenderlo troppo seriamente. “Quando togliete questo sublime sermone dal suo contesto”, egli asserì, “e l’applicate oggi, nel nostro ambiente e sotto le attuali circostanze, esso diventa sfortunatamente impraticabile. Coloro che lo predicano non lo mettono in pratica e non pensano di cercare di metterlo in pratica, poiché se lo facessero verrebbero sommariamente rinchiusi in istituti per gli alienati di mente”. — Times di New York, 30 giugno 1952.

Gesù lo predicò e lo mise in pratica le per questo motivo fu messo a morte. I suoi veri seguaci oggi lo predicano e lo mettono in pratica nel modo migliore delle loro capacità imperfette e per questo motivo sono considerati poco pratici ed insani da molti e sono spesso imprigionati e uccisi. Ma invece di seguire le orme di Cristo, il clero della Cristianità segue la massa insieme a politicanti, filosofi e scienziati mondani. Se guardiamo questo mondo, il suo fango e la sua corruzione, le sue congiure e menzogne, la sua violenza e il suo spargimento di sangue dovrebbero bastare per capire che le sue vie non sono pratiche. L’ubbidienza ai princìpi biblici è il solo rimedio pratico, eppure il clero cerca di sciogliere la stretta sulla “parola della vita”.

Si potrebbe dire molto di più per dimostrare come il clero indebolisce la fede nella Bibbia invece di rafforzarla. I fondamentalisti sostengono dottrine pagane come insegnamenti della Bibbia, e i modernisti lanciano alte critiche per disprezzare le Scritture. Gli atei sono più onesti, e recano alla Bibbia meno danno. Gli ecclesiastici sono lupi in veste di pecore; gli atei sono lupi in veste di lupi, e tutti sanno la loro posizione. (Matt. 7:15) Consapevole o meno, il clero in genere è diventato la quinta colonna di Satana. “Costoro sono falsi apostoli, operai ingannevoli, che si trasformano in apostoli di Cristo e non c’è da meravigliarsene perché Satana stesso si trasforma in angelo di luce. Non è un gran che dunque se anche i suoi ministri si trasformano in ministri di giustizia. Ma la loro fine sarà secondo le loro opere”. — 2 Cor. 11:13-15, NW.

SALDA STRETTA MENTALE SULLA PAROLA DI DIO

Ma non soltanto la scienza, la propaganda, il paganesimo, le false filosofie sulla “praticità” e molte altre stoltezze che allentano la stretta dei capi ciechi e dei seguaci ciechi, dai quali i veri Cristiani devono star lontani. La nostra stessa carne cerca di sciogliere la nostra stretta sulla “parola della vita”. L’amore di se stessi o di altre creature o del guadagno materiale, forse qualcuno o tutti questi desideri insieme che suscitano le brame della carne caduta sono le più potenti forze che operano per allentare un po’ alla volta la nostra stretta sulla verità della Bibbia. Il fatto che queste forze esercitano un’influenza subdola e gradualmente allentano la stretta le rende ancor più pericolose. Il modo di resistere alla penetrazione di queste forze è quello di concentrare la mente sui princìpi della Parola di Dio. Così ci teniamo mentalmente stretti alla Parola della vita.

Quello che conta non è una stretta letterale su un libro letterale. Gli ipocriti e gli altri possono stringere la Bibbia fra le mani, ma senza afferrarla con la mente. I preti e i predicatori o i membri degli ordini religiosi possono andare in giro tenendola nelle mani, leggerla in luoghi pubblici, e comunque farne sfoggio per semplice esibizionismo. I tribunali fanno la pretesa di afferrare la Bibbia, usandola per far giurare su di essa nelle loro procedure. I funzionari pubblici pronunciano giuramenti ufficiali mettendo le loro mani sulla Bibbia. Ma non è tale ostentata stretta sulla Bibbia che risponde all’esortazione di Paolo: ‘Afferrate saldamente la parola della vita’.

Per avere la stretta mentale che ci preserverà dagli attacchi interni ed esterni occorre studiare, poi ubbidire alle cose imparate. Così ‘cesserete di conformarvi a questo sistema di cose, ma sarete trasformati rinnovando la vostra mente, affinché proviate a voi stessi la buona e accettevole e completa volontà di Dio’. (Rom. 12:2, NW) La sincera e umile stretta mentale sulla Parola di Dio metterà una persona in grado di ascoltare il consiglio di Paolo: “Fate dunque morire le membra del vostro corpo che sono sulla terra rispetto a fornicazione, impurità, appetito sessuale, desiderio dannoso, e concupiscenza, che è idolatria. Non mentite gli uni agli altri. Svestitevi della vecchia personalità con le sue pratiche, e rivestitevi della nuova personalità che mediante accurata conoscenza si va rinnovando secondo l’immagine di colui che la creò”. — Col. 3:5, 9, 10, NW.

Cristo Gesù ebbe una vera stretta mentale sui princìpi di Dio, e li citò per respingere gli attacchi di Satana. (Matt. 4:1-11) Egli è il “modello che dovete seguire”, non gli scienziati, i politicanti, i filosofi e i religionisti “pratici”. (1 Pietro 2:21, NW) Geova rigetta coloro che rigettano la sua Parola; e la confusione, non la vera sapienza, è veramente la sorte dei sapienti mondani che fanno questo: “I savi saranno confusi, saranno costernati, saranno presi; ecco, hanno rigettato la parola dell’Eterno; che sapienza possono essi avere?” (1 Sam. 15:26; Ger. 9:9) In una data occasione Gesù disse: “Io ti lodo pubblicamente, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascoste queste cose ai sapienti e agl’intellettuali e le hai rivelate ai bimbi”. — Matt. 11:25, NW.

Alcuni sono abbastanza onesti da riconoscere il confuso stato di cose causato allentando la stretta sulla Parola di Dio per accettare filosofie intellettuali. Il vescovo Austin Pardue, della diocesi protestante episcopale di Pittsburgh, disse il 7 agosto 1950: “Noi Cristiani di oggi siamo tragicamente indegni. Però vogliamo rivolgere una parola a quelli di fuori che si ritengono giusti e che ci accusano di ipocrisia; noi possiamo sempre far posto ad altri ipocriti e li invitiamo cordialmente a venire per unirsi a noi. La nostra ipocrisia non è deliberata, ma conveniente. La perniciosa malattia delle nostre denominazioni americane proviene dagli acidi corrosivi dell’incredulità che hanno indebolito le nostre convinzioni a tal punto che gran parte della nostra religione è diventata una semplice questione di costume e tradizione. D’altra parte, la distruttiva alta critica sulla Bibbia è divenuta così universale che molti di noi pastori moderni non sappiamo quasi ciò che crediamo. D’altra parte, siamo diventati adoratori di culti intellettuali e di personaggi tanto che non osiamo più credere ai poteri soprannaturali della preghiera e del sacramento”.

Non dovremmo esser impressionati o turbati dagli intellettuali mondani che brancolano nella confusione. Geova e Cristo Gesù non sono in confusione: “Infatti guardate la sua chiamata di voi, fratelli, che non molti saggi in senso carnale furon chiamati, non molti potenti, non molti nobili; ma Dio ha scelto le cose pazze del mondo, per svergognare i saggi, e Dio ha scelto le cose deboli del mondo, per svergognare le cose forti; e Dio ha scelto le cose ignobili del mondo e le cose disprezzate, le cose che non sono, per ridurre al niente le cose che sono, affinché nessuna carne si vanti nel cospetto di Dio”. “Chi si vanta, si vanti in Geova”. — 1 Cor. 1:26-29, 31, NW.

Quando dunque siete investiti con un diluvio di propaganda da parte di scienziati, filosofi, politicanti, alti critici, fondamentalisti pagani e altri ancora che tenta di allentare la vostra stretta sulla Bibbia, resistete! Afferrate saldamente la Parola della vita!

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