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  • Significato delle notizie
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1980
  • Sottotitoli
  • Vedi anche
  • Non ha afferrato il punto
  • Chiese e disturbi mentali
  • Più felicità con la disciplina “vecchio stile”
  • Domande dai lettori
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1981
  • Che c’è di male nel giocare d’azzardo?
    Svegliatevi! 2002
  • Il gioco d’azzardo favorisce gli interessi di Dio?
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1960
  • Il gioco d’azzardo
    Svegliatevi! 2015
Altro
La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1980
w80 15/7 p. 29

Significato delle notizie

Non ha afferrato il punto

● Lo “Standard”, settimanale cattolico del Ghana, ha commentato non molto tempo fa l’operato della Chiesa, notando che “essa ha fatto moltissimo per lo sviluppo del paese”. L’editoriale richiamava l’attenzione sulle scuole, ospedali, cliniche, aziende agricole e impianti di trivellazione costruiti o finanziati dalla Chiesa. “Ma è giunto il tempo di guardare in un’altra direzione”, diceva. “Lo sviluppo del paese e delle istituzioni deve cedere il posto allo sviluppo della gente”. In che senso?

“La maggioranza del popolo di Dio che lavora negli uffici, nelle aziende agricole, nelle scuole e nelle fabbriche ha fame di cibo spirituale più solido. Sono disposti a vivere pienamente il Vangelo, ma chi gli mostrerà come fare? . . . Non stiamo dando alla gente il cibo spirituale di cui ha bisogno”.

Visto che la Chiesa non ha cibato spiritualmente l’uomo comune in secoli di esistenza, che motivo c’è di credere che ora comincerà a provvedere ai suoi membri il “cibo spirituale” di cui hanno bisogno? Per mostrarne l’importanza, Gesù Cristo, dopo aver chiesto a Pietro se lo amava, gli comandò per ben tre volte: “Pasci i miei agnelli . . . le mie pecorelle” (non: ‘costruisci scuole e ospedali’). Quella sarebbe stata la prova che Pietro lo amava. Evidentemente Pietro afferrò il punto, ma la Chiesa Cattolica no. — Giov. 21:15-17, versione cattolica della CEI.

Chiese e disturbi mentali

● Il 1º gennaio di quest’anno l’Ordine degli Psichiatri Americani ha aggiunto nel proprio manuale diagnostico il “gioco d’azzardo patologico” alla lista dei disturbi mentali. Tuttavia un’indagine ha rivelato che la maggioranza dei 127 sacerdoti dell’Arcidiocesi cattolica di Milwaukee, nel Wisconsin si è detta d’accordo sul gioco d’azzardo patrocinato dalle chiese sotto forma di “bingo”, una specie di gioco del lotto. Non ritengono che la cosa sia censurabile sotto il profilo morale. Ma un recente numero della rivista “U.S. Catholic” riporta un articolo di Nathan Kollar dal titolo “Il gioco d’azzardo in chiesa è immorale”. “Il giocatore vuole che gli altri perdano perché quello è l’unico modo per vincere”, scrive Kollar. “Cosa può produrre uno spirito del genere se non cristiani egocentrici, invidiosi della buona sorte altrui e contenti della propria? È cristianesimo questo?” Inoltre, il gioco d’azzardo in chiesa non potrebbe portare alcuni al “gioco d’azzardo patologico”?

Più felicità con la disciplina “vecchio stile”

● I nuovi metodi di educazione dei figli valgono quanto i vecchi? La stimata rivista inglese “New Scientist” riferisce i risultati di uno studio eseguito per trovare la risposta. Due gruppi di bambini in età prescolare sono stati attentamente studiati mentre giocavano. I bambini del gruppo “moderno” o “progressista” avevano a disposizione giocattoli creativi e un parco giochi esterno, con minima sorveglianza. I bambini del gruppo “vecchio stile” dovevano giocare dentro casa, avevano a disposizione meno giocattoli ed erano sorvegliati da vicino. Chi violava le rigide norme del buon comportamento veniva messo “in castigo”.

I risultati dello studio? Che i bambini liberi di giocare secondo i metodi ‘moderni’ erano molto più aggressivi, con comportamenti che andavano dalle minacce verbali all’effettiva violenza fisica. Fra i ragazzi del gruppo “moderno” si erano verificati 89 episodi di aggressività (56 dei quali con effettivo scambio di colpi), in paragone con 5 soltanto nel gruppo “vecchio stile”, dove in ogni caso si trattava di semplici offese verbali. Fra le bambine del gruppo “moderno” si erano verificati 42 episodi di aggressività, mentre non se n’era verificato nessuno nell’altro gruppo.

La morale? “New Scientist” spiega: “I bambini del gruppo vecchio stile erano chiaramente più felici di quelli del gruppo progressista. . . . Le nostre osservazioni sono senz’altro d’accordo con la vecchia opinione che se ai bambini vien dato da seguire un preciso codice di comportamento e se sanno quali sono le norme da osservare e la punizione da aspettarsi per averle violate, si sentono più felici e sicuri che non se vengono allevati col criterio di lasciargli fare quel che vogliono, senza alcuna chiara guida sul comportamento che ci si aspetta da loro”.

Ovviamente i nuovi metodi, che contraddicono le sagge norme divine sull’educazione dei figli, avranno scarso successo. Chi ama suo figlio, dice Proverbi 13:24, “è colui che lo cerca in effetti con la disciplina”.

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