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  • g79 8/9 pp. 27-28
  • Si devono sculacciare i bambini?

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  • Si devono sculacciare i bambini?
  • Svegliatevi! 1979
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Svegliatevi! 1979
g79 8/9 pp. 27-28

Ciò che dice la Bibbia

Si devono sculacciare i bambini?

FORSE vi è capitato di vedere dei bambini indisciplinati che facevano rumore disturbando tutti i presenti. “Se fossero i miei”, avrete pensato, “gli riscalderei il sedere”. D’altra parte, forse avete visto un genitore arrabbiato che picchiava un bambino stanco o malato il cui pianto aveva fatto esplodere il genitore. Forse avete pensato che non si dovrebbe permettere ai genitori di sculacciare i figli, poiché spesso finiscono per maltrattarli.

Non si può negare che una delle decisioni più difficili dei genitori è stabilire come impartire la disciplina. Si deve ricorrere alle sculacciate? O sono semplicemente un altro aspetto della violenza domestica? (Vedi le pagine da 3 a 19).

Molti, inclusi specialisti e psicologi che si occupano di fanciulli, sono contrari a sculacciare i figli. In Science News (4 marzo 1978) il dott. R. S. Welsh scriveva: “La punizione corporale non dovrebbe più essere accettata né nella casa né nella scuola”. Alcuni affermano che le sculacciate insegnano cattive lezioni, cioè che il più forte può dominare con la forza e che la furia violenta è un comportamento appropriato.

Tuttavia, altri esperti la pensano diversamente. Citando Soine Torma, direttore della Northwestern Child Guidance Clinic, un giornale dichiarò: “‘Ci vuole disciplina, ci vuole ordine’. Questo include le sculacciate, ha detto, purché la sculacciata sia giustificata dal cattivo comportamento”. E in Dare to Discipline, il dott. James Dobson scrive:

“I genitori possono generare ostilità e aggressività nei figli comportandosi essi stessi in modo violento. . . . Tuttavia, quando il bambino china la testa e serra il pugno, sfida il genitore a battersi con lui. Se il genitore risponde nel modo appropriato (sulle parti posteriori) insegna al figlio una preziosa lezione coerente con il metodo di istruzione naturale”.

In effetti, la Parola di Dio è la migliore fonte di consigli sulla disciplina dei figli, poiché Geova Dio diede origine alla famiglia umana e ha osservato in miliardi di casi ciò che reca il successo o causa il fallimento.

Geova, un Dio d’amore, consiglia ai genitori: “Non irritate i vostri figli, ma continuate ad allevarli nella disciplina e secondo la norma mentale di Geova”. (Efes. 6:4, Traduzione del Nuovo Mondo, ediz. inglese del 1971) La disciplina — istruzione o addestramento che modella — può essere un’espressione d’amore. Leggiamo: “‘Figlio mio, . . . Geova disciplina colui che ama’. . . . Veramente, nessuna disciplina sembra al presente esser gioiosa, ma dolorosa; ma a quelli che ne sono stati addestrati produce poi un pacifico frutto”. Questo avviene anche nella famiglia. — Ebr. 12:4-11.

Ma per impartire un’amorevole disciplina il genitore deve proprio sculacciare il figlio? Secondo la Parola di Dio, sì, quando la sculacciata è un’espressione d’amore ed è data in modo coerente con esso. Considerate questi versetti del libro ispirato di Proverbi:

“La stoltezza è legata al cuore del ragazzo; la verga della disciplina è ciò che la rimuoverà lungi da lui”. (22:15) “Non trattenere la disciplina dal semplice ragazzo. Nel caso che tu lo batta con la verga, non morrà. Con la verga tu stesso dovresti batterlo, per liberare la sua medesima anima dallo stesso Sceol”. (23:13, 14) “Chi trattiene la sua verga odia suo figlio, ma chi lo ama è colui che lo cerca in effetti con la disciplina”. (13:24)

Sebbene tali riferimenti alla “verga” possano includere varie forme di disciplina impartita dai genitori, è senz’altro inclusa la punizione corporale. Che usino le mani, un regolo di legno o un altro appropriato tipo di “verga”, i genitori sono autorizzati da Dio a ricorrere a punizioni corporali per disciplinare amorevolmente i figli.

La Bibbia, però, aiuta i genitori a non andare agli eccessi dando vigorosi consigli di non cedere all’ira violenta. (Prov. 16:32; 25:28; Col. 3:8) Se un genitore, ignorando questo consiglio di dominare l’ira, colpisce crudelmente un bambino in un’esplosione di collera, va contro ciò che dice la Parola di Dio, cioè che la disciplina è un’espressione d’amore. La Bibbia non approva in nessun modo le frustate inflitte in un impeto di collera né le crudeli percosse che danneggiano e possono anche menomare un bambino. Questo è maltrattamento, non disciplina amorevole.

Il genitore saggio riconosce che ci sono vari modi per correggere o punire un bambino. A volte basta una parola detta con fermezza. In altri casi il bambino disubbidiente può essere isolato per breve tempo. Quando un bambino versa o rompe qualcosa per trascuratezza o irresponsabilità, spesso è più efficace farlo pulire o lavorare per sostituirlo, se è pratico. Naturalmente bisogna essere elastici, adattando la disciplina alla situazione e al bambino; ciò che ha effetto con uno può non averlo con un altro.

Tuttavia, come mostra la Bibbia, una sculacciata ogni tanto è un’utile forma di disciplina, specie coi bambini. A lungo andare quasi tutti i bambini sfidano ripetutamente l’autorità dei genitori per vedere se fanno sul serio e se meritano rispetto. Anche i bambini bravi diranno: “Sta zitto!” oppure: “No, non lo faccio!” Un medico spiegò che è come se il bambino sapesse dov’è stata tirata ‘la linea di confine’ eppure l’attraversa per vedere cosa fa il genitore. Il bambino rimarrà impunito? Chi è che comanda?

Particolarmente coi bambini molto piccoli questo non è necessariamente il momento di dire tante parole. Può volerci una sculacciata. No, non si deve costringere il bambino a sottomettersi con le botte, ma basterà una buona sculacciata per fargli capire chi ha l’autorità.

Quando il bambino smette di piangere, il genitore lo può prendere fra le braccia. Poi con calma, o con un semplice abbraccio, il genitore può dire: “Ti amo troppo per vederti crescere senza riconoscere l’autorità e il bisogno di mostrare rispetto”. Questi sono anche i momenti migliori per dare consigli che tocchino il cuore. Dopo aver letto in Science News la succitata opinione circa il non dare sculacciate, un padre scrisse alla rivista:

‘Quando i miei figli erano proprio disubbidienti, mia moglie e io facevamo notare la ragione per cui una norma era stata violata e il bambino riconosceva il bisogno d’essere punito. Una volta, dopo che il numero concordato di forti sculacciate era stato dato con la paletta, mio figlio (di quasi 6 anni) mi salì sulle ginocchia, mi abbracciò e mi baciò, dicendo: “Papà, credo di avere imparato la lezione’”.

Tutt’intorno a noi vediamo le tristi conseguenze dell’eccessiva e inopportuna permissività. Dovremmo quindi essere in grado di capire la veracità delle parole della Bibbia che ‘chi ama suo figlio è colui che lo cerca con la disciplina’. (Prov. 13:24) È veramente amorevole da parte del genitore cominciare ad aiutare il figlio sin dall’infanzia a riconoscere l’autorità e comprendere che la libertà ha dei ragionevoli limiti. Il dolore di breve durata causato da qualche sculacciata decisa ma non crudele quando il bambino ne ha bisogno è senz’altro meglio del dispiacere che proverà nell’adolescenza o negli anni successivi, se non avrà imparato quelle lezioni.

Ci vuole un vero sforzo da parte dei genitori per impartire punizioni corporali in modo saggio, per non lasciare che l’affetto malriposto li induca a non sculacciare i figli, e nello stesso tempo per controllarsi affinché le punizioni corporali non si trasformino in atti brutali o maltrattamenti. Ma i consigli del Creatore, e i buoni effetti che producono, dimostrano che vale la pena di fare questo sforzo. La Today’s English Version rende Proverbi 23:13, 14 come segue: “Non esitare a disciplinare un bambino. Una buona sculacciata non l’ucciderà. In effetti, può salvargli la vita”.

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