l’esercito di Giosuè . . . Avevano la fede per armatura, la Bibbia per arma e le parole per munizioni”.

Che impressione fece questa speciale attività? A St. Louis (Missouri), un uomo avvicinò un Testimone che faceva servizio per le strade e osservò: “Devo dire una cosa dei testimoni di Geova: Le vostre donne vestono come delle signore”. Donna Balkan, redattrice del Citizen di Ottawa (Canada) scrisse: “Perfino gli atei più convinti rimarrebbero colpiti dai modi amichevoli e amabili dei delegati. Ai tentativi di polemizzare con loro risposero con parole gentili: dopo tutto non è facile litigare con chi parla continuamente d’amore, di pace e delle ‘ideali condizioni di vita’, che il Regno di Dio porterà all’umanità”.

RAFFORZANO LA FEDE VITTORIOSA

I testimoni di Geova attendono fiduciosamente le “ideali condizioni di vita” e altre benedizioni che il regno di Dio recherà all’umanità. Tuttavia, l’adorazione di Geova Dio e il devoto servizio che gli rendono hanno già dato loro uno scopo per cui vale la pena di vivere. Inoltre, mettendo in pratica i principi scritturali, hanno sin d’ora una vita familiare felice e la soddisfazione che deriva dai cambiamenti della personalità conformi alla volontà divina. E questi cristiani si rallegrano perché fra loro regnano vera fratellanza e unità in mezzo a un mondo diviso.

Sì, i cristiani testimoni di Geova forniscono la prova che la fede può avere successo nel mondo d’oggi. Tuttavia, sanno che è essenziale continuare a edificare la fede e i congressi dell’anno scorso li hanno aiutati a tal fine. Una famiglia di delegati scrisse appropriatamente: “Fratelli, siamo tornati tutti da quest’assemblea maggiormente in grado di affrontare i numerosi problemi che si presentano a tutti nella vita quotidiana. Grazie di tutto il lavoro che avete fatto per prepararla, tutto alla lode di Geova”. Questi congressi internazionali hanno veramente promosso la fede vittoriosa.

Un proverbio saggio

“Il sacrificio dei malvagi è qualche cosa di detestabile a Geova, ma la preghiera dei retti gli fa piacere”. — Prov. 15:8.

Queste parole furono scritte in un tempo in cui l’adorazione di Geova si svolgeva nel tempio di Gerusalemme, dov’erano offerti sacrifici animali. Un israelita poteva spendere una considerevole somma di denaro per comprare un toro o un agnello da sacrificare. Questo proverbio rivela tuttavia che Dio preferiva una preghiera sincera, che non costa nulla, da una persona retta, che un sacrificio animale da un malvagio. Quindi il criterio di Dio non è ciò che l’individuo spende per praticare la religione, ma la condizione del suo cuore e il suo modo di vivere in generale. Il versetto seguente dice: “La via del malvagio è qualche cosa di detestabile a Geova, ma egli ama chi persegue la giustizia”. — Prov. 15:9.