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Lo scopo della mia vitaLa Torre di Guardia 1961 | 1° luglio
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sposai Phyllis Lowe, che è stata nel servizio continuo sin dal 1941, si era diplomata a Galaad nel 1948 e da allora aveva fatto la missionaria in Puerto Rico. Insieme continuiamo a perseguire lo scopo della nostra vita nel servizio continuo nella filiale della Colombia.
Insieme al privilegio di fare ora il servitore di filiale nella Colombia, provo grande gioia lavorando nel campo coi fratelli quale servitore di circoscrizione o con la congregazione locale. Spesso significa lunghe camminate da un luogo all’altro, quando servo congregazioni distanti, e ore di faticoso cammino da una casa all’altra. Ma si prova grande soddisfazione e felicità vedendo il profondo apprezzamento che le persone di buona volontà mostrano in Colombia per il messaggio della verità.
Mentre termino di scrivere per voi questo racconto, e mentre ripenso ai giorni trascorsi in campagna nella mia fanciullezza, trovandomi in Colombia nella mia assegnazione colombiana, vi invito a meditare con me sui consigli di Geova di non accettare l’immeritata benignità di Dio venendo meno al suo scopo. Servite gioiosamente Geova! — 2 Cor. 6:1, 2.
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Salvaguardate la vostra facoltà di pensare per il ministeroLa Torre di Guardia 1961 | 1° luglio
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Salvaguardate la vostra facoltà di pensare per il ministero
Qual è il massimo privilegio che un uomo possa ricevere? Quello del ministero cristiano. Per preservare questo sacro deposito con saggezza e fedeltà, per poterne osservare i particolari nella nostra vita quotidiana, abbiamo bisogno di sapienza pratica e della facoltà di pensare. Quindi il saggio re comanda di salvaguardarle. — Prov. 3:21.a
La facoltà di pensare consiste di cinque basilari processi mentali: (1) acquistare conoscenza di certi fatti e princìpi; (2) analizzare, paragonare e associare i vari aspetti di questa conoscenza gli uni con gli altri; (3) trarre deduzioni da tale intelligente studio; (4) accumularli nella memoria per l’uso futuro; (5) attingere a tale conoscenza per la pratica applicazione al lavoro che si compie.
La prima qualità essenziale per sviluppare la nostra facoltà di pensare è quella d’acquistare conoscenza della Parola di Dio. “Quando la sapienza entrerà nel tuo cuore e la sua conoscenza formerà la delizia dell’anima tua, allora la prudenza veglierà su di te e ti farà da guardia la discrezione, per tenerti lontano dalle vie del male”. (Prov. 2:10-12; 1:7, Na) Il mondo, col suo modo di pensare indipendente, ignora Dio e i suoi propositi, come se egli non fosse il Creatore. Questo è così poco realistico come l’aviatore che ignorasse la legge della gravità. Semplicemente “non spetta all’uomo che cammina di dirigere i suoi passi”. — Ger. 10:23.
Per avere la conoscenza necessaria per il nostro ministero, dobbiamo essere ansiosi di apprenderla. Continua “a cercarla come l’argento”. Analizzate ciò che imparate; siate certi di capirlo. — Prov. 2:4.
Il corretto modo di pensare richiede anche che afferriamo il senso della conoscenza, che ne traiamo le deduzioni sul modo di applicarla alla nostra vita. Siamo dunque desti, vigilanti e ‘prestiamo attenzione a come ascoltiamo’. — Luca 8:18.
È particolarmente necessario ritenere ciò che impariamo. Osserviamo accuratamente e con attenzione avvenimenti e illustrazioni; facciamoli vivere. Imprimiamo i princìpi e le idee astratte nella nostra mente per mezzo dell’associazione. Con la meditazione e parlandone ad altri, in casa, alle adunanze e nel ministero di campo, destiamo le nostre ‘chiare facoltà di pensare per rinfrescarci la memoria’. — 2 Piet. 3:1, 2.
Quando acquistiamo conoscenza, non manchiamo di metterla in pratica. Se vogliamo essere in grado di far ciò, non dobbiamo aspettare finché ci si presenti un problema. Dobbiamo prendere l’abitudine di pensare saggiamente e con decisione in anticipo. Quando leggiamo della fedele condotta di una persona, dobbiamo soppesare i princìpi implicativi e determinare di seguire in tali circostanze la stessa condotta. — Giac. 5:11.
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