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  • w60 1/11 pp. 655-661
  • “Che cosa m’impedisce d’essere battezzato?”

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  • “Che cosa m’impedisce d’essere battezzato?”
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1960
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  • DA CHI?
  • Battesimo
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1959
  • Il battesimo è necessario per i cristiani
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1963
  • Che cosa vi impedisce di essere battezzati?
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1989
  • Requisiti da soddisfare per il battesimo cristiano
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 2006
Altro
La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1960
w60 1/11 pp. 655-661

“Che cosa m’impedisce d’essere battezzato?”

1, 2. Perché Filippo non impedì al nuovo convertito etiope d’essere battezzato?

LA GRANDE opera di fare discepoli delle persone di tutte le nazioni e di battezzarle trovò uno dei suoi primi convertiti nella persona di un ministro del gabinetto dell’Etiopia, un proselito giudeo, che tornava in patria dopo il viaggio a Gerusalemme per adorarvi nel tempio. Egli sedeva sul suo carro e leggeva la profezia d’Isaia. L’angelo di Geova disse a Filippo di andare a predicargli, e Filippo ubbidì. Ascoltata la spiegazione di Filippo che la profezia d’Isaia aveva adempimento in Gesù, l’eunuco etiope prese la propria decisione. Era così! Questa era la verità! E allora, come dice il racconto di Atti 8:36-38: “E mentre viaggiavano lungo la via, essi pervennero ad un certo specchio d’acqua, e l’eunuco disse: ‘Ecco, uno specchio d’acqua; che cosa m’impedisce d’essere battezzato?’ E comandò che il carro si fermasse, e scesero entrambi nell’acqua, Filippo e l’eunuco, ed egli lo battezzò”.

2 Filippo non impedì all’eunuco etiope d’essere battezzato. Sapeva che come proselito giudeo aveva sufficiente conoscenza e intendimento da sapere quello che faceva. Filippo sapeva che questa non era una decisione improvvisa presa da un momento all’altro. Sapeva anche che l’Etiope era un candidato idoneo per il battesimo in quanto alla purezza morale. Non tornava egli dall’aver adorato nel tempio e non aveva compiuto un faticoso viaggio per far questo? Non era stato Filippo chiamato dal santo angelo per testimoniare a quest’uomo, il che indicava che Dio aveva ‘stimato il cuore’ dell’Etiope e lo chiamava a servire nell’organizzazione di Dio? Sì. Perché avrebbe Filippo dovuto impedire quindi il battesimo?

3-5. Quali esigenze bisogna soddisfare per essere idonei al battesimo?

3 Nessun uomo può impedire a un altro di battezzarsi, se soddisfa le esigenze di Dio. Geova Dio è colui che decide quali qualità i candidati al battesimo devono avere. Quelli che non soddisfano le esigenze stabilite da Geova sono da lui automaticamente considerati non idonei. Il battezzatore o il ministro cristiano che ha intendimento, è ordinato e battezzato e conosce i fatti, spiegherebbe quindi perché tale persona non sarebbe idonea. Quelli che desiderano fare la volontà divina devono rivolgersi a Dio, osservando i suoi termini e le sue esigenze. Solo coloro che riconoscono la sovranità universale di Geova, che confidano nel riscatto e son purificati, che si sottomettono al regno del Figlio di Geova, Cristo Gesù, e che seguono la direttiva dello spirito santo sono idonei per il battesimo. A questo riguardo bisogna notare che la comprensione e l’accettazione di queste dottrine fondamentali sono richieste più della relativa conoscenza intellettuale delle Scritture. L’avanzata e particolareggiata conoscenza delle Scritture si può acquistare, come spesso avviene, dopo il battesimo. Paolo disse dei cristiani dei suoi giorni: “Ma siete stati lavati, ma siete stati santificati, ma siete stati dichiarati giusti nel nome del nostro Signore Gesù Cristo e con lo spirito del nostro Dio”. — 1 Cor. 6:11.

4 Un’altra esigenza per tutti i candidati al battesimo è scritta per noi in Isaia 52:11 (VR): “Dipartitevi, dipartitevi, uscite di là! Non toccate nulla d’impuro! Uscite di mezzo a lei! Purificatevi, voi che portate i vasi dell’Eterno!” È quindi chiaro che tutti quelli che desiderano fare la volontà divina si devono separare dal mondo ed esser puri. Devono fare qualsiasi cambiamento necessario nella loro vita per conformarsi alle norme morali esposte dalla Parola di Dio.

5 Le esigenze del battesimo si possono dunque riassumere (1) nell’avere sufficiente conoscenza e intendimento da sapere che cosa si accetta, e (2) nell’essere moralmente puri. In alcuni paesi l’organizzazione dei testimoni di Geova ha dovuto prendere delle misure per assicurarsi che entrambe queste esigenze siano osservate. Se qualcuno non comprende ancora il valore del battesimo, non sono i sorveglianti dell’organizzazione ad impedirgli d’esser battezzato. Piuttosto, il battesimo è temporaneamente rimandato perché il candidato non è ancora idoneo. Egli non comprende e non può quindi essere in armonia con le esigenze di Dio. Nello stesso modo, un bambino al di sotto dell’età della ragione non è idoneo per il battesimo, perché non capisce tutto ciò che significa. Questa mancanza della facoltà di capire la serietà dell’azione che stanno per compiere si riscontra a volte in certi adulti. Nei paesi dove questo è comune, l’organizzazione richiede che il candidato completi un certo periodo di studio prima d’esser considerato idoneo. Similmente, le persone che hanno bisogno di apportare dei cambiamenti al loro modo di vivere morale, per conformarsi alle giuste esigenze di Dio, non dovrebbero esser battezzate finché tali cambiamenti non siano stati fatti.

6, 7. (a) Chi deve rispondere alle domande se vi è qualche cosa che impedisca di fare il battesimo? (b) Quando si dovrebbe fare la dedicazione e il battesimo?

6 E per tutti quelli che sono giunti nella loro vita al punto d’accettare la verità ed esser pronti a rivolgersi a Geova Dio come vasi puri, è venuto il tempo in cui si devono fare la stessa domanda che si fece l’eunuco etiope: “Che cosa m’impedisce d’essere battezzato?” La sua fu veramente una domanda di autoesame. Tutti devono rispondere a questa domanda con buona coscienza verso Dio.

7 Se uno riconosce la verità che Geova esiste e che il suo Figlio regna, che ha bisogno del riscatto e che Cristo Gesù diffonde lo spirito santo in relazione con la visibile organizzazione di Dio sulla terra; se non ha problemi in quanto alla purezza di vita che richiedano tempo per fare il cambiamento; se ha seriamente pensato di dedicare la sua vita al servizio di Dio, può rispondere con buona coscienza alla domanda: “Che cosa m’impedisce d’essere battezzato?” Nulla, se non d’esprimere la stessa conclusione dell’Etiope: Nulla lo impedisce! Ecco la risposta! Nel momento in cui la persona comprende che non v’è nulla che glielo impedisce, essa deve ubbidire a Dio e non rimandare il battesimo in acqua.

8, 9. (a) Perché alcuni dedicati rimandano l’atto del battesimo? (b) Aiuterà tale ritardo ad adempiere le responsabilità?

8 Ma vi sono alcuni dedicati che per una ragione o l’altra rimandano il loro battesimo. In alcuni luoghi della terra fino al ventotto per cento di quelli che proclamano il regno di Dio non si sono ancora battezzati. Se sono dedicati a Dio mediante Cristo, quali sono le ragioni per astenersene? Che cosa lo impedisce loro? Alcuni sono bambini per conoscenza e intendimento e dovrebbero studiare ulteriormente per avere l’apprezzamento necessario. Alcuni altri, nuovi nella verità, non hanno avuto il tempo di abbandonare le impure abitudini del mondo o di correggere il loro modo di vivere col sesso opposto. Questi dovrebbero prima correggere la loro vita, divenire puri e mantenersi puri. Ma la grande maggioranza di queste persone hanno sufficiente conoscenza da comprendere la serietà dell’atto della dedicazione. Esse sono pure. Se hanno fatto la propria dedicazione e continuano a rimandare il battesimo disubbidiscono a un comando. Se non sono ancora dedicate la risposta è semplicissima: Si dovrebbero dedicare a Dio completamente e smetter di trattenersi.

9 Che cosa trattiene la persona pura? Nulla, eccetto il pensiero che rimandando di un altro po’ la dedicazione sia più in grado di adempiere le proprie responsabilità. Non è così. In Asia, in Africa, in molti paesi dove le persone non hanno avuto nessuna precedente istruzione cristiana, quelli che desiderano fare la volontà divina sono stati in grado di pervenire alla conclusione di dover cambiare la loro vita per conformarsi alla condotta cristiana affinché ottengano la salvezza. Oh, bisogna combattere una strenua lotta intima per qualche tempo, ma non appena la lotta è superata e capiscono che questa è la verità, essi si dedicano presto a Geova e si sottopongono all’immersione in acqua. Ma ricordate che il battesimo è il simbolo; non è la vostra dedicazione. La sommersione nell’acqua non reca il cambiamento. Deve cambiare il cuore. In molti casi questo cambiamento avviene in pochi mesi. Bisogna poi restare fedeli alla dedicazione.

10. Perché non si deve nutrire il timore di fare la propria dedicazione, benché alcuni non siano stati fedeli?

10 Come si può quindi dare a Dio una risposta con buona coscienza, mostrando che vi sia qualche buona ragione per rimandare la dedicazione e il battesimo? Non gli si può dare nessuna risposta. Qualcuno può pensare di conoscere una persona che fece la dedicazione e venne meno. Può darsi, ma che dire delle migliaia e migliaia di dedicati in ogni parte della terra che non vengono meno, che si mantengono fedeli alla loro dedicazione e al loro battesimo fra grande opposizione, persecuzione e pressioni di ogni genere? Gli esempi di quelli che si dedicano e hanno successo son certamente assai più numerosi di quelli che si dedicano e vengono meno. Non è affatto necessario continuare a nutrir timore. Se uno sa che si dovrebbe dedicare a Dio e se ne astiene, la responsabilità che ha dinanzi a Dio è uguale a quella di chi si dedica e si battezza. Chi fa la dedicazione e viene meno non sopravvivrà ad Armaghedon, ma nemmeno sopravvivrà chi rimanda la dedicazione e non compie i passi per ottenere la vita. Entrambi periranno ugualmente. Perché essere in alcuna di queste classi?

11. Vi potrebbe essere un tempo più favorevole di quello attuale per la dedicazione?

11 Potrebbe il desiderio di aspettare un tempo più favorevole per dedicare la propria vita a Dio, a causa della riluttanza a rinunciare ai piaceri del mondo, impedire d’esser battezzati? Certamente non vi potrà mai essere un tempo più favorevole di questo. In quanto all’urgenza del tempo attuale e ai piaceri di questo mondo, l’apostolo ammonisce in 1 Giovanni 2:17: “Il mondo passa e anche il suo desiderio, ma chi fa la volontà di Dio rimane per sempre”. Non vi è nessuna ragione per ritardare ulteriormente, ma vi è ora ogni ragione per prendere la decisione di fare per sempre la volontà divina. Non vi sarà mai un tempo migliore o più urgente di ora per far questo.

12, 13. Menzionate esempi moderni di come precedenti legami siano stati infranti dai membri di varie fedi ed è stata presa una ferma determinazione a favore della pura adorazione di Geova.

12 Chi si sottomette al battesimo ha infranto i precedenti legami della cristianità o del paganesimo. Questo passo apparentemente difficile viene fatto ogni giorno. In Africa l’influenza degli stregoni e il timore della superstizione sono stati superati dalla determinazione dei nuovi cristiani dedicati e battezzati. In Oriente la potente influenza dell’adorazione degli antenati è stata ripudiata perfino dalle vecchie nonne che hanno adorato i loro antenati per molti decenni. Questo passo ha fatto perdere loro i vecchi amici e conoscenti, qualche cosa che non è facile per loro, poiché per la maggior parte degli Orientali la stima degli amici e dei vicini è più importante di qualsiasi altra cosa nella vita. Da ogni sorta di precedenti credenze le persone son venute, si sono dedicate e hanno simboleggiato tale dedicazione con l’immersione in acqua. Quindi continuano a camminare nella loro integrità. Hanno fatto ciò che le Scritture dicono loro di fare, in 2 Corinzi 6:17: “‘Perciò uscite di mezzo a loro, e separatevene’, dice Geova, ‘e cessate di toccare la cosa immonda’, ‘e io vi accoglierò’”.

13 Questo è ciò che Geova ha fatto oggi. Come è meraviglioso e come è stato illuminante veder operare lo spirito di Geova nelle menti di coloro che precedentemente eran legati ad abitudini pagane, allorché hanno ripudiato l’adorazione dei demoni e sono divenuti ardenti adoratori di Geova! Questo significa rinnovare la mente, e a volte un cambiamento di vita, ma nulla ha impedito loro di dedicarsi e di esser quindi battezzati. Alcuni di questi battezzati erano precedentemente seguaci di Budda, che cercavano di pervenire alla nullità dell’inesistenza. Alcuni erano precedentemente confucisti, che credevano che il miglior modo di vivere fosse quello di seguire la passiva condotta della formazione del carattere. Alcuni erano accaniti nazionalisti e adoratori scintoisti dell’imperatore giapponese; alcuni erano taoisti, maomettani, indù, adoratori di demoni e atei. Geova li ha accolti tutti. La dedicazione e il battesimo furono la porta per la quale furono accolti. Qualsiasi dedicato che oggi pensi di rimandare il battesimo dovrebbe guardare questi meravigliosi esempi di fedeltà moderna di ogni parte del globo. Non trattenendosi essi hanno superato ogni ostacolo che avrebbe potuto impedir loro di battezzarsi.

14. Perché la dedicazione non si deve mai fare con ‘indecisione’?

14 La dedicazione non può essere un’azione da farsi con ‘indecisione’. La nota in calce su Salmo 119:113 sostituisce all’espressione “odio i doppi di mente”, la principale traduzione “odio gli indecisi”. Quelli che capiscono la necessità di fare la dedicazione e il battesimo, ma che per qualche ragione si trattengono, sono in realtà doppi di mente. Una mente dice loro di dedicarsi, l’altra li spinge a cercar d’attenersi ancora un po’ agli attraenti piaceri di questo mondo. I due massimi comandamenti di Gesù furono di “amare Geova il tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima”. (Matt. 22:37) Non vi è posto per la dedicazione indecisa. Giacomo (4:8) ammonisce gli “indecisi” d’avvicinarsi a Dio, ed egli “si avvicinerà a voi”. Quelli che si trattengono si astengono inoltre dalla stretta e amorevole relazione col nostro Creatore a cui si perviene con la piena dedicazione.

15. In che modo il desiderio della dedicazione e del battesimo dev’essere edificato nei cuori delle persone di buona volontà?

15 Il comando di Gesù di andare a far discepoli delle persone di tutte le nazioni, battezzandole, fu dato ai fedeli cristiani della congregazione primitiva. Questi leali seguaci insegnarono la serietà del battesimo ai nuovi convertiti. Così oggi, i maturi hanno la responsabilità d’insegnare la serietà del battesimo. Fa parte dell’edificazione dei deboli, di cui i forti sono responsabili dinanzi al grande Pastore. Con l’insegnamento paziente e gentile e con l’esempio essi suscitano nei nuovi il desiderio del battesimo. Questo viene fatto gradualmente, ma sin dall’inizio nel settimanale studio biblico a domicilio che si tiene con la persona di buona volontà. Paolo dice: “Perché ‘chiunque invoca il nome di Geova sarà salvato’. Però, come . . . udranno senza qualcuno che predichi?” (Rom. 10:13-15) Nello stesso modo, come conosceranno le persone di buona volontà la maniera di tradurre la verità appena appresa nella vita e nella dedicazione del nuovo mondo se i cristiani maturi non ne suscitano il desiderio nei cuori di queste persone di buona volontà?

16, 17. (a) Si può incoraggiare in modo esagerato a fare il battesimo? (b) Perché ci dovremmo guardare dal battesimo prematuro?

16 Si può incoraggiare a fare il battesimo in modo così esagerato che il battesimo non è più una decisione individuale, e questo dovrebbe essere evitato. Tutti i cristiani s’interessano personalmente dei loro futuri fratelli e desiderano che essi prendano questa necessaria decisione di ubbidire per tutta la vita e farsi battezzare. Ma, nessun cristiano può imporre il battesimo a un’altra persona contro la sua volontà. Il battesimo segue la privata dedicazione del cuore di fare la divina volontà di Geova. Dev’essere una decisione libera, e chi prende la decisione deve sapere bene che significa essendo disposto ad accettare le responsabilità di servizio che ne derivano. L’abitudine d’essere ubbidienti ai propri anziani che esiste in molti paesi orientali non può esser seguìta quando si tratta di prendere la decisione del battesimo. Non si dovrebbe mai fare il battesimo per far piacere ai genitori o all’influente capo di una famiglia che potrebbe essere testimone di Geova.

17 Ci dovremmo guardare dal battesimo prematuro. Il battesimo fatto prematuramente senza il dovuto apprezzamento dà luogo a persone di mente doppia che guardano indietro al mondo e bramano le cose che si son lasciate alle spalle. Che sia richiesta la separazione dal mondo dovrebbe chiaramente esser compreso per prima cosa. Gesù disse: “Nessun uomo che abbia messo mano all’aratro e guardi indietro è idoneo per il regno di Dio”. (Luca 9:62) Nell’anno 1959 vi furono 86.345 persone che misero mano all’aratro. Non si voltino esse mai per guardare le cose che si son lasciate dietro!

18, 19. Quale responsabilità hanno i sorveglianti e altri cristiani maturi verso i nuovi interessati?

18 Nel caso dell’eunuco etiope, quando Filippo lo udì leggere la profezia d’Isaia gli domandò: “Comprendi veramente ciò che leggi ad alta voce?” (Atti 8:30) Questo fu in effetti un esame per l’Etiope e poi, spiegandogli le Scritture, Filippo si assicurò che egli comprendesse. Il ministro che ha discernimento è in grado di indicare allo studente le cose che ha bisogno di sapere in modo tale che egli vede la necessità di dedicarsi, e non gli si dovrà mai chiedere di dedicarsi a Dio. L’abile ministro che ha discernimento sa come far questo. In Proverbi 20:5 è scritto: “I consigli nel cuore dell’uomo sono come acque profonde, ma l’uomo di discernimento è colui che vi attingerà”. Il ministro maturo non sarà timido nel far conoscere al futuro candidato al battesimo quali siano le esigenze morali di Geova. La persona nuova cercherà quindi il suo consiglio. Quelli che portano i vasi di Geova devono essere puri. Dove la condotta morale deve mutarsi per essere conforme ai princìpi biblici, il ministro deve attingere con tatto alle profonde acque di consiglio in modo che il candidato possa cominciare a riordinare, se è necessario, la propria vita. Se il ministro è stato timido nel mostrare queste cose il candidato potrebbe trovarsi l’ostacolo troppo all’improvviso e gli potrebbe giungere come una doccia d’acqua fredda.

19 Nell’organizzazione della congregazione anche i sorveglianti e i conduttori di studio s’interessano delle persone di buona volontà. In 1 Tessalonicesi, nel secondo capitolo, ai versetti 3-12, è riassunto il compito del maturo sorvegliante e del conduttore: “Poiché la nostra esortazione non sorge da errore né da impurità . . . in nessun tempo abbiamo fatto ricorso a parole di adulazione, (come sapete) né a raggiri per cupidigia . . . siamo stati gentili in mezzo a voi, . . . affinché continuiate a camminare in modo degno di Dio che vi chiama al suo regno e alla sua gloria”. Il desiderio di dare nella dedicazione la propria vita a Dio è edificato pazientemente dai maturi ministri, sorveglianti e conduttori di studio della congregazione.

20. (a) Quale consiglio viene dato in Ecclesiaste 5:5, 6? (b) Chi ai nostri giorni parla effettivamente come gli apostoli, come dice Giovanni 6:68?

20 Prima che la persona decida quindi di dedicarsi per essere un ubbidiente servitore di Geova, qualunque cosa gli accada a motivo di tale determinazione, deve aver considerato il costo. Nel libro di Ecclesiaste o Kohéleth (Ecclesiaste 5:5, 6), si legge: “È meglio per te non far voto che far voto e non adempierlo”. Iddio non costringe nessuno in queste cose. Ma se uno ha riscontrato che Geova è buono vorrà indubbiamente essere dalla Sua parte, come gli apostoli risposero a Gesù: “Signore, da chi ce ne andremo? Tu hai espressioni di vita eterna”. — Giov. 6:68.

DA CHI?

21. Da chi dovrebbe essere amministrato il battesimo perché sia conforme alla volontà divina?

21 E da chi dovrebbe essere battezzato? Ebbene, in questi giorni dell’istituito regno di Dio, chi proclama sulla terra tali espressioni di vita eterna? Non v’è dubbio in proposito; sono i testimoni di Geova, il popolo al quale egli si è compiaciuto di conferire il suo santo nome e al quale ha affidato la cura degli interessi del suo regno. È quindi appropriato che l’immersione per simboleggiare la dedicazione sia amministrata da uno di questi testimoni e da nessun altro. Ad ogni assemblea di circoscrizione e di distretto dei Testimoni si prendono le disposizioni per il battesimo, e di tanto in tanto si può amministrare nelle congregazioni locali quando speciali circostanze lo richiedano.

22-24. (a) Si dovrebbero fare delle domande ai candidati prima che siano ammessi al battesimo? Perché? Quale risposta bisognerebbe dare? (b) Qual è il significato della prima domanda? (c) Della seconda?

22 Prima che i candidati siano ammessi al battesimo è bene che rispondano a due domande, in modo che tutti quelli che sono riuniti con loro per l’occasione siano testimoni di aver udito dalla bocca dei candidati che capiscono ciò che stanno per fare e che hanno compiuto i passi necessari. Quelli che possono rispondere alle domande in modo affermativo dovrebbero dire: “Sì”, dopo ciascuna domanda, e lo dovrebbero dire ad alta voce e all’unisono, cioè tutti nello stesso tempo.

23 La prima domanda chiede: Riconoscete dinanzi a Geova Dio d’essere peccatori bisognosi di salvezza, e riconoscete che questa salvezza viene da lui, il Padre, per mezzo del suo Figlio Gesù Cristo?

24 La seconda domanda chiede: Riponendo questa fede in Dio e nel suo provvedimento per la salvezza, vi siete dedicati senza riserve a Dio per fare da ora in poi la sua volontà come vi è rivelata da Gesù Cristo e dalla Bibbia con l’illuminante potere dello spirito santo?

25. Che cosa dovrebbero ricordare i battezzati?

25 Tutti quelli che rispondono di “Sì” a queste due domande sono idonei per il battesimo e dovrebbero esser battezzati in tale assemblea di circoscrizione o di distretto dei testimoni di Geova. I battezzati dovrebbero ricordare il giorno: è il giorno in cui hanno simboleggiato la loro dedicazione a motivo della quale ricevono l’ordinazione di predicare la buona notizia del regno del cielo. Essi dovrebbero prenderne nota, del giorno e dell’anno, per non dimenticarlo. E dovrebbero anche ricordare che questo giorno di grande e profonda gioia non è tempo per mostrare ilarità o fanatismo. È un’occasione seria e quelli che si sottomettono al battesimo dovrebbero avere un atteggiamento supplichevole come leggiamo di Gesù, che pregava mentre usciva dall’acqua. — Luca 3:21.

26. Che cosa dovrebbero ora fare tutti quelli che imparano la verità e prendono la determinazione di servire Dio?

26 La conclusione dell’argomento è dunque che tutti coloro i quali apprendono la verità intorno a Geova Dio e al suo Figlio, il Redentore e Salvatore del genere umano, e che prendono la determinazione di dedicarsi a sostenere la causa del Creatore, si devono battezzare senza meno per simboleggiarla secondo la volontà divina, continuando quindi a ubbidire amorevolmente a tale volontà. Poiché “chi fa la volontà di Dio rimane per sempre”. — 1 Giov. 2:17.

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