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Il libro dei Proverbi: molta sapienza in poche paroleLa Torre di Guardia 1980 | 1° agosto
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non in un accesso d’ira. Non tutte le volte sarà necessario ricorrere alla punizione fisica. In molti casi bastano poche parole o un saggio consiglio. “Il rimprovero opera più profondamente in chi ha intendimento che colpendo cento volte uno stupido”. — Prov. 17:10.
FUGGITE L’IMMORALITÀ SESSUALE
Il libro dei Proverbi condanna l’immoralità sessuale. Considerate, per esempio, questo avvertimento:
“Il comandamento è una lampada, e una luce è la legge, e le riprensioni della disciplina sono la via della vita, per guardarti dalla donna cattiva, dall’adulazione della lingua della donna straniera. Non desiderare nel tuo cuore la sua bellezza, e non ti prenda ella con i suoi occhi lucenti, perché a favore di una donna prostituta si giunge a un pane rotondo; ma riguardo alla moglie di un altro uomo, ella dà la caccia perfino a una preziosa anima”. (Prov. 6:23-26)
Chi commette atti sessuali immorali, spesso si riduce in povertà. Chi cerca il piacere sessuale con “una donna prostituta” o chi pratica in altro modo la fornicazione può anche rimetterci in salute cadendo vittima di dolorose e debilitanti malattie veneree. Il pericolo è ancora più grande se si fa la corte al coniuge altrui. Un’adultera mette in pericolo la “preziosa anima” o vita del suo amante. Riguardo a ciò, l’ispirato scrittore biblico aggiunge:
“Può un uomo raccoglier fuoco nel suo seno eppure non bruciare le sue medesime vesti? O può un uomo camminare sui carboni e non scottarsi gli stessi piedi? Similmente per chiunque ha relazione con la moglie del suo prossimo, nessuno che la tocchi rimarrà impunibile. . . . Chiunque commette adulterio con una donna manca di cuore; chi lo fa porta la sua propria anima alla rovina. Troverà piaga o disonore, e il suo stesso biasimo non sarà cancellato. Poiché il furore dell’uomo robusto è la gelosia, ed egli non mostrerà compassione nel giorno della vendetta [contro chi ha commesso adulterio con sua moglie]. Non avrà considerazione per alcuna sorta di riscatto, né mostrerà buona volontà, non importa quanto grande tu faccia il regalo”. (Prov. 6:27-35)
L’infedeltà coniugale può recare danni irreparabili alle persone e alle famiglie implicate.
ATTENZIONE ALLA ‘DOLCE VITA’!
In tutta la storia lo scopo principale nella vita di molti è stata la ricerca dei piaceri. Anche se la Bibbia non condanna il divertimento, dà risalto alla necessità di essere equilibrati anche nei piaceri. “Hai trovato miele? Mangia quanto ti è sufficiente, affinché tu non ne prenda troppo e lo debba vomitare”. (Prov. 25:16) Come l’abuso di miele letterale può far star male fisicamente, così gli eccessi nella ricerca dei piaceri della ‘dolce vita’ possono danneggiare fisicamente e anche spiritualmente. Inoltre dare troppa importanza ai piaceri porta spesso a condizioni di povertà. “Chi ama il divertimento sarà un individuo nell’indigenza; chi ama il vino e l’olio non guadagnerà ricchezze”. — Prov. 21:17.
Che dire di quelli risoluti ad ammassare ricchezze? Il libro dei Proverbi avverte che non ci si può fidare delle ricchezze, perché possono sparire all’improvviso. Leggiamo: “Non faticare per guadagnare ricchezze. Cessa dal tuo proprio intendimento. L’hai fatto scorrere ai tuoi occhi [il benessere economico], quando non è nulla? Poiché senza fallo si fa ali come quelle d’un’aquila e se ne vola verso i cieli”. (Prov. 23:4, 5) Poiché un’imprudente amministrazione o circostanze impreviste possono far perdere rapidamente immense fortune, le Scritture esortano a dirigere i propri sforzi verso qualcosa di più sicuro rispetto alle ricchezze. Notate attentamente questo consiglio:
“Dovresti positivamente conoscere l’aspetto del tuo gregge. Poni il cuore al tuoi branchi; poiché il tesoro non sarà a tempo indefinito, né il diadema per tutte le generazioni. L’erba verde si è dipartita, ed è apparsa l’erba nuova, e la vegetazione dei monti è stata raccolta. I giovani montoni sono per le tue vesti, e i capri sono il prezzo del campo. E c’è sufficienza di latte di capra per il tuo cibo, per il cibo della tua casa, e per i mezzi di sostentamento delle tue ragazze”. — Prov. 27:23-27.
Né la ricchezza materiale (“il tesoro”), né una posizione preminente (“il diadema”) garantiscono vera sicurezza. Spesso il fallimento di un’impresa manda in fumo il tempo, gli sforzi e il denaro investiti. Circostanze inaspettate possono far scomparire improvvisamente sia la ricchezza che una posizione rispettabile. D’altra parte, gli sforzi dedicati alla cura di un gregge sono in genere coronati non da una diminuzione ma da incremento, a beneficio del proprietario. Dio provvede gratuitamente la “vegetazione” con cui sfamare gli animali domestici. In tutta la storia umana si è visto che, come mezzo per produrre cibo, vestiario e reddito, la cura diligente di un gregge si è rivelata molto più sicura delle ricchezze o di una posizione importante. Ecco perciò il saggio consiglio: “Dovresti positivamente conoscere l’aspetto del tuo gregge”. Il principio espresso con queste parole si può applicare oggi al diligente impegno in qualsiasi tipo di lavoro su cui si possa fare affidamento.
Il libro dei Proverbi, sebbene messo per iscritto migliaia d’anni fa, contiene impareggiabili consigli per l’uomo di oggi. Leggetene regolarmente le ispirate parole. Meditatene la morale. Anche se questi proverbi sono espressi con poche parole, la grande sapienza che racchiudono può rendere durevolmente felice la vostra vita.
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“Un astuccio di alabastro”La Torre di Guardia 1980 | 1° agosto
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“Un astuccio di alabastro”
In due occasioni Gesù Cristo fu unto con olio profumato. Questo avvenne una volta in casa di un certo fariseo della Galilea (Luca 7:37, 38) e un’altra volta in casa di Simone il lebbroso, a Betania. (Matt. 26:6, 7; Mar. 14:3) In ciascun caso il costoso olio fu versato da un astuccio di alabastro.
In origine questi vasetti di profumo erano fatti di una pietra che si estraeva nei pressi di Alabastron, in Egitto. Si tratta di un tipo di carbonato di calcio (da non confondersi con l’alabastro attuale, un solfato di calcio idrato). Generalmente l’alabastro originale è bianco, ma a volte presenta venature di altri colori, essendo una formazione stalagmitica.
La figura mostra un antico alabastro egiziano d’epoca ellenistica. Le donne che unsero Gesù nelle suddette occasioni avevano “un astuccio di alabastro” contenente un olio profumato molto costoso. È probabile che quegli alabastri fossero simili a quello della figura, che reca l’iscrizione “cinnamomo”.
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