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La “buona notizia”: Chi la desidera?Svegliatevi! 1978 | 22 dicembre
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un Dio che dà speranza, e quando la legge del Giubileo era applicata, ogni famiglia aveva sempre un raggio di speranza.
Lo stesso Dio offre una speranza anche oggi. Inoltre, la sua Parola ispirata, la Bibbia, insegna a vivere ora in modo da poter migliorare le proprie condizioni di vita. Fatto degno di nota, il Worldwatch Institute e l’Environment Program delle Nazioni Unite hanno recentemente indetto uno studio mondiale sull’effetto dell’ambiente sulla salute dell’uomo. In una relazione su tale studio scritta da Erik P. Eckholm si legge che “i veri ostacoli a una migliore salute . . . sono gli insuccessi politici”, cioè l’incapacità delle nazioni di prendere i provvedimenti necessari per minimizzare le minacce dell’ambiente alla salute. Secondo il Free Press di Detroit (U.S.A.) è da considerare anche “l’incapacità degli individui di evitare stili di vita distruttivi”. La relazione sull’ambiente dice che nei paesi ricchi “sarà necessario rinunciare a certe abitudini se si vogliono ottenere sostanziali miglioramenti nella salute”, intendendo dire che sarà necessario abbandonare vizi come fumo, eccessi nel mangiare e nel bere.
Ma coloro che accettano la “buona notizia del felice Iddio”, Geova, traggono già beneficio dai consigli della sua Parola. (1 Tim. 1:11) Essi seguono l’esortazione: “Non essere fra gli smodati bevitori di vino, fra quelli che sono ghiotti mangiatori di carne. Poiché l’ubriacone e il ghiotto si ridurranno in povertà, e la sonnolenza farà vestire di semplici stracci”. (Prov. 23:20, 21) Inoltre, coloro che ascoltano la “buona notizia” fanno qualcosa per conservare la salute evitando vizi nocivi come quello del fumo. — 2 Cor. 7:1.
Chi desidera dunque la buona notizia? Non tutti, statene certi. Ma se voi preferite le buone notizie alle cattive oggi così diffuse, cogliete l’occasione di ascoltare il messaggio della Bibbia. È recato a casa vostra dai cristiani testimoni di Geova, “l’Iddio che dà speranza” e che ha per voi la migliore delle notizie.
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Un uomo che l’ha trovataSvegliatevi! 1978 | 22 dicembre
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Un uomo che l’ha trovata
Narrato al corrispondente di “Svegliatevi!” in Birmania
VENGO da una famiglia di devotissimi cattolici. Infatti due miei zii si unirono all’ordine di insegnanti dei Fratelli cattolici romani. Fui battezzato quando avevo tre settimane. I cattolici insegnano che se un bambino muore prima d’essere battezzato andrà in un luogo detto “limbo”, che non è né il paradiso né l’inferno.
Mentre frequentavo la scuola superiore di S. Paolo a Rangoon, in Birmania, mi venne inculcato il cattolicesimo dai Fratelli cattolici romani, che insegnavano che la religione cattolica era la sola fede vera. Essendo un ragazzo emotivo, ero molto fiero d’essere cattolico. D’altra parte, provavo molta compassione per alcuni miei compagni di classe che, a mio giudizio, non erano abbastanza fortunati da essere cattolici. Ci dicevano spesso che era un onore essere associati alla sola vera religione. La pompa e il fasto religioso che vedevo in chiesa mi piacevano.
Ma questo non durò. Verso i venticinque anni avevo finito per essere disilluso del culto cattolico. Infine la messa, che un tempo mi era tanto piaciuta, mi apparve
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