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  • Dovreste bere bevande alcoliche?
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1974
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  • CRESCENTE PROBLEMA PER I GIOVANI
  • SOPPESATE LA COSA CON SAGGEZZA
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1974
w74 1/4 pp. 217-220

Dovreste bere bevande alcoliche?

Fatti utili che i giovani vogliono conoscere

QUESTA domanda si presenta oggi a un crescente numero di giovani. Quali fatti vi saranno realmente utili per sapere come considerare la cosa in modo assennato, per il vostro duraturo bene?

Vi sono bevande alcoliche di molte diverse qualità. Alcune hanno un bassissimo contenuto alcolico, come la birra. Altre hanno un contenuto alcolico moderatamente più alto, come la maggioranza dei vini da tavola. Ci sono poi quelli che si chiamano “distillati” con un alto contenuto alcolico, come acquavite, whisky, gin, vodka, la tequila latino-americana o l’ouzo greco.

Le attitudini e le usanze regionali sono pure molto varie. In alcuni paesi — Francia, Italia, Spagna, Grecia, Cile e altre nazioni — il vino è una bevanda comunemente usata a tavola dalle famiglie. Questo per il fatto che forse è difficile ottenere provviste d’acqua buona o solo perché c’è questa usanza. Ma anche in questi paesi l’attitudine verso l’uso di bevande alcoliche varierà da una famiglia all’altra.

Non solo, ma anche i risultati dell’uso di bevande alcoliche variano da paese a paese, da famiglia a famiglia, da persona a persona. Dovete ricordarlo per avere una veduta assennata di tali bevande.

Ebbene, dunque, in considerazione di tutta questa varietà, c’è alcuna sicura, coerente norma che potete seguire come guida a questo riguardo? Sì, la Bibbia ce la provvede. I suoi ispirati consigli forniscono una veduta molto equilibrata dell’uso delle bevande alcoliche.

LA VEDUTA EQUILIBRATA DELLA BIBBIA

La Bibbia mostra che dai tempi antichi il vino era una bevanda comune ai pasti, essendo usato da persone come il re-sacerdote Melchisedec, Abraamo, Isacco e molti altri. (Gen. 14:18, 19; 27:25; 1 Sam. 16:20; Eccl. 9:7) Gesù fornì il vino per una festa nuziale, e l’apostolo Paolo consigliò al giovane Timoteo di usare “un po’ di vino a motivo del tuo stomaco e dei tuoi frequenti casi di malattia”. — 1 Tim. 5:23; Giov. 2:1-10.

Giustamente la Bibbia elenca il vino tra i provvedimenti e le benedizioni di Dio per il godimento dell’uomo mortale. (Deut. 11:13, 14; Sal. 104:15; Gioe. 2:19) Mostra pure che il popolo di Dio usava altre bevande alcoliche. — Deut. 14:26.

Significa questo che non dovete essere equilibrati nel consumo di bevande alcoliche? Niente affatto. Poiché la Bibbia mostra anche l’‘altra faccia della moneta’. Nella vita ci sono molte cose che non sono cattive in se stesse ma che possono causare serie conseguenze qualora se ne abusi o si usino troppo presto. Dio diede all’uomo le facoltà di procreare, ma se ne deve fare uso solo nell’onorevole matrimonio e il loro uso può comportare la gravosa responsabilità d’aver cura di una famiglia. Fuoco, vapore, elettricità e vari utensili possono essere molto utili agli uomini e alle donne nel loro lavoro, ma, usati senza la debita cautela, possono essere anche molto dannosi. Considerate ora qual è l’effetto dell’alcool sull’organismo umano.

A differenza di altre sostanze, l’alcool non dev’essere digerito. Comincia a essere assorbito nel torrente sanguigno non appena entra nello stomaco, benché la maggior parte dell’assorbimento avvenga nell’intestino tenue. Esso viene rapidamente trasportato al cervello, al fegato e ad altre parti del corpo. Giacché l’alcool contiene calorie, ora il corpo comincia a metabolizzarlo, cioè a trasformare l’alcool in una forma chimica che il corpo possa, in effetti, bruciare come combustibile. La maggior parte di questo lavoro vien fatto dal fegato. I polmoni e i reni alleviano un po’ il carico poiché espellono parte dell’alcool attraverso l’alito e l’urina.

Una volta nel torrente sanguigno, che effetto ha l’alcool sulla persona? Qualunque quantità se ne prenda, non stimola le cellule del corpo, ma ha su di esse un effetto depressivo. In piccole quantità, ha un blando effetto sedativo, rilassante o calmante. In misura maggiore, l’effetto che ha di deprimere o sopprimere il ‘quadro di controllo’ del cervello può, almeno in alcuni, farli diventare molto loquaci, esageratamente attivi e perfino aggressivi.

In concentrazioni anche più elevate, esercita un forte effetto depressivo sul cervello, il sistema nervoso centrale ne risente, e la persona comincia ad avere difficoltà nella coordinazione dei movimenti. Per questo fa fatica a camminare, vedere e parlare chiaramente, e i suoi pensieri diventano confusi e disordinati. (Si paragoni Salmo 107:27). Il problema è peggiorato dal peculiare effetto dell’alcool sull’individuo che è indotto a pensare che i suoi sensi operino in realtà meglio del solito. Quindi, generalmente è l’ultimo ad accorgersi di aver bevuto troppo. E una volta che è in stato di ebbrezza solo col tempo potrà sentirsi meglio.

La Bibbia ci fa una descrizione molto accurata dei pericoli e dei disagi che accompagnano l’abuso di bevande alcoliche. In Proverbi 23:29-35, leggiamo: “Chi ha guai? Chi ha difficoltà? Chi ha contese? Chi ha preoccupazioni? Chi ha ferite senza ragione? Chi ha occhi offuscati? Quelli che stanno lungo tempo col vino, quelli che vengono a cercar vino mischiato. . . . I tuoi propri occhi vedranno cose strane, e il tuo proprio cuore pronuncerà cose perverse. E per certo diverrai come uno che giace nel cuore del mare [essendo confuso e impotente come uno che affoga], pure come uno che giace in cima all’albero di una nave [dove le oscillazioni di una nave si sentono più acutamente, rendendo più probabile la caduta]. ‘Mi hanno colpito, ma non mi sono ammalato; mi hanno percosso, ma non l’ho conosciuto [poiché l’ubriaco è insensibile a ciò che avviene e spesso non si rende conto delle sue ferite finché non è tornato sobrio]’”.

CRESCENTE PROBLEMA PER I GIOVANI

Ma i giovani corrono alcun vero pericolo di cadere nell’ubriachezza o addirittura divenire alcolizzati? Sì. La rivista Newsweek del 5 marzo 1973 mostra la crescente tendenza degli adolescenti a far uso di alcool, spesso al posto delle droghe. E molti ne bevono fino al punto di ubriacarsi.

In un sobborgo di Boston, ad esempio, uno studente su tre dell’ottava classe, a quanto fu riferito, si era ubriacato almeno una volta. Nella California meridionale, un adolescente su venti ha problemi a causa del bere e, secondo il Consiglio Nazionale per gli Alcolizzati, l’età dei più giovani alcolizzati della nazione è scesa da 14 a 12 anni. La Francia ha da lungo tempo il problema dell’alcolismo fra i ragazzi, alcuni dei quali hanno sintomi di cirrosi epatica in tenera età. In Ungheria (paese con uno dei più alti tassi di suicidi), in anni recenti i centri medici hanno trattato annualmente migliaia di fanciulli per ubriachezza.

Perché i giovani hanno questo problema? In molti casi nella famiglia c’è già qualcuno che beve troppo. In molti altri casi, cominciano a bere dietro istigazione di altri giovani. Talvolta un ragazzo sarà spinto da altri suoi coetanei a ‘dar prova che è un uomo’ bevendo una forte quantità di qualche bevanda alcolica, o una ragazza sarà fatta sentire socialmente retrograda se non beve.

Che beviate una bevanda alcolica prova in realtà qualcosa sul tipo di persona che siete? Ovviamente no, perché si possono indurre anche gli animali a berla. In realtà, che cosa vogliono quelli che insistono perché beviate? Cercano essi il vostro bene, qualcosa che vi recherà beneficio? O cercano piuttosto di mettervi solo nella stessa classe con loro, forse sperando di ‘divertirsi’ vedendovi perdere il controllo e agire non come un uomo o una donna adulta, ma come un bambino piccolo che non può camminare, parlare e vedere chiaramente e che fa e dice delle sciocchezze?

Notate ciò che avrebbe detto degli alcolizzati un esperto, il dott. Giorgio Lolli: “L’alcolizzato si ritrae dal mondo degli adulti nell’infanzia, in senso fisico e psicologico. Le sue percezioni mentali e le sue sensazioni fisiche diventano indistinguibili. Come il bambino, diventa debole e ha bisogno delle cure di un bambino”. Inoltre, coloro che cercano l’immoralità sessuale possono anche incoraggiare qualcuno o qualcuna a bere così che indebolisca la sua padronanza di sé.

Certo, cedendo a una qualsiasi di queste insistenza, si mostrerebbe non d’avere forza o d’essere adulti, ma d’essere deboli e privi di coraggio morale. Con buone ragioni Proverbi 20:1 avverte che il vino può divenire “schernitore, la bevanda inebriante è tumultuosa, e chiunque ne è sviato non è saggio”. Non dovete provare a ubriacarvi per sapere quanto è indesiderabile, più di quanto non dobbiate rompervi una gamba per sapere quanto può essere doloroso.

Non è semplicemente il pericolo di divenire un bevitore che causa problemi o un alcolizzato a richiedere cautela. Una sola cattiva esperienza con l’alcool può provocare un danno permanente: un grave incidente automobilistico, forse con la perdita della vita o di un arto, vostro o di qualche innocente; o un atto d’immoralità che lascerà una macchia in tutta la vostra vita e che potrà provocare spinose complicazioni; o forse qualche atto violento di cui vi rammaricherete per molto tempo. Perché correre inutili rischi?

La possibilità di tali tragici risultati si capisce dal fatto che, delle 50.000 persone che muoiono ogni anno sulle strade degli Stati Uniti, più di metà dei decessi avvengono in incidenti causati dall’alcool. E un resoconto del Times di New York del 18 luglio 1972 dice che “più dell’80 per cento degli omicidi e delle aggressioni sono commessi da persone in stato di ebbrezza”.

SOPPESATE LA COSA CON SAGGEZZA

Soppesando la cosa, ricordate che le bevande alcoliche non sono essenziali alla vita come l’aria, il cibo e l’acqua. Potete vivere senza di esse, e molti preferiscono farne a meno. Ricordate pure che chi vuole avere l’approvazione di Geova Dio, il Datore della vita, deve servirlo con ‘tutto il suo cuore, con tutta la sua anima, con tutta la sua mente e con tutta la sua forza’. (Luca 10:27) L’abuso di alcool può non solo privare di una mente chiara e della prontezza e della forza fisica, ma influire anche sul cuore, facendo nascere cattivi motivi. — Isa. 28:7, 8; 1 Tess. 5:6-8; Osea 4:11.

È vero che la Bibbia parla con approvazione del moderato uso di bevande come il vino. Ma che dire di chi considera tali bevande alcoliche come un modo di evadere dalla realtà della vita o dalla noia conseguendo un’artificiosa felicità e un innaturale sentimento di cameratismo? O come un rimedio per la personalità con cui ‘tonificarsi’ per vincere la timidezza o il timore? Può ben accorgersi che il rimedio è peggiore del male. A che serve il denaro se è falso? E a che serve un senso di felicità o di coraggio se è solo artificiale?

Un informativo resoconto dell’Istituto Nazionale di Salute Mentale (edito dal Dipartimento statunitense della Salute, dell’Istruzione e del Benessere) mostra che i pericoli dell’abuso di alcool avevano la minima probabilità di comparire dove esistevano le seguenti circostanze:

(1) Dove i primi contatti della persona con bevande alcoliche erano avvenuti in una famiglia forte o in un gruppo religioso e dove le bevande erano di solito a basso contenuto alcolico (come vini da tavola o birra) e di solito erano consumate all’ora dei pasti come parte del pasto. (2) Dove l’uso di queste bevande non era considerato né una virtù né un peccato, non essendo il bere considerato in alcun modo la misura dell’età adulta o dell’essere un “vero uomo”. (3) Dove nessuno era spinto a bere e dove il rifiuto di bere non era disprezzato più del rifiuto di un pezzo di pane. (4) Dove il bere smodato era fortemente disapprovato, non essendo considerato né ‘alla moda’ né una cosa da ridere né una cosa da tollerare. E, forse la cosa più importante, (5) dove c’era un unanime e coerente accordo su ciò che è giusto e ciò che è sbagliato riguardo all’uso di tali bevande, offrendo i genitori un buon esempio di moderazione.

La vostra più eccellente e più sicura guida è la Parola di Dio. Come abbiamo visto, essa fornisce esempi sul giusto impiego delle bevande alcoliche e dà vigorosi avvertimenti contro il loro abuso. Consiglia ai giovani d’essere “ubbidienti ai vostri genitori unitamente al Signore, poiché questo è giusto”. (Efes. 6:1) Rispettate il giudizio dei vostri genitori, basato sulla Parola di Dio, sul fatto che dobbiate bere bevande alcoliche o no e in quali circostanze possiate berne. Siete saggi se evitate di consumarne quando quelli che le bevono sono tutti giovani senza che sia presente nessun genitore o parente per esercitare un controllo. — Prov. 1:7-9; 6:20-22; 22:15.

Soprattutto, per la vostra duratura felicità, “sia che mangiate o che beviate o che facciate qualsiasi altra cosa, fate ogni cosa alla gloria di Dio”. — 1 Cor. 10:31.

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