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  • Uno sguardo agli antichi Samaritani
    La Torre di Guardia 1975 | 1° agosto
    • barriere esistite per secoli furono sradicate di fra loro.

      Anche oggi la vera adorazione unisce persone d’ogni razza e nazionalità. Se ne può vedere la prova fra i cristiani testimoni di Geova.

  • Eccellente ricompensa per la fedeltà
    La Torre di Guardia 1975 | 1° agosto
    • Eccellente ricompensa per la fedeltà

      LA FEDELTÀ è una qualità apprezzata da tutti. “L’uomo di atti fedeli avrà molte benedizioni”, dice il proverbio biblico. Chi è fedele non cerca prima i propri interessi. Perciò, il proverbio prosegue mettendo in risalto questo fatto con un contrasto: “ma chi si affretta a guadagnar ricchezze non rimarrà innocente”. — Prov. 28:20.

      Geova Dio è “il vero Dio, il Dio fedele, che osserva il patto e l’amorevole benignità”. (Deut. 7:9) Una cosa eccellente di lui è che è un Dio che apprezza la fedeltà negli altri e non lo si può servire senza riconoscere questa eccellente qualità. Infatti, “chi s’accosta a Dio deve credere ch’egli è, e che è il rimuneratore di quelli che premurosamente lo cercano”. — Ebr. 11:6.

      Gli atti di fedeltà che qualcuno può compiere non devono essere grandi o notevoli. Il principio su cui si è ricompensati è la fedeltà in ogni cosa, benché piccola. Gesù Cristo disse: “Chi è fedele in ciò che è minimo è anche fedele nel molto, e chi è ingiusto in ciò che è minimo è anche ingiusto nel molto”. — Luca 16:10.

      Così avviene a tutti quelli che veramente servono Dio. Sono tutti suoi “schiavi”, che fanno come dice, e attendono tutti la vera, duratura ricompensa non dagli uomini, ma da Dio. Come congregazione, corpo o gruppo, gli unti fratelli di Gesù Cristo generati dallo spirito, mentre sono sulla terra, vengono chiamati “schiavo [o servitore] fedele e discreto”. La loro fedeltà è ricompensata per mezzo di Gesù Cristo, il Capo della congregazione cristiana. Egli ne fornì un’illustrazione profetica. Parlando del suo ritorno nel potere del Regno, disse ai discepoli: “Chi è realmente lo schiavo fedele e discreto che il suo signore ha costituito sopra i propri domestici per dar loro il cibo a suo tempo? Felice quello schiavo se il suo signore arrivando lo troverà a fare così. Veramente vi dico: Lo costituirà sopra tutti i suoi averi”. — Matt. 24:45-47.

      Nel precedente numero de La Torre di Guardia abbiamo considerato questa illustrazione in cui il termine “schiavo” si riferisce a questi cristiani unti sulla terra come corpo e il termine “domestici” si riferisce loro come singoli individui. Essi aiutano tutti a fare in modo che ciascuno di loro sia spiritualmente cibato.

      QUANDO LO “SCHIAVO” DOVEVA RICEVERE LA RICOMPENSA

      La ricompensa doveva essere data dopo l’ispezione compiuta per vedere come lo “schiavo” aveva svolto il suo lavoro di cibare i “domestici”. Il signore era andato via per ricevere maggiore autorità, come il signore della parabola delle mine. Questo uomo era andato in un paese lontano per ricevere il potere reale. Cristo è il “signore” dell’illustrazione, e viene mostrato che al ritorno fa i conti con i suoi schiavi. (Luca 19:12-27) Similmente lo “schiavo fedele e discreto” deve ricevere la ricompensa al tempo del ritorno di Cristo in

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