-
Il libro di Ecclesiaste ci insegna i veri valoriLa Torre di Guardia 1980 | 15 agosto
-
-
umane si mostrano vane è menzionato in Ecclesiaste 9:11: “Tornai a vedere sotto il sole che i veloci non hanno la corsa, né i potenti la battaglia, i saggi neanche hanno cibo, quelli che hanno intendimento neanche hanno ricchezze, neppure quelli che hanno conoscenza hanno favore; perché il tempo e l’avvenimento imprevisto capitano a tutti loro”.
Potrebbe sembrare che qualità come rapidità, potenza e sapienza siano la chiave del successo in ogni impresa. Ma spesso le cose prendono una piega inaspettata. Sebbene di tanto in tanto le circostanze impreviste siano favorevoli, spesso si manifestano sotto forma di incidenti, malattie o altri guai. E nella morte “non c’è nessuna superiorità dell’uomo sulla bestia, poiché ogni cosa è vanità”. — Eccl. 3:19-21.
Tenuto conto di questo, il saggio scrittore biblico raccomanda particolarmente due cose: (1) Lavorare diligentemente di giorno in giorno; (2) ‘vedere il bene’ del proprio duro lavoro godendo ciò che si ha al presente. Questo concetto è espresso in Ecclesiaste 5:18-20:
“Ecco, la cosa migliore che io stesso ho vista, che è bella, è che uno mangi e beva e veda il bene per tutto il suo duro lavoro a cui lavora duramente sotto il sole per il numero dei giorni della sua vita che il vero Dio gli ha data, poiché questa è la sua porzione. Inoltre ogni uomo a cui il vero Dio ha dato ricchezze e possedimenti materiali, egli gli ha pure dato potere di mangiarne e di portar via la sua porzione e di rallegrarsi nel suo duro lavoro. Questo è il dono di Dio. Poiché non si ricorderà spesso dei giorni della sua vita, perché il vero Dio lo occupa con l’allegrezza del suo cuore”.
Nonostante i molti atti di oppressione, le ingiustizie e altri aspetti negativi dell’attuale esistenza umana, il saggio non lascia che queste cose gli impediscano di provare gioia per quelle cose che vanno bene. Egli è deciso a “portar via la sua porzione” delle benedizioni attuali rallegrandosi di quello che ha, per quanto poco possa essere.
Lo spazio non consente una più dettagliata trattazione della sapienza racchiusa nel libro di Ecclesiaste. Ma si spera che questi pochi esempi possano indurvi a studiare attentamente l’intero libro. Così facendo eviterete di sprecare tempo ed energie in cose inutili e indirizzerete la vostra vita e le vostre risorse verso ciò che veramente conta.
-
-
Anche gli uccelli ‘conoscono il proprio tempo’La Torre di Guardia 1980 | 15 agosto
-
-
Anche gli uccelli ‘conoscono il proprio tempo’
UN TRISTE stato di cose esisteva fra gli israeliti al tempo di Geremia. La loro cattiva condotta era in netto contrasto con quella degli uccelli migratori. Leggiamo: “Pure la cicogna nei cieli, conosce bene i suoi tempi fissati; e la tortora e il rondone e il tordo orientale, osservano bene il tempo della venuta di ciascuno. Ma in quanto al mio popolo, non ha conosciuto il giudizio di Geova”. — Ger. 8:7.
Mentre gli uccelli migratori come la cicogna, la tortora, il rondone e il tordo orientale rispettavano il tempo del loro arrivo e della loro partenza, gli israeliti non mostravano alcun riguardo per il giudizio di Geova. Nel caso degli uccelli migratori, il loro arrivo e la loro partenza erano essenziali per sopravvivere. In modo analogo, il benessere e la prosperità d’Israele dipendevano dal conformarsi al giudizio di Geova. Ma gli israeliti non lo fecero e quindi non mostrarono nemmeno il buon senso caratteristico di uccelli irragionevoli che rispettano il tempo della migrazione.
-