corsa, né i potenti la battaglia, i saggi neanche hanno cibo, quelli che hanno intendimento neanche hanno ricchezze, neppure quelli che hanno conoscenza hanno favore; perché il tempo e l’avvenimento imprevisto capitano a tutti loro”. — Eccl. 9:11.

Molti avvenimenti si verificano inaspettatamente. Tali eventi fortuiti rendono impossibile predire i momenti più o meno propizi per fare le cose. A questo riguardo è interessante l’ulteriore consiglio di Ecclesiaste: “Manda il tuo pane sulla superficie delle acque, poiché nel corso di molti giorni lo ritroverai. Dà una porzione a sette, o perfino a otto, poiché non sai quale calamità accadrà sulla terra”. — Eccl. 11:1, 2.

Salvo poche eccezioni le “calamità” che si abbattono sulle persone sono qualcosa che ‘non sanno’, anzi, che non possono sapere in anticipo. Anche le circostanze fortunate spesso si verificano all’improvviso, in modo imprevisto. Quindi il modo più saggio di impiegare il proprio tempo è di dare generosamente a una gran varietà di persone, ‘dando una porzione a sette, o perfino a otto’. Ogni volta che si abbatte un’improvvisa calamità, il donatore generoso riscontra che la gente contraccambia largamente. — Luca 6:38.

Le formule basate su “numeri mistici” come quelli impiegati nel calcolo dei bioritmi, sono prive di base scientifica e non reggono se messe a confronto coi fatti conosciuti. Soprattutto, essendo una forma di divinazione tali calcoli vanno contro l’insegnamento biblico. In considerazione di quanto esposto sopra, i bioritmi non potrebbero mai essere un utile mezzo per regolare la propria vita.

Sapeva cosa fare

QUANTO sono utili le informazioni pubblicate da Svegliatevi!? La lettera di una lettrice dice, in parte: “Vi scrivo per ringraziarvi dei molti articoli pubblicati sia in Svegliatevi! che nella Torre di Guardia. Nel dicembre del 1977 ebbi motivo d’essere specialmente grata. Ebbi un incidente in casa in cui riportai gravi ustioni alle gambe. Ricordando all’istante le informazioni su come trattare le ustioni con l’acqua fredda, saltai immediatamente nella vasca da bagno e lasciai scorrere acqua fredda sulle gambe. Più tardi, all’ospedale, il medico mi disse che con quel gesto mi ero evitata degli innesti di pelle. In certe parti avevo ancora profonde ustioni di secondo grado o leggere ustioni di terzo grado.

“Grazie alle informazioni pubblicate da Svegliatevi! [ediz. italiana dell’8 gennaio 1967, pagine 13-18], un incidente che avrebbe potuto essere molto grave ebbe conseguenze minori. Molti osservarono che non avrebbero neppure pensato di usare tale trattamento o che non ne avevano mai sentito parlare”.