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  • Che cosa intese dire il saggio?
    La Torre di Guardia 1978 | 15 marzo
    • nel mangiare e nel bere, dichiarò: “Perché già il vero Dio s’è compiaciuto delle tue opere”. Sì, l’Altissimo non vuole che conduciamo una vita austera, privandoci di ogni gioia. Essendo un Dio felice, vuole che le persone siano felici nella vita quotidiana, inclusa la vita coniugale. (Atti 14:17) Questo, naturalmente, non incoraggia una vita di intemperanze e di semplice ricerca dei piaceri. Salomone incoraggiò a lavorare, a valersi delle opportunità di usare le proprie mani nel fare il bene prima d’essere privati d’ogni capacità dalla morte e di finire nello Sceol, la tomba.

      In questo mondo, quindi, la condotta più saggia è di godersi la vita mentre si può, ma entro i limiti delle leggi morali di Dio. La morte può ridurre tutto a nulla con molta rapidità, perché il più delle volte accade l’imprevisto. Il corridore più veloce può inciampare e perdere la corsa. Un potente esercito può essere sconfitto da forze inferiori. Un saggio può non riuscire a trovare un buon lavoro e così patire la fame. Persone dotate di ottime capacità negli affari possono, a causa delle circostanze, non essere in grado di usare le proprie capacità, e trovarsi così in povertà. Persone intelligenti possono incorrere nell’ira di chi esercita autorità e cadere pertanto in disgrazia. Il re Salomone notò casualmente questo fatto, ma, dopo averlo considerato con più attenzione, scrisse: “Tornai a vedere sotto il sole che i veloci non hanno la corsa, né i potenti la battaglia, i saggi neanche hanno cibo, quelli che hanno intendimento neanche hanno ricchezze, neppure quelli che hanno conoscenza hanno favore; perché il tempo e l’avvenimento imprevisto capitano a tutti loro. Poiché neanche l’uomo conosce il suo tempo [la morte infatti può sopraggiungere inaspettatamente]. Proprio come i pesci che son presi in una cattiva rete, e come gli uccelli che sono presi in una trappola, così sono accalappiati gli stessi figli degli uomini in un tempo calamitoso, quando cade su di loro all’improvviso”. — Eccl. 9:11, 12.

      Proprio come i pesci possono essere presi inaspettatamente in una rete e gli uccelli in una trappola, la morte può sopraggiungere sugli uomini in modo inatteso, senza preavviso. Che efficace lezione diede Salomone su come trarre un sano e piacevole godimento dalla vita, dai suoi lati buoni e dalle opportunità che offre, mentre si può!

  • Domande dai lettori
    La Torre di Guardia 1978 | 15 marzo
    • Domande dai lettori

      ● Che cosa intese Dio quando disse a Giona che nella città di Ninive c’erano più di 120.000 persone “che non [conoscevano] affatto la differenza fra la destra e la sinistra”?

      Geova Dio mandò il profeta Giona a Ninive ad annunciarne la sovrastante distruzione. Allora l’intera popolazione si pentì, e Dio decise di risparmiare la città. Giona non prese bene la cosa, e Dio gli disse: “Non dovrei io provare commiserazione per Ninive la gran città in cui esistono più di centoventimila uomini che non conoscono affatto la differenza fra la destra e la sinistra, oltre a molti animali domestici?” — Giona 4:11.

      Alcuni commentatori hanno dedotto da queste parole che ci fossero nella città 120.000 giovani (forse al di sotto dei cinque o sette anni), per cui secondo i loro calcoli la popolazione complessiva era di 600.000 persone. Tali commentatori si rifanno al tempo in cui Dio disse a Mosè che i soli a entrare nella Terra Promessa sarebbero stati i “piccoli” o i “vostri figli che oggi non conoscono né il bene né il male”. (Deut. 1:39) È stato detto inoltre che se Geova era disposto a risparmiare Sodoma, se solo vi fossero stati in essa dieci giusti, la sua misericordia l’avrebbe spinto senz’altro a risparmiare una grande

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