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  • Cosa avreste fatto voi?
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Svegliatevi! 1976
g76 8/12 pp. 3-5

Cosa avreste fatto voi?

ERA un periodo festivo di apparente allegria e buona volontà. Nelle prime ore del mattino, in una grande città degli Stati Uniti, c’era stata una rapina in una frequentata stazione di servizio e i ladri erano scappati lasciando i due inservienti legati. Passarono decine di automobilisti. Alcuni risero della sorte degli inservienti, ma non alzarono un dito per aiutarli. Prima che un cliente chiamasse la polizia, si afferma che un centinaio di automobilisti si servì di benzina e sigarette senza pagar nulla. Se vi si fosse presentata una simile opportunità di ottenere qualcosa in cambio di nulla, cosa avreste fatto?

Considerate un’altra situazione. In un solo anno, un albergo di Toronto (Canada) denunciò la perdita (e probabilmente il furto) di 7.665 posate e di circa 2.800 posacenere. Avendo la possibilità di impadronirvi di tali oggetti, cosa avreste fatto voi?

Immaginate la sorpresa del proprietario dell’albergo quando un giorno si vide recapitare per posta un posacenere rubato. Era accompagnato da una lettera che diceva: “Le restituisco umilmente il posacenere che le rubai vari anni fa. Sono molto dolente di averlo rubato e le chiedo perdono. La ragione per cui glielo restituisco è che sono divenuto un cristiano testimone di Geova e ora cerco di seguire la Bibbia nella mia vita”.

Ognuno deciderà personalmente cosa fare in merito a errori commessi in passato. In effetti, nessun uomo vivente ha un passato perfetto. “Se tu guardassi gli errori, o Iah, o Geova [Dio], chi starebbe?” chiede la Bibbia. (Sal. 130:3) Tuttavia, i testimoni di Geova in generale si sforzano di agire onestamente. Perché?

Questi cristiani non cercano di farsi una reputazione per la loro onestà. Non cercano le lodi di altri. Né si limitano a seguire il vecchio adagio che “l’onestà è la migliore politica”. L’onestà dà risultati positivi. E questi cristiani hanno una ragione molto importante per essere onesti.

Primo, considerate certi vantaggi che derivano dall’essere onesti. La Bibbia dice: “Chi fa profitto ingiusto dà l’ostracismo alla sua propria casa”. (Prov. 15:27) Chi è avido di guadagno disonesto, e forse accetta bustarelle, crederà che sia profittevole agire così. Tuttavia, quando la disonestà di un tal uomo viene scoperta, gli altri non si fidano più di lui e non vogliono più avervi a che fare. Infatti, egli potrebbe essere punito per le sue azioni disoneste e di conseguenza tutta la sua famiglia soffrirebbe per la sua cattiva condotta.

D’altra parte, c’è la tendenza ad avere fiducia nella persona nota per la sua onestà. La condotta onesta ha fatto anche ottenere vantaggi materiali. Per citare un esempio, anni fa uno studente straniero che frequentava un’università negli Stati Uniti centroccidentali acquistò un’automobile da un negoziante del luogo. Passarono una quindicina d’anni. L’ex studente era diventato l’unico incaricato degli acquisti per la Iranian Contractors Association. Come fu sorpreso lo stesso venditore di auto quando l’ex studente gli fece un’ordinazione di 1.100 autocarri per un valore di molti milioni di dollari! Perché? Perché lo studente di un tempo pensava che anni prima il negoziante lo aveva trattato onestamente. “È incredibile”, disse il negoziante. “Era uno studente come tutti gli altri e gli vendemmo un’automobile. Quando si getta il proprio pane sulle acque, non si sa mai come tornerà indietro”.

L’onestà rende felici gli altri. E ricompensa anche colui che è onesto. Il negoziante di automobili appena menzionato citò una scrittura della Bibbia quando disse di gettare il pane sulle acque. Nella Scrittura leggiamo: “Manda il tuo pane sulla superficie delle acque, poiché nel corso di molti giorni lo ritroverai”. (Eccl. 11:1) Sì, se trattiamo gli altri con benignità e onestà, probabilmente essi ci tratteranno nello stesso modo. In altre parole, ‘mietiamo quello che seminiamo’. (Gal. 6:7) Gesù Cristo disse: “Praticate il dare, e vi sarà dato. Vi sarà versata in grembo una misura eccellente, pigiata, scossa e traboccante. Poiché con la misura con la quale misurate, sarà rimisurato a voi”. — Luca 6:38.

Un altro vantaggio è che la persona onesta può avere la coscienza pulita. Non deve vivere una doppia vita, fingendo soltanto di agire con onestà. Né deve preoccuparsi d’essere sorpresa a compiere qualche azione disonesta. Non avrà notti insonni per questo!

Ma supponiamo che apparentemente l’onestà non rechi nessun beneficio materiale o fisico a chi la pratica. Coloro che seguono nella propria vita la guida della Bibbia saranno onesti ugualmente. Perché? Perché hanno una ragione importantissima per agire onestamente. Desiderano piacere a Geova Dio, ed egli richiede che tutti coloro che vogliono la sua approvazione siano onesti. L’ispirata Parola di Dio lo indica chiaramente, dicendo: “Due sorte di pesi [uno che dà alla persona un vantaggio ingiusto quando acquista e un altro che le permette di ingannare quando vende] sono qualche cosa di detestabile a Geova, e la bilancia ingannatrice non è buona”. — Prov. 20:23.

In considerazione di tali parole, cosa pensate che avrebbero fatto i fedeli apostoli di Gesù Cristo se si fosse presentata loro l’opportunità d’essere disonesti? Ebbene, notate le parole dell’apostolo Paolo: “Facciamo onesta provvisione non solo dinanzi a Geova, ma anche dinanzi agli uomini”. (2 Cor. 8:21; confrontare Proverbi 3:4, Versione dei Settanta). Ovviamente, l’apostolo non sarebbe ricorso a pratiche disoneste, ma riteneva si dovesse lavorare per ‘fare onesta provvisione’. Però l’onestà cristiana include più di questo.

Paolo scrisse pure: “Abbiamo rinunciato alle cose subdole di cui c’è da vergognarsi, non camminando con astuzia, né adulterando la parola di Dio, ma rendendo la verità manifesta, raccomandandoci ad ogni coscienza umana dinanzi a Dio”. (2 Cor. 4:2) Certamente nei suoi rapporti con gli altri Paolo non ricorse a sotterfugi. Chi è disonesto non segue la condotta giusta e santa. Le persone di tale specie non hanno il favore di Dio, poiché le Scritture dicono: “La persona traviata è una cosa detestabile a Geova, ma la Sua intimità è presso i retti”. — Prov. 3:32.

Chi desidera dunque avere una stretta e intima relazione con l’Altissimo Dio, Geova, si sforzerà di comportarsi in ogni cosa onestamente. Sappiamo che così si sarebbe comportato l’apostolo Paolo, poiché scrisse: “Continuate a pregare per noi, poiché confidiamo di avere un’onesta coscienza, desiderando condurci in ogni cosa onestamente”. — Ebr. 13:18.

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