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  • Come dare consigli veramente efficaci

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  • Come dare consigli veramente efficaci
  • Svegliatevi! 1983
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  • Il “Consigliere meraviglioso”
  • L’arte di dare consigli
  • Interesse sincero
  • Come comunicare
  • Soppesate le opinioni alla luce della ragione
  • I consigli generici non servono
  • Toccate il cuore
  • Consigliate con l’esempio
  • Non si può forzare l’andatura
  • Vi occorre un consulente matrimoniale?
    Svegliatevi! 1983
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    Svegliatevi! 1983
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    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1986
  • Date consigli cristiani con abilità
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1963
Altro
Svegliatevi! 1983
g83 22/12 pp. 8-13

Come dare consigli veramente efficaci

“DAL principio della creazione Egli li fece maschio e femmina. Per questo motivo l’uomo lascerà suo padre e sua madre, e i due saranno una sola carne’; così che non sono più due, ma una sola carne”. Con queste parole Gesù Cristo descrisse come il Creatore aveva istituito il matrimonio della prima coppia umana, formando così il nucleo della società umana. E questa istituzione doveva durare, poiché Gesù proseguì dicendo: “Quello che Dio ha aggiogato insieme l’uomo non lo separi”. — Marco 10:6-9.

In considerazione di questo fatto vediamo che Gino e Giovanna avevano un’altra possibilità. È vero che molti consulenti di professione sono persone sincere, ben intenzionate e molto preparate che forse potranno aiutare due coniugi in difficoltà. Speriamo sinceramente che Gino e Giovanna abbiano incontrato uno di questi. Ma come cristiani avrebbero potuto anche prendere in considerazione l’aiuto che l’Autore del matrimonio, Geova Dio, provvede nella sua Parola, la Bibbia.

La Bibbia fu ispirata da Colui che diede origine al matrimonio. Se ne tirate fuori tutto quello che dice sul matrimonio, avrete un manuale, un insieme di principi perfetti provveduti da Dio fatti apposta per dar luogo a un matrimonio perfetto. In considerazione di ciò forse vi chiedete perché mai un matrimonio cristiano dovrebbe fallire. Dato che la Bibbia è ‘una lampada al nostro piede, e una luce al nostro cammino’, perché una coppia cristiana come Gino e Giovanna dovrebbe aver bisogno di aiuto esterno affinché il loro matrimonio abbia successo? — Salmo 119:105.

La risposta, come la Bibbia stessa ci dice in modo realistico, è che mentre i principi di Dio sono perfetti, noi che dobbiamo applicarli siamo ancora tutti imperfetti. (Deuteronomio 32:4; Romani 5:12) Nella misura in cui non applichiamo i perfetti principi di Dio, in quella misura avremo bisogno di aiuto.

Inoltre i nostri problemi sono aggravati dai “tempi difficili” in cui viviamo. (II Timoteo 3:1) “I conflitti odierni sono così complessi che non si possono risolvere con gli individuali tentativi d’essere obiettivi con se stessi”, dice lo psicologo Allen S. Bernsten. Spesso abbiamo bisogno dell’aiuto gli uni degli altri per sormontare le difficoltà della vita: “Continuate a portare i pesi gli uni degli altri”; “parlate in maniera consolante alle anime depresse, sostenete i deboli, siate longanimi verso tutti”. — Galati 6:2; I Tessalonicesi 5:14.

Il “Consigliere meraviglioso”

In Isaia 9:6 la Bibbia predice la venuta di Cristo con varie funzioni. Fra l’altro, viene come “Consigliere meraviglioso”. Un provvedimento mediante cui egli rende accessibili i consigli necessari è la congregazione. Alcuni uomini maturi e responsabili e avanti con gli anni sono costituiti anziani, o pastori, per assistere i componenti della congregazione che hanno problemi, anche le coppie di sposi. Sono quelli che Dio promise quando disse: “Ricondurrò . . . per te consiglieri come all’inizio”. — Isaia 1:26; I Timoteo 3:1-7; I Pietro 5:1-4; Geremia 3:15; Isaia 32:1, 2.

Gino e Giovanna avrebbero fatto bene a chiedere aiuto a questi consiglieri prima di rivolgersi a degli sconosciuti? Ebbene, bisogna riconoscere che gli anziani non sono dei professionisti preparati a capire o curare ogni sorta di problemi di salute mentale. Il loro campo è piuttosto quello dei problemi spirituali. Ma quando si tratta di consigli sul matrimonio, la distinzione fra difficoltà spirituali, emotive e mentali non è sempre chiara. E il fatto è che la maggioranza dei consulenti di professione non è qualificata per trattare problemi spirituali. Quindi gli anziani cristiani qualificati hanno qualcosa di buono da offrire.

L’arte di dare consigli

Ma dare consigli, come insegnare, è un’arte che bisogna imparare e coltivare. (Tito 1:9) Può darsi che alcuni anziani abbiano bisogno di assistenza sotto certi aspetti affinché i loro consigli siano più efficaci. Anche in questo campo la Bibbia può essere d’aiuto perché non solo ci suggerisce cosa dire ma anche come dirlo. È interessante che molti suggerimenti contenuti nella Bibbia sono simili ai metodi che i più efficaci consulenti di professione adottano nel loro lavoro. Consideriamone alcuni:

Atteggiamento verso i soggetti. Paolo, un consigliere cristiano del primo secolo, scrisse a una congregazione: “Divenimmo gentili in mezzo a voi, come quando una madre che alleva i propri figli ne ha tenera cura. [Avemmo] dunque per voi tenero affetto”. (I Tessalonicesi 2:7, 8) Che eccellente spirito! Coloro che danno consigli devono trattare i soggetti come persone bisognose di aiuto, non come malfattori da giudicare. Non è tanto un’occasione per criticare, condannare o rimproverare, quanto per capire, per rassicurare, per dire che i problemi si possono risolvere e la vita può essere degna d’essere vissuta.

Uno psicologo si è espresso in modo simile dicendo: “Non hanno bisogno della nostra punizione o del nostro castigo, vogliono solo essere aiutati”.

Tempo di ascoltare. “Quando chiunque risponde a una questione prima d’averla udita, questo da parte sua è stoltezza e umiliazione”. (Proverbi 18:13) Questo è un buon consiglio. Il consigliere efficace a cui viene presentato un problema serio non dà una risposta frettolosa, senza riflettere, chiamandola consiglio. Come un medico o un avvocato, egli fissa un appuntamento per esaminare a fondo la cosa.

Il consulente di professione è addestrato ad ascoltare. Per quanto tempo ci voglia, per quante sedute siano necessarie, egli cerca di capire ascoltando. Un consigliere cristiano dovrebbe forse essere da meno? Ricordate il giovane Eliu che diede buoni consigli a Giobbe e ai suoi tre “amici”: prima ‘aspettò le loro parole’ e ‘prestò orecchio ai loro ragionamenti’. — Giobbe 32:11.

Mentre ascolta, il consigliere deve esercitare facoltà di percezione ben sviluppate, facendo domande discrete per indurre il soggetto a esprimere i motivi più nascosti. Il consigliere cristiano ha un mezzo meraviglioso per far questo. Quale? La Bibbia. Del suo contenuto è detto che è vivente ed esercita potenza, e “può discernere i pensieri e le intenzioni del cuore”. — Ebrei 4:12.

Riconosce l’individualità. Il consigliere saggio capisce che non ci sono due persone o situazioni esattamente identiche e che non esistono risposte standard da distribuire come pillole. Pertanto egli studia affinché quello che dice “sia sempre con grazia, [condito] con sale, in modo da sapere come dare risposta a ciascuno”. — Colossesi 4:6.

Uno psicologo dichiara che alcuni pazienti sono talmente abbattuti che dicono: “Non valgo nulla. Non merito l’affetto e la bontà di nessuno”. Come può un consigliere cristiano aiutare persone come queste? Potrebbe dir loro qualcosa del genere: ‘Gesù ci ha detto di amare il prossimo come noi stessi’. Quindi potrebbe aiutarli a fare questo ragionamento: ‘Se non abbiamo rispetto di noi stessi o un po’ di amor proprio, cosa ci resta per il prossimo? Se Gesù morì per noi, la nostra vita dev’essere preziosa, indipendentemente da quanto l’abbiamo sporcata. Siamo stati creati a immagine di Dio e quindi siamo in grado di riflettere le sue qualità nella nostra personalità. Perciò abbiamo bisogno di sforzarci per rivestire una nuova personalità. Questo significa anche trattare bene noi stessi’. — Matteo 22:37-39; Marco 10:45; Colossesi 3:9, 10.

Interesse sincero

Nei suoi rapporti con la gente Gesù fu sempre umile, mai altezzoso, egoista o egocentrico. (Matteo 11:28, 29; Filippesi 2:5-8) L’apostolo Paolo incoraggiò i cristiani a imitare quell’atteggiamento, a coltivare tenero affetto e compassione e a non agire mai “per contenzione o egoismo, ma con modestia di mente”. (Filippesi 2:1-3) I consiglieri efficaci riconoscono di avere essi stessi bisogno di umiltà e di interessarsi sinceramente degli altri.

Anche il famoso psicologo Carl Rogers descrive il consulente come “qualcuno che ha empatia, che si interessa sinceramente, non solo in apparenza”. Un altro psicologo parla di “considerazione positiva”: “Significa che considera il suo cliente una persona, e nutre pressappoco lo stesso sentimento che un genitore nutre per suo figlio, considerandolo una persona”. Ma qui c’è un pericolo da cui guardarsi. Se il consigliere ha a che fare con una coppia di sposi, bene. Ma se tratta solo con la moglie, deve stare attento che la donna non finisca per dipendere troppo dalla sua comprensione e considerazione, escludendo il marito.

Come comunicare

Abbiamo già detto che il consigliere efficace si sforza di comunicare. Per comunicare veramente non basta dare e ricevere informazioni. Primo, voi dite veramente quello che pensate. Secondo, l’interlocutore ode veramente quello che voi dite.

Dopo di che non traete una conclusione affrettata o non date un’interpretazione precipitosa di quello che udite. Per accertarvi, fate una domanda, o diverse domande. Chiedete che un’affermazione sia ripetuta. Assicuratevi che venga detto ciò che si pensa. E che ciò che si pensa sia quanto viene detto. “È questo che vuoi dire?” “Voglio essere sicuro di capirti”.

A volte le parole possono lasciar intendere qualcosa che non viene detto, qualcosa di molto radicato o che risale a parecchio tempo addietro. Il bravo consigliere fa un abile uso di domande perché queste cose non dette vengano a galla.

Domande per ottenere informazioni: Eccone alcune: “Da quanto tempo avete problemi coniugali?” “Quali sembrano essere i punti di disaccordo?” “Da quanto tempo siete sposati?” “Marito (o moglie), quali sono le tue responsabilità in casa?”

Domande che rivelano sentimenti, punti di vista, atteggiamenti: “Che ne pensi del tuo matrimonio?” “Vi amate?” “Come consideri il tuo ruolo di marito (o di moglie)?”

Domande che aiutano i soggetti a ragionare o a trarre conclusioni: “Perché pensi che sia importante seguire i principi di Dio sul matrimonio?” “Perché l’amore altruistico reca benefici nel matrimonio?” “Perché ritieni che il tuo coniuge non si senta amato da te?” “Se Dio ti perdona, come dovresti considerare le imperfezioni del tuo coniuge?”

È essenziale che chi dà consigli imiti Geova e sia imparziale. (I Pietro 1:17) Non dovrebbe trarre conclusioni affrettate o premature né permettere che il suo giudizio sia alterato da idee preconcette. Se la moglie è un tipo piuttosto emotivo, il consigliere può giungere frettolosamente alla conclusione che sia ribelle e schierarsi sin dall’inizio dalla parte del marito. O qualcosa nella personalità del marito può indurre il consigliere a essere inizialmente più comprensivo verso la moglie. Queste sono due trappole da evitare.

Uno psicologo avverte che, se si parteggia per l’uno o per l’altro, “il fallimento è quasi assicurato . . . in questo caso non si aiuta . . . anzi, si giudica. . . . Quello che [una parte] vi racconta non è necessariamente esatto”. Questo è in armonia con l’avvertimento della Bibbia: “Il primo a parlare in una lite sembra aver ragione, ma viene il suo avversario e lo confuta”. — Proverbi 18:17, versione della CEI; 25:8-10.

Soppesate le opinioni alla luce della ragione

Quando marito e moglie litigano molte volte hanno la tendenza a non essere più disposti a ragionare e a cercare ciascuno di convincere l’altro che la propria opinione è quella giusta.

Per esempio, lei pensa che la stanza sia in disordine se un soprabito è fuori posto. Lui pensa che se c’è un soprabito fuori posto e qualche carta sul tavolo la stanza è ancora pulita e ordinata. Come si regola un consigliere cristiano quando vengono espresse opinioni personali così decise? Ci sono ottimi rammemoratori scritturali come: “La vostra ragionevolezza divenga nota a tutti”, e: ‘L’amore è longanime e benigno e non cerca i propri interessi’. — Filippesi 4:5; I Corinti 13:4, 5.

Punti di vista o motivi dettati da opinioni personali possono condurre a situazioni difficili. Per esempio, una moglie può sentirsi trascurata e indesiderata, mentre il marito può pensare che la moglie esiga troppe attenzioni e non gli dia abbastanza libertà d’azione. Forse non sono mai giunti a una comune intesa su ciò che è veramente l’amore e come si dovrebbe esprimere e accettare.

In tal caso può essere necessario usare la massima delicatezza e il massimo tatto nel dare consigli, affinché quelli che vengono consigliati siano aiutati ad avere una veduta equilibrata. Potrebbe essere utile persuaderli a ripetere con le loro parole la descrizione biblica dell’amore. (I Corinti 13:4-8) A volte è più facile mettere le cose a posto assicurando al soggetto che le sue debolezze sono comuni a tutti. “Gli errori, chi li può discernere?” “Tutti gli uomini si sono sviati”. — Salmo 19:12; Romani 3:12; Salmo 130:3.

I consigli generici non servono

Nel dare consigli o istruzioni, Gesù definì con precisione i problemi. (Matteo 22:15-46) Analogamente, quando si danno consigli riguardo al matrimonio i problemi dovrebbero essere affrontati. Le discussioni vaghe su amore, benignità e generosità di solito non servono. Una pacca sulla spalla e le comuni parole ‘Confida in Dio e tutto si risolverà’ possono essere tutto ciò che occorre in alcune circostanze. Ma in altri casi parole così generiche possono essere il commento di qualcuno che non ha nessun vero consiglio pratico da dare. — Vedi Giacomo 2:15, 16.

Il consigliere immaturo o inesperto può avere la tendenza a evitare i soggetti imbarazzanti o “delicati”. Ma Gesù, il Consigliere meraviglioso, non evitò di trattare con buon gusto argomenti come sesso, denaro e abitudini personali. — Matteo 5:23, 24, 27, 28; 6:25-34.

Toccate il cuore

I consigli che vengono dati si dovrebbero sempre basare sulla Bibbia. Ma non è detto che con la semplice citazione di versetti biblici chi è consigliato capisca veramente la cosa. Anche qui il consigliere efficace segue l’esempio di Gesù ed è preparato a ragionare su questi versetti. Come? — Matteo 17:24-27.

Considerate ad esempio la coppia che non riesce a mettersi d’accordo sul soggetto dell’autorità. Il marito crede di esercitare l’autorità cristiana in modo ragionevole. La moglie pensa d’essere dominata e comandata in modo irragionevole. Per stabilire i principi in questione dovrebbe essere sufficiente leggere la considerazione che l’apostolo Paolo fa in Efesini 5:21-27. Ma la coppia capirebbe e accetterebbe pienamente quei i principi? No, a meno che nel ricevere i consigli non si immedesimassero personalmente nelle parole di Paolo, vedendo come si applicano direttamente a loro.

Questo, a sua volta, può richiedere una serie di domande penetranti: “Gesù come esercitò autorità sulla congregazione?” “Perché dice: ‘Siate sottoposti gli uni agli altri’?” “In che senso il marito è sottoposto alla moglie?” “In che senso la congregazione è sottoposta a Gesù?” “Cosa ci fa capire questo circa la relazione della moglie verso il marito?”, e così via.

Usando questo metodo di dare consigli, Gesù non fornì le risposte. Né le fornirà oggi il consigliere saggio. Piuttosto le tirerà fuori, una dopo l’altra, non con la forza ma in modo paziente e gentile. “Acque profonde sono le intenzioni d’una persona; ma l’uomo accorto sa cavarle fuori”. (Proverbi 20:5, versione a cura del Pontificio Istituto Biblico) Possono volerci alcuni minuti. Possono volerci ore. Ma la persona potrebbe essere aiutata a pensare nel modo giusto. Ed è un potente tonico per combattere uno spirito negativo.

Consigliate con l’esempio

Un efficace consigliere matrimoniale degli Stati Uniti cita un caso in cui venne impartito ammaestramento con l’esempio: “Un marito aveva difficoltà a mostrare affetto alla moglie e un anziano si prefisse di mostrare affetto alla propria moglie alla presenza di questo marito. Questi imparò subito cos’era appropriato”.

In alcuni paesi si dice che l’immagine “ideale” del maschio sia il tipo aitante e abbronzato, bravo negli sport del combattimento, a cui piace bere e abbandonarsi ad altre intemperanze “virili”. Tende a frequentare i maschi e prova imbarazzo a mostrare affetto alla moglie in pubblico, pensando che sia da effeminati. Questa è una situazione in cui dare consigli con l’esempio avrebbe un effetto benefico.

Non si può forzare l’andatura

Le continue lamentele possono logorare le qualità positive e le esperienze che per prime unirono una coppia. Appropriati rammemoratori — forse basati sul libro biblico del Cantico di Salomone, contenente la storia dell’incrollabile amore della Sulammita per il suo umile pastore — potrebbero riaccendere i forti sentimenti che un tempo la coppia provava quando il loro amore era appena sbocciato.

Il consigliere tuttavia deve stabilire un’andatura che si confaccia ai bisogni della coppia che riceve consigli. Un consulente di professione dichiara che non è sempre saggio cercare di correggere tutti i difetti che sono riconosciuti, come se si mirasse alla perfezione. Invece egli fa dire alla coppia quali sono i problemi principali, e nella maggioranza dei casi glieli fa elencare in ordine di importanza, quelli più difficili per primi. Quindi, partendo dal fondo della lista fa lavorare la coppia prima sui problemi di più facile soluzione. In questo modo diventa più facile per i coniugi risolvere poi i problemi più difficili.

Le tecniche nel dare consigli non sostituiscono mai la sapienza. Il più abile consulente di professione sarà di ben poco aiuto se usa la sua abilità per promuovere teorie umane contrarie ai principi biblici. Invece il consigliere matrimoniale ben versato nei pensieri di Dio contenuti nella Bibbia è una risorsa che Dio provvede nei tempi difficili in cui viviamo. — Isaia 32:1, 2.

“Ecco, un re regnerà per la stessa giustizia; e rispetto ai principi, governeranno come principi per lo stesso diritto. E ciascuno deve mostrar d’essere come un luogo per celare dal vento e un nascondiglio dal temporale, come corsi d’acqua in un paese senz’acqua, come l’ombra di una gran rupe in una terra esausta”. — Isaia 32:1, 2

[Testo in evidenza a pagina 10]

Non esistono risposte standard da distribuire come pillole

[Testo in evidenza a pagina 11]

I consiglieri efficaci riconoscono di avere essi stessi bisogno di umiltà

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