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  • È un compito troppo grande per Dio?

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  • È un compito troppo grande per Dio?
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1954
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1954
w54 15/3 pp. 166-169

È un compito troppo grande per Dio?

IL PROVOCATORIO soggetto di un discorso pronunciato non molto tempo fa dal “reverendo” M. R. Nelson di Minneapolis, Stati Uniti, fu “Troppo grande per Dio”. Deplorando la triste situazione della politica, il gran numero di bische, i numerosi ubriachi, l’immoralità, ecc., il ministro spiegò: “Effettuare i mutamenti che noi dovremmo apportare è un compito troppo grande per Dio solo . . . Fare la vita migliore è un compito troppo grande per Dio solo”. Questo discorso fu accolto entusiasticamente da un vasto uditorio. Sembra quindi che ci sia la crescente convinzione che l’Onnipotente Dio non sia più molto onnipotente. Deve ora Dio dipendere dall’uomo? E c’è realmente qualche cosa di “troppo grande per Dio solo”?

Vi fu un tempo in cui Dio fu completamente solo. Eppure senza nessun aiuto egli creò il Logos o Parola che poi divenne Cristo Gesù. Come potente creatura spirituale il Logos fu “il principio della creazione di Dio”, e “tutte le cose vennero all’esistenza per mezzo di lui”. (Apoc. 3:14; Giov. 1:3, NW) Per mezzo dalla potenza di Dio questo artefice creò miriadi di creature spirituali e corpi inanimati. Fece tutto questo senza creare prima l’uomo; difatti, Iddio non ebbe bisogno del consiglio dell’uomo nella creazione del pianeta che è la nostra dimora. Geova medesimo dichiarò la sua assoluta indipendenza dall’uomo: “Dov’eri tu quand’io fondavo la terra? Dillo, se hai tanta intelligenza. Sei tu che stringi i legami delle Pleiadi, e potresti tu scioglier le catene d’Orione? Sei tu che, al su tempo, fai apparire le costellazioni e guidi la grand’Orsa insieme a’ suoi piccini? I fulmini parton forse al tuo comando? Ti dicono essi: ‘Eccoci qua’?” — Giobbe 38:4, 31, 32, 35.

Non c’è nessun esempio nella Bibbia di compito che fosse troppo difficile per Dio. La potenza di Geova è suprema e incommensurabile. “Poich’egli parlò, e la cosa fu; egli comandò e la cosa sorse”. (Sal. 33:9) L’uomo non diviene altro che un nonnulla tutte le volte che Iddio manifesta la sua potenza. Il diluvio universale ai giorni di Noè sommerse tutto il genere umano eccetto quelli che credettero nella promessa e nella potenza di Geova. La potenza suprema fu pure manifestata quando, con fuoco e zolfo, Geova devastò Sodoma e Gomorra, non essendo un problema troppo grande per Dio quello di eliminare i loro abitanti incorreggibilmente empi. Infatti, Geova inviò a Sodoma due angeli, i quali dichiararono: “Noi distruggeremo questo luogo, perché il grido contro i suoi abitanti è grande nel cospetto dell’Eterno, e l’Eterno [Geova] ci ha mandati a distruggerlo”. (Gen. 19:1, 13) Fu un grande compito per Dio distruggere Sodoma? No! poiché soli due angeli furono inviati per fare il lavoro, e Geova ha ai suoi ordini tutti gli eserciti del cielo, non meno di 200.000.000! — Apoc. 9:16, NW.

CRISTO AFFERMA L’ONNIPOTENZA DI DIO

Geova ha ripetutamente dimostrato che a Suo tempo renderà migliore la vita dell’uomo. Mediante i miracoli di guarigione che fece Cristo Gesù, Geova diede una prova di ciò che la sua potenza eseguirà nel nuovo mondo a favore del suo popolo. È interessante sapere che i miracoli di Cristo citati nei quattro vangeli son così numerosi da occupare, con le loro descrizioni, un terzo del libro di Marco. Questi miracoli sono intessuti così inestricabilmente nel testo che non si possono togliere senza interrompere la continuità della narrazione. Di tutti i miracoli che fece Cristo circa i tre quarti riguardano le guarigioni e la salute. Nessuna malattia o deformità fu un compito troppo grande per il medico di Geova: “E gli portarono tutti i malati afflitti da varie infermità e da gravi sofferenze, indemoniati e lunatici e persone paralizzate, ed egli li guarì (Matt. 4:24, NW) Lunatici guariti senza psichiatri! Malattie guarite senza penicillina! E non mancò la potenza quando Cristo risuscitò Lazzaro. — Giov. 11:17, 40-44.

Quando fu tradito da Giuda e la folla si accalcò per arrestarlo, Gesù fece una domanda provocante: “Credi tu che io non possa chiedere al padre mio di provvedermi in questo momento più di dodici legioni d’angeli?” (Matt. 26:53, NW) Strappare Gesù alla folla sarebbe stato un arduo compito per i suoi discepoli, ma fu detto loro con chiarezza che sarebbe stato disponibile un tremendo esercito celeste se Gesù l’avesse chiesto. Oggi la parola “legione” può non sembrare tanto significativa, ma per gli antichi Romani e per i popoli sotto il loro controllo la parola dava immediatamente l’idea d’un potere immenso, poiché significava un corpo di soldati che variava, in tempi diversi, da 4.500 a 6.000. Non avrebbero capito dunque i discepoli di Gesù ch’egli avrebbe avuto un esercito di oltre 72.000 angeli ai suoi ordini se lo avesse chiesto al Padre? Di nuovo si dovrebbe ricordare che occorsero soltanto due angeli di Geova per annientare Sodoma e Gomorra!

Come valutano gli angeli la potenza di Dio? Abbiamo la testimonianza dell’angelo Gabriele: “Per Dio nessuna dichiarazione sarà un’impossibilità”. (Luca 1:37, NW) Quale sconfinata potenza significa questo! Non abbiamo nessun motivo di dubitare della veracità, dell’affermazione di Gabriele, poiché disse che egli ‘sta davanti a Dio’; inoltre, l’annuncio che fece a Maria dell’imminente e vergine nascita di Gesù avvenne esattamente come era stata dichiarata. — Luca 1:18, 26-38; 2:1-21.

E quale testimonianza ci occorre più degna di quella di Cristo Gesù, “colui che discese dal cielo”! Egli dichiarò: “Le cose impossibili agli uomini sono possibili a Dio”. (Giov. 3:13; Luca 18:27, NW) Così il Figlio di Dio rivelò che ci sarebbero compiti troppo grandi per gli uomini ma mai troppo grandi per Dio.

PERCHÉ VI È QUESTA TEORIA DEL “TROPPO GRANDE”?

In virtù della sua infinita sapienza e onnipotenza, Geova è il supremo Regolatore dell’universo. Per lui il tempo è illimitato. Per l’uomo il tempo è limitato, così limitato ch’egli dice sempre: “Non ho tempo per questo o per quello”. E non c’è da stupire! “I giorni de’ nostri anni arrivano a settant’anni; o, per i più forti, a ottant’anni”. (Sal. 90:10) Naturalmente, l’uomo vuole che le cose si facciano in fretta. Di rado egli si rende conto che il calcolo divino del tempo vien fatto in base a una cognizione molto diversa dal nostro giorno di 24 ore. “Un giorno è per Geova come mille anni e mille anni come un giorno”. (2 Piet. 3:8, NW) Siccome Iddio fa tutte le cose a suo tempo, l’uomo dalla vista corta tende a considerare questo fatto come una debolezza, come se qualche cosa fosse troppo grande per Dio.

Prendete, per esempio, l’incremento dell’organizzazione visibile di Dio, che, un tempo, sembrava impossibile. Ma non fu una impossibilità, poiché doveva avvenire nel tempo fissato da Dio. Fino al 1938 non c’erano che 47.143 proclamatori in tutto il mondo per annunziare la buona notizia del regno di Dio, ma nel 1952 la cifra salì a 456.265! “Il più piccolo diventerà un migliaio; il minimo, una nazione potente. Io, l’Eterno, affretterò le cose a suo tempo”. — Isa. 60:22.

Inoltre, come mai la vita dell’uomo è diventata tanto degradata che il suo miglioramento presenta un compito così formidabile? Non lo è forse perché l’uomo ha mancato di vivere secondo i princìpi esposti nella Parola di Dio, la Bibbia? Ora non vi sarebbe un mondo moralmente corrotto, pieno di avidità, spietato e di mani macchiate di sangue se l’uomo avesse seguito l’eccellente consiglio del Maestro: “Perciò, tutte le cose che volete che gli uomini facciano a voi, voi similmente dovete pure far loro; questo, infatti, è ciò che significano la Legge e i Profeti”. (Matt. 7:12, NW) Afflitte da una sorte disgraziata alcune persone dicono ora: “È un compito troppo grande per Dio solo”. Di nuovo l’uomo manca di ascoltare la regola scritturale: “La sentenza contro una mala azione non si eseguisce prontamente”. — Eccl. 8:11.

Effettivamente, il compito non è troppo grande per Dio. La difficoltà sta nel fatto che l’uomo non è grande abbastanza per quel compito. Le realizzazioni scientifiche dell’uomo l’hanno gonfiato d’orgoglio; ora ha una “grande testa”. Ma non è grande per Dio; non è più grande della testa d’una locusta, e questa non è molto grande. “Non lo sapete? . . . Egli [Geova] è colui che sta assiso sul globo della terra, e gli abitanti d’essa sono per lui come locuste”. (Isa. 40:21, 22) Che cosa capisce una locusta della potenza dell’uomo? E che cosa sa l’uomo della potenza di Dio? “L’Onnipotente noi non lo possiam scoprire. Egli è grande in forza”. — Giobbe 37:23.

Veramente quando l’uomo dice che un compito è troppo grande per Dio, egli è impressionato dalla sua propria importanza. Oggi abbiamo luminari politici di sessanta diverse nazioni che si radunano nell’O.N.U. a New York per far abbondare la terra di pace e sicurezza. Il presidente Truman pochi giorni prima dell’insediamento del generale Eisenhower disse: “Se possiamo avere pace e sicurezza nel mondo sotto le Nazioni Unite, gli sviluppi saranno così rapidi che non riconosceremo più il mondo nel quale ora viviamo”. E nel suo discorso inaugurale, il presidente Eisenhower definì l’O.N.U. il “segno vivente della speranza di pace di tutti i popoli”. Presto Geova frustrerà gli uniti sforzi delle nazioni: “L’Eterno dissipa il consiglio delle nazioni, egli annulla i disegni dei popoli”. “Quando essi dicono: ‘Pace e sicurezza!’ un’improvvisa distruzione verrà istantaneamente su di loro”. (Sal. 33:10; 1 Tess. 5:3, NW) L’improvvisa distruzione di Harmaghedon. lascerà l’O.N.U in deleterie rovine, e la terra coperta dei corpi degli “uccisi dall’Eterno [Geova]”. — Ger. 25:33, 34.

Infine, il compito più grande di tutti, l’annientamento di Satana il Diavolo, è effettuato con gran facilità dal “Re dei re” di Geova, Cristo Gesù. Cristo semplicemente afferra il Diavolo e lo getta nell’abisso. (Apoc. 20:1-3) Con tale terribile manifestazione dell’incomparabile potenza di Geova sarà introdotto un nuovo mondo per il completo miglioramento del genere umano. (Apoc. 21:1-4) Quindi nessuno dirà più che qualche compito sia troppo grande per Dio. Invece tutti i viventi comprenderanno il ricco significato delle parole che l’Altissimo disse ad Abrahamo: “C’è qualche cosa troppo difficile per Geova?” — Gen. 18:14, AS.

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