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  • Ciò che Dio ha promesso
  • Svegliatevi! 1974
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  • Quando una nazione aveva riposo
  • Riposo per tutta la terra
  • Salute e vita permanenti
  • Abbondanza di cose necessarie alla vita
  • Pace e sicurezza
  • Le passate opere di Dio assicurano condizioni paradisiache sulla terra
  • Colui che ha promesso è un Dio di verità
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Svegliatevi! 1974
g74 8/10 pp. 9-16

Ciò che Dio ha promesso

QUANDO nei giornali leggete notizie sui nuovi problemi e sulle nuove crisi che bisogna affrontare ogni giorno, provate questo sentimento: ‘Oh, se solo potessi avere un po’ di sollievo’? Per essere tempi migliori dovrebbero senz’altro recarci sollievo dalle tensioni, dalle irritazioni e dalle frustrazioni che ora ci si presentano.

E questo è esattamente ciò che Dio ha promesso nella sua Parola, la Bibbia. Egli conosce la natura umana e sa che gli uomini hanno bisogno di riposo, perché si logorano letteralmente a causa della situazione in cui si trovano. Il salmista disse: “Egli stesso conosce bene come siamo formati, ricordando che siamo polvere”. (Sal. 103:14) Ha promesso il sollievo al genere umano per mezzo di un giusto governo, che sostituirà tutti i difettosi sistemi d’oggi e stabilirà sulla terra una sana, pacifica società umana. Quel governo è il dominio del Regno per il quale Cristo Gesù insegnò ai suoi seguaci a pregare. — Matt. 6:9, 10.

Il capo di quel governo è colui che disse alle persone del suo giorno le quali bramavano tempi migliori: “Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò. Prendete su di voi il mio giogo e divenite miei discepoli, poiché io sono d’indole mite e modesto di cuore, e troverete ristoro per le anime vostre”. — Matt. 11:28, 29.

Ma come possiamo essere sicuri di tale speranza di sollievo mediante questo governo del Regno? Come possiamo sapere che non sono come le mere promesse degli odierni capi del mondo?

Ebbene, se una persona promette qualcosa e sappiamo che in passato ha fatto effettivamente cose simili, abbiamo fede che al presente adempirà le sue promesse. E Dio, da parte sua, ce ne ha fornito un racconto. Secoli fa, operò con la nazione d’Israele in modo tale da darci una buona idea della sua capacità di portare tempi migliori e di ciò che intende quando dice che darà al popolo pace e riposo. — Isa. 32:17, 18.

Inoltre, Dio ci dice specificamente di aver fatto scrivere un racconto di queste cose per provvedere esempi, illustrazioni, di ciò che farà in proporzioni mondiali e in modo permanente per tutta la terra. Consideriamo alcune di quelle illustrazioni. — 1 Cor. 10:11; Rom. 15:4.

Quando una nazione aveva riposo

Comprendendo che l’uomo ha bisogno di riposarsi dalle afflizioni e dalle preoccupazioni, Dio provvide per la nazione dell’antico Israele un anno sabatico ogni settimo anno. Nessun’altra nazione aveva un simile provvedimento inerente al riposo. Quali benefici derivavano da tale disposizione, e che paragone possiamo fare tra questo e ciò che vediamo ora?

Quando Israele ubbidiva a Dio osservando gli anni sabatici stabiliti, i nemici non li disturbavano. Il paese ne traeva giovamento perché aveva la possibilità di rinvigorirsi, non essendo coltivato per quell’anno. I poveri, che quell’anno non potevano lavorare, non ne soffrivano, poiché avevano pieno, libero accesso a tutti i cereali, vegetali e frutti che crescevano da sé.

Il proprietario della terra, che di solito lavorava di continuo per sei anni, ora aveva tempo extra da dedicare alla sua famiglia, poiché in quella società agricola era, in larga misura, libero dal suo lavoro. Le attività spirituali, l’ammaestramento e l’addestramento dei figli e il progresso della vita familiare potevano ricevere maggiore attenzione, per cui si rafforzavano i vincoli d’amore e si impedivano la divisione e la delinquenza che ora turbano l’unità di tanti nuclei familiari. Inoltre, non era afflitto da preoccupazioni economiche, poiché quell’anno nessun creditore poteva insistere sul pagamento di un debito. — Lev. 25:2-7; Deut. 15:1-3.

Per giunta, ogni cinquantesimo anno era un anno del “Giubileo”. Questo era un riposo anche più completo, un ‘anno di libertà’. Il Giubileo aveva gli stessi provvedimenti del settimo anno sabatico, ma andava oltre. Oggi le nazioni potrebbero imparare molto dalle leggi del Giubileo.

Al principio dell’anno giubilare, tutti i debiti erano annullati. Ogni uomo che aveva venduto il suo possedimento ereditario di terra vi ritornava. Gli era restituito senza spesa. Se si era venduto a un’altra persona come lavoratore salariato per estinguere un debito, il primo giorno di questo ‘anno di libertà’ era permanentemente liberato da questa servitù. — Lev. 25:8-22.

Che riposo, che sicurezza recava al popolo questa disposizione! Manteneva in perfetto equilibrio l’economia del paese. Impediva la formazione di classi estremamente ricche e di classi estremamente povere, come avviene oggi in alcune nazioni. Si preveniva l’inflazione. I valori fondiari rimanevano stabili, come i salari. — Lev. 27:16-19; 25:50.

Che contrasto con l’odierna situazione del mondo! L’aumento a spirale dei costi causa un aumento a spirale dei prezzi al consumatore, ciò che a sua volta rende necessari gli aumenti dei salari. Può sembrare che questo vada bene per un po’, ma c’è il giorno della resa dei conti. I debiti salgono ad alti livelli, insieme all’inflazione. Il risultato? Fallimenti individuali, quindi nazionali. Le risorse della nazione sono eccessivamente sfruttate e depauperate. Oltre a ciò, la monotonia del lavoro alle catene di montaggio rende infelici anche i lavoratori ad alto reddito.

Ma sotto la disposizione di Dio si riconosceva la dignità umana. L’uomo non era perennemente schiavo di qualche sgradevole e monotono lavoro. Ciascuno era libero di usare la sua mente per impiegare le sue doti e le sue capacità nell’interesse della nazione. La famiglia si manteneva unita. Tutti venivano istruiti, molti in specifici mestieri. Tutti sapevano leggere e scrivere, e l’istruzione in merito alle cose spirituali manteneva alto il livello morale della nazione. L’osservanza della legge di Dio recava la sua benedizione e dava luogo a questa felice condizione.

Riposo per tutta la terra

Qualcuno chiederà: ‘Che relazione c’è fra questo e la nostra speranza di tempi migliori al giorno d’oggi?’ Ebbene, Gesù Cristo, il Re costituito da Dio per la terra, disse che c’è in effetti una relazione. Ora, Gesù non indicò che per ottenere sollievo le persone debbano tornare all’antico modo di vivere d’Israele, o riandare necessariamente a una società primitiva, senza nessuna moderna invenzione o scoperta. Piuttosto, i sabati dell’antichità raffiguravano cose più grandi e più permanenti.

Gesù spiegò al popolo che le leggi sabatiche non erano semplici servizi rituali imposti all’uomo come un peso. Egli disse: “Il sabato venne all’esistenza a causa dell’uomo, e non l’uomo a causa del sabato”. Quindi fece un’importantissima dichiarazione. Disse: “Quindi il Figlio dell’uomo è Signore anche del sabato”. — Mar. 2:27, 28.

Ci vorrebbe senz’altro una migliore salute per poter avere tempi veramente migliori. Notate, quindi, che Gesù diede prova d’essere ‘Signore del sabato’ compiendo molte delle sue sorprendenti opere di guarigione nel giorno di sabato giudaico. I capi giudei, non comprendendo il vero scopo del sabato, si opposero accanitamente a tali opere di misericordia compiute in questo giorno di riposo. Ciò nondimeno, Gesù compì guarigioni di sabato per prefigurare ciò che sarebbe avvenuto nel più grande “giorno” di riposo o di sabato dei mille anni del suo dominio del Regno sopra la terra.

Ora, Gesù sapeva che il sacrificio di sé a favore del genere umano avrebbe abolito i letterali sabati settimanali e anni sabatici, le profetiche “ombre” di buone cose future. (Efes. 2:15; Col. 2:13, 14) Perciò, le sue guarigioni e risurrezioni furono solo temporanee e servirono per nostro incoraggiamento mentre oggi attendiamo i completi, permanenti adempimenti durante il sabato del Regno. A questo riguardo l’apostolo Paolo disse ai cristiani: “Nessuno vi giudichi . . . in quanto a festa o a osservanza . . . [di] sabato; poiché queste cose sono un’ombra delle cose avvenire, ma la realtà appartiene al Cristo”. — Col. 2:16, 17.

Salute e vita permanenti

Dobbiamo forse capire da questo che mortali malattie come collasso cardiaco e cancro saranno eliminate nei tempi migliori che il governo del Regno di Dio recherà? Sì, non c’è da temere che durante il dominio del Regno le persone siano afflitte dalle malattie che oggi i medici non riescono a curare.

Né dovremmo pensare che gli uomini non possano avere salute perfetta in eterno. Poiché Gesù guarì le malattie più impossibili, tutto gratuitamente. Sanò i ciechi e i muti. (Matt. 9:27-34) Guarì gli zoppi e i paralitici. (Luca 5:18-26; 13:11-17) Fece tornare pienamente in sé i peggiori indemoniati. (Matt. 8:28-34; Luca 8:26-39) Guarì la più temuta malattia di quel giorno, la lebbra. (Mar. 1:40-45) Usando questo potere durante il suo dominio del Regno sulla terra, potrà portare tutti gli ubbidienti alla perfezione di mente e di corpo.

Ma che dire di quelli che sono già morti? Gesù non lo trascurò, ma diede benignamente un’idea anticipata della risurrezione facendo tornare in vita alcuni dai morti, uno dalla tomba stessa. — Matt. 9:18-26; Luca 7:11-17; Giov. 11:38-44.

Abbondanza di cose necessarie alla vita

Né c’è alcuna ragione di temere che durante il tempo in cui Cristo regnerà come Signore del grande sabato del Regno di Dio ci sia penuria di viveri. Il Re saprà ciò che occorre ai suoi sudditi. (Giov. 2:25; si paragoni Matteo 6:7, 8). Gesù dimostrò la sua capacità e la sua compassione quando, vicino al mar di Galilea, “ebbe pietà” di una folla di 5.000 uomini (e in un’altra occasione, di 4.000), più le donne e i bambini, e li sfamò tutti. In entrambi i casi fece questo moltiplicando miracolosamente solo alcune pagnotte di pane e alcuni pesci. — Matt. 14:14-21; Mar. 8:19, 20.

Secoli prima, Dio stesso diede una piccola idea dell’abbondante quantità di cibo che provvederà durante il riposo sabatico del Regno. Come? Provvedendo raccolti abbondanti, sufficienti per due o anche tre anni, durante l’anno che precedeva l’anno sabatico e l’anno giubilare! — Lev. 25:20-22.

Pace e sicurezza

Naturalmente, le cose materiali, compresa la buona salute, non recheranno di per se stesse la felicità. Ci deve essere pace, non una semplice pace politica fra le nazioni, ma pace fra tutta la popolazione terrestre, indipendentemente da razza o condizione sociale.

Che riposo ci sarà quando potrete uscire di casa in perfetta sicurezza, lasciando aperte le porte! Come sarà piacevole avere vicini realmente interessati nella vostra pace e nel vostro benessere! Com’è rallegrante sapere che la vostra vita o quella dei vostri figli non sarà tolta da guerra, delinquenza o malattia!

Questa condizione di autentica pace e sicurezza fu pure predetta e prefigurata da Dio molto tempo fa. Fu predetta in una profezia inerente a “nuovi cieli e nuova terra” (cioè il celeste governo di Gesù Cristo, e la nuova disposizione terrestre durante il dominio millenario del Regno).

Questa profezia fu dichiarata dal profeta di Dio, Isaia, agli Israeliti prima che andassero in esilio a Babilonia nel 607 a.E.V. perché non avevano osservato le leggi di Dio. Dio li confortò mostrando che li avrebbe ristabiliti nel loro paese. Egli disse:

“Non ci sarà più da quel luogo lattante di pochi giorni, né vecchio che non compia i suoi giorni; poiché uno morirà come semplice ragazzo, benché a cent’anni d’età; e in quanto al peccatore, benché a cent’anni d’età, il male sarà invocato su di lui”. — Isa. 65:17, 20.

Durante i settant’anni di esilio gli Israeliti si erano volti dalle loro vie idolatre e avevano di nuovo servito Dio con verità. (Ger. 29:10) Al loro ritorno, invece di temere continuamente i loro nemici, potevano sentirsi sicuri. Sparito era il sentimento che avevano provato settant’anni prima quando era venuto Nabucodonosor, distruggendo sia giovani che vecchi. (Lam. 2:21) Nella loro condizione restaurata il fanciullo sarebbe vissuto fino a divenir maturo, e l’uomo sarebbe vissuto per la sua normale durata di vita, non essendo stroncato dalla spada, dalla carestia o dal flagello della pestilenza.

La profezia di Isaia continua:

“E per certo edificheranno case e le occuperanno; e per certo pianteranno vigne e ne mangeranno il frutto. Non edificheranno e qualche altro occuperà; non pianteranno e qualche altro mangerà.  . . . Non faticheranno per nulla, né genereranno per il turbamento; perché sono la progenie composta degli scelti di Geova, e con essi i loro discendenti. Ed effettivamente accadrà che prima che chiamino io stesso risponderò; mentre parleranno ancora, io stesso udrò”. — Isa. 65:21-24.

Gli Israeliti tornati dall’esilio babilonese, dopo essere stati esortati dai profeti di Geova a mettere al primo posto gli interessi spirituali, prosperarono nella loro opera di edificare e piantare, non essendo i loro beni portati via da un invasore, né distrutti a causa di difficoltà economiche. Non allevarono i loro figli perché fossero vittime della guerra, della delinquenza e di una morte prematura. Per molti anni furono così benedetti da Geova. Ma in seguito disubbidirono nuovamente, e come nazione peggiorarono. Perché Dio lo permise?

Non era ancora giunto il tempo perché il messianico regno di Dio assumesse il dominio; non era giunto il tempo dell’istituzione di ‘nuovi cieli e nuova terra in cui dimorerà la giustizia’, di cui scrisse l’apostolo Pietro. A quel tempo ci fu solo un adempimento tipico o in piccole proporzioni. — 2 Piet. 3:13.

Le passate opere di Dio assicurano condizioni paradisiache sulla terra

Ma che dire della realtà sotto il messianico governo di Dio? A quel tempo Dio fece queste cose buone per il suo popolo quando lo ascoltarono. Egli farà tali cose in proporzioni molto più grandi e permanenti per quelli che oggi odono le sue promesse e vi credono, poiché si propone di stabilire una terra paradisiaca, condizioni veramente nuove che dureranno per sempre.

A un malfattore che moriva accanto a lui Gesù parlò di questo paradiso in cui il malfattore sarebbe stato risuscitato. Quest’uomo, pur essendo legittimamente giustiziato per qualche delitto, espresse fede nel futuro regno di Cristo, e questo spinse Gesù Cristo a promettergli che avrebbe avuto l’opportunità di viverci. — Luca 23:39-43.

Notate pure alcune altre promesse di Dio, molte delle quali aveva già adempiute nel sesto secolo a.E.V. in modo tipico o in piccole proporzioni, per nostra fede, speranza e conforto:

“Il deserto e la regione senz’acqua esulteranno, e la pianura del deserto gioirà e fiorirà come lo zafferano. Senza fallo fiorirà, e realmente gioirà con gioia e con grido di letizia. . . . Poiché nel deserto saranno sgorgate le acque, e torrenti nella pianura del deserto”. — Isa. 35:1, 2, 6.

Queste promesse si avverarono in piccola misura quando Israele tornò da Babilonia. Il loro paese era stato completamente desolato, non essendo stato abitato per settant’anni né da uomo né da animale domestico, solo da bestie selvagge. La maggior parte del paese era come un desolato deserto. Tuttavia Dio, lieto del loro ritorno alla vera adorazione, fece sgorgare le acque, e in breve tempo il suolo cominciò a fiorire e produrre in abbondanza.

A quelli che gli ubbidiranno Geova promette permanenti benedizioni sotto il dominio del Regno, benedizioni simili a quelle che elargì ai rimpatriati Israeliti:

“Per certo concluderò per loro in quel giorno un patto in relazione con la bestia selvaggia del campo e con la creatura volatile dei cieli e con la cosa strisciante della terra, e romperò l’arco e la spada e la guerra dal paese, e li farò giacere in sicurtà”. — Osea 2:18.

Se Israele fosse rimasto fedele, la sua pace sarebbe durata. Ma si ribellò a Dio. Sotto il celeste dominio di Cristo, tale ribellione non avrà luogo. Perché no? Perché, in base al suo sacrificio espiatorio per il genere umano, porterà gradualmente gli ubbidienti alla perfezione, cancellando dalla terra l’egoismo e l’avidità. Questa è la grande differenza fra la base della pace che sarà recata dal suo dominio del Regno e quella che i capi del mondo tentano di stabilire.

Ora, mettendo in pratica i princìpi biblici, possiamo parzialmente vincere cattive caratteristiche e tenerle generalmente sotto controllo. Ma con la piena applicazione del merito del sacrificio di Cristo, gli ubbidienti otterranno piena guarigione spirituale, mentale e fisica, con il pieno dominio di tutte le loro facoltà, vincendo completamente tutte le loro imperfezioni. — Si paragoni Romani 7:18-25.

Notate come nell’ultimo libro della Bibbia Dio ci assicura pace, salute e sicurezza permanenti:

“‘Ecco, la tenda di Dio è col genere umano ed egli risiederà con loro, ed essi saranno suoi popoli. E Dio stesso sarà con loro. Ed egli asciugherà ogni lagrima dai loro occhi, e la morte non sarà più, né vi sarà più cordoglio né grido né pena. Le cose precedenti [di questo presente vecchio sistema] sono passate’. E colui che sedeva sul trono disse: ‘Ecco, faccio ogni cosa nuova’. E dice: ‘Scrivi, perché queste parole sono fedeli e veraci’”. — Riv. 21:3-5.

Colui che ha promesso è un Dio di verità

Sì, queste parole sono fedeli e veraci. Non sono mere promesse politiche di uomini che cercano di conservare posizioni di potere e preminenza. Dio fece uno sforzo per preparare molto in anticipo queste cose e farle mettere per iscritto secoli fa per nostra istruzione. (2 Tim. 3:16, 17) Da quanto è stato detto in precedenza abbiamo compreso che egli ha già fatto adempiere le sue promesse in piccole proporzioni e in modo temporaneo. Molte altre promesse che fece le ha già adempiute, ed esse dovrebbero infondere in noi forte fiducia nell’attendibilità della sua parola. Notatene alcune:

Quando Dio promise secoli fa di purificare la terra con un diluvio, il diluvio venne. (Gen. 6:17; 7:11-24) Quando promise più di 400 anni prima di condurre Israele fuori d’Egitto, la cosa puntualmente si verificò. (Gen. 15:13, 14; 50:25; Eso. 12:37-42) Quando promise quasi duecento anni in anticipo di far rovesciare Babilonia da un uomo chiamato Ciro il Persiano così che Israele fosse liberato, questo si avverò. — Isa. 45:1, 2; 2 Cron. 36:22, 23; Esd. 1:1-4.

Inoltre, centinaia di profezie sul Messia furono accuratamente adempiute in Gesù Cristo, il Liberatore e Re promesso: il luogo e il modo della sua nascita, il tempo della sua comparsa come Messia, il fatto che sarebbe stato tradito, la sua morte, la sua risurrezione, e altre cose troppo numerose per essere menzionate qui. — Mic. 5:2; Isa. 7:14; Dan. 9:25, 26; Sal. 41:9; Isa. 53:12; Sal. 16:10.

La ragionevole conclusione a cui possiamo pervenire, dunque, è che quanto Dio ha promesso avverrà proprio come ha detto. Non possiamo trascurare la testimonianza di uomini fedeli che non avevano nessun guadagno da trarre quando, verso la fine della loro vita, esaltarono Dio come Colui che adempie le sue promesse, anziché glorificare se stessi. Come disse loro Giosuè, che aveva condotto Israele alla conquista della Terra Promessa: “Voi sapete bene con tutto il vostro cuore e con tutta la vostra anima che nessuna parola di tutte le buone parole che Geova vostro Dio vi ha proferite è venuta meno”. — Gios. 23:14.

Non c’è nessun’altra fonte all’infuori della Bibbia che promette ciò che è il reale desiderio e bisogno del popolo. In quale altro posto troviamo una promessa di vera pace, libertà dalla delinquenza, salute, sicurezza e abbondanza, insieme alla vita eterna? Non sono queste le cose che realmente desiderate? Non meritano queste incomparabili promesse la vostra approfondita investigazione?

[Immagine a pagina 10]

Il provvedimento divino dell’anno sabatico per la nazione dell’antico Israele promuoveva il benessere spirituale e l’istruzione

[Immagine a pagina 11]

Gesù sanò istantaneamente una donna che da diciotto anni era piegata in due, illustrando le meravigliose guarigioni che compirà durante il dominio del suo Regno

[Immagine a pagina 12]

Gesù riportò in vita il figlio morto della vedova di Nain, dando l’assicurazione della risurrezione sotto il dominio del suo Regno

[Immagine a pagina 13]

Quando il suo popolo era ubbidiente Geova provvedeva raccolti sovrabbondanti, dando una piccola idea dell’abbondante quantità di cibo che ci sarà durante il dominio del Regno di Cristo

[Immagine a pagina 14]

Al malfattore che moriva accanto a lui Gesù promise che sarebbe stato risuscitato e avrebbe avuto l’opportunità di vivere in una terra paradisiaca

[Immagine a pagina 15]

Quasi 200 anni in anticipo, Dio predisse che avrebbe fatto rovesciare Babilonia e liberare gli Israeliti da un uomo di nome Ciro

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