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Come ho trovato la felicità duraturaSvegliatevi! 1984 | 8 luglio
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di divertimenti ci aiutano a distogliere la mente dalle preoccupazioni e dai problemi quotidiani. Ma per esperienza so che l’effetto è di breve durata. Perciò, perché non indagare personalmente, come ho fatto io, per sapere come anche voi potete avere sollievo permanente dal male e dalle sofferenze?
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La Bibbia: una guida di inestimabile valoreSvegliatevi! 1984 | 8 luglio
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La Bibbia: una guida di inestimabile valore
Essendo “ispirata da Dio”, la Bibbia è una guida di inestimabile valore per noi. (II Timoteo 3:16, 17) Essa ci parla di ciò che Dio richiede e dei suoi propositi. Ma è di valore inestimabile sotto un altro aspetto, nella misura in cui possiamo fare affidamento sulla sua fidatezza. L’Atlanta Journal and Constitution ha pubblicato recentemente un servizio sul lavoro dell’archeologo israeliano Yigal Shiloh, che sta effettuando scavi fra le rovine della “vera città vecchia di Gerusalemme, la Gerusalemme di Davide e Salomone, di Isaia e Geremia”. Il servizio dice: “L’équipe di Shiloh formata di 150 volontari e 30 professionisti impiega ogni mezzo da pala e piccone a sofisticati dispositivi elettronici” per compiere gli scavi archeologici. “E in questa ricerca . . . la Bibbia è uno strumento di inestimabile valore”.
In che senso? L’articolo dice: “Per esempio, nel libro di Geremia (36:10) è scritto: ‘Allora Baruc leggeva nel Libro di Geremia nella casa del Signore, nella stanza di Ghemaria figlio di Safan lo scriba’”.
Cos’hanno trovato Shiloh e la sua équipe a evidente conferma di questo particolare? Un sigillo di argilla usato per produrre impressioni su papiro, con inciso il nome di “Ghemaria figlio di Safan lo scriba” e risalente al tempo di Geremia.
Lo stesso articolo dice inoltre: “Anche piccoli oggetti possono far luce sulla Bibbia. Per esempio Shiloh ha scoperto numerosi idoli della fertilità sotto forma di figurine femminili dalle grandi mammelle, risalenti al tempo dei profeti ebrei; questo significa che, nonostante le proteste dei profeti, il popolino non desisteva facilmente dall’adorazione idolatrica”. Questo fatto è confermato nel racconto biblico. Per esempio, in Geremia 7:17, 18 leggiamo: “Non vedi ciò che fanno nelle città di Giuda e nelle vie di Gerusalemme? I figli raccolgono la legna, e i padri accendono il fuoco, e le mogli intridono la pasta per fare torte di sacrificio alla ‘regina dei cieli’; e si versano le libazioni ad altri dèi allo scopo di offendermi”.
Numerose autorità propongono di identificare la “regina dei cieli” con la dea babilonese della fertilità Ishtar. Altri la identificano con la dea cananea della fertilità Astoret. Per ulteriori informazioni vedi Ausiliario per capire la Bibbia, pagine 1363-4 (ed. inglese) e 649 (ed. italiana).
Questa, naturalmente, non è la prima volta che gli archeologi confermano la Bibbia con i loro ritrovamenti. In molte occasioni si sono serviti della Bibbia per fare le loro scoperte! Infatti il defunto Yohanan Aharoni dice nel suo libro The Land of the Bible: “La Bibbia continua a essere il principale testo di geografia storica della Palestina del periodo israelitico. Le sue narrazioni e le sue descrizioni riflettono l’ambiente geografico e gli avvenimenti storici che si verificarono. Contiene riferimenti a circa 475 nomi geografici locali, molti dei quali in contesti che forniscono dettagli pertinenti circa la natura, la posizione e la storia del luogo”. Sì, la Bibbia è innegabilmente una guida di valore inestimabile, anche attualmente quando si effettuano scavi nel paese di Israele.
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