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  • Il “calice” che tutte le nazioni devono bere dalla mano di Dio
    La Torre di Guardia 1980 | 1° marzo
    • come un vaso desiderabile! E il luogo in cui fuggire è perito dai pastori, e il mezzo di scampo dai maestosi del gregge. Ascoltate! Il grido dei pastori e l’urlo dei maestosi del gregge, poiché Geova spoglia il loro pascolo. E i pacifici luoghi di dimora sono stati resi senza vita a causa dell’ardente ira di Geova. Egli ha lasciato il suo padiglione proprio come un giovane leone fornito di criniera, poiché il loro paese è divenuto oggetto di stupore a causa della spada devastatrice e a causa della sua ira ardente”. — Ger. 25:34-38.

      26. In quella profezia, chi sono i “pastori” e i “maestosi del gregge”?

      26 Questa profezia ci fa forse venire in mente ecclesiastici che sono chiamati pastori in senso spirituale e le cui chiese o congregazioni sono chiamate “greggi”? È probabile, ma qui Geova non si rivolge ai capi religiosi della nazione. Nelle Scritture Ebraiche gli uomini di governo sono chiamati pastori e il loro popolo, o sudditi, greggi. Quindi “i maestosi del gregge” sarebbero i principi o i favoriti del re fra il gregge nazionale. Dev’essere così in Geremia 25:34-38, poiché nell’intero capitolo non si fa menzione di sacerdoti o leviti. Quelli ai quali Geremia riceve il comando di porgere il “calice” di Geova sono chiamati “re”, “principi” e “regni”. (Ger. 25:18-26) L’imminente “calamità” o “tempesta” mondiale colpirà non solo il clero e altri capi religiosi, ma infine anche gli elementi politici governativi di questo sistema di cose.

      27. Quale rappresentante di Sesac deve bere il “calice” per ultimo?

      27 È il “re di Sesac” a bere il “calice” per ultimo. La profezia di Geremia 51:41 ne parla come se il fatto fosse già accaduto, dicendo: “Oh come è stata catturata Sesac, e come è presa la Lode dell’intera terra! Come Babilonia è divenuta semplice oggetto di stupore fra le nazioni!” — Ger. 25:26; 27:7.

      28. Di cosa si preoccupano maggiormente i “pastori” e i “maestosi”, e come viene spogliato il loro pascolo?

      28 Sarà solo per ragioni egoistiche che quei “pastori” e “maestosi” politici ‘urleranno’, sì, si voltoleranno per terra. Quando il Sovrano Signore Geova farà i conti con loro alla “grande tribolazione”, capiranno con raccapriccio che per loro è giunto il giorno d’essere scannati e dispersi. Se vi fosse via di scampo o luogo in cui rifugiarsi, non si sentirebbero spinti a ‘urlare’. Non si preoccupano tanto di ciò che accadrà al “gregge” nazionale, quanto del fatto che stanno per essere uccisi. I loro incarichi e alte posizioni ben rimunerate devono sparire! Il loro “pascolo”, il sistema di cose tramite cui sfruttavano i loro greggi nazionali, sarà spogliato, rovinato. I “pacifici” luoghi di dimora in cui prima vivevano e facevano profitti, verranno resi senza vita. Un silenzio di morte regnerà sui recinti dei loro “greggi”.

      29. In che modo Geova sarà allora come un giovane leone fornito di criniera, e con quale risultato verrà usata la “spada”?

      29 Per produrre tale “oggetto di stupore” mondiale, l’ira di Geova deve davvero divampare. Egli non potrebbe essere simile a un leone di una valle fluviale costretto a uscire dalla sua tana dalle acque del Giordano in piena. No, “Geova degli eserciti” sarà allora come un coraggioso leone che lascia il suo riparo per andare all’attacco nonostante la presenza di pastori sui pascoli. Per mezzo del suo Figlio-Servitore, Gesù Cristo, egli brandisce la “spada” della “guerra del gran giorno dell’Iddio Onnipotente”. (Ger. 25:30, 38) I pastori e i maestosi del mondo non si riprenderanno mai più dai colpi mortali della sua “spada devastatrice”!

      30. A motivo di ciò che udiamo con gli orecchi della fede nella profezia di Geova, cosa dovremmo fare ora?

      30 Ascoltate! Con gli orecchi della fede nella profezia di Geova ne udite il suono sempre più forte. Attraverso i corridoi del suono di questo “tempo della fine” sentiamo giungere dal predetto futuro l’urlo di tutti i “pastori” nazionali, insieme con le grida di dolore dei “maestosi” dell’umano gregge. Cosa faremo dunque noi ascoltatori? Mentre la via della salvezza è ancora aperta e finché c’è ancora un luogo in cui rifugiarsi, agiamo! Troviamo sicurezza e protezione nei recinti del regno di Geova affidato al Pastore Gesù Cristo. — Ezec. 34:23, 24; Ger. 23:5, 6.

  • “Il tremare agli uomini è ciò che pone un laccio”
    La Torre di Guardia 1980 | 1° marzo
    • “Il tremare agli uomini è ciò che pone un laccio”

      GIANNI ed Elena ascoltarono con interesse quello che diceva il Testimone che aveva bussato alla loro porta una domenica mattina. Furono elettrizzati nel leggere queste parole di Rivelazione 21:4 nella loro stessa Bibbia: “Egli [Geova Dio] asciugherà ogni lagrima dai loro occhi, e la morte non sarà più, né vi sarà più cordoglio né grido né pena. Le cose precedenti sono passate”. Essendo persone che amavano la pace, volevano sapere come poter vivere in quelle meravigliose condizioni. Si dispose immediatamente di fare uno studio biblico.

      Durante i tre successivi mercoledì sera, fu un piacere vedere la giovane coppia far domande e rispondere nel corso dello studio biblico tenuto in casa loro. Purtroppo questa felicità durò solo tre settimane! La quarta settimana, quando il Testimone bussò, la porta non si aprì. Gianni ed Elena avevano deciso di interrompere lo studio biblico. Perché? Avevano forse perso la

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