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Una nazione che si oppone a Dio non può sussistereLa Torre di Guardia 1965 | 15 novembre
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aveva fatto Sion doveva essere esaudita, che Geova ripagasse Babilonia con la stessa specie di trattamento che essa aveva inflitto a Sion e spargesse il sangue dei suoi abitanti per regolare i conti. Si noti, comunque, che gli Israeliti prigionieri non fecero essi stessi nessuna trebbiatura, proprio come nessuno del popolo di Dio partecipa a un combattimento contro le nazioni. Dio si servì degli eserciti di Ciro, proprio come impiegherà i celesti eserciti angelici del più grande Ciro, Gesù Cristo, per eseguire la sua vendetta su Babilonia la Grande e su tutti quelli che rimangono sotto la sua influenza. — Ger. 51:33-35.
CHE COSA SIGNIFICA PER NOI
18. (a) Come Babilonia la Grande seguì il modello della sua antica controparte? (b) In che ordine avverrà la trebbiatura, e perché è inevitabile?
18 Nel nostro tempo moderno Babilonia la Grande, l’impero mondiale della falsa religione, ha sviato le nazioni, e secondo la profezia di Rivelazione, le condurrà in un combattimento con Dio. (Riv. 17:5, 9, 14) Opponendosi a Dio, si rendono colpevoli di spargimento di sangue e così devono essere trebbiati: anzitutto, Babilonia la Grande, il forte impero mondiale della falsa religione, com’è predetto nelle profezie di Michea e Rivelazione; in seguito, le nazioni politiche che hanno permesso a Babilonia la Grande di influenzarle contro la sovranità di Geova e la proclamazione d’essa da parte dei suoi testimoni. È un principio stabilito da Dio che “la giustizia innalza una nazione, ma il peccato è la vergogna dei popoli”. Un gruppo nazionale che si attira tale vergogna andrà per certo alla rovina, poiché “gli empi se n’andranno al soggiorno de’ morti, sì, tutte le nazioni che dimenticano Iddio”. — Prov. 14:34; Sal. 9:17, VR.
19. Qual è oggi la condotta saggia per gli individui, indipendentemente da ciò che fanno le nazioni?
19 Qualunque condotta seguano le nazioni, ora gli individui possono fuggire da Babilonia la Grande, proprio come fuggirono i Giudei nel 537 a.E.V., considerando seriamente ciò che dice di lei la Parola di Dio. Possono separarsi, fuggire di mezzo a lei per salvarsi la vita onde evitare di partecipare ai suoi peccati e ricevere delle sue piaghe. Questa pronta azione è l’unico modo per liberarsi dalla distruzione eterna. — Riv. 18:4.
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I bambini non sono troppo piccoli per imparareLa Torre di Guardia 1965 | 15 novembre
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I bambini non sono troppo piccoli per imparare
In 2 Timoteo 3:15 la Bibbia dice: “Dall’infanzia hai conosciuto gli scritti sacri, che possono renderti saggio per la salvezza per mezzo della fede riguardo a Cristo Gesù”. Per aiutare i bambini molto piccoli a imparare “gli scritti sacri”, molti genitori cristiani si sono serviti del libro Dal paradiso perduto al paradiso riconquistato. A questo riguardo una madre della Pennsylvania, U.S.A., scrive: “Sebbene abbia solo due anni, la mia bambina ha molto a cuore la sua copia e la ‘studia’ quasi ogni giorno. Sa ‘spiegare’ tutte le figure fino a pagina 85, a suo modo. Non parla ancora molto, ma coi gesti e con le dimostrazioni e rispondendo alle mie domande con le parole che conosce, prova di sapere che cosa significa ciascuna. Per esempio: ‘Che cosa disse Geova ad Adamo ed Eva riguardo al frutto?’ ‘No, no’, quindi fa vedere come essi e i loro figli dovevano piangere perché erano cattivi. Ella sa dov’è ciascuno degli animali nella figura di Noè e dell’arca e scuote vigorosamente il capo se si chiede se i cattivi entrassero nell’arca. Fa anche un gioco riguardo agli Israeliti che camminarono intorno a Gerico. Fa un mucchio di sassi. Poi vi gira intorno più volte, fingendo infine di suonare un corno ed esclamando: ‘Giù, giù!’ mentre fa cadere i sassi. È tanto divertente ammaestrarla, e noi apprezziamo moltissimo le illustrazioni che l’aiutano a imparare le Sacre Scritture”.
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