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Il carro di Dio è in movimento!“Le nazioni conosceranno che io sono Geova”: Come?
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predetto in Rivelazione 11:3-12.f È vero che nel 1919 questo spirituale rimanente non comprendeva l’organizzazione di Geova come la comprendono oggi. È anche vero che allora non discernevano che l’organizzazione di Geova era raffigurata in maniera profetica dal simbolico carro della visione di Ezechiele, né ebbero questo discernimento fino all’anno 1929. Ciò nondimeno, la celeste organizzazione di Geova era naturalmente in esistenza nell’anno 1919, ed essa venne quell’anno in spirituale contatto con l’unto rimanente, per ravvivarlo quali pubblici testimoni di Geova presso tutto il mondo. Quella organizzazione simile a un carro era quindi in movimento nel 1919; essa è in movimento oggi, e le sue ruote di progresso si muovono evidentemente più in fretta che mai. Geova cavalca di nuovo!
40. Alla visione della “somiglianza della gloria di Geova”, che cosa fu spinto a fare Ezechiele, e avendo acquistato discernimento della celeste organizzazione di Geova, che cosa furono spinti a fare quelli dell’unto rimanente di questo secolo?
40 Alla visione della “somiglianza della gloria di Geova” il sacerdote Ezechiele fu irresistibilmente spinto a cadere sulla sua faccia, a prostrarsi. Egli desiderò conoscere perché questo celeste carro era venuto dinanzi a lui e si era fermato. Lo seppe allorché gli giunse una voce da Colui che era intronizzato sul carro, sopra la “somiglianza di una distesa simile allo scintillìo di tremendo ghiaccio”. (Ezechiele 1:22, 26-28) In maniera simile, avendo acquistato discernimento della celeste organizzazione di Geova, l’unto rimanente dei cristiani testimoni di Geova di questo secolo furono pieni di riverente timore. Con più forza si sentirono obbligati ad adorarLo e a divenire testimoni del suo nome gloriosamente storico, Geova. Finita la prima guerra mondiale l’11 novembre 1918, ed essendo iniziato il mondo del dopoguerra, essi prestarono vivamente ascolto nell’anno 1919, dopo essere stati ravvivati, per udire ciò che Geova doveva dir loro per mezzo della sua organizzazione assomigliata a un carro.
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Autorizzato a parlare nel nome divino“Le nazioni conosceranno che io sono Geova”: Come?
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Capitolo IV
Autorizzato a parlare nel nome divino
1. Alla visione del carro celeste e di Colui che vi era sopra presso il fiume Chebar, perché Ezechiele si prostrò, e che cosa poté chiedersi?
RIVOLGIAMOCI la domanda: Che farei se l’imperatore, il re o il presidente del mio paese prendesse la sua auto ufficiale e venisse a casa mia e, dal suo veicolo, mi affidasse di persona un incarico di portata nazionale? Ebbene, questo è qualche cosa che accadde a Ezechiele figlio di Buzi il sacerdote presso la sponda del fiume Chebar nell’anno 613 a.E.V., quando, in visione, il celeste carro di Geova, accompagnato da quattro cherubini, giunse dal settentrione e gli si fermò dinanzi. Sopraffatto da questo spettacolo della “somiglianza della gloria di Geova” che suscitava timore, Ezechiele riverentemente si prostrò. Mentre rimaneva prostrato con la faccia a terra, chiedendosi quale fosse lo scopo di questa visione, udì la voce di Colui che era sul carro celeste il quale gli parlava. (Ezechiele 1:1-28) Che gli doveva dire? Ezechiele ci informa:
2. In quale forma viene rivolta la parola a Ezechiele, era questo per farne un tipo di Cristo, o quale ne fu lo scopo?
2 “Ed egli mi diceva: ‘Figlio d’uomo, sta in piedi affinché io ti parli’”. (Ezechiele 2:1) A Ezechiele viene rivolta la parola non con il suo nome personale, ma come a un “Figlio d’uomo [Ben adám]”. In tutto il libro della sua profezia a Ezechiele viene rivolta la parola in questa forma novantatré volte. Solo un’altra volta compare nel libro il nome personale del profeta, e questa volta nel capitolo ventiquattro, versetto ventiquattro, dove il profeta riferisce che Geova dice alla casa d’Israele: “Ed Ezechiele è divenuto per voi un portento. Farete secondo tutto ciò che
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