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Attenti al potere dei cattivi suggerimentiSvegliatevi! 1973 | 22 ottobre
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un proverbio cinese, “la mente vuota è aperta a ogni suggerimento”, è saggio avere la mente piena di “tutte le cose vere, . . . tutte le cose caste, tutte le cose amabili, tutte le cose delle quali si parla bene”. — Efes. 5:3, 4; Filip. 4:8.
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Sperate di andare in cielo alla vostra morte?Svegliatevi! 1973 | 22 ottobre
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Sperate di andare in cielo alla vostra morte?
“NESSUN interesse per il cielo o per l’inferno”. Così diceva un’intestazione nel giornale The Morning Call (12 febbraio 1969) di Allentown, in Pennsylvania. Esso commentava un sondaggio relativo all’“Americano tipico” di ventisette anni con il diploma della scuola superiore. Diceva che i suoi principali interessi erano “calcio, caccia, pesca, e armeggiare con le automobili”. Benché questo possa dirsi dell’“Americano tipico” di ventisette anni, ci sono moltissimi altri milioni di Americani nonché milioni di persone di altre nazionalità, che prendono più sul serio la religione. Molti di essi attendono di andare in cielo alla loro morte.
Siete fra questi? In tal caso, perché sperate o vi aspettate di andare in cielo alla vostra morte? Molto probabilmente una ragione è che vi è stato insegnato che avete un’anima immortale separata e distinta dal vostro corpo, che alla morte va o in cielo o in un inferno di tormento. Naturalmente, se doveste scegliere fra questi due destini vorreste andare in cielo.
Ma è possibile che la Bibbia non insegni che abbiate un’anima che continui a vivere dopo la morte del corpo? Sì, è possibile; infatti, è così, e un crescente numero di persone lo riconoscono. Pertanto, come riferiva la rivista Time, il teologo cattolico romano Peter Riga del St. Mary’s College, in California, ammise che la vecchia idea secondo cui l’uomo ha un’anima che alla morte si separa dal corpo “non ha assolutamente nessun senso. C’è solo l’uomo, l’uomo a immagine e somiglianza di Dio. L’uomo nella sua totalità fu creato e sarà salvato”. Simili espressioni si trovano nel “Lessico di termini di teologia biblica” apparso in fondo alla New American Bible cattolica romana, edita nel 1970.
E questo è esattamente ciò che insegna la Bibbia. Essa dichiara che nel principio “l’uomo divenne un’anima vivente”, non che ricevesse un’anima. Come c’è grande differenza fra avere una moglie ed essere una moglie, così c’è grande differenza fra avere un’anima ed essere un’anima. Inoltre, la Bibbia ci dice che “l’anima che pecca, essa stessa morrà”. Quindi non potrebbe essere immortale. Inoltre, la Parola di Dio mostra che i morti “non sono consci di nulla”. Per questo la Bibbia parla della morte come di un ‘sonno’. In modo interessante, Martin Lutero insegnava un tempo che i credenti che morivano erano inconsci fino alla risurrezione. — Gen. 2:7; Ezec. 18:4, 20; Eccl. 9:5; 1 Cor. 15:20; 1 Tess. 4:13.
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