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  • Le Sacre Scritture soddisfano i bisogni spirituali

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  • Le Sacre Scritture soddisfano i bisogni spirituali
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1969
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    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1959
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    Perspicacia nello studio delle Scritture, volume 1
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1969
w69 1/1 pp. 8-14

Le Sacre Scritture soddisfano i bisogni spirituali

“Da Geova sono i passi dell’uomo robusto”. — Prov. 20:24

1. In che modo Geova si è magnificato come il grande provveditore degli alimenti?

DA MANGIARE, un riparo, di che vestirsi: sono tre cose necessarie nella vita. Il Creatore dell’uomo, Geova Dio, se ne rende ben conto e ha realmente provveduto per soddisfare tali bisogni. Diede al primo uomo e alla prima donna, Adamo ed Eva, vegetazione e frutta come cibo. (Gen. 1:29) In seguito, nel giorno di Noè, dopo il diluvio universale, Dio aggiunse alla dieta del genere umano la carne animale, benché proibisse di mangiare il sangue. (Gen. 9:3, 4) Fino a questo giorno Geova “fa sorgere il suo sole sui malvagi e sui buoni e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti”. (Matt. 5:45) Così, i cicli della terra continuano, la vita vegetale e animale abbonda e Geova è magnificato come il grande Provveditore degli alimenti.

2. Quale parte ha l’atmosfera in modo da sostenere la vita umana sulla terra, e come è stato qui provveduto un riparo essenziale per la vita?

2 Dio aveva creato la terra come dimora del genere umano, un riparo e luogo adeguato nel vasto universo. Varie caratteristiche ne fanno il solo pianeta oggi noto all’uomo che può sostenere la vita umana. Riguardo a uno solo di questi fattori è stato detto: “Fra le molte altre funzioni l’atmosfera mantiene inoltre la temperatura entro limiti di sicurezza per la vita; e porta l’essenziale provvista dei vapori d’acqua dolce nell’entroterra lungi dagli oceani per irrigare il suolo, senza di cui esso diverrebbe un deserto privo di vita”.a Possiamo rallegrarci che “il Fattore del cielo e della terra” abbia dato questo pianeta “ai figli degli uomini”. (Sal. 115:15, 16) Ma Geova diede all’uomo pure l’intelligenza. Con essa e con le materie grezze che la terra provvede in abbondanza, sarebbe stato possibile costruire convenevoli dimore e avere così l’essenziale riparo per la vita.

3. Come Geova ha provveduto di che vestirsi?

3 Quello di avere di che vestirsi è un altro bisogno umano. Dopo che Adamo ed Eva ebbero peccato, si vergognarono e cercarono di coprirsi. Misericordiosamente, “Geova Dio faceva lunghe vesti di pelle per Adamo e sua moglie e li vestiva”. (Gen. 3:6, 7, 21) Per di più, secondo la disposizione divina, la terra stessa fornisce i materiali necessari così che l’uomo, dotato dal suo Creatore d’intelligenza, può fare le vesti necessarie.

4. Che cosa dovremmo riconoscere in quanto alla fonte di cibo, riparo, vesti e ogni dono buono?

4 Geova è dunque il grande Provveditore di cibo, riparo e vesti. Infatti, “ogni dono buono e ogni regalo perfetto viene dall’alto, poiché scende dal Padre delle luci celestiali”. (Giac. 1:17) L’anziano re Davide e i suoi connazionali israeliti contribuirono alla costruzione del tempio che doveva essere edificato da Salomone, ma Davide dovette ammettere: “O Geova nostro Dio, tutta questa abbondanza che noi abbiamo preparata per edificarti una casa per il tuo santo nome, viene dalla tua mano, e appartiene tutta a te”. (1 Cron. 29:16) Come dovremmo esser grati che Geova, a cui appartengono “le bestie su mille monti” e “il paese produttivo e la sua pienezza”, ha provveduto con clemenza a soddisfare i bisogni fisici del genere umano! — Sal. 50:10-12.

GEOVA SODDISFA UN PIÙ GRANDE BISOGNO

5. Rispetto all’adorazione, con quale stimolo fu creato il genere umano? Può essere soddisfatto?

5 Ma, bisogna soddisfare anche un più grande bisogno umano. Il genere umano fu creato con lo stimolo di adorare Dio. Nel suo libro Man, God and Magic, Ivar Lissner osserva: “Si può solo provare meraviglia alla perseveranza con la quale l’uomo ha cercato, in tutta la sua storia, di tendere a qualcosa al di fuori di sé. Le sue energie non furono mai volte unicamente alle necessità della vita. Ha sempre ricercato, brancolando ulteriormente nella sua via, aspirando all’irraggiungibile. Questo strano e innato stimolo dell’essere umano è la sua spiritualità. Lo conduce di continuo verso una mèta che è solo al di là della sua portata. E quella mèta è Dio”. (Pagg. 11, 12) Davvero, moltitudini di persone hanno brancolato in cerca di Dio e molti lo hanno pure trovato. Ai suoi ascoltatori sul Colle di Marte nell’antica Atene, l’apostolo Paolo una volta disse: “L’Iddio che ha fatto il mondo e tutte le cose che sono in esso . . . dà a tutti la vita e il respiro e ogni cosa. Ed egli ha fatto da un uomo ogni nazione degli uomini, perché dimorino sull’intera superficie della terra, e ha decretato le stagioni fissate e i limiti stabiliti della dimora degli uomini, perché cerchino Dio, se possono brancolare per lui e realmente trovarlo, benché, infatti, non sia lontano da ciascuno di noi”. (Atti 17:24-27) Dio Onnipotente, che è al di sopra di tutti e senza uguali, “accondiscende di guardare sui cieli e sulla terra”, e di lui si dice: “Geova è vicino a tutti quelli che lo invocano, a tutti quelli che lo invocano in verità”. (Sal. 113:5, 6; 145:18) Ma come possono trovare Dio quelli che sinceramente brancolano in cerca di lui?

6. Oltre a provvedere le cose materiali per il beneficio dell’uomo, in quale altro modo Geova si è distinto come Provveditore?

6 Geova non solo ha provveduto cose materiali per il beneficio degli uomini. Egli si è anche distinto come l’Autore e il Preservatore della Bibbia, la sua propria Parola. Il genere umano ha bisogno di questo meraviglioso provvedimento spirituale, poiché, citando Mosè, Gesù Cristo disse: “L’uomo non deve vivere solo di pane, ma di ogni espressione che esce dalla bocca di Geova”. (Matt. 4:4; Deut. 8:3; 2 Tim. 3:16, 17) L’uomo imperfetto è incapace di dirigere con successo i suoi propri passi per mezzo della semplice sapienza umana. In realtà veraci sono queste parole di Proverbi 20:24: “Da Geova sono i passi dell’uomo robusto. Riguardo all’uomo terreno, come può discernere la sua via?” Il favore di Dio è manifestato a quelli che riconoscono di dipendere da lui ed egli li dirige, appagando i loro bisogni spirituali, come osservò pure il salmista Davide: “Da Geova sono stati preparati i medesimi passi dell’uomo robusto, ed Egli prova diletto nella sua via”. — Sal. 37:23.

7. Fate esempi per mostrare che uomini di varie classi sociali hanno considerato la Bibbia con rispetto.

7 Uomini di varie classi sociali hanno considerato la Bibbia con profondo rispetto. Notate ciò che è stato detto di essa: “La Bibbia è la comunicazione di Dio, la lettera di Dio, all’uomo”. (Merlin Grant Smith, matematico e astronomo) “C’è la Speciale Rivelazione Divina. Un altro nome di questo è la Bibbia”. (Oscar Leo Brauer, fisico e chimico) “Credo che la Bibbia sia il miglior dono che Dio ha dato all’uomo”. (Abraamo Lincoln, presidente degli Stati Uniti) “La Bibbia ha il marchio di una Speciale Origine, e una distanza incommensurabile la separa da ogni competitore”. (W. E. Gladstone, statista inglese)b Questo è tipico della testimonianza di molte persone riflessive.

8, 9. Quale fu l’attitudine dei primi cristiani verso le Scritture? Date prova della vostra risposta.

8 I servitori di Geova hanno apprezzato le Scritture. Per cui, i primi cristiani, per esempio, desiderarono averle nella forma più utile. Scrivendo sul soggetto “I primi libri cristiani”, C. C. McCown ha detto: “La scrittura semplice, pratica, non letteraria del cristianesimo primitivo è messa in risalto da ciò che le recenti scoperte hanno rivelato riguardo al loro uso del codice. I libri religiosi dei cristiani, sia il Vecchio Testamento che i nuovi scritti che stavano per divenire sacri, non erano per la lettura dilettevole degli abbienti. Le persone che lavoravano duramente desideravano il più che potevano servirsi di un libro. Esse e gli zelanti missionari cristiani desideravano poter consultare rapidamente questa o quella scrittura probante, senza dover srotolare diversi metri di papiro. Non erano dominati da affettate pretese letterarie. Come il contenuto dei libri, la forma in cui apparvero fu il prodotto dell’essenziale spirito morale e religioso che in circa due secoli conquistò l’Impero Romano”. — The Biblical Archaeologist Reader, pag. 261.

9 Come i testimoni di Geova d’oggi, i primi cristiani furono grati della Parola di Dio. A causa dell’attitudine riconoscente mostrata da quelli di Tessalonica, l’apostolo Paolo poté scrivere loro: “In realtà, è anche per questo che ringraziamo incessantemente Dio, perché quando riceveste la parola di Dio, che udiste da noi, l’accettaste non come la parola degli uomini, ma, quale veracemente è, come la parola di Dio, che opera anche in voi credenti”. — 1 Tess. 2:13.

GUIDA DIVINA NELL’ADORAZIONE

10, 11. (a) Come le Scritture soddisfano un essenziale bisogno spirituale relativamente al nome divino? (b) Con quale mezzo sarà santificato il nome di Geova, e questo permetterà di soddisfare quale bisogno umano?

10 La stessa creazione materiale reca tacita testimonianza all’esistenza di Dio. Per esempio, i cieli dichiarano la sua gloria. (Sal. 19:1) Tuttavia, tali cose inanimate non possono rivelare il nome del Sovrano Universale o annunciarne i propositi. D’altra parte, le Scritture, essendo la Parola di Dio, sono come una lampada che illumina all’intorno e fuga le tenebre. (Sal. 119:105, 130) Esse rivelano il più grande di tutti i nomi, identificando l’Altissimo come Colui “il cui nome è Geova”. (Sal. 83:18) Che Dio santificherà il suo commemorativo nome è pure reso chiaro dalla Bibbia, poiché in essa Geova dichiara: “Per certo santificherò il mio gran nome, che era profanato fra le nazioni, che voi [Israele] avete profanato in mezzo a loro; e le nazioni dovranno conoscere che io sono Geova”. (Ezech. 36:22, 23) Gesù Cristo insegnò ai suoi seguaci a pregare: “Padre, sia santificato il tuo nome”. (Luca 11:2) Per avere l’approvazione di Dio e la vita, si deve conoscere il Suo nome, essere interessati alla sua santificazione e invocarlo, poiché “chiunque invoca il nome di Geova sarà salvato”. (Rom. 10:13; Gioe. 2:32) Le Sacre Scritture soddisfano perciò un essenziale bisogno spirituale, provvedendo informazioni riguardo al nome divino.

11 La Bibbia mostra pure che il nome di Geova dev’essere santificato e altamente esaltato per mezzo del regno di Dio retto da Gesù Cristo. (Sal. 45:1-7; 110:1, 2; Isa. 9:6, 7; Dan. 2:44; 7:13, 14; Riv. 11:15-17; 12:5, 10; 19:11-16) Sotto il suo dominio i bisogni spirituali e materiali del genere umano saranno completamente soddisfatti. (Isa. 11:9; 65:20-25; Sal. 67:6; 72:16) L’uomo sarà allora protetto dalle stragi della guerra, poiché le spade e le lance saranno mutate in utensili per scopi pacifici e costruttivi. (Mic. 4:3, 4) Delle pacifiche attività di Geova nel prossimo futuro, Salmo 46:9 dichiara: “Fa cessare le guerre fino alle estremità della terra. Frantuma l’arco e taglia a pezzi la lancia; brucia i carri nel fuoco”. Di sicuro, con questo mezzo il desiderio e bisogno di sicurezza e pace dell’uomo saranno pienamente appagati. Per certo c’è bisogno di esprimere gratitudine a Dio per le Scritture, che forniscono le istruzioni per ottenere la vita eterna in tali benedette condizioni. — Giov. 17:3.

12. Che cosa rivela la Bibbia relativamente all’amore di Dio verso l’uomo, fornendo la base per una reale speranza?

12 La Bibbia rivela pure che Geova è un Dio di amore e che “l’amore del nostro Salvatore, Dio” fu manifestato per mezzo di Gesù Cristo. Dalle Scritture i cristiani hanno appreso che Dio lo mandò “come sacrificio propiziatorio per i nostri peccati”. (Tito 3:4-7; 1 Giov. 4:8-10) Sì, la Parola di Dio indica chiaramente il proposito di Geova in relazione con il sacrificio di riscatto di Cristo e così fornisce la base per una reale speranza. — Giov. 3:16, 36; 1 Tim. 2:5, 6.

13, 14. (a) Fate esempi di pratiche religiose di nazioni pagane che circondavano Israele. (b) In che modo Geova ha provveduto la guida che rende possibile evitare la falsa adorazione?

13 Ora, considerate gli Israeliti. Erano circondati da nazioni pagane che mostravano devozione a molti falsi dèi. Per esempio, i vicini fenici e cananei d’Israele adoravano la dea Astoret, o Astarte, di cui si dice: “In Babilonia, Ishtar, il cui nome è affine ad Astarte (Ashtart), fu identificata con Venere. Essa era la dea dell’amore sessuale, della maternità e della fertilità. Nel servizio di questa dea con vari nomi è ampiamente attestata la prostituzione come rito religioso”. (The Westminster Dictionary of the Bible, pag. 46) Gli Ammoniti adoravano Molec, nei cui riti si sacrificavano i figli. — 1 Re 11:7; 2 Re 23:10.

14 Ma, Geova aveva spiritualmente provveduto a Israele ciò che occorreva alla nazione per evitare tali false pratiche religiose. Egli aveva dato loro la sua Parola, nella quale si diceva loro di evitare le alleanze matrimoniali con i pagani religiosamente dannose. (Deut. 7:3, 4) Inoltre comandò: “Non devi avere altri dèi contro la mia faccia”. (Eso. 20:3) Per giunta, nei Dieci Comandamenti Israele ebbe pure il comando di rendere esclusiva devozione a Geova, nonché di evitare l’immoralità, che per certo includeva “la prostituzione come rito religioso”. (Eso. 20:4-6, 14) E per mezzo del profeta Geremia, Geova condannò poi l’impura adorazione che consisteva di sacrificare i figli nel fuoco a un falso dio come Molec. Geova non comandò una tal cosa, né gli venne in cuore. (Ger. 32:35) Naturalmente, Israele non aderì sempre alle esigenze di Dio. Ma nella nazione c’erano leali adoratori di Geova e la Parola di Dio li custodiva dalla religione impura. La Bibbia fa la stessa cosa oggi per le persone giustamente disposte, permettendo loro di adorare Geova Dio “con spirito e verità”. — Giov. 4:23, 24.

GUIDA SUL GIUSTO MODO DI VIVERE

15. Citate alcuni modi in cui le Scritture soddisfano i bisogni spirituali, dando alla persona giusta guida nella vita.

15 Le Scritture soddisfano inoltre i bisogni spirituali dando giusta guida nella vita. Per esempio, identificano le opere della carne e mettono in guardia contro di esse, facendo il contrasto fra queste e i frutti dello spirito e mostrando che “quelli che appartengono a Cristo Gesù hanno messo al palo la carne con le sue passioni e i suoi desideri”. (Gal. 5:19-24) Se una persona presta ascolto alla Bibbia, non cede a quelle dannose emozioni come il furore o la gelosia, poiché dice: “Lascia stare l’ira e abbandona il furore; non ti mostrare acceso solo per fare il male”. “Il cuore calmo è la vita dell’organismo carnale, ma la gelosia è marciume alle ossa”. (Sal. 37:8; Prov. 14:30) Stando in guardia mediante l’osservanza della Parola di Dio, si eviterà pure l’immoralità. (Sal. 119:9-16) Si comprenderà che la condotta immorale non può esser seguìta da quelli che desiderano piacere a Geova e ottenere la vita eterna. (1 Cor. 6:9, 10) Dal settimo capitolo di Proverbi, si può apprendere come stare in guardia contro gli astuti allettamenti della prostituta, poiché questo capitolo comprende l’ammonizione: “E ora, o figli, ascoltatemi e prestate attenzione ai detti della mia bocca. Il tuo cuore non si volga alle vie di lei. Non errare nei suoi cammini. Poiché son molti quelli che ha fatti cadere uccisi, e tutti quelli che sono stati uccisi da lei sono numerosi. Le vie dello Sceol sono la sua casa; scendono alle stanze interne della morte”. — Prov. 7:24-27.

16. Per quale basilare ragione i servitori di Geova prestano ascolto alle Scritture?

16 Secoli fa Israele fu esortato: “Ricercate ciò che è buono, e non ciò che è cattivo, affinché continuiate a vivere; e perché così Geova l’Iddio degli eserciti sia con voi, proprio come avete detto. Odiate ciò che è cattivo, e amate ciò che è buono, e date al diritto un luogo nella porta. Può darsi che Geova l’Iddio degli eserciti mostri favore ai rimanenti di Giuseppe”. (Amos 5:14, 15) La ragione basilare per cui i servitori di Geova prestano ascolto alle Scritture non è semplicemente per evitare le difficoltà o le angustie. Essi hanno in effetti ‘odiato ciò che è male e amato ciò che è buono’. Inoltre, desiderano piacere a Geova e rendere lieto il suo cuore. — Prov. 27:11.

SODDISFATTO IL BISOGNO DI FIDATA PROFEZIA

17, 18. Come le Scritture soddisfano il desiderio di conoscenza riguardo al futuro? Fate un esempio.

17 Oggi molti uomini provano grande timore e ansietà riguardo al futuro. Per cui, come il re Saul, alcuni cercano la conoscenza del futuro consultando i medium spiritici, condotta condannata da Dio. (1 Sam., cap. 28; Deut. 18:10-12) Sarebbe comunque soddisfacente sapere ciò che riserva il domani. Qui di nuovo le Scritture soddisfano un essenziale bisogno. Esse contengono fidate profezie, fatto che si può dimostrare ripetute volte. Ciò nondimeno anche brevi esempi rafforzano la fede.

18 Geova ispirò il profeta Osea a scrivere: “Samaria sarà ritenuta colpevole, poiché è effettivamente ribelle contro il suo Dio. Cadranno di spada. I loro propri fanciulli saranno sfracellati, e le loro stesse donne incinte saranno sventrate”. (Osea 13:16) Malgrado le sue massicce mura che devono esser sembrate inespugnabili, Samaria in effetti cadde in mano degli Assiri nel 740 a.E.V., adempiendo questa profezia.

19, 20. (a) In che cosa consisté la visione di Daniele di un montone e di un capro? (b) Come Gabriele spiegò questa visione, e fu la sua spiegazione corretta?

19 In visione, il profeta Daniele vide un montone con due corna, quindi un capro con un notevole corno fra gli occhi. Esso assalì il montone e lo abbatté rompendogli le due corna. In seguito, il grande corno del capro fu rotto e al suo posto sorsero quattro corna. (Dan. 8:1-8) Che significava tutto questo? L’angelo Gabriele spiegò: “Il montone che hai visto possedere le due corna rappresenta i re di Media e di Persia. E il capro peloso rappresenta il re di Grecia; e in quanto al grande corno che era fra i suoi occhi, rappresenta il primo re. Ed essendo quello stato rotto, così che quattro infine sorsero in vece d’esso, dalla sua nazione sorgeranno quattro regni, ma non con la sua potenza”. — Dan. 8:20-22.

20 Aveva ragione Gabriele? Naturalmente, come ne diede prova la storia. Il montone ‘dalle due corna’, l’Impero della Media-Persia, giunse alla fine. Come? Il figurativo capro, “il re di Grecia”, con il notevole corno, Alessandro Magno, rovesciò la potenza mondiale della Media-Persia. Per giunta, conforme alla profezia, dopo la morte di Alessandro, i suoi quattro generali, le “quattro corna”, sostituirono il “grande corno”, stabilendosi al potere.c

21. Fate esempi per mostrare come gli scrittori delle Scritture Greche Cristiane applicarono le profezie messianiche delle Scritture Ebraiche a Gesù Cristo.

21 Le Scritture soddisfano anche l’essenziale bisogno di identificare il Messia. E si noti che ci sono stati molti falsi Messia. La Cyclopædia di M’Clintock e Strong dice riguardo a loro: “Non meno di ventiquattro di tali impostori sono stati enumerati come apparsi in diversi luoghi in diversi tempi; e nemmeno questo esaurisce l’elenco”. (Vol. VI, pag. 141) Si potrebbero citare decine e decine di profezie messianiche riportate nelle Scritture Ebraiche come adempiute relativamente a Gesù Cristo. Comunque, alcune d’esse furono direttamente applicate a lui sotto divina ispirazione dagli stessi scrittori delle Scritture Greche Cristiane. Consideratene degli esempi. Matteo fu ispirato da Geova Dio a mostrare che Gesù era nato da una vergine, come aveva predetto Isaia 7:14 (Matt. 1:18-23), che l’uccisione di bambini dopo la sua nascita aveva adempiuto Geremia 31:15 (Matt. 2:16-18), che fu chiamato fuori d’Egitto, in armonia con Osea 11:1 (Matt. 2:14, 15), che ebbe un precursore, conforme a Isaia 40:3 (Matt. 3:1-3), e che Gesù portò le nostre infermità, come aveva profetizzato Isaia 53:4. (Matt. 8:16, 17) Agendo per ispirazione divina, l’apostolo Giovanni mostrò che Zaccaria 9:9 si adempì quando Gesù entrò in Gerusalemme su un puledro d’asina (Giov. 12:12-15), che la profezia di Salmo 22:18 si adempì dopo che Gesù fu messo al palo quando i soldati si ripartirono i suoi abiti e tirarono a sorte sulla sua veste (Giov. 19:23, 24), e che il fatto che le ossa di Gesù non fossero rotte e fosse trafitto con una lancia pure adempì la profezia. (Si paragonino Salmo 34:20 e Zaccaria 12:10 con Giovanni 19:33-37). Questi non sono che esempi delle profezie messianiche delle Scritture Ebraiche applicate a Gesù dagli stessi ispirati scrittori della Bibbia. Ma pure questi soli bastano a identificare Gesù Cristo come il Messia nella mente di quelli che accettano l’intera Bibbia come Parola di Dio. Possiamo esser grati a Geova che le Scritture provvedono tali informazioni.

22. Perché può dirsi che la Bibbia non è venuta meno nel campo della profezia?

22 Le profezie riportate da Osea, Daniele e altri profeti di Dio son risultate realmente veraci. Di sicuro si può dunque avere fiducia in quelle pronunciate dal medesimo Figlio di Dio, Gesù Cristo. Indicando il nostro giorno e la finale generazione che vive in questo sistema di cose, Cristo predisse cose come accresciuti terremoti, guerre e penuria di viveri. Questi sono ora evidenti, dando prova che la seconda presenza di Cristo nel potere del Regno è una realtà. (Matt., cap. 24) Le condizioni predette dall’apostolo Paolo come sicuro contrassegno degli “ultimi giorni” pure esistono. (2 Tim. 3:1-5) Queste profezie, confermate dai fatti della storia attuale, sono proprio così degne di fiducia come le scritturali profezie adempiute nel passato. La Bibbia non è dunque venuta meno. Essa ha soddisfatto l’essenziale bisogno del giorno moderno di informazioni degne di fede circa il futuro. Rivela il proposito divino per il nostro giorno e dà perspicacia dei meravigliosi avvenimenti e benedizioni futuri, che Geova si è amorevolmente proposto di portare al genere umano.

23. (a) In quali modi, quindi, le Sacre Scritture soddisfano i bisogni spirituali? (b) Se si crede nella Parola di Dio, quale benedizione si può avere in questo mondo infelice?

23 Davvero, le Sacre Scritture soddisfano i bisogni spirituali. Sono una guida divina nell’adorazione. Forniscono la direttiva sul giusto modo di vivere. E appagano il bisogno di fidata profezia. Per cui, proprio come Geova ha dato prova di essere il grande Provveditore che soddisfa i bisogni materiali — come da mangiare, un riparo e di che vestirsi — così si è magnificato come il Provveditore delle preziose ed essenziali cose spirituali. Come dovrebbero esser grati tutti quelli che amano Dio della sua indicibile bontà verso il genere umano, provvedendo le Sacre Scritture. Se credete nella Parola di Dio, potete anche avere la benedizione di annunciare ad altri i propositi di Geova. Ciò facendo sarete felici, poiché in un mondo pieno di angustie e afflizioni, dichiarerete in tal modo “la gloriosa buona notizia del felice Iddio”. (1 Tim. 1:11) Ma, per fare questo con gioia, può esser necessario risolvere nella vita certi problemi personali. Potete far questo traendo guida e conforto dalle Scritture.

[Note in calce]

a Frank Allen, biochimico, ne “L’origine del mondo, per caso o secondo progetto?” in The Evidence of God in an Expanding Universe, pag. 21.

b The Evidence of God in an Expanding Universe, a cura di John Clover Monsma, 1958, pagg. 150, 84; Halley’s Bible Handbook, di Henry H. Halley, pag. 22 (Ventitreesima Edizione, quarta ristampa, 1964).

c Si veda “Sia fatta la tua volontà in terra”, pubblicato dalla Società Torre di Guardia di Bibbie e Trattati, capitolo IX.

[Immagine a pagina 12]

Il capro assalì il montone, rompendogli le due corna

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