Adorate l’Iddio della risurrezione
1. Che cosa è necessario credere, e come la madre di Samuele mostrò di credervi?
È NECESSARIO imparare quello che sa il cristiano, che gli uomini possono uccidere solo il corpo, ma non possono uccidere l’anima. (Matt. 10:28) Nella scritta Parola di Geova Dio egli ha promesso la risurrezione dei morti, e oggi noi abbiamo ancora le stesse Sacre Scritture a cui credevano gli Ebrei ai giorni di Nabucodonosor ed esse sono ancora veraci. I tre amici ebrei di Daniele conoscevano quello che avevano insegnato loro gli antenati. Per esempio, Anna, madre del profeta Samuele, aveva detto: “Non c’è santo come Jahve, non c’è rocca simile al nostro Dio! Jahve fa morire e fa vivere, fa discendere allo Sheol e fa risalire”. — 1 Sam. 2:1, 2, 6, Ga.
2, 3. Quale fede nella vita futura avevano gli uomini fedeli dell’antichità?
2 I credenti nella Parola di Dio sanno che Dio può far risalire dallo Sceol, la comune tomba del morto genere umano. Questa è una cosa che l’uomo non può fare. I tre Ebrei credettero che vi sarà la risurrezione dei morti. Quindi, per essi morire come martiri nella fornace ardente significava morire ed essere tenuti nascosti, addormentati, per un tempo indefinito per loro, ma, dopo ciò, la risurrezione. Essi erano a conoscenza della dura esperienza di Giobbe e probabilmente ricordavano le sue parole: “Oh, se Tu mi nascondessi nello Sceol [la tomba], Tu m’occultassi finché sarà passata la tua ira. . . . fissarmi un termine e ricordarti di me!” (Giob. 14:13, Na) Giobbe non aveva paura di andare nella tomba o nello Sceol, perché sapeva che vi sarebbe stata una risurrezione da essa al tempo promesso da Dio. Geova disse ad Abraamo che per mezzo di lui e del suo seme tutte le nazioni della terra sarebbero state benedette. Come poteva avvenire ciò senza la risurrezione dei popoli di tutte le nazioni? Abraamo, Giobbe e i tre Ebrei sapevano, come lo sanno oggi gli onesti studiosi della Bibbia, che la tomba è il luogo dove va il genere umano in generale e quelli che vi si trovano sono in uno stato di inconsapevolezza. Davide, sostenendo ciò, scrisse: “Dopo la morte non c’è chi ti ricordi, non c’è nello Sceol chi canti le tue lodi”. (Sal. 6:5, NM; 6:6, Na) Il salmista disse: “Udite, popoli tutti; ascoltate . . . Sono destinati come gregge allo Sheol”. “Io li riscatterò dalla mano dello Sheol, li libererò dalla morte”. (Sal. 49:1, 15; Osea 13:14, Ga) Mille anni dopo l’apostolo Pietro sapeva che Davide era ancora nella tomba, riposando come nel sonno, in attesa della risurrezione. Leggete Atti 2:29, 34, 35 ed Ebrei 11:35.
3 Davide era sicuro che il suo Dio Geova lo avrebbe redento dalla tomba. Geova provvide a ciò mediante suo Figlio Cristo Gesù, che diede se stesso in riscatto per tutti. (1 Tim. 2:5, 6) Al tempo stabilito Davide, con altri miliardi di persone, compresi i tre Ebrei e Daniele, si leverà e vivrà nel nuovo sistema di cose dopo la battaglia di Armaghedon. Le ultime parole del libro profetico di Daniele sono: “Va’ pure alla tua fine, e riposa: ti alzerai per la tua sorte alla fine dei giorni”. (Dan. 12:13, Na) Daniele e i tre Ebrei sapevano che, mentre uno è vivo, questo è un buon consiglio: “Tutto quello che ti occorre di fare, fallo mentre sei in vita, perché non ci sarà più né attività, né pensiero, né conoscenza, né sapienza giù nello Sceol, dove stai per andare”. (Eccl. 9:10, Na) Essi sapevano qual è la condizione dei morti, come lo sanno oggi i cristiani. Avevano letto la profezia di Isaia, ed essa diede loro speranza quando i tre Ebrei furono gettati nella fornace accesa e quando il loro amico Daniele venne gettato ai leoni. Avevano letto le parole di Geova: “Ecco infatti che Io creo nuovi cieli e nuova terra, non ci si ricorderà più del passato, né esso tornerà alla mente”. (Isa. 65:17, Na) Ecco il giorno per cui pregano i cristiani quando dicono: “Venga il tuo regno”, allorché la terra sarà portata in una condizione paradisiaca e vi sarà la risurrezione dei morti.
4. In che modo Gesù diede una definita assicurazione riguardo alla risurrezione?
4 Ora i cristiani hanno la definitiva certezza della risurrezione a motivo delle parole di Gesù. Egli disse: “Non vi meravigliate di questo, perché l’ora viene in cui tutti quelli che sono nelle tombe commemorative udranno la sua voce e ne verranno fuori, quelli che hanno fatto cose buone alla risurrezione di vita, quelli che hanno praticato cose vili alla risurrezione di giudizio”. (Giov. 5:28, 29) Quando questi tre fedeli Ebrei saranno risuscitati nel nuovo sistema di cose, con nuovi cieli e nuova terra, indubbiamente faranno cose buone durante il regno di Cristo Gesù. Allora, a motivo della loro continua fede e lealtà a Geova loro Dio, otterranno l’adempimento della promessa di Dio. — Ebr. 11:34, 39, 40.
5, 6. (a) Di che proporzioni sarà la risurrezione secondo Atti 24:15? (b) Per quanto tempo si potrà permettere di continuare a vivere nel peccato a una persona risuscitata, e con quale risultato finale?
5 Di che proporzioni sarà questa risurrezione di cui parlò Gesù quando disse: “Tutti quelli che sono nelle tombe commemorative udranno la sua voce e ne verranno fuori”? Dev’essere senz’altro di vaste proporzioni, poiché l’apostolo Paolo dichiarò: “Ho in Dio la speranza, che questi uomini pure nutrono, che vi sarà una risurrezione sia dei giusti che degli ingiusti”. (Atti 24:15) Comunque, significa questo che dopo la risurrezione persino coloro che praticheranno cose vili continueranno a vivere in questo nuovo sistema di cose? È evidente dalle Scritture che quelli che non vorranno cambiare e fare cose buone dopo essere stati risuscitati saranno sterminati prima che passino troppi anni. Certamente avranno opportunità di conoscere la verità mediante altri che insegneranno loro la volontà di Dio.
6 Isaia, che scrisse in merito alla creazione di nuovi cieli e nuova terra da parte di Geova, parlò pure della brevità della vita dei peccatori in paragone con la vita eterna: “Chi morrà a cent’anni morrà giovane, e il peccatore sarà colpito dalla maledizione a cent’anni”. (Isa. 65:20, VR) Sarà proprio come dichiarò l’apostolo Giovanni: “La morte e l’Ades diedero i morti ch’erano in essi, e furon giudicati individualmente secondo le loro opere”. (Riv. 20:13) Perciò se le loro opere nella “nuova terra” mostreranno che non hanno fede e amore per la giustizia ed essi cercheranno di praticare cose vili, la loro parte sarà nel lago che brucia con fuoco e zolfo. Questo significa la seconda morte. — Riv. 20:14, 15; Giov. 5:29.
7. Quali opportunità avranno i risuscitati prima di essere condannati alla distruzione eterna?
7 Pare dunque che a quelli che non mostreranno apprezzamento per la vita sotto il nuovo sistema di cose quando Cristo sarà re non sarà permesso vivere indefinitamente. Coloro che torneranno dalla tomba, giovani o vecchi, tanto per cominciare, dovranno progredire nella giusta direzione dopo che sarà stato detto loro ciò che è accaduto e quali saranno allora le condizioni dei viventi sotto il regno di Dio. Dopo aver ricevuto l’opportunità di comprendere la Parola di Geova, e ottenuto informazioni sugli effetti del peccato sopra il genere umano in un periodo di mille anni, e su come il riscatto di Cristo Gesù rende loro possibile ottenere la vita eterna, se dopo tutto ciò rifiuteranno il provvedimento di Geova per la vita, saranno condannati alla distruzione eterna. In tal modo la loro risurrezione sarà una “risurrezione di giudizio” perché faranno cose vili.
8. Quali vantaggi avranno quelli che muoiono ora se si astengono dalle pratiche malvage in questi giorni?
8 Quelli che, durante la loro vita attuale, hanno conosciuto la Parola di Dio e si sono astenuti dalle pratiche malvage di questo empio sistema di cose, senza dubbio faranno progresso molto più facilmente quando saranno risuscitati dai morti, perché vorranno continuare a fare cose buone. Essi si sforzeranno perché la loro sia la “risurrezione di vita”.
PROGRAMMA DI ISTRUZIONE
9, 10. (a) In che modo durante il regno millenario di Cristo i risuscitati acquisteranno conoscenza delle giuste esigenze di Dio? (b) Come viene mostrata a questo riguardo la pazienza di Geova?
9 Durante il regno millenario di Cristo avrà luogo uno straordinario programma di istruzione. Tutti quelli che verranno fuori dallo Sceol o Ades avranno l’opportunità di imparare, ma alcuni si dimostreranno incorreggibili, e non praticheranno la giusta adorazione. Essi ne saranno responsabili. Ma avranno prima l’opportunità di decidere se scegliere la vita o il giudizio avverso. Otterranno la vita solo quelli che faranno la volontà di Dio. Ricordate, Isaia disse: “Il peccatore sarà colpito dalla maledizione a cent’anni”. Alcuni possono pensare che cent’anni sia un tempo piuttosto lungo per provare se un uomo fa bene o male. Ma Geova è paziente.
10 Leggiamo nelle Scritture: “Siccome la sentenza contro una mala azione non si eseguisce prontamente, il cuore dei figliuoli degli uomini è pieno della voglia di fare il male. Quantunque il peccatore faccia cento volte il male e pur prolunghi i suoi giorni, pure io so che il bene è per quelli che temono Dio, che provan timore nel suo cospetto. Ma non v’è bene per l’empio, ed ei non prolungherà i suoi giorni come fa l’ombra che s’allunga; perché non prova timore nel cospetto di Dio”. — Eccl. 8:11-13, VR.
11. Come una persona prolungherà i suoi giorni nel nuovo ordine di cose, e quale risultato otterranno i peccatori abituali, e quando al più tardi?
11 Quindi durante il dominio del regno di Dio molto probabilmente sarà applicato questo principio. Se uno desidererà prolungare i suoi giorni dovrà fare cose buone. Coloro che faranno cose cattive persino cento volte al principio della vita o verso i cent’anni di età dimostreranno certamente d’essere peccatori abituali. Allora, quando Dio vorrà, sarà eseguito su questi il giudizio. Così essi moriranno come semplici ragazzi, benché alcuni di essi abbiano cent’anni. Non possiamo dire per quanto tempo sarà data alle persone l’opportunità di praticare cose vili, ma sarà abbastanza lungo per stabilire che gli individui non vogliono fare la volontà di Dio. Molti non si mostreranno ribelli e vili sino alla fine dei mille anni, quando Satana il Diavolo sarà sciolto per un po’ di tempo per mettere alla prova tutti i viventi che saranno allora sulla terra. (Riv. 20:7-10) Quelli che faranno cose buone vivranno sino alla fine dei mille anni. Se allora supereranno la prova finale della perfetta ubbidienza a Dio, dimostreranno d’essere “quelli che hanno fatto cose buone” e la loro risurrezione sarà una “risurrezione di vita”. — Giov. 5:29.
12, 13. Qual è dunque ora la condotta della sapienza, e perché è così necessario seguire il consiglio di Rivelazione 18:4, 5?
12 Perché dunque essere ora imbevuti di malvagità, continuando con questo malvagio sistema di cose che sarà distrutto nella battaglia di Armaghedon? Perché non acquistare conoscenza della Parola di Dio e studiarla ogni giorno, cogliendo l’opportunità di partecipare alla rivendicazione del nome e della Parola di Geova? Paolo dice: “Operando insieme a lui, vi supplichiamo anche di non accettare l’immeritata benignità di Dio venendo meno al suo scopo. Poiché egli dice: ‘Nel tempo accettevole ti ho udito, e nel giorno della salvezza t’ho aiutato’. Ecco, ora è il tempo specialmente accettevole. Ecco, ora è il giorno della salvezza”. — 2 Cor. 6:1, 2.
13 Oggi molti riscontrano che è assai facile e piacevole seguire le false organizzazioni religiose che li incoraggiano a fare compromesso con lo Stato e persino ad adorare lo Stato. Ma la scritta Parola di Dio dice: “Uscite da essa, o popolo mio, se non volete partecipare con lei ai suoi peccati, e se non volete ricever parte delle sue piaghe. Poiché i suoi peccati si sono ammassati fino al cielo, e Dio s’è rammentato dei suoi atti d’ingiustizia”. — Riv. 18:4, 5.
14. Mentre milioni di persone possono udire la verità, che cosa fa la maggioranza, seguendo quale gruppo di persone dei giorni di Gesù?
14 Ora è certamente il tempo di fuggire da Babilonia la Grande, l’impero mondiale della falsa religione. Se non volete esser colti nella distruzione che Dio recherà sulla falsa religione, fuggite dunque! Oggi milioni di persone odono il messaggio inerente al regno di Dio e sono esortate a studiare la Parola di Dio. Ma la maggioranza la mette da parte come se non avesse valore. Ai giorni di Gesù egli predicò per tre anni e mezzo e mandò anche i suoi discepoli a predicare. Badate di non trovarvi in una situazione simile a quella degli abitanti di Corazin, Betsaida e Capernaum. Essi ebbero l’opportunità di udire la verità, ma non vollero cambiare il loro modo d’agire. Potevano divenire discepoli di Gesù a quel tempo, ma perdettero l’opportunità della chiamata a far parte del regno celeste.
15. Quali sono le parole di Gesù in Matteo 11:20-24?
15 Oggi anche voi potete divenire suoi seguaci, veri cristiani, e partecipare alla predicazione del regno di Dio. Leggete il racconto di Matteo 11:20-24, e vedrete ciò che disse Gesù delle conseguenze. Ivi egli disse che nella risurrezione sarà molto meglio per gli abitanti di Tiro, Sidone e Sodoma, ai quali Gesù non predicò mai, che per quelli a cui Gesù predicò a Corazin, Betsaida e Capernaum. In queste città Gesù fece molte opere potenti, ma essi non si pentirono e non lo seguirono. Ora, quando avrà luogo la risurrezione per tutte queste persone, come avrà luogo per il ladro che udì Gesù dire: “Tu sarai con me in Paradiso”, che accadrà? Gesù diede la risposta a quelli di Corazin e Betsaida: “Nel Giorno del Giudizio sarà più sopportabile per Tiro e Sidone che per voi”. E a quelli di Capernaum: “Nel Giorno del Giudizio sarà più sopportabile per il paese di Sodoma che per te”. — Matt. 11:22-24.
16. Che cosa sembra evidente dalle parole dette da Gesù a quel tempo?
16 Secondo la dichiarazione di Gesù pare che quelli di Tiro, Sidone e Sodoma si pentiranno e accetteranno i provvedimenti per ottenere la vita più prontamente dei Giudei che videro fare potenti opere nelle loro città quando Gesù era con loro. Che dire oggi delle persone della cristianità e altrove in questo ventesimo secolo? Quali sono le loro prospettive?
LAVORO COMPIUTO NELL’ISTRUIRE PER LA VITA
17, 18. Quale aumento vi è stato nella testimonianza del Regno in un periodo di vent’anni, e come i testimoni di Geova hanno mostrato lealtà e devozione nella loro opera stabilita da Dio?
17 Mai nella storia del genere umano è stata data una così straordinaria testimonianza riguardo al regno di Dio come in questi ultimi vent’anni. Geova, mediante suo Figlio Cristo Gesù, dichiarò che sarebbe stata predicata “questa buona notizia del regno”, e i testimoni di Geova sentono la loro responsabilità e sono andati a predicare. Vent’anni fa in tutta la terra v’erano solo 128.976 persone che dichiaravano la buona notizia del Regno in 6.727 congregazioni situate in sessantadue paesi. Nell’anno di servizio 1964 vi sono stati in media in tutta la terra 1.001.870 persone che hanno partecipato ogni mese alla stessa opera di proclamazione, e si è avuto un nuovo massimo di 1.075.523 proclamatori del Regno. Questi testimoni di Geova erano in 194 diversi paesi. Hanno dedicato 162.808.312 ore alla predicazione della “buona notizia del regno” basata sul Libro di verità di Dio, la Sacra Bibbia. Inoltre, hanno fatto 55.954.267 visite ulteriori nelle case delle persone e hanno anche tenuto 741.367 studi biblici a domicilio ogni settimana.
18 Per aiutare le persone a conoscere meglio la Parola di Dio, i testimoni di Geova hanno lasciato agli interessati 4.553.282 libri e 13.181.871 opuscoli. Oltre a ciò, hanno ottenuto 1.551.436 abbonamenti alle riviste La Torre di Guardia e Svegliatevi! e lasciato complessivamente 127.055.165 copie singole di queste riviste. Gli impianti tipografici della Società hanno prodotto 111.194.768 copie de La Torre di Guardia e 104.003.980 copie di Svegliatevi! durante l’anno scorso.
19. In che modo molti hanno mostrato interesse per il messaggio della Bibbia?
19 Le persone hanno ascoltato il loro messaggio, come indica questo fatto: 1.809.476 persone si sono riunite il sabato 28 marzo 1964 per la celebrazione della morte del Signore, la Commemorazione, in 23.483 congregazioni in tutto il mondo, benché solo 11.953 fossero i partecipanti agli emblemi della Commemorazione, il che indica che facevano parte dei rimanenti membri della sposa di Cristo sulla terra. Per avere un rapporto particolareggiato di ciò che è stato fatto in diversi paesi del mondo, vedere le pagine 310-313.
20. (a) Quali cambiamenti personali fanno quelli che fuggono da Babilonia? (b) A chi non vogliono esser simili, e perché?
20 Da ciò vedete che migliaia e migliaia di persone si sono ritirate da Babilonia la Grande. Esse fuggono. Non vogliono aspettare il Giorno del Giudizio per prendere allora per la prima volta la decisione se servire Dio o no. Indugiando potrebbero esser colte nella distruzione di Babilonia ed essere distrutte per sempre con lei. Perciò odono l’“eterna buona notizia” e fanno qualcosa in merito ad essa. Hanno intrapreso il ministero. Solo l’anno scorso si battezzarono 68.236 persone, mostrando di aver dedicato la loro vita a fare la volontà di Geova. Vogliono predicare come predicò Gesù. Perciò, si sono pentite delle loro vie malvage e hanno cambiato. Non vogliono essere simili a quelli di Corazin, Betsaida e Capernaum, che dopo la risurrezione faranno più fatica a correggersi di quelli che torneranno da Sodoma e Gomorra. Forse, a motivo della loro ostinata disposizione quando Gesù era sulla terra millenovecento anni fa, mostreranno una disposizione ancora peggiore quando saranno destati dai morti e saranno più risentiti per ciò che avrà luogo. Questo non disturberà coloro che vorranno fare cose buone perché la loro risurrezione, quando saranno tratti fuori delle tombe commemorative, sia una risurrezione di vita.
21. Come vivrà la sua vita il peccatore, e con quale risultato?
21 Quelli che saranno grati d’essere di nuovo in vita faranno ciò che potranno per aiutare questi che in tempi passati non hanno ascoltato il Figlio di Dio e quelli che non hanno mai conosciuto Geova. Ma il peccatore, facendo cose cattive cento volte, o finché vorrà, potrà arrivare solo fino a un certo limite, poiché il suo peccato non gli prolungherà i giorni. I suoi giorni saranno come un’ombra, ed egli scomparirà nella seconda morte.
22, 23. Qual è ora il modo saggio d’agire malgrado l’opposizione, e perché possiamo rispondere affermativamente alla domanda: “La vostra adorazione di Dio è al primo posto?”
22 Oggi v’è lavoro da compiere e, per immeritata benignità di Geova, i testimoni di Geova vogliono compiere quest’opera di diffusione della buona notizia ovunque. Ora è il giorno della salvezza. Ora è il tempo di prendere la vostra determinazione come fecero i tre Ebrei quando dissero a Nabucodonosor: “Noi non serviremo mai ai tuoi dèi”. (Dan. 3:18, Na) Siate come gli apostoli che camminarono nelle orme di Cristo Gesù. Essi furono intrepidi e dissero: “Dobbiamo ubbidire a Dio quale governante anziché agli uomini”. — Atti 5:29.
23 Chiunque ode l’eterna buona notizia dovrebbe conoscerla bene e studiare la Parola di Dio e quindi partecipare alla sua dichiarazione “ad ogni nazione e tribù e lingua e popolo, [dicendo] ad alta voce: ‘Temete Dio e dategli gloria, perché l’ora del suo giudizio è arrivata, e adorate Colui che fece il cielo e la terra e il mare e le fonti delle acque’”. (Riv. 14:6, 7) Questo non è il tempo di rimandare la decisione su chi adorerete per timore di pressione, persecuzione, opposizione, biasimo, derisione, né per nessun’altra ragione. Dovete sentirvi forti in Geova ed essere decisi a compiere la sua volontà. Qual è la vostra risposta alla domanda: La vostra adorazione di Dio è al primo posto? Se è Sì, potrete dire al mondo intero: “Noi non serviremo mai ai tuoi dèi e . . . non adoreremo la statua d’oro che tu hai eretto”. Perché? Perché voi non avrete “timore di quelli che uccidono il corpo ma non possono uccidere l’anima”, ma, piuttosto, avrete timore di “colui che può distruggere sia l’anima che il corpo nella Geenna”.a
[Nota in calce]
a Per una considerazione molto particolareggiata dell’argomento della risurrezione vi saranno altri cinque articoli consecutivi su questo stesso soggetto ne “La Torre di Guardia”.
[Prospetto alle pagine 310-313]
RAPPORTO MONDIALE DEL SERVIZIO COMPIUTO DAI TESTIMONI DI GEOVA NELL’ANNO 1964
(Vedi l’edizione stampata)