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  • Dalla Roma pagana alla cristianità
    Svegliatevi! 1972 | 22 novembre
    • un gran numero di persone indifferenti o egoiste abbassò inevitabilmente la generale media di moralità e zelo religioso nella chiesa, introducendo nello stesso tempo elementi non cristiani nella sua dottrina e nella sua pratica”. — A Survey of European Civilization, Ferguson e Bruun.

      Dal periodo successivo a Costantino alla fine dell’Impero

      Dopo la morte di Costantino nel 337 E.V., seguì un periodo di molte lotte interne mentre l’Impero Romano continuava a declinare. L’imperatore romano Giuliano (361-363) si ribellò alla religione che gli era stata imposta e cercò di ristabilire il paganesimo come religione di stato. Prima della sua morte dovete ammettere il proprio fallimento. Ma, per quanto riguarda i suoi princìpi, pare che fossero superiori a quelli di molti che professarono d’essere imperatori cristiani. Durante il dominio dell’imperatore Teodosio (379-395 E.V.) il cattolicesimo romano divenne religione di stato e tutte le altre furono rese illegali.

      Man mano che le amministrazioni secolari si indebolivano a causa del declino morale e delle invasioni “barbariche”, i vescovi romani esercitavano sempre più potere. Pertanto dopo che Alarico, re dei Goti, ebbe messo al sacco Roma nel 410 E.V., Innocenzo I, vescovo di Roma, ebbe una parte preminente nella ricostruzione della città. Nello stesso tempo insistette d’essere riconosciuto come capo in materia di adorazione da tutti i vescovi occidentali.

      Leone I andò oltre a questo riguardo. Si potrebbe dire che fosse il primo vero papa, poiché l’imperatore Valentiniano III gli conferì la giurisdizione sopra tutti i vescovi dell’Impero d’Occidente.

      Nel 476 E.V., il re Odoacre, generale di discendenza tedesca, depose l’imperatore romano Romolo Augustolo e lasciò il trono vacante. Così dopo cinquecento anni l’antico Impero Romano ebbe fine; cioè per quanto riguardava la sua parte o settore di Occidente.

      Roma fu il più potente di tutti gli antichi imperi mondiali. Fu anche il più esteso. Nella Bibbia è raffigurato come una “bestia, spaventevole e terribile e insolitamente forte. E aveva denti di ferro, grossi”. (Dan. 7:4-14; 2:36-44) Perché dunque si indebolì e cadde? Uno storico descrisse il suo declino come “il più grande problema della storia”.

      Il declino e la caduta di Roma, comunque, non presentano nessun problema a coloro che conoscono i princìpi biblici. Gesù disse che una “casa divisa contro se stessa non durerà”. (Matt. 12:25) Certo la divisione e i conflitti interni affrettarono il declino e la caduta di quell’impero. La Bibbia dice pure che “qualunque cosa l’uomo semini, questa pure mieterà”. — Gal. 6:7.

      Citiamo Medieval History di N. F. Cantor: “Ci furono alcuni sgradevolissimi aspetti della vita del mondo romano che i classicisti preferiscono trascurare: un’enorme popolazione di schiavi, vasti bassifondi urbani e spaventosa povertà, l’estesa pratica dell’omosessualità”. A questi si devono anche aggiungere grande licenziosità e avarizia; voluttuosi banchetti, sfrenata crudeltà, rivoltanti pratiche religiose e lampante corruzione politica. C’è dunque da meravigliarsi che Roma pervenisse alla sua fine?

  • Iceberg gigantesco
    Svegliatevi! 1972 | 22 novembre
    • Iceberg gigantesco

      ● Il più grande iceberg dell’Antartide di cui si abbia notizia era lungo 334 chilometri e largo novantasette chilometri. Aveva pertanto una superficie di oltre 31.000 chilometri quadrati, o una superficie superiore a quella del Belgio.

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