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Evitate le trappoleLa Torre di Guardia 1962 | 15 febbraio
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ci avverte nuovamente di stare attenti affinché non mostriamo ‘un cuore malvagio e incredulo, al punto da allontanarci dal Dio vivente’. Poi, rivolgendosi a coloro che avevano già ‘sostenuto una lotta lunga e dolorosa’, egli esorta: “Non abbandonate dunque la vostra fiducia, alla quale è riservata una grande ricompensa”. Quindi, prendendo nuovamente come esempio l’esperienza degli Israeliti, egli informa delle tristi conseguenze derivanti dal ‘voltare le spalle a Colui, che ci parla dai cieli’. Infine, dopo aver meravigliosamente spiegato la ragione per cui Gesù Cristo mantiene la sua posizione, poiché egli “è il medesimo, ieri, oggi e per secoli”, avverte: “Non vi lasciate trascinare da dottrine diverse e straniere, perché è meglio che il cuore sia confortato dalla grazia”. Vale la pena di tenere a mente queste esortazioni circa le cose contro le quali dovremmo mortificarci. Non facciamoci trascinare a poco a poco fuori strada, non ci allontaniamo per incredulità dal Dio vivente e non gli volgiamo le spalle invece di ascoltarlo. Non abbandonate la vostra franchezza nel parlare a favore della verità e non vi lasciate trascinare da dottrine straniere contrarie alla verità. — Ebr. 2:1; 3:10-12; 10:32, 35; 12:25; 13:8, 9, Na.
16. Quale positiva esortazione viene fatta per aiutarci a mantenere la nostra posizione?
16 In modo positivo ed edificante Paolo ci esorta, poiché apparteniamo alla casa di cui il Figlio, Cristo Gesù, è il capo, a ‘mantenere incrollabile fino alla fine la fiducia e la speranza di cui ci gloriamo’, e a ‘mantenere salda sino alla fine quella fiducia che avemmo fin dai primi giorni’. Dopo aver parlato dei misericordiosi provvedimenti presi mediante Gesù, il “sommo Sacerdote a capo della casa di Dio”, egli dice: “Manteniamo salda e inflessibile la professione della (nostra) speranza — perché fedele è Colui che ha promesso”. Egli confida che noi “non siamo dei disertori per la perdizione, ma uomini di fede per la salvezza dell’anima”. Infine, dopo aver appropriatamente rammentato che il regno che serviamo è “incrollabile”, riassume in modo meraviglioso l’atteggiamento e la norma d’azione che è essenziale seguire per mantenere la nostra posizione dinanzi al Figlio dell’uomo, quando dice: “Siamone riconoscenti, e rendiamo a Dio un culto che gli sia gradito; con riverenza e timore”. — Ebr. 3:6, 14; 10:21, 23, 39; 12:28, Na.
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Delinquenti religiosiLa Torre di Guardia 1962 | 15 febbraio
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Delinquenti religiosi
“Virtualmente tutti i 761 delinquenti esaminati a Passaic, nel New Jersey, dal sociologo William C. Kvaraceus dell’Università di Boston erano affiliati a qualche chiesa, e tre quarti d’essi andavano regolarmente o di tanto in tanto in chiesa. Dei 2.317 delinquenti esaminati dal dott. William Wattenberg dell’Università Wayne di Detroit, il 43,5 per cento andavano regolarmente in chiesa e il 25,5 per cento vi andavano di tanto in tanto. Ed è stato anche riscontrato che un numero sorprendentemente alto di delinquenti minorili portati dinanzi ai tribunali di Boston e di New York erano regolari frequentatori di chiesa, secondo uno studio della Scuola Teologica di Harvard”, dice Parent’s Magazine del novembre 1960. Non fa questo pensare che vi è una decisa deficienza nel programma educativo di queste chiese? Sì, vi è “fame . . . d’ascoltare la parola del Signore”. — Amos 8:11, Na.
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