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Domande dai lettori (1)La Torre di Guardia 1963 | 1° marzo
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Domande dai lettori
● Possono Satana e i suoi demoni leggere nella nostra mente? — M. C., Stati Uniti.
Non v’è nulla nelle Scritture che indichi che Satana e i suoi demoni possano leggere nella nostra mente o nei nostri pensieri. Anzi, le Scritture ci fanno capire che solo Dio può leggere nella mente dell’uomo: “L’uomo riguarda all’apparenza, ma l’Eterno riguarda al cuore”. Inoltre ci vien detto riguardo a Dio: “Non v’è creatura alcuna che sia occulta davanti a lui; ma tutte le cose sono nude e scoperte dinanzi agli occhi di Colui al quale abbiam da render ragione”. — 1 Sam. 16:7; Ebr. 4:13, VR.
Tuttavia è molto probabile che i demoni, a motivo dell’intelligenza superiore e di migliori facoltà di osservazione, possano scoprire quello che è nella mente dell’uomo dalle sue azioni ed espressioni facciali. Perciò quando un uomo va contro Matteo 5:28, lo si può capire dal suo viso, e quindi uno può dire quello che gli passa per la mente anche se non può leggere in essa. Quindi essi possono approfittare delle debolezze che l’uomo manifesta per tentarlo e indurlo a peccare.
Ciò mette in risalto l’importanza di coltivare buoni pensieri e confidare in Geova. Quando entrano nella mente cattivi pensieri, questi devono essere respinti immediatamente; non bisogna coltivarli, facendo strada al peccato. (Giac. 1:14, 15) Piuttosto, tenetevi vicini a Dio mediante la preghiera e meditando sulla sua Parola, perché con ciò sarete protetti dai cattivi desideri e dalle tentazioni del Diavolo e dei suoi demoni. — Giac. 4:7, 8; Filip. 4:8, 9.
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Domande dai lettori (2)La Torre di Guardia 1963 | 1° marzo
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Domande dai lettori
● Considerando Proverbi 22:6, perché a volte i figli allevati da dedicati genitori cristiani si allontanano dalla via di Geova nella quale sono stati ammaestrati? — L. G., Stati Uniti.
In Proverbi 22:6 (VR) leggiamo: “Inculca al fanciullo la condotta che deve tenere; anche quando sarà vecchio non se ne dipartirà”. Se quelli che sono stati allevati nella via di Geova si allontanano da essa una volta divenuti adulti, si può dire che molto probabilmente qualcosa mancava nell’educazione impartita loro. Può darsi che i genitori non siano stati abbastanza coscienziosi o scrupolosi, né abbastanza severi, o che non abbiano avuto abbastanza amore. Inoltre, può darsi che non abbiano dato il buon esempio che avrebbero potuto dare. Perciò, benché essi fossero apparentemente allevati nella via retta, perché avevano dei genitori cristiani, può darsi che effettivamente non sia stato così.
Tuttavia, non possiamo escludere le eccezioni. Dobbiamo dunque concludere che Proverbi 22:6 vuol dire che le probabilità, le forze o i fattori implicati nel dovuto ammaestramento sono tali da rendere più che probabile che i figli, una volta divenuti adulti, non si allontanino dalla retta via; ma non che non vi possano essere eccezioni.
D’altra parte, non si può negare che non tutti i figli tristemente trascurati dai genitori hanno fatto una brutta fine. Ma ciò non significa che, a motivo di tali eccezioni, non sia necessario prestare attenzione ai figli o che sia inutile addestrarli nella retta via.
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Domande dai lettori (3)La Torre di Guardia 1963 | 1° marzo
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Domande dai lettori
● Perché la Traduzione del Nuovo Mondo (inglese) dice che Giuseppe pensò di divorziare da Maria, dal momento che non erano ancora sposati? — H. M., Stati Uniti.
In Matteo 1:18, 19 leggiamo: “La nascita di Gesù Cristo avvenne in questo modo. Nel tempo in cui sua madre Maria era promessa sposa a Giuseppe, fu trovata incinta per opera dello spirito santo, prima che si unissero. Comunque, Giuseppe suo marito, essendo giusto e non volendo farne un pubblico spettacolo, intendeva divorziare segretamente da lei”.
Il racconto indica perciò che Maria era solo fidanzata e non ancora sposata con Giuseppe. Tuttavia, la parola “divorziare” è usata correttamente in questo caso, perché tra gli Israeliti si riteneva che la donna fidanzata avesse gli stessi obblighi della donna sposata. Perciò quando una ragazza era trovata colpevole di fornicazione ella e l’uomo, se era anch’egli celibe, dovevano sposarsi. Ma se una ragazza fidanzata aveva relazione con un altro uomo, veniva lapidata come fosse un’adultera. A motivo della natura vincolante che aveva a quell’epoca il fidanzamento è corretto dire che Giuseppe pensò di divorziare da Maria anche se non era ancora stata celebrata la cerimonia nuziale per unirli in matrimonio. — Deut. 22:22-29.
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