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  • Domande dai lettori (1)
    La Torre di Guardia 1970 | 15 luglio
    • Paolo subito dopo aver citato questo proverbio. Le sue successive parole sono: “Non vi fate vincere dal male, ma vincete il male col bene”. — Rom. 12:20, 21.

      Ma supponiamo che questi figurativi carboni ardenti non inteneriscano il cuore del nemico, che dire allora? C’è allora il conforto e la soddisfazione delle parole conclusive di Proverbi 25:22: “E Geova stesso ti ricompenserà”. Questa promessa in se stessa mostra che i “carboni ardenti” non hanno lo scopo di nuocere al nemico né indicano che si goda del disagio del nemico. Se facciamo ciò ch’è nobile e giusto, sia che gli altri lo apprezzino o no, e sia che noi ne riceviamo personalmente beneficio o no, direttamente o immediatamente, possiamo essere certi che Geova Dio ne prende nota e al suo tempo fissato ci ricompenserà. E non è a Lui che rendiamo servizio e cerchiamo di piacere?

  • Domande dai lettori (2)
    La Torre di Guardia 1970 | 15 luglio
    • Domande dai lettori

      ● Considerando ciò ch’è scritto in Matteo 5:44, è sbagliato pregare perché venga Armaghedon? — B. S., U.S.A.

      Nel Sermone del Monte Gesù disse, in Matteo 5:44: “Continuate ad amare i vostri nemici e a pregare per quelli che vi perseguitano”.

      Alcuni hanno erroneamente dedotto da queste parole che sia sbagliato attendere il giudizio e la punizione dei nemici di Dio. Che Gesù non intendesse questo è mostrato dal fatto che riconobbe che alcuni sono condannati all’eterna distruzione nella Geenna. Egli disse ad alcuni oppositori nel suo giorno: “Serpenti, progenie di vipere, come sfuggirete al giudizio della Geenna?” (Matt. 23:33) A quali nemici pensava dunque Gesù, per i quali i cristiani devono pregare?

      Cristo parlava di persone che perseguitano i discepoli di Cristo per ignoranza. I cristiani possono pregare perché queste persone aprano gli occhi per vedere la verità riguardo a Geova e al suo promesso nuovo ordine. Anche di fronte all’opposizione, i cristiani non reagiscono con malizia, minacce o odio, ma continuano a mostrare amore basato sul principio. (1 Piet. 2:23) Sanno che spesso la persecuzione è causata dall’ignoranza dei persecutori. Infatti, l’apostolo Paolo scrisse: “Prima [ero] bestemmiatore e persecutore e insolente. Tuttavia, mi fu mostrata misericordia, perché ero nell’ignoranza e agivo per mancanza di fede”. — 1 Tim. 1:13.

      Comprendendo ciò, i cristiani non manifestano lo spirito di vendetta oggi così predominante, quello di rendere male per male. Non è questa la condotta che devono seguire. Paolo consigliò: “Continuate a benedire quelli che perseguitano; benedite e non maledite. Non rendete a nessuno male per male”. (Rom. 12:14, 17) Quindi, i cristiani evitano di reagire nella maniera in cui reagirono Giacomo e Giovanni allorché, per l’inospitalità mostrata, volevano far scendere il fuoco dal cielo e annientare un certo villaggio samaritano. Giustamente, Gesù li rimproverò per tale attitudine. (Luca 9:52-55) Evitando così l’attitudine vendicativa, i cristiani non pregano o non sperano che Armaghedon venga presto per spazzar via una certa persona che sul momento può perseguitare i cristiani o che ha agito in modo inospitale verso la buona notizia del Regno. Geova è stato paziente finora, e i cristiani dovrebbero sforzarsi di imitarlo. Manifestando pazienza e amore basato sul principio ‘mostrano d’esser figli del Padre loro che è nei cieli’. — Matt. 5:45; 2 Piet. 3:9.

      Significa tutto questo che sia sbagliato pregare per la venuta di Armaghedon? Ebbene, è sbagliato pregare per la venuta del regno di Dio? No, e Matteo 5:44 non contraddice ciò per cui Gesù disse ai suoi discepoli di pregare: “Venga il tuo regno. Si compia la tua volontà, come in cielo, anche sulla terra”. (Matt. 6:10) Che cosa significa questo? Include il combattimento della “guerra del gran giorno dell’Iddio Onnipotente”, che avrà come risultato la distruzione dei regni umani, così che si possa compiere la volontà di Dio sulla terra come in cielo. — Riv. 16:14-16; Dan. 2:44.

      Con tale preghiera non si chiede a Dio la rapida distruzione di qualcuno che forse perseguita i cristiani. Ma si chiede che venga la fine del presente sistema di cose malvagio al tempo fissato da Dio. Geova può leggere i cuori e determinare chi è degno dell’eterna distruzione nella Geenna. (Prov. 21:2) Quando noi che non possiamo leggere i cuori lasciamo a Dio tale giudizio, evitiamo la trappola di divenire vendicativi e aspri. Possiamo così concentrarci nel fare il bene e nel mostrare l’amore basato sul principio che è il segno distintivo dei veri cristiani. — Giov. 13:34, 35.

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