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Domande dai lettori (3)La Torre di Guardia 1952 | 1° dicembre
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circoncisi, che erano consanguinei dei Giudei, condividevano la speranza giudaica d’un futuro Messia. Questi proseliti essendo strettamente associati ai Giudei, non si considerava che fossero separati come gli altri Gentili. Perciò essi udirono la predicazione di Gesù, credettero e furono accolti nelle congregazioni cristiane alcuni anni prima che l’evangelo giungesse al Gentile non circonciso Cornelio. Ecco perché l’evangelista Filippo poté andare alle città samaritane e predicare, e convertire l’eunuco etiope, e gli apostoli in Gerusalemme si sentirono liberi d’inviare Pietro e Giovanni ai Samaritani. Pietro non mostrò alcuna esitazione di predicare a questi non-Giudei. Ma come esitò quando per la prima volta fu istruito mediante una visione di andare dagli incirconcisi non Giudei! (Atti 8:5, 14, 27-39; 10:9-48) Fu il fatto dei Gentili incirconcisi che venivano accettati che fece precipitare un’accesa controversia, non il semplice fatto che erano Gentili. (Atti 11:1-3; 15:1, 2) Questo avvenne perché i Gentili che erano proseliti, e quindi circoncisi, erano stati accettati sempre, senza controversia. Tali proseliti, essendo stati generati dallo spirito e facendo parte della congregazione cristiana, avrebbero naturalmente partecipato agli emblemi del Memoriale, sin da principio. — Atti 2:10, 41, 42.
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Domande dai lettori (4)La Torre di Guardia 1952 | 1° dicembre
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Domande dai lettori
◆ Alcuni sostengono che ad Harmaghedon vi saranno tre classi: le pecore che sopravvivono, i capri che sono eternamente distrutti, e gl’ignari o irresponsabili che muoiono ma saranno risuscitati, e che in quest’ultima classe vi saranno i bambini. È questo esatto? — L. P., Montana.
Noi non conosciamo nessun fondamento scritturale per tale punto di vista. La parabola delle pecore e dei capri indica che le nazioni vengono separate in due classi, non in tre. I capri destinati all’eterno annientamento non sono soltanto quelli che perseguitarono i fratelli di Gesù. La parabola rimprovera i capri, non per quello che fecero, ma per quello che mancarono di fare, per la loro indifferenza e mancanza d’interesse verso i suoi fratelli. — Matt. 25:45.
Molti che non vengono mai in contatto con l’unto rimanente approvano nondimeno quello che gli altri fanno perseguitando o mancano di fare in quanto al dare aiuto. La Bibbia indica una comune responsabilità, dove una comunità appoggia i governanti che perseguitano il popolo di Geova. Non subirono gli Egiziani le piaghe a causa della durezza di cuore di Faraone? Non patirono gli Amalechiti per generazioni successive a causa dell’opposizione di Amalek contro Israele nel deserto? Non furono le intere famiglie, compresi i piccoli fanciulli, di Kore e Dathan e Abiram inghiottite nella distruzione a causa della ribellione dei capi di famiglia? Non arrecò Acan per la sua cupidigia la morte non soltanto a se stesso ma anche ai suoi figli e figlie? Anche Davide portò la morte sopra il suo popolo con le sue trasgressioni. (Eso. 5:1, 2; 9:13-16; 17:8, 14, 16; 20:5, 6; Num. 16:23-33; Gios. 7:24, 25; 2 Sam. 24:10-17) Ora, chi sarà tanto avventato e commetterà la follia di atteggiarsi a più giusto di Dio dicendo che Egli sbagliò in tali procedure? — Deut. 32:4.
In armonia con la parabola delle pecore e dei capri, Ezechiele capitolo 9 mostra soltanto due classi, quelli segnati per la preservazione e i non segnati destinati alla distruzione. E in quest’ultima classe rimarcate che i bambini erano inclusi, per essere uccisi senza pietà. Questo è un quadro profetico della distruzione di Harmaghedon. In un tempo di giudizio Gesù disse: “Se un cieco guida un altro cieco, ambedue cadranno nella fossa”. Questo significa non solo ecclesiastici e laici ma anche genitori e bambini. Se un genitore sceglie di peccare contro lo spirito santo ad onta degli eterni interessi della sua prole, il genitore ne ha allora la responsabilità. In quello stesso tempo di giudizio Paolo e Barnaba dissero ai Giudei: “Era necessario che la parola di Dio fosse annunziata per prima a voi. Ma poiché la respingete e non vi giudicate degni della vita eterna, ecco! noi ci volgiamo alle nazioni”. (Atti 13:46, NW) Quei Giudei si resero responsabili del destino della loro prole, non Paolo e Barnaba.
I genitori devoti ai loro figli eviteranno nell’interesse della loro prole vie errate, seguendo invece i giusti sentieri in modo da mettere i loro figli nella via della preservazione. “Geova conosce quelli che gli appartengono,” e questo significa pure i piccoli fanciulli ad Harmaghedon i genitori dei quali appartengono a Geova e i quali cercano di allevarli conforme alla Parola di Dio. (Deut. 6:6, 7; Efes. 6:4; 2 Tim. 2:19, NW) Ai Cristiani genitori di piccoli fanciulli è fatta la promessa: “Altrimenti, i vostri figli sarebbero in realtà impuri, ma ora essi sono santi”. — 1 Cor. 7:14, NW.
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Domande dai lettori (5)La Torre di Guardia 1952 | 1° dicembre
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Domande dai lettori
◆ Sarebbe saggio per un testimonio di Geova dire ch’egli accetta come dal Signore e come verace ciascuna edizione de La Torre di Guardia anche prima d’aprirla? o dovrebbe dire ch’essa è provveduta dallo “schiavo fedele e discreto” ma ch’egli intende provare ogni cosa prima di accettarla? — L. P., Montana.
Se il Padre celeste non darebbe una pietra o un serpente o uno scorpione a un figliuolo che gli chiedesse pane o pesce o un uovo, e se La Torre di Guardia è un dono di Geova mediante Cristo per tramite dello “schiavo fedele e discreto”, dobbiamo noi prendere in mano ciascuna edizione de La Torre di Guardia come se dovessimo esser colpiti da una pietra o morsi da un serpente o punti da uno scorpione? (Matt. 7:7-11; Luca 11:9-13, NW) Dobbiamo noi essere dubbiosi e sospettosi riguardo a ciascuna susseguente edizione? I Bereani prima “ricevettero la parola con la massima prontezza di spirito”, e poi si misero “esaminando attentamente le Scritture ogni giorno per vedere se queste cose stavano così”. (Atti 17:11, NW) Perciò noi dovremmo ricevere La Torre di Guardia come uno strumento che
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