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  • g76 8/11 pp. 3-4
  • È pratico trattare gli altri come se stessi?

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  • È pratico trattare gli altri come se stessi?
  • Svegliatevi! 1976
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  • Benefici per se stessi
  • Buona relazione con il Creatore
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Svegliatevi! 1976
g76 8/11 pp. 3-4

È pratico trattare gli altri come se stessi?

LA VITA è veramente piacevole quando si è trattati con riguardo! Ma oggi molti pensano poco a come le loro parole e azioni influiscono su altri. Essi si attendono che i loro simili siano gentili e corretti verso di loro. Ma allo stesso tempo forse non ci pensano due volte ad approfittare degli altri.

Essi possono condannare gli errori dei loro simili mentre giustificano le proprie gravi mancanze morali. Possono essere indignati per furti e violenze carnali che avvengono nella loro città. Tuttavia trascurano il fatto che essi stessi sono colpevoli di altre violazioni. In che modo? Possono dichiarare il falso riguardo alle loro entrate per ottenere agevolazioni fiscali, imbrogliare i clienti, starsene senza far nulla sul lavoro, o commettere adulterio o avere rapporti sessuali prematrimoniali. Mentre condannano i pregiudizi religiosi e razziali quando sono in minoranza, essi stessi possono calpestare i diritti di altri se in seguito riescono ad avere maggior potere o controllo.

Molti sono come la nazione preminente che predica la “pace” ma vende più armi di qualsiasi altra nazione. Sono come le nazioni che soffrirono sotto il dominio coloniale ma, appena ottenuta l’indipendenza, divennero esse stesse oppressive.

Comunque una delle più antiche guide del buon vivere, la Bibbia, consiglia di non applicare ad altri una norma di vita diversa dalla propria. Essa afferma: “La bilancia ingannatrice è qualche cosa di detestabile a Geova”. (Prov. 11:1) “Tutte le cose . . . che volete che gli uomini vi facciano, anche voi dovete similmente farle loro”. (Matt. 7:12) “Non siate debitori di nulla a nessuno, se non d’amarvi gli uni gli altri . . . L’amore non fa male al prossimo”. (Rom. 13:8, 10) Ma in un mondo disonesto è realmente pratico seguire ciò che suggeriscono le Scritture?

Chiediti: La mancanza di riguardo per i consigli della Bibbia è risultata un bene per il genere umano? Sicuramente la risposta è più che ovvia. Frode, corruzione, delitti e violenza rendono la vita quotidiana sempre più difficile per milioni di persone. In molti luoghi bisogna stare di continuo in guardia per non farsi ingannare. Le case commerciali devono aumentare i prezzi per compensare le perdite dovute ai furti di impiegati e clienti, o per coprire le spese di accresciute misure di sicurezza. La disonestà sotto forma di lavoro scadente o uso di materiali da costruzione di qualità inferiore può provocare seri danni e perfino incidenti mortali. Il danno mentale ed emotivo che deriva dal calpestare i diritti degli altri è incalcolabile.

Mentre una persona può pensare di dover badare esclusivamente ai propri interessi per sopravvivere in questo mondo, ignorando i diritti degli altri non migliorerà certo le relazioni con i suoi simili. Non farà che contribuire anch’essa alla spiacevole condizione derivante dal disprezzo per i giusti princìpi.

In effetti, chi s’interessa sinceramente del prossimo riceve grandi ricompense. In che modo?

Benefici per se stessi

Uno dei grandi benefici che derivano a quelli che sostengono i giusti princìpi è la felicità e soddisfazione personale. Questo è in armonia con le parole di Gesù Cristo: “Vi è più felicità nel dare che nel ricevere”. — Atti 20:35.

Senza dubbio hai osservato come opera questo principio. Fra le persone più felici vi sono quelle che in realtà si curano dei propri simili. Provano piacere a rendersi utili e servizievoli. Contente di ciò che hanno, non cercano avidamente di avere di più né si preoccupano eccessivamente di questioni finanziarie. D’altra parte, chi è avaro o avido non è mai soddisfatto di ciò che ha. Quando dà, lo fa con riluttanza, perché vi è costretto o per qualche altro motivo. Per esempio, può desiderare di assicurarsi qualche favore da chi riceve il dono. Perde la gioia che deriva dal rendere felici altri dando altruisticamente tempo, energie o beni.

Chi tratta gli altri come desidera esser trattato spesso si guadagna il rispetto e l’ammirazione dei suoi simili. La sua condotta fa appello alla loro coscienza, a quell’interiore senso del bene e del male innato nel genere umano. Inoltre, non è il lavoratore onesto e fidato preferito dai datori di lavoro a chi è disonesto, indegno di fiducia e pigro? Anche chi è privo di scrupoli non preferisce forse trattare con persone di cui può fidarsi?

Gli uomini e le donne di principio conservano anche il rispetto di se stessi. Non sono afflitti da una cattiva coscienza. La loro vita è libera dal timore d’essere smascherati e disonorati come cittadini illegali. Godono pace mentale perché sanno che la loro condotta è irreprensibile.

Buona relazione con il Creatore

Soprattutto, quelli che non cedono alla tentazione di adottare un atteggiamento egoistico possono mantenere una buona reputazione dinanzi al Creatore, Geova Dio. Cercando di condursi rettamente e operando per il bene di altri, ubbidiscono al consiglio di Gesù Cristo: “Fatevi borse che non si consumino, un tesoro che non venga mai meno nei cieli dove non s’avvicina il ladro né la tignola consuma”. — Luca 12:33.

Dando altruisticamente, il servitore di Dio acquista un’eccellente reputazione presso l’Altissimo. Questa reputazione è come un tesoro depositato in cielo. Né la tignola né la ruggine né alcun’altra cosa può distruggerla. È un vero tesoro, poiché Geova Dio ricompenserà le persone secondo la reputazione che si saran fatta presso di lui. Per esempio, riguardo a colui che dà con un motivo puro, senza attirare l’attenzione su di sé, Gesù Cristo disse: “Il Padre tuo che vede nel segreto ti ricompenserà”. — Matt. 6:4.

Inoltre, gli approvati servitori di Dio riceveranno il dono più grande di tutti. Quale? La vita eterna in un giusto nuovo ordine, dove i problemi derivanti dal vivere secondo una doppia norma saranno cose del passato. La Bibbia ci dice: “Il dono che dà Dio è la vita eterna mediante Cristo Gesù nostro Signore”. (Rom. 6:23) E “noi aspettiamo nuovi cieli e nuova terra, e in questi dimorerà la giustizia”. — 2 Piet. 3:13.

Trattare i tuoi simili come vorresti essere trattato tu è davvero pratico. In tal modo eviti di offendere inutilmente altri e, invece, fai appello alla loro coscienza. Mantieni felicità, contentezza e rispetto di te stesso. Soprattutto, l’osservanza dei giusti princìpi aiuta a mantenere un’eccellente relazione con Geova Dio, una relazione che potrà durare per tutta l’eternità.

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