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“Entrate per la porta stretta”La Torre di Guardia 1957 | 15 maggio
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vergognose notizie di un grande aumento nella criminalità e nelle indescrivibili immoralità. Nella Bibbia inglese, The Interpreters Bible, un ecclesiastico scrive: “Noi abbiamo ceduto a convenzioni, pratiche e mire che sono del tutto in contrasto con gli ideali e lo spirito della religione che professiamo”.
Non potrebbe essere diversamente dato che i capi religiosi abbandonano i princìpi divini come quello della separazione dal mondo. Il principio biblico è questo: “Non amate né il mondo né le cose del mondo”. “L’amicizia col mondo è inimicizia con Dio”. (1 Giov. 2:15; Giac. 4:4, NM) Per egoistico vantaggio, per acquistare favore agli occhi degli uomini, i capi religiosi hanno sacrificato giusti princìpi. Il risultato è ciò che dice il professor C. J. Hayes nel suo libro Essays on Nationalism: “Per noi che viviamo nell’Occidente è manifesto che il Cristianesimo è divenuto per un vasto numero di persone un accessorio al nazionalismo”. Questo non è un semplice compromesso col mondo; è una resa incondizionata al mondo!
“Entrate per la porta stretta”, dichiarò Cristo, “perché larga e spaziosa è la via che conduce alla distruzione, e molti sono quelli che vi passano; mentre stretta è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e pochi sono quelli che la trovano”. — Matt. 7:13, 14, NM.
I pieghevoli ecclesiastici della Cristianità, per indurre interi Stati e nazioni a seguirli, hanno preso di mira la porta stretta con i cannoni di assedio di espedienti. Demolendo la porta stretta di princìpi divini con salva dopo salva di compromesso gli ecclesiastici hanno condotto la massa del popolo per una porta che è ora la più larga possibile.
“Entrate per la porta stretta” fu il consiglio di Gesù. Vi siete entrati voi?
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Quando tutti gli uomini adoreranno di nuovo un solo DioLa Torre di Guardia 1957 | 15 maggio
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Quando tutti gli uomini adoreranno di nuovo un solo Dio
1. Il 6 dicembre 1956, che cosa notarono due dirigenti di una società editrice di New York sul Colle di Marte, in Atene?
IL 6 dicembre del 1956 il presidente e vicepresidente di una nota società editrice internazionalea salivano sul Colle di Marte in Atene, Grecia. I pagani Greci dell’antichità chiamarono il colle Areopàgo. Gradini di pietra conducono alla sommità. All’inizio di questi gradini i due uomini si fermarono. Guarda! Una lastra di bronzo incastrata nella roccia a destra dei gradini! Vi è una scritta in parole del comune linguaggio greco di diciannove secoli fa. Le parole sono infatti una citazione della Sacra Bibbia. Sì, sono di quella parte della Bibbia che fu inizialmente scritta in greco ai Cristiani e che in genere si chiama “Il Nuovo Testamento”. Le parole citate sono tratte dal suo libro degli Atti degli Apostoli, capitolo diciassette, versetti da ventidue a trenta. Tradotte in moderno
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