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Domande dai lettori (2)La Torre di Guardia 1981 | 1° gennaio
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[paidion, in greco]” al tempio di Gerusalemme. Lì Gesù fu visto da Simeone e dalla profetessa Anna. — Luca 2:1-38; Lev. 12:2-4.
Nel successivo versetto del suo racconto (2:39), Luca aggiunge: “E quando ebbero osservato ogni cosa secondo la legge di Geova, tornarono in Galilea nella loro città di Nazaret”. Ma che dire dei cosiddetti “tre Re Magi”? Quando andarono a trovare Gesù, e dove?
Matteo narra che, “essendo Gesù nato in Betleem”, certi uomini vennero a Gerusalemme dall’Oriente. La tradizione vuole che fossero tre (forse perché portarono tre specie di doni: oro, incenso e mirra). Ma la Bibbia non lo specifica. Né li chiama “Re”. Li chiama invece magoi (da cui “magi” o “maghi”). (Matt. 2:1) Anziché considerarli semplici “saggi”, il professor A. T. Robertson spiega:
“Qui in Matteo sembra trattarsi piuttosto di astrologi. Babilonia era la patria dell’astrologia”. — Word Pictures in the New Testament, Vol. I, p. 15.
Matteo narra che dopo essersi fermati a Gerusalemme e aver parlato col re Erode, questi astrologi andarono a “Betleem”. Dopo aver presentato i loro doni sarebbero dovuti tornare da Erode per dirgli dove si trovava il bambino. Ma Dio intervenne, facendo prendere agli astrologi un’altra strada. Disse poi a Giuseppe di fuggire in Egitto, perché Erode voleva uccidere Gesù. — Matt. 2:1-15.
Alla luce di ciò che dicono Matteo e Luca, ci si potrebbe chiedere quando gli astrologi fecero visita a Gesù. Non è ragionevole pensare che ciò sia avvenuto nei 40 giorni della purificazione, perché Luca dice che alla fine di quel periodo la famiglia si recò a Gerusalemme, mentre da Matteo sappiamo che subito dopo la visita degli astrologi Giuseppe prese la famiglia e fuggì in Egitto. Sembra quindi che, dopo aver presentato il bambino al tempio di Gerusalemme, la famiglia sia tornata a Betleem con l’intenzione di stabilirsi nella città di Davide, dalla quale doveva venire il Messia, e che lì siano stati poi visitati dagli astrologi.
Matteo 2:11 dice che gli astrologi, “entrati nella casa videro il fanciullino”. Perciò a quel tempo Giuseppe, Maria e Gesù vivevano in una casa e non in una stalla come spesso vengono erroneamente raffigurati. Inoltre, Matteo usa la parola greca paidion, che si può applicare sia a un neonato (Giov. 16:21), sia a un bambino più grande, in grado di parlare e giocare all’aperto. (Luca 7:32) Perciò all’epoca Gesù poteva già avere diversi mesi.
A indicare che non era più un neonato c’è il fatto che, quando gli astrologi non tornarono da Erode, questi ordinò l’uccisione di “tutti i fanciulli di Betleem e di tutti i suoi distretti, dall’età di due anni in giù, secondo il tempo del quale si era accuratamente informato dagli astrologi”. (Matt. 2:16) Le prove indicano che Gesù nacque verso il 1º ottobre del 2 a.E.V., e che Erode morì nell’anno 1 a.E.V. o agli inizi dell’1 E.V.a Perciò Gesù poteva avere anche un anno o più quando gli astrologi lo visitarono. Forse erano venuti dalla zona di Babilonia, dopo un viaggio che poteva aver richiesto diversi mesi. Calcolando da quando avevano visto la “stella” a est, Erode poté aver incluso un ampio margine di tempo per essere certo che Gesù venisse ucciso.
Perché allora Luca 2:39 sembra indicare che Giuseppe portasse direttamente la famiglia da Gerusalemme a Nazaret, senza tornare a Betleem?
Pare che Luca abbia semplicemente omesso gli avvenimenti intermedi (il ritorno da Gerusalemme a Betleem, la visita degli astrologi e la fuga in Egitto), come Matteo non dice nulla della visita dei pastori o del viaggio a Gerusalemme, allorquando Simeone e Anna videro Gesù. Senz’altro gli astrologi non fecero visita a Gesù a Nazaret, perché Matteo lo esclude; e a Nazaret Gesù non sarebbe stato in pericolo, dato che l’ordine era di uccidere i bambini a ‘Betleem e nei suoi distretti’.
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Programma di studioLa Torre di Guardia 1981 | 1° gennaio
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Programma di studio
1º febbraio: Il “pastore eccellente” e il “piccolo gregge”. Pagina 17. Cantici: 41, 1.
8 febbraio: Il “pastore eccellente” e le sue “altre pecore”. Pagina 22. Cantici: 29, 65.
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L’inferno non è caldo!La Torre di Guardia 1981 | 1° gennaio
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L’inferno non è caldo!
Da molto tempo le chiese insegnano che i malvagi sono tormentati nell’inferno. Ma la Bibbia non lo dice.
La verità biblica sulla condizione dei morti è uno dei tanti argomenti trattati dalle riviste quindicinali La Torre di Guardia e Svegliatevi!. Perché non leggerle regolarmente? Per ricevere entrambe le riviste in abbonamento annuo, inviate solo L. 5.000 a Watch Tower, Via della Bufalotta 1281, 00138 Roma.
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