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“Persevera nella tua opera”La Torre di Guardia 1950 | 15 luglio
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vita ci troviamo di fronte a molte responsabilità. Alcuni di noi apprendono la verità dopo aver formato una famiglia, e queste famiglie non credono sempre alle Scritture come ci crediamo noi. Qualche volta esse mettono ogni possibile ostacolo sulla nostra via tentando così di non farei perseverare nella nostra adorazione. Su di noi è la responsabilità di provvedere ai bisogni dei membri della nostra famiglia, che come Cristiani siamo lieti di farlo. “Che se uno non provvede ai suoi, e principalmente a quelli di casa sua, ha rinnegato la fede, ed è peggiore dell’incredulo”. (1 Tim. 5:8) Anche quando fanno opposizione alle nostre buone opere noi dobbiamo procurare il necessario per vivere se abbiamo la famiglia a carico. E può capitare che alla fine i nostri famigliari accettino la verità; così avremo guadagnato la nostra famiglia per il Signore stabilendo un fedele esempio di fede e di buone opere.
24. Perché si deve perseverare nell’opera malgrado l’opposizione della famiglia? In che modo?
24 Il consiglio sul modo di sormontare l’opposizione della famiglia si trova nelle parole di Gesù in Matteo 10:34-39: “Non pensate ch’io sia venuto a metter pace sulla terra; non son venuto a metter pace, ma spada. Perché son venuto a dividere il figlio da suo padre, e la figlia da sua madre, e la nuora dalla suocera; e i nemici dell’uomo saranno quelli stessi di casa sua. Chi ama padre o madre più di me, non è degno di me, e chi ama figliuolo o figliuola più di me, non è degno di me; e chi non prende la sua croce e non vien dietro a me, non è degno di me. Chi avrà trovato la vita sua la perderà; e chi avrà perduto la sua vita per cagion mia, la troverà”. Gesù mostrò che vi sarebbero state notevoli crisi nelle famiglie che avrebbero accettato Cristo e avrebbero proceduto nella retta via. Nessun Cristiano deve permettere che l’opposizione della famiglia lo trattenga dal servire Geova Dio e Cristo, ma il Cristiano deve far precedere l’amore di Cristo ad ogni altra cosa, altrimenti non potrebbe dimostrarsi degno. Se qualche membro della famiglia diventasse così violento da toglier la vita al Cristiano credente, Cristo gli restituirebbe la vita al tempo del Regno; ma chi tornasse alla inattività per salvare la sua vita, si renderebbe alla fine inviso al Datore della vita e perderebbe la vita eterna. Considerando l’amore del Signore di prima importanza e le altre cose necessarie come secondarie noi persevereremo dovutamente nella nostra opera.
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Come perseverare in essaLa Torre di Guardia 1950 | 15 luglio
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Come perseverare in essa
1. Come tendono gli affari e i beni di questo mondo a farci rallentare la nostra opera?
PER sostentare la nostra vita dobbiamo avere una certa quantità dei beni di questo mondo. Costituiranno i beni di questo mondo un ostacolo alla nostra opera cristiana? Ci lasceremo noi prendere nel laccio del nemico per paura di perdere uno stabile guadagno procurato dal nostro lavoro secolare? Sovente viene esercitata pressione su quelli che hanno assunto il servizio di Dio. Essi sono boicottati nei loro affari, particolarmente nelle località come il Quebec, dove la falsa religione ha il sopravvento. Vi potrebbero essere semplici minacce di perdite finanziarie o negli affari. Sappiamo che se rimane in noi egoismo od orgoglio, questo sarà messo in opera dal nostro avversario per farci rallentare il nostro lavoro. Questa è un’altra difficile prova per la fede del Cristiano. Il Signore ha promesso di provvedere a tutti i bisogni dei suoi servitori. (Matt. 6:33) Sarà la loro fede abbastanza forte? Si affideranno essi alla Parola del Signore? Sul fondamento della sua conoscenza e della sua fede, l’apostolo Paolo fece una dichiarazione relativa alla posizione del Cristiano giudizioso: “Avendo di che nutrirci e di che coprirci, saremo di questo contenti. Ma quelli che vogliono arricchire cadono in tentazione, in laccio, e in molte insensate e funeste concupiscenze, che affondano gli uomini nella distruzione e nella perdizione. Poiché l’amor del denaro è radice d’ogni sorta di mali; e alcuni che vi si sono dati, si sono sviati dalla fede e si sono trafitti di molti dolori”. — 1 Tim. 6:8-10.
2. Quale parte tendono di avere attrazioni mondane e le nostre concupiscenze?
2 Satana tenta di rendere le cose di questo mondo lusinghevoli per quelli che sono impegnati nell’opera di Dio. Molte concupiscenze della carne guerreggiano contro le cose spirituali. (1 Cor. 10:6-11; Giac. 1:14, 15; 1 Piet. 2:11) Ci sono dei piaceri di questa vita che potrebbero prenderci tutto il nostro tempo consacrato. Se abbiamo abbondanza di beni di questo mondo possiamo diventare paurosi di perdere gli agi della vita per conto dell’opera. Le attrazioni del vecchio mondo potrebbero indurci a riguardare indietro. Questo accadde ai giorni dei primi Cristiani e continua ad accadere ai giorni nostri. L’apostolo Paolo, infatti, lo attestò scrivendo (2 Tim. 4:9, 10): “Studiati di venir tosto da me; poiché Dema, avendo amato il presente secolo, mi ha lasciato e se n’è andato a Tessalonica”. Dema aveva grandi opportunità di servire Dio in compagnia dell’apostolo Paolo, ma le perdette perché non perseverò nella sua opera. Mettendosi per la via che egli scelse non poteva far altro che perdere le occasioni di ottenere la vita eterna, il che evidentemente avvenne.
3. Come tendono ad operare le maldicenze e le discordie?
3 Il nostro astuto nemico adopera anche altri metodi per indurre i servitori di Dio a rallentare la loro andatura. Egli semina disaccordo tra i fratelli. Il mondo sparla sovente di noi; ma quando la maldicenza proviene dalla bocca di quelli che sono associati all’opera non si sopporta con facilità. Essa ferisce profondamente. Se la nostra fede non è forte, possiamo restare
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