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È viva la vostra fede?La Torre di Guardia 1978 | 1° febbraio
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tutte le nazioni’. — Matt. 24:14; 28:19, 20.
Partecipate ubbidientemente a questa attività di predicare il Regno e fare discepoli? Le Scritture ci assicurano che anche quest’opera ha il sostegno angelico e sarà portata a termine come Dio vuole. (Riv. 14:6) Come si è notato sopra, l’antico Israele non ebbe fede e zelo per adempiere il comando di Dio di sterminare i Cananei. Così oggi i cristiani devono stare attenti a non far raffreddare il proprio zelo per l’opera che Gesù affidò ai suoi seguaci.
E come Israele aveva ricevuto da Dio il mandato di ‘non concludere nessun patto’ con i Cananei, così i cristiani hanno ricevuto il comando: “Non siate inegualmente aggiogati con gli increduli. . . . ‘Perciò uscite di mezzo a loro e separatevi’, dice Geova, ‘e cessate di toccare la cosa impura’”. (2 Cor. 6:14-17) Avete dimostrato che la vostra fede è veramente viva, separandovi da ogni impurità del mondo?
A causa della sua infedeltà e disubbidienza a Dio, Israele fu rimproverato e pianse a Bochim. Oggi una simile infedeltà può portare a un tipo di pianto anche più grave. In che modo?
Il fatto che il “segno” dato da Gesù si adempie in tutta la terra indica che dall’anno 1914 viviamo durante la ‘presenza e il termine del [presente] sistema di cose’. (Matt. 24:3–25:46) Fu riguardo all’attuale generazione, perciò, che Gesù disse in una sua parabola: “Così sarà al termine del sistema di cose: gli angeli usciranno e separeranno i malvagi dai giusti e li getteranno nella fornace ardente. Ivi saranno il loro pianto e lo stridor dei loro denti”. — Matt. 13:49, 50; 24:3, 34.
Secondo le Scritture, quella “fornace ardente” simboleggia la “distruzione eterna” dei malvagi al tempo in cui sarà recata “vendetta su quelli che non conoscono Dio e su quelli che non ubbidiscono alla buona notizia intorno al nostro Signore Gesù”. (2 Tess. 1:6-10) D’altra parte, c’è la felice prospettiva di sopravvivere in un nuovo ordine di giustizia per quelli che ubbidiscono alla buona notizia, per quelli la cui fede in Dio e in Gesù Cristo risplende con opere basate sulla Bibbia e compiute di giorno in giorno. (2 Piet. 3:13; Riv. 21:1-5) La vostra fede è così viva?
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Domande dai lettoriLa Torre di Guardia 1978 | 1° febbraio
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Domande dai lettori
● Come dobbiamo capire Geremia 51:39, 57 dov’è detto che i Babilonesi dormono “di un sonno di durata indefinita, da cui non si sveglieranno mai”? Non significa questo che non saranno mai risuscitati?
Geremia capitolo 51 contiene una prefigurazione profetica della caduta di Babilonia. In essa Geova fa conoscere che avrebbe suscitato le nazioni circonvicine per infrangere la potenza di Babilonia. Nel corso di questa profezia, i versetti 39 e 57 dicono: “‘Quando si saranno riscaldati preparerò i loro banchetti e di sicuro li farò inebriare, onde esultino; e dovranno dormire di un sonno di durata indefinita, da cui non si sveglieranno mai’, è l’espressione di Geova. ‘E per certo farò inebriare i suoi principi e i suoi saggi, i suoi governatori e i suoi governanti delegati e i suoi uomini potenti, e devono dormire di un sonno di durata indefinita, da cui non si sveglieranno’, è l’espressione del Re, il cui nome è Geova degli eserciti”.
Proprio la notte della caduta di Babilonia nelle mani dei Medi e dei Persiani, il re Baldassarre tenne un sontuoso convito per mille dei suoi grandi, dove si bevve molto. Ma prima che la notte terminasse i soldati nemici si impadronirono della città, “Baldassarre il re caldeo fu ucciso”, e molti di quelli che erano accanto al re e altri presi nelle strade furono trucidati. (Dan. 5:14, 30) Non si addormentarono semplicemente come l’ubriaco che il giorno dopo si sveglia; il loro era “un sonno di durata indefinita” perché erano morti.
Subirono gli effetti non semplicemente del
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