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  • Agite da uomini che vanno incontro ad Har-Maghedon senza timore
    La Torre di Guardia 1983 | 1° aprile
    • così a rivendicarla dinanzi a tutta la creazione vivente. Sotto questo aspetto abbiamo una responsabilità davvero enorme, come pure una splendida opportunità!

      19. Oltre a essere desti e fermi nella fede, sotto quale aspetto dobbiamo crescere come “uomini”, e a chi si deve questo?

      19 Dobbiamo tener cari il privilegio e l’opportunità che abbiamo e ‘star fermi nella fede’. Geova Dio, come uomini che apparteniamo a lui e gli siamo dedicati, ci guardi dall’indebolirci! A tal fine dobbiamo prendere a cuore l’opportuna esortazione di Paolo: “Divenite potenti”. (I Corinti 16:13) Possiamo farlo e lo faremo se confideremo incrollabilmente in Dio e lo pregheremo tramite il nostro Re Gesù Cristo. In Isaia 40:29 ci è detto: “Egli dà all’affaticato potenza; e a chi è senza energia dinamica fa abbondare la piena possanza”. Dopo essere stati testimoni della vittoria divina ad Har-Maghedon, ci sia concesso il privilegio di intonare le parole pronunciate da Mosè dopo la sconfitta delle forze militari di Faraone al Mar Rosso: “Geova è una vigorosa persona [ebraico, ish] di guerra. . . . La mia forza e la mia potenza è Iah, giacché serve alla mia salvezza”. — Esodo 15:3, 2.

  • Domande dai lettori
    La Torre di Guardia 1983 | 1° aprile
    • Domande dai lettori

      ◼ Perché, come riferisce Giovanni 1:21, alcuni ebrei pensavano che Giovanni il Battezzatore fosse Elia?

      Prima che Gesù fosse battezzato, alcuni sacerdoti e leviti si recarono a Betania oltre il Giordano, dove Giovanni battezzava, e gli chiesero se era il Cristo. Quando Giovanni negò di esserlo, gli chiesero: “Che cosa, dunque? Sei tu Elia?” — Giovanni 1:19-28.

      Perché quei giudei pensavano che Giovanni potesse essere il profeta ebreo Elia, morto circa nove secoli prima? A motivo di una profezia pronunciata in un periodo intermedio fra il tempo di Elia e l’inizio del ministero di Giovanni. Malachia, profeta di Dio, aveva predetto: “Ecco, vi mando Elia il profeta prima che venga il grande e tremendo giorno di Geova”. (Malachia 4:5) Evidentemente alcuni giudei pensavano che ci si riferisse a un ritorno fisico di Elia, forse mediante una risurrezione per opera di Dio. Poi apparve Giovanni, che indossava una veste di pelo e una cintura di cuoio simili e quelle di Elia. (Matteo 3:4; II Re 1:8) Inoltre, come Elia, Giovanni proclamava apertamente il messaggio di Dio che invitava al pentimento. Perciò fu chiesto a Giovanni se era Elia.

      Giovanni rispose: “Non lo sono”. Infatti non era il profeta ebreo Elia, che ancora dormiva nella morte. In realtà un angelo aveva detto a Zaccaria (che divenne il padre di Giovanni) che Giovanni avrebbe prestato servizio “con lo spirito e la potenza di Elia”, per far tornare gli ebrei a Geova. (Luca 1:17) Giovanni non sarebbe stato Elia, ma avrebbe compiuto un’opera simile a quella svolta dal profeta Elia, morto molto tempo prima.

      In armonia con ciò, in seguito Gesù disse con riferimento a Giovanni: “Elia è già venuto e non l’hanno riconosciuto”. (Matteo 17:12) Voleva dire che Giovanni aveva adempiuto la profezia di Malachia 4:5. Aveva preparato la via davanti al Messia. Eppure la maggioranza dei giudei non aveva accettato il fatto che Giovanni aveva adempiuto tale ruolo. Inoltre in Giovanni 10:41 è scritto: “Giovanni, in realtà, non compì un solo segno”, mentre l’antico profeta Elia compì otto segni o miracoli.

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