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AbeleAusiliario per capire la Bibbia
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vita, Abele offrì in dono una vita, benché solo del gregge. — Confronta Giovanni 1:36.
Gesù spiega che Abele fu il primo martire, perseguitato per motivi religiosi dall’intollerante fratello Caino. In tale occasione Gesù dice che Abele visse alla “fondazione del mondo”. (Luca 11:48-51) Il termine “mondo” in questo versetto traduce il termine greco kòsmos e nel senso in cui è usato qui significa il ‘mondo del genere umano’. Con l’espressione “fondazione [gr. katabolès] del mondo”, Gesù si riferiva evidentemente alla nascita dei figli di Adamo ed Eva, e quindi alla nascita di un mondo del genere umano. Paolo include Abele nel “nuvolo di testimoni” dei tempi precristiani. — Ebr. 11:4; 12:1.
A motivo della sua fede e dell’approvazione divina, di cui la Bibbia continua a recare testimonianza, si può ben dire che Abele, “benché morto, parla ancora”. (Ebr. 11:4) In Ebrei 12:24 l’apostolo fa riferimento a “Gesù mediatore di un nuovo patto, e al sangue di aspersione, che parla in modo migliore del sangue di Abele”. Il sangue di Abele, anche se versato nel martirio, non riscattò o redense nessuno, non più del sangue della pecora che aveva sacrificata. Il suo sangue in effetti gridava vendetta a Dio contro l’assassino Caino. Il sangue di Gesù, che qui rappresenta il mezzo per convalidare il nuovo patto, parla meglio di quello di Abele in quanto invoca la misericordia di Dio su tutti coloro che hanno la fede di Abele, ed è il mezzo che rende possibile il loro riscatto.
Poiché Set evidentemente nacque poco dopo la morte di Abele e quando Adamo aveva 130 anni, può darsi che Abele al momento del suo martirio avesse anche 100 anni. — Gen. 5:3.
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AbiaAusiliario per capire la Bibbia
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Abia
(Abìa) [mio padre è Iah].
Uno dei ventotto figli di Roboamo, chiamato anche Abiam, che divenne il secondo re delle due tribù del regno di Giuda e regnò dal 980 al 977 al 977 a.E.V. (I Re 14:31-15:8) Era discendente del re Davide da parte sia di padre che di madre, della sedicesima generazione da Abraamo nella discendenza regale di Gesù Cristo. (I Cron. 3:10; Matt. 1:7) Fra tutte le diciotto mogli e sessanta concubine di Roboamo, Maaca (chiamata Micaia in II Cronache 13:2), nipote di Absalom, fu la più amata, e fu favorita più di tutte le altre dato che suo figlio Abia fu scelto come successore al trono, pur non essendo il primogenito di Roboamo. — II Cron. 11:20-22.
Con l’ascesa al trono di Abia nel diciottesimo anno di Geroboamo I re d’Israele, si riaccesero le ostilità fra il regno settentrionale e quello meridionale, e ne seguì una guerra sanguinosa. Schierati in formazione da combattimento contro l’esercito scelto di Giuda forte di 400.000 potenti uomini di guerra c’erano gli 800.000 guerrieri di Geroboamo. Impavido nonostante la disparità numerica, Abia si rivolse con un veemente discorso alla folla di Geroboamo, condannandone l’adorazione idolatrica del vitello e ricordando loro che il patto di Geova con Davide era per un regno senza fine. “Con noi c’è a capo il vero Dio”, dichiarò Abia, perciò “non combattete contro Geova . . , poiché non avrete successo”. (II Cron. 12:16; 13:1-12) Nel violento combattimento che seguì, l’imboscata di Geroboamo fu provvidenzialmente sventata e mezzo milione dei suoi uomini furono uccisi, così che la sua forza militare fu infranta. Venne conquistata anche Betel, città dove si trovava uno dei detestabili vitelli d’oro col relativo sacerdozio apostata. E tutto questo perché Abia aveva confidato in Geova. (II Cron. 13:13-20) Comunque Abia continuò a camminare nei peccati di suo padre Roboamo lasciando sussistere nel paese gli alti luoghi, i pali sacri e perfino i prostituti del tempio. “Il suo cuore non fu completo con Geova suo Dio”. (I Re 14:22-24; 15:3) Ebbe quattordici mogli e trentotto figli, e alla sua morte gli successe al trono il figlio Asa. — II Cron. 13:21; 14:1.
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AbiatarAusiliario per capire la Bibbia
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Abiatar
(Abiatàr) [padre di eccellenza o di abbondanza].
Figlio del sommo sacerdote Ahimelec, della tribù di Levi e della famiglia di Eli. (I Sam. 14:3; 22:11; 23:6) Visse durante i regni di Saul, Davide e Salomone, e divenne sommo sacerdote durante il regno di Davide. Ebbe due figli, Gionatan e Ahimelec (lo stesso nome del padre di Abiatar). — II Sam. 15:27, 36; 8:17.
Abiatar viveva nella città sacerdotale di Nob, poco distante da Gerusalemme, quando Saul fece trucidare da Doeg l’edomita il sommo sacerdote, padre di Abiatar, e altri sacerdoti (ottantacinque in tutto), perché supponeva sostenessero Davide. Doeg abbatté con la spada anche tutti gli altri abitanti della città. Solo Abiatar scampò. Si rifugiò presso Davide, fuggitivo lui stesso, evidentemente a Cheila parecchi chilometri più a sud. Davide, sentendo di essere in qualche modo responsabile della tragedia, disse ad Abiatar: “Ben sapevo quel giorno, perché c’era Doeg l’Edomita, che senza fallo l’avrebbe riferito a Saul. Personalmente ho fatto torto a ogni anima della casa di tuo padre. Dimora con me. Non aver timore, poiché chiunque cerca la mia anima cerca la tua anima, poiché tu hai bisogno di protezione con me”. — I Sam. 22:12-23; 23:6.
Abiatar rimase dunque con Davide durante i suoi spostamenti per il resto della sua clandestinità e prestò servizio come sacerdote per le forze di Davide. In I Samuele 23:6 è menzionato che Abiatar aveva portato con sé un efod e, mentre i sacerdoti in genere portavano un efod di lino (I Sam. 22:18), i versetti 9-12 del capitolo 23 di I Samuele indicano che questo evidentemente era l’efod del sommo sacerdote, padre di Abiatar, con gli Urim e i Tummim.
DURANTE IL REGNO DI DAVIDE E DI SALOMONE
Sembra che quando Davide salì finalmente al trono, Abiatar fu nominato sommo sacerdote. Alcuni studiosi avanzano l’ipotesi che, dopo la morte del sommo sacerdote Ahimelec, il re Saul facesse insediare Zadoc come sommo sacerdote al posto di Ahimelec, non riconoscendo perciò Abiatar, che si trovava con Davide futuro successore di Saul. Essi sostengono che, dopo la sua ascesa al trono, Davide facesse di Abiatar un sommo sacerdote associato a Zadoc. Tale opinione è evidentemente dovuta al fatto che Zadoc e Abiatar vengono regolarmente menzionati insieme come se avessero la stessa alta posizione nel sacerdozio. (II Sam. 15:29, 35; 17:15; 19:11; 20:25; I Re 1:7, 8, 25, 26; 4:4; I Cron. 15:11) Comunque il racconto ispirato non menziona mai alcuna nomina di Zadoc a sommo sacerdote sotto il re Saul. Può darsi che l’importanza di Zadoc sia dovuta al fatto che era un veggente o profeta, come il profeta Samuele che, nella narrazione divina, è menzionato più spesso del sommo sacerdote del tempo. (II Sam. 15:27) L’evidenza indica che Abiatar fu l’unico sommo sacerdote durante il regno di Davide e che Zadoc allora occupava una posizione secondaria alla sua. — I Re 2:27, 35; Mar. 2:26.
Il testo di II Samuele 8:17 ha provocato qualche incertezza al riguardo, poiché dice che “Zadoc figlio di Ahitub e Ahimelec figlio di Abiatar erano sacerdoti” in quel tempo, ma non menziona Abiatar
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