BIBLIOTECA ONLINE Watchtower
BIBLIOTECA ONLINE
Watchtower
Italiano
  • BIBBIA
  • PUBBLICAZIONI
  • ADUNANZE
  • g81 8/2 pp. 16-19
  • La distruzione di Gerusalemme: un monito per noi?

Nessun video disponibile.

Siamo spiacenti, c’è stato un errore nel caricamento del video.

  • La distruzione di Gerusalemme: un monito per noi?
  • Svegliatevi! 1981
  • Sottotitoli
  • Vedi anche
  • Fortificazione con pali appuntiti
  • Penuria di viveri
  • Ondata di illegalità
  • Falsi profeti
  • Non sarà lasciata pietra sopra pietra
  • E oggi?
  • “La vostra liberazione s’avvicina”
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1969
  • La fine di un sistema di cose
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1975
  • Prefigurata la “grande tribolazione” avvenire
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1970
  • Giuseppe Flavio, l’uomo giusto per la storia che narra
    Svegliatevi! 1981
Altro
Svegliatevi! 1981
g81 8/2 pp. 16-19

La distruzione di Gerusalemme: un monito per noi?

GERUSALEMME! Un nome che può essere sussurrato in preghiera, gridato con ira o evitato nella corrispondenza diplomatica, ma che suscita spesso forti emozioni. Non è il colmo dell’ironia che questa città, il cui nome significa “Possesso [o “fondamento”] di duplice pace”, sia stata per tanto tempo centro di controversie internazionali?

Per ebrei, cristiani e musulmani questa città è ugualmente sacra, ed essi sono pronti a fare riferimento alla Bibbia per avvalorare le proprie asserzioni. Ma un fatto particolarmente interessante è che la Bibbia contiene profezie specifiche su ciò che sarebbe accaduto a Gerusalemme, e queste profezie descrivono avvenimenti di interesse internazionale. È possibile che questo ci aiuti a capire il significato di quanto avviene ora? — Matt. 24:3-22; Luca 21:5-24.

Anzitutto consideriamo quello che dicono la Bibbia e la storia sulla sorte di Gerusalemme nel primo secolo. Nel 33 E.V. Gesù Cristo predisse la distruzione completa della città e del suo tempio. Perché?

Solo due giorni prima di pronunciare questa profezia, Gesù era entrato cavalcando a Gerusalemme per presentarsi come re. Ma i capi della nazione non lo accettarono come governante mandato da Dio. In seguito Gesù disse loro chiaramente che il regno di Dio sarebbe stato loro tolto e dato a una nazione che ne avrebbe prodotto i frutti. Essi sarebbero stati ‘frantumati, polverizzati’. — Matt. 21:1-15, 42-46; Giov. 19:12-15.

Gli avvenimenti storici comprovano che gli eserciti romani al comando del generale Tito adempirono letteralmente le parole di Gesù 37 anni dopo, nel 70 E.V. Un breve esame di come si avverò quella profezia sarà molto utile. Ecco alcuni dettagli:

Fortificazione con pali appuntiti

Per quanto riguarda l’accuratezza delle predizioni che Gesù fece nella sua profezia, citiamo le seguenti parole: “I tuoi nemici edificheranno attorno a te una fortificazione con pali appuntiti e ti circonderanno e ti affliggeranno da ogni lato”. — Luca 19:43.

Chi avesse dubitato di ciò che Gesù aveva predetto nel 33 E.V. avrebbe potuto fare questo ragionamento: ‘Cosa? Costruire una palizzata di legno attorno a Gerusalemme, lunga chilometri e su terreno accidentato? E non ci sarebbero stati gli attacchi nemici e la necessità di portare il legname da grandi distanze? Che profezia sciocca!’ Ma cosa accadde 37 anni più tardi?

Da Giuseppe Flavio apprendiamo che i romani, dopo aver assediato Gerusalemme e aver preso due dei suoi tre muri di cinta, si scoraggiarono. Perché? Per la feroce resistenza dei giudei e per le forti perdite. “Molti ormai disperavano di poter riuscire a conquistare la città per mezzo delle solite macchine”. — La guerra giudaica, a cura di Giovanni Vitucci, Arnoldo Mondadori Edit., 1974, Vol. II, pag. 287.a

Che avrebbe fatto Tito? Il giovane generale, assetato di gloria, decise che “se volevano conciliare insieme la rapidità e la sicurezza bisognava circondare con un vallo l’intera città”. L’opera di costruire il vallo o palizzata divenne oggetto di competizione fra le diverse legioni e parti delle legioni, e i soldati furono presi da grande entusiasmo mentre facevano a gara per finire prima la propria sezione. Il risultato?

“Questo vallo aveva la lunghezza di trentanove stadi [sette chilometri]. . . . L’intero lavoro fu condotto a termine in tre giorni, con una rapidità incredibile per un’opera che avrebbe richiesto dei mesi”. Proprio la “fortificazione con pali appuntiti” predetta da Gesù! E quali furono i risultati? La distruzione, sia della città che dei suoi numerosi abitanti!

Ma sapevate che Gesù aveva anche profetizzato le condizioni che si sarebbero venute a creare durante gli anni fino a quella tragica conclusione? Considerate ciò che disse delle carestie, dell’illegalità e dei falsi profeti che ci sarebbero stati in quegli anni.

Penuria di viveri

Gesù indicò che la distruzione di Gerusalemme doveva essere preceduta da penuria di viveri. — Mar. 13:8; Matt. 24:7.

Questa predizione si avverò. Per esempio, Atti 11:27-30 narra: “Ora, in quei giorni, dei profeti scesero da Gerusalemme ad Antiochia. Uno d’essi di nome Agabo si alzò e indicava per mezzo dello spirito che una grande carestia stava per abbattersi sull’intera terra abitata; la quale, pertanto, avvenne al tempo di Claudio [41-54 E.V.]. E quelli dei discepoli determinarono, ciascuno come poteva, di mandare un soccorso ai fratelli dimoranti in Giudea; e questo fecero, inviandolo agli anziani per mano di Barnaba e Saulo”.

Lo storico giudeo Giuseppe Flavio descrive evidentemente la stessa carestia nelle Antichità giudaiche (Libro XX, Cap. 2, par. 5). In quel periodo, dice Giuseppe, la città di Gerusalemme “era duramente provata dalla carestia e molti perivano non avendo il denaro per comprare il necessario”.

Ondata di illegalità

La penuria di viveri fu solo uno dei problemi che secondo la profezia di Gesù avrebbe afflitto il mondo prima della distruzione di Gerusalemme. Egli menzionò pure che la crescente illegalità avrebbe fatto raffreddare l’amore delle persone in generale. — Matt. 24:12

In molte parti del mondo romano c’era illegalità, ma essa aumentava specialmente in Giudea man mano che fra i giudei si diffondeva il sentimento della rivolta. Leggiamo che ai giorni del procuratore romano Felice (48-58 E.V. circa) gruppi armati scorrazzavano nelle campagne della Giudea, e “saccheggiavano le case dei signori, che poi uccidevano, e davano alle fiamme i villaggi, sì che tutta la Giudea fu piena delle loro gesta efferate”. Ciò avvenne prima che i cristiani di Gerusalemme fuggissero dalla città nel 66 E.V. — La guerra giudaica, Vol. I, pag. 351.

Falsi profeti

Né questo era tutto! Gesù avvertì che “molti falsi profeti sorgeranno e inganneranno molti”. — Matt. 24:11.

È descritto l’insorgere di alcuni falsi profeti durante il periodo in cui Felice fu procuratore. “Fingendo di essere ispirati da dio e macchinando disordini e rivoluzioni, spingevano il popolo al fanatismo religioso e lo conducevano nel deserto promettendo che ivi dio avrebbe mostrato loro segni premonitori della liberazione. Contro costoro Felice, considerandoli come istigatori alla ribellione, mandò truppe a cavallo e a piedi e ne fece gran strage”. (La guerra giudaica, Vol. I, pag. 349) Secondo Giuseppe Flavio, uno di questi falsi profeti era un egiziano. Evidentemente il comandante militare romano che arrestò l’apostolo Paolo a Gerusalemme lo scambiò per questo falso profeta. — Atti 21:37, 38.

Non sarà lasciata pietra sopra pietra

Una tra le più sorprendenti dichiarazioni specifiche della profezia di Gesù riguardava il tempio di Gerusalemme. Non solo doveva cadere in mani nemiche, ma doveva essere completamente raso al suolo, senza che fosse lasciata pietra sopra pietra! — Luca 21:5, 6.

Bisogna ricordare che il tempio di Gerusalemme era motivo di orgoglio non solo per i giudei ma per tutto l’impero romano. Erode il Grande, fatto re dal Senato romano, ne aveva progettato gli abbellimenti e l’ingrandimento. Era considerato un capolavoro architettonico e artistico, e per la sua costruzione erano stati inviati doni da proseliti giudei e da sostenitori di ogni parte del mondo allora conosciuto.

Giuseppe disse con orgoglio: “All’esterno del tempio non mancava nulla per impressionare né la mente né la vista; infatti, essendo ricoperto dappertutto di massicce piastre di oro, fin dal primo sorgere del sole era tutto un riflesso di bagliori, e a chi si sforzava di fissarlo faceva abbassare lo sguardo come per i raggi solari”. — La guerra giudaica, Vol. II, pag. 219.

Quando, secondo Giuseppe, il generale Tito tenne un consiglio di guerra e decise di non distruggere il tempio, poté sembrare che la profezia di Gesù sarebbe rimasta inadempiuta. Ma cosa accadde? Nonostante questa decisione, mentre infuriava la battaglia per conquistare il tempio, un ignoto soldato romano gettò un tizzone nel santuario e il magnifico tempio fu subito invaso dalle fiamme. Naturalmente con questo i massicci blocchi di pietra del tempio non furono rasi al suolo. Dovevano essere risparmiati?

Presa infine la città e ridotto in cenere il tempio, Tito “diede l’ordine di radere al suolo l’intera città e il tempio”, lasciando solo alcune torri militari a dimostrazione di quali potenti fortificazioni i romani avevano dovuto conquistare. Malgrado le intenzioni sia dei giudei che del generale, le parole di Gesù si avverarono!

E oggi?

La Bibbia mostra che nel nostro tempo gli uomini si sarebbero di nuovo trovati di fronte a una scelta relativa al dominio. La cronologia scritturale indica che alla fine dei Tempi dei Gentili nel 1914 E.V. Gesù Cristo ricevette l’autorità regale in cielo per governare su tutta l’umanità.b Mediante un’opera di predicazione mondiale svolta dai testimoni di Geova, persone d’ogni paese sono state informate della decisione che devono prendere.

Come reagisce il mondo? La maggioranza non mostra nessun interesse. Anche tra coloro che si professano cristiani, quasi tutti dicono con il loro modo di vivere: ‘Non abbiamo nessun governante all’infuori dello stato!’

A cosa porterà tutto questo? Aprite la Bibbia e leggete ciò che è scritto in Matteo capitoli 24 e 25, Marco 13 e Luca 21. È evidente che Gesù prediceva per questa generazione molte delle stesse cose che predisse per il mondo anteriore alla distruzione di Gerusalemme. Le guerre, la penuria di viveri, l’illegalità e le proclamazioni di false speranze che erano state predette sono chiaramente evidenti, come lo sono altri aspetti del “segno” che Gesù diede. Come l’egoismo e la violenza caratterizzarono il mondo allora conosciuto, lo stesso può dirsi del mondo d’oggi. Perciò è imminente anche la distruzione dell’intero sistema mondiale di cose. — Prov. 2:21, 22.

Per coloro che amano la giustizia, le difficoltà attuali additano la futura liberazione. Infatti Gesù disse anche: “Quando queste cose cominceranno ad avvenire, alzatevi e levate la testa, perché la vostra liberazione s’avvicina”. — Luca 21:28.

Cosa ci sarà dopo la liberazione? Un nuovo ordine in cui tutti coloro che amano la giustizia potranno vivere al sicuro sotto il regno di Dio. (Luca 21:31; Mic. 4:3, 4) Vi attira una simile prospettiva? In tal caso, questo è il momento di unirvi a quelle persone che ci credono e che, nelle loro Sale del Regno, studiano regolarmente la Bibbia con l’intento di vivere in modo da dimostrare non solo con le parole, ma anche con le azioni che veramente credono nel dominio di Dio.

[Note in calce]

a Questa edizione è citata in tutto l’articolo.

b Vedi il libro Vera pace e sicurezza, da quale fonte?, edito dalla Watchtower Bible and Tract Society of New York, Inc.

    Pubblicazioni in italiano (1950-2025)
    Disconnetti
    Accedi
    • Italiano
    • Condividi
    • Impostazioni
    • Copyright © 2025 Watch Tower Bible and Tract Society of Pennsylvania
    • Condizioni d’uso
    • Informativa sulla privacy
    • Impostazioni privacy
    • JW.ORG
    • Accedi
    Condividi