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  • Domande dai lettori
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1955
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1955
w55 1/11 pp. 670-671

Domande dai lettori

◆ Che cosa significa Matteo 24:28 (NM): “Dovunque è la carcassa, ivi si raccoglieranno insieme le aquile”? — E. F., Canada.

Sotto “Aquila” un dizionario biblico inglese, The Westminster Dictionary of the Bible, dice: “Come uccello carnivoro, che si ciba di rettili e occasionalmente di carogne, era impuro (Lev. 11:13). Gli Ebrei, come anche gli Arabi, adoperarono il nome dell’aquila per indicare uccelli che mangiano carogne, probabilmente includendo fra le aquile certe più grandi specie di avvoltoi, come fecero i naturalisti greci e romani Aristotele e Plinio (Matt. 24:28; cfr. Prov. 30:17). Alludendo alla calvizie dell’aquila (Michea 1:16), se non si riferisce all’atto di spiumare, procedimento impercettibile nell’aquila, il profeta ha in mente qualche avvoltoio, la cui testa è calva e il collo solo leggermente pennuto”. Senza dubbio a causa di questo antico uso del termine alcune traduzioni moderne, come la Luzzi, la nota marginale della Cocorda, e diverse versioni inglesi, adoperano la parola “avvoltoi” invece di “aquile” sia in Matteo 24:28 che in Luca 17:37. Infatti, la Versione Riveduta perfino adopera la parola “avvoltoio” invece di “aquila” in Michea 1:16.

Per afferrare il significato di queste parole di Gesù dobbiamo conoscere i fatti particolari al momento che furono pronunciate. In Matteo, capitolo 24, parlava del segno combinato che avrebbe contrassegnato la sua seconda presenza, e in Luca, capitolo 17, egli spiegava che questo avvenimento sarebbe sopraggiunto improvvisamente e inaspettatamente su quelli non dedicati fedelmente al servizio di Geova, così come il diluvio dei giorni di Noè e la pioggia di fuoco e di zolfo del tempo di Lot colsero all’improvviso gli oppositori, gli schernitori e gli indifferenti allora viventi, che furono abbandonati alla distruzione. Gesù poi disse: “Io vi dico: In quella notte due uomini saranno in un letto; l’uno sarà preso, ma l’altro sarà abbandonato. Ci saranno due donne a macinare allo stesso mulino; l’una sarà presa, ma l’altra sarà abbandonata”. I suoi discepoli chiesero: “Dove, Signore?” Rispondendo a questa domanda circa dove quelli ‘presi’ sarebbero stati portati, Gesù spiegò: “Dov’è il corpo, quivi le aquile pure si raccoglieranno insieme”. — Luca 17:34-37, NM.

Alcuni dicono che questo significa che le legioni romane, equipaggiate di stendardi adornati di figure di aquile, sarebbero venute a Gerusalemme e l’avrebbero consumata come un corpo morto, ciò che successivamente ebbe luogo nel 70 d.C. Ma questo non corrisponde ai fatti. Quello non era il tempo della seconda presenza di Gesù, nè le legioni romane furono ‘prese’ con Gesù perché fossero salvate e regnassero con lui. Altri sostengono che questo versetto si riferisca ai salvati che si cibano del corpo o cadavere di Gesù, il loro Liberatore. Ma il merito espiatorio di riscatto del sacrificio di Gesù è stato dato ai membri del corpo di Cristo durante tutti i secoli della cosiddetta èra “cristiana”, mentre la scrittura sotto esame si applica al tempo della sua seconda presenza, com’è mostrato dai suoi particolari. Altre spiegazioni suggerite similmente non corrispondono ai fatti, per varie ragioni.

Nell’illustrazione di Gesù le aquile rappresentavano il fedele rimanente degli unti membri, purificati, approvati e ‘presi’ con lui, cioè quelli che furono “rapiti . . . nelle nuvole per incontrare il Signore nell’aria”, al tempo della sua venuta nel tempio per il giudizio. I disapprovati furono lasciati o abbandonati nell’organizzazione di Satana, condannata dal giudizio di Geova. Le profezie ancora da adempiersi descrivono la distruzione di questo mondo ad Armaghedon, e con gli occhi di queste profezie i servitori di Geova perspicacemente prevedono il futuro e osservano come il mondo sarà ridotto ad una carcassa e quindi sono in viva attesa di quel giorno, proprio come gli uccelli da preda, mangiatori di carogne, possono percepire quando un animale è vicino alla morte e attendersi il convito, e con la loro telescopica vista divinamente provveduta questi uccelli possono scoprire una carcassa da lontano e volare velocemente al convito. I testimoni di Geova ora discernono i giudizi scritturali che indicano che il mondo di Satana è vicino alla distruzione, e si radunano insieme con Cristo Gesù per banchettare su queste verità di giudizi ed anche per dispensarle ad altri uomini spiritualmente affamati. — 1 Tess. 4:17, NM; Sal. 149:9; Matt. 5:3, 6.

Il completo adempimento avrà luogo quando Geova per mezzo di Cristo Gesù ridurrà il visibile sistema di cose di Satana ad una carcassa ad Armaghedon, e quando Satana e i suoi demoni saranno legati nello stato inattivo della morte. Il cadavere della bestiale organizzazione di Satana costituirà un convito per i fedeli servitori di Geova perché sarà la prova che Geova avrà avuto la vittoria su di essa. Significherà la completa istituzione del nuovo mondo di Geova con la scomparsa di ogni opposizione. Significherà la rivendicazione del nome e della Parola di Geova. Quindi l’annientamento dell’organizzazione di Satana, riducendola ad una carcassa, provvederà un banchetto di vittoria, gioia, esultanza e maggior intendimento. L’adempimento della volontà di Geova fornisce cibo a tutti coloro che sono dalla sua parte. — Giov. 4:32, 34.

Questo è il medesimo convito di vittoria simbolicamente descritto in Apocalisse 19:11, 16-18, 21 (NM): “E vidi il cielo aperto, ed ecco! un cavallo bianco. E colui che vi sedeva sopra si chiama Fedele e Verace, ed egli giudica e fa guerra con giustizia. E sulla sua veste, e sulla sua coscia, è scritto un nome: Re dei re e Signore dei signori. Vidi anche un angelo che stava in piedi nel sole, ed egli gridò con gran voce e disse a tutti gli uccelli che volano in mezzo al cielo: ‘Venite, radunatevi insieme per il grande pasto serale di Dio, per mangiare carni di re e carni di comandanti militari e carni di uomini forti e carni di cavalli e di cavalieri, e carni di tutti, liberi e schiavi, piccoli e grandi’”. Il convito sazia tutti gli invitati: “E tutti gli uccelli si saziarono delle loro carni”.

Pertanto da quanto sopra è chiaro che le aquile rappresentano quelli approvati da Cristo e ‘presi’ con lui, ‘raccolti insieme’ con lui al convito, alla carcassa, e non lasciati o abbandonati per divenire parte della carcassa. Questo accade durante la sua seconda presenza quando egli si rivela come esecutore dei giudizi di Geova contro i nemici, riducendoli ad una carcassa. Il convito è un banchetto spirituale di vittoria e di rivendicazione, festa provveduta da Geova per i suoi fedeli servitori. — Vedere il libro “Questo significa vita eterna”, pagine 226-230.

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