Cura del servitore per i beni del padrone
1, 2. Come ha il servitore fedele amministrato i “beni”?
PERCHÈ tutti i “beni” del Padrone sono affidati alla cura del “servitore fedele e prudente”? È perché egli li avrebbe amministrati bene. Esattamente come nella parabola il servitore avrebbe provveduto affinché ogni cosa fosse in buone condizioni, i terreni coltivati, i magazzini ben forniti, abbondanza di frutta, vegetali e grano, i membri ben vestiti, così si è comportata oggi quest’approvata classe del servitore rispetto agl’interessi del Regno. I domestici della casa del Padrone sono ben nutriti e riforniti. Il “servitore” provvede affinché i comandamenti di Dio e di Cristo Gesù siano eseguiti alcuni dei quali sono: “In quel giorno direte: ‘Celebrate l’Eterno, invocate il suo nome, fate conoscere le sue opere tra i popoli, proclamate che il suo nome è eccelso!’” (Isa. 12:4) “Perciò il mio popolo conoscerà il mio nome; perciò saprà, in quel giorno, che sono io che ho parlato: ‘Eccomi!’ Quanto son belli, sui monti, i piedi del messaggero di buone novelle, che annunzia la pace, ch’è araldo di notizie liete, che annunzia la salvezza, che dice a Sion: ‘Il tuo Dio Regna!’ Odi le tue sentinelle! Esse levan la voce, mandan tutte assieme gridi di gioia; poich’esse veggon coi loro propri occhi l’Eterno che ritorna a Sion”. (Isa. 52:6-8) “I miei testimoni siete voi, dice l’Eterno, voi, e il mio servo ch’io ho scelto, affinché voi lo sappiate, mi crediate, e riconosciate che son io. Prima di me nessun Dio fu formato, e dopo di me, non ve ne sarà alcuno. Io, io sono l’Eterno, e fuori di me non v’è salvatore”. (Isa. 43:10, 11) “Questo evangelo del Regno sarà predicato per tutto il mondo, onde ne sia resa testimonianza a tutte le genti; e allora verrà la fine”. (Matt. 21:14) “Andate dunque, ammaestrate tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figliuolo e dello spirito santo”. (Matt. 28:19) “Figliuol d’uomo, io t’ho stabilito come sentinella per la casa d’Israele; e quando tu udrai dalla mia bocca una parola, tu li avvertirai da parte mia. Quando io dirò all’empio: ‘Certo morrai’, se tu non l’avverti, e non parli per avvertire quell’empio di abbandonare la sua via malvagia, e salvargli così la vita, quell’empio morrà per la sua iniquità; ma io domanderò conto del suo sangue alla tua mano”. — Ezech. 3:17, 18. Vedere pure Ezech. 9:1-11; Sof. 2:1-3.
2 Il nome di Geova vien fatto conoscere in tutto il mondo. Dappertutto vien predicata la buona novella del Regno. I comandamenti sono insegnati a moltitudini. L’avvertimento agli empi vien dato ed è proclamata la fine di questo mondo. L’apposizione del segno a quelli che saranno risparmiati ad Harmaghedon continua. Centinaia di migliaia di persone si volgono alla giustizia e cercano l’umiltà. Le “altre pecore” si stanno raccogliendo in un solo ovile. Il Segnale del Regno è issato in alto, la via preparata per gli esiliati che ritornano. Le pecore son protette contro gli uomini aggressori e spietati, e contro quelli che vorrebbero danneggiare i loro eterni interessi. I luoghi aridi del mondo fioriscono, poiché dove pochi anni fa una o due persone lodavano Geova ora ce ne sono centinaia, sì, migliaia. Gli occhi dei ciechi vengono aperti, le orecchie dei sordi sono sturate, la lingua dei muti è sciolta, e gli zoppi possono saltare. Questi miracoli si vanno verificando ora in senso spirituale, ma nel nuovo mondo saranno compiuti in modo letterale.
3. Di quali altri interessi si ha cura?
3 Altri interessi (“beni”) del Regno ricevono la più diligente, attenta e completa attenzione, poiché l’intera struttura dell’organizzazione visibile del Signore è vigilata e le parti deboli continuamente fortificate. Lo stesso statuto della Società Watch Tower Bible & Tract è stato aggiornato, e così la Società è divenuta un mezzo più diretto, più vivo e un potente, usabile strumento. Vi sono quindi gli interessi di organizzare e dirigere tutte le filiali, le case missionarie, la Scuola Watchtower di Galaad, la radiostazione, i poderi del Regno, le circoscrizioni e i distretti, tutte le assemblee, gruppi, pionieri, servizio di pubblica testimonianza, studi biblici, scuola di ministero teocratico. Vi sono altri interessi del nuovo mondo che sono “beni” o “possedimenti” affidati alla cura del “servitore”.
4. Chi soltanto è stato reso responsabile dei “beni”?
4 Sì, questi “beni” sono stati posti sotto la giurisdizione del rimanente degli unti col suo legale corpo governante che opera mediante la Società Watch Tower Bible & Tract. Nessun altro in tutto il mondo ha ricevuto questi possedimenti o ne è stato reso responsabile, né ha avuto l’autorità di dirigere questi interessi e averne cura. Per qualche lettore questa potrà sembrare una dichiarazione forte, ma è la verità, e vien fatta per la protezione delle “altre pecore” del Signore, affinché possano riconoscere questo “servitore fedele e prudente” e apprendano che il “Padrone” ha fiducia ch’esso adempirà fedelmente ciò che gli è stato assegnato. Perciò, guardate ora le opere progressive del ritornato Padrone che si serve del suo popolo fedele. Se vediamo queste cose restiamo vincolati dal dovere di cooperare con questo servitore per ricevere il suo favore.
FIDUCIA DEL PADRONE
5. Che cosa significa per il servitore la fiducia del Signore?
5 La meravigliosa disposizione fatta dal Signor Gesù Cristo per affidare al suo servitore tutte le grandissime responsabilità terrene concernenti il nuovo mondo oltrepassa ogni capacità di comprensione umana. La felicità di quelli che godono la fiducia del Padrone sorpassa di molto i piaceri umani. Questa è l’intima consapevolezza d’avere l’approvazione del Signore per il leale e fedele ministero compiuto fino a questo momento. È un refrigerio e certamente un beneficio per tutti apprendere che il Signore ha fiducia nel suo popolo in questa fine del mondo. Quindi, una volta compreso, questo stabilisce l’esempio che tutti devono seguire se desiderano avere la sua fiducia.
6. Che cosa fa avere questa fiducia nel suo servitore?
6 Il Signore sa ch’essi han dispensato la sua Parola di vita, han predicato ‘in tempo e fuor di tempo’, hanno guidato il suo popolo nei retti sentieri, non permettendo mai che la sua Parola fosse posposta all’umana filosofia, alle tradizioni degli uomini, al culto delle creature e alla propaganda di questo mondo. Il servitore ha tenuto in alto il proposito e il regno di Dio, sì, più in alto di tutti i disegni degli uomini, al disopra degli insulti, delle calunnie e degli oltraggi di questa malvagia generazione. Iddio preserverà la sua Parola, e nessuno può distruggerla; ma come si rallegra e si compiace di quelli nei quali può riporre la sua fiducia, di quelli che hanno il suo spirito, che son ‘uomini secondo il cuore di Dio’! (1 Sam. 13:14) Il Signore sa dal servizio che ha fatto in passato che il suo “servitore fedele e prudente” sarà un leale custode della Parola, ne avrà somma cura, la tratterà come il più prezioso possesso, magnificandola, soffrendo e anche morendo per essa. Egli conosce quelli che son suoi e la sua fiducia è ben riposta.
7. (a) Si è mai il “servitore fedele e prudente” tratto indietro dal servizio? (b) A che cosa il servitore è “cieco”?
7 Il servitore non si è tratto indietro dal dichiarare l’intero consiglio di Dio (Atti 20:27), sia che annunziasse il regno pacifico, millenario, o il distruttore, terribile disastro di Harmaghedon, l’esaltazione del nome di Geova, oppure la condanna del mondo del Diavolo. (Apoc. 20:6; 16:12-16; Isaia 12; Apoc. 18:4, 5) Ha combattuto di continuo contro ogni svantaggio, con buoni o cattivi rapporti. Ha compiuto il suo ministero durante due guerre mondiali, senza mai fermarsi o indugiarsi per via. Ha avanzato senza posa, completando il suo lavoro e avendo sempre cura degli interessi del Regno. Sono stati dati proclami di avvertimento contro le nazioni e contro il mondo intero, ed essi non hanno esitato a comparire alle supreme corti del paese per amore dell’evangelo, o davanti ai governanti e a molti funzionari per testimoniare del Regno. Questa classe del “servitore fedele” ha preso profondamente a cuore gli interessi del nuovo mondo. È stata cieca a ogni altra cosa. Sì, cieca a ogni cosa fuorché al dovere di fare la volontà di Geova e ubbidire al Re! Il suo desiderio è stato quello di servite e piacere al Re del nuovo mondo, e non agli uomini. Ha fatto questa unica cosa. Questa classe del servitore è stata nel modo più assoluto fedele e in tutto fidata. Non ha lasciato sfuggire nessuna opportunità che poteva far avanzare gl’interessi del Regno. L’esecuzione è stata completa. Non solo esso ha avuto cura di questi “beni”, ma ha sempre cercato di farli prosperare. Il Re del nuovo mondo ha fiducia che il suo servitore manterrà questi “beni” fedelmente ora e continuerà a far questo negli anni a venire. Resta ancora molto da fare e mediante la bontà di Geova la grande opera sarà compiuta.
8. Mostra il “governatore” la sua fiducia alle singole persone,
8 È un fatto accertato che il Signore ha mostrato la sua fiducia in questo “servitore fedele e prudente”, ma che diremo delle persone che formano il rimanente degli unti e ora delle migliaia di “altre pecore” di buona volontà? Esprime questo “governatore” il suo compiacimento e la sua fiducia in queste persone, oppure tratta solo con i gruppi? Senza dubbio egli giudica e approva o disapprova le singole persone. Certo, queste persone non operano indipendentemente dal “servitore fedele”. Alcune di queste responsabilità individuali sono mostrate dalla “parabola dei talenti”.
PARABOLA DEI TALENTI
9, 10. Che cosa mostra la parabola dei talenti, e quando deve avere adempimento?
9 Questa parabola è riportata in Matteo 25:14-30, e si riferisce agli interessi, ai privilegi e alle opportunità del Regno. Pronunziando questa e le precedenti parabole il Signore disse: ‘Il regno dei cieli è simile a’. Questo non significa che tale parabola si adempie quando la chiesa entra nel cielo, né egli disse a che cosa somiglia il cielo con queste parabole. No, egli non insegna questo. Notiamo Matteo 25:1: “Allora il regno de’ cieli sarà simile a . . ”. Questo indica un tempo caratteristico, ed è il tempo del ritorno del Signore, ma anteriore alla distruzione di questo mondo malvagio e all’inizio del regno di 1.000 anni fra gli uomini. Questo avviene nel “tempo della fine” (syntéleia). Così è per la parabola dei talenti; partendo per un lungo viaggio il padrone riunisce i suoi servitori e affida loro i suoi beni. Uno riceve cinque talenti, un altro due, e il terzo uno, “ciascuno secondo la sua capacità,” la cui capacità è effettivamente la profondità della devozione.
10 Al suo ritorno il Signore chiede il rendiconto e apprende che il servitore che ebbe “cinque talenti” li ha portati a dieci, colui che ne ebbe due li ha portati a quattro, e che il terzo ha nascosto il suo talento e perciò è al punto di prima. Il primo e il secondo servitore sono lodati e ricompensati. “Va bene, buono e fedel servitore; sei stato fedele in poca cosa, ti costituirò sopra molte cose; entra nella gioia del tuo Signore”. Questo insegna chiaramente che per essere servitori degni di fiducia, fedeli ed eccellenti, non dobbiamo limitarci a conservare e preservare quello che ci è stato affidato, ma che dobbiamo raddoppiarlo. Si esige devozione e fedeltà da tutti quelli che desiderano sentirsi dire: “Va bene!” (Matt. 25:23) Il Signore disse: “Sei stato degno di fiducia nell’amministrazione di poco, ti affiderò l’incarico di molto”. (Weymouth) Questa è una regola d’azione in base alla quale il Signore opera; cioè, la fedeltà nelle piccole cose indica, anzi, determina se si sarebbe fedeli nelle grandi cose. In un’altra occasione Gesù disse: “Chi è fedele nel poco è fedele anche nel molto; e chi è ingiusto nel poco è ingiusto anche nel molto”. (Luca 16:10, Ti) “Chi è fedele nelle cose minime, è pur fedele nelle grandi”. — Riveduta.
11. (a) Quale regola teocratica è qui insegnata? (b) Di che cosa è Mosè un esempio? e come questo può essere applicato ora?
11 Vi son di quelli che si accingono con entusiasmo alle occupazioni apparentemente grandi, specialmente se li mette in vista, ma come si comportano nelle occupazioni piccole, insignificanti, fors’anche servili, non viste da altri? Queste potrebbero sembrare loro di sì poca importanza che potrebbero facilmente esser lasciate alla cura di altri. Il servitore mostra il suo grado di fedeltà e di fidatezza con la cura e la diligenza che dedica a queste piccole cose. Il servitore deve dar prova d’essere degno di fiducia. Pensate ai servitori di Dio che ottennero la sua completa approvazione. Mosè, per esempio, il capo visibile di circa due milioni di persone, con le sue grandi responsabilità; eppure notate l’accuratezza con la quale diresse ogni minuto particolare nella costruzione del tabernacolo e del suo arredamento. La narrazione dice: “Mosè fu bensì fedele in tutta la casa di Dio come servitore per testimoniar delle cose che dovevano esser dette”. (Ebr. 3:5) Geova poté sicuramente confidare che Mosè avrebbe fatto tutto ciò che Egli avrebbe comandato. Mosè dimostrò di esser degno di fiducia, interamente fidato, e oggi avviene che se vogliamo la fiducia e l’approvazione del Padrone, con accresciuti privilegi, dobbiamo essere individualmente fidati e degni di fiducia.
12. Che cosa c’insegna la perfezione di Geova?
12 Il Creatore stesso fornisce il modello che tutte le sue creature devono seguire. Notate quanto accuratamente e con quale perfezione egli ha provveduto per tutti. Animali, uccelli, pesci, alberi, umanità; nessuno è stato trascurato. Il desiderio di ogni vivente è soddisfatto. (Salmo 104) Osservate ancora l’accurata preparazione per il governo del nuovo mondo. Il Signore Gesù è un perfetto esempio di chi ha cura dei più piccoli particolari. Ricordiamo che qualsiasi servizio ci venga affidato dal “servitore fedele e prudente” del Signore è importante, sia esso grande o piccolo, palese o celato. Fatelo come per il Signore. Tutti questi lavori sono importanti ed onorevoli se li consideriamo tali. Il salmista disse in un’occasione: “Un giorno ne’ tuoi cortili val meglio che mille altrove. Io vorrei piuttosto starmene sulla soglia della casa del mio Dio, che abitare nelle tende degli empi”. (Sal. 84:10) Non evitiamo dunque nessun compito che ci venga assegnato. Accettiamo la responsabilità e non cerchiamo di adempierla con leggerezza come fanno quelli di questo mondo. Piuttosto, impegniamoci in essa con tutto il cuore e siamo fedeli.
13, 14. Quali sono alcuni dei talenti del Regno affidati alle persone? e che cosa se ne deve fare?
13 Per essere fedeli nel nostro servizio dobbiamo adoperare i nostri “talenti”, o interessi del Regno, così essi aumenteranno. Cercate di portarli al doppio. Come possiamo far questo? Da quanto è stato già detto, si comprenderà che cosa sono gl’interessi del Regno affidati alla custodia del “servitore fedele e prudente”, e perciò sarà facile vedere come le singole persone possono aver cura di questi interessi. A tutti i servitori di Dio è affidato qualche servizio del Regno, grande o piccolo. Infatti la stessa conoscenza della verità è di per se stessa una cosa affidata, perché essa ci è stata data dal Signore, e ci può anche esser tolta dal Signore. Noi non ci serbiamo nella verità con metodi umani, come quello del semplice potere umano della volontà. No, perché è la benignità di Dio che accorda questa preziosa conoscenza. Iddio respinge gli orgogliosi e mostra agli umili il suo patto. Stando così le cose, come adoperiamo noi questi beni? Aumentiamo noi in conoscenza e intendimento? Essi aumentano mediante l’uso, non aumentano se li nascondiamo. Abbiamo dunque beni nella diffusione delle riviste, nelle visite ulteriori alle persone che s’interessano, negli studi biblici e in altri servizi di campo. Dobbiamo quindi compiere i servizi di congregazione. Ogni servitore, ogni pioniere, e tutti i fratelli che servono nelle istituzioni della Società hanno “talenti” o “beni”.
14 In qualunque posto ci troviamo, se il servizio ci è stato assegnato dal “servitore fedele e prudente” o per suo mezzo questo dev’essere un servizio del Regno, perché questo servitore è il “governatore di tutti i suoi beni”. Perciò, stiamo svolgendo il servizio affidato alla nostra cura? Seguiamo noi la procedura consueta, senza entusiasmo, zelo, ardore e intima gioia? Adempiamo noi il nostro servizio con prontezza? Non aspirate d’esser messi in vista, ma lasciate che il Signore e il suo “servitore fedele” vi assegnino il compito. Ricordate che la promozione vien dal Signore. (Sal. 75:5-7) Siate grati e riconoscenti anche per il più piccolo servizio che potete compiere. Un’altra regola teocratica che dev’esser tenuta presente è: “A chi molto è stato dato, molto sarà ridomandato”. (Luca 12:48) “Perché a chiunque ha, sarà dato, e sarà nell’abbondanza; ma a chiunque non ha, sarà tolto anche quello che ha”. (Matt. 13:12) Ci dev’essere un aumento di ciò che è stato affidato.
ACCRESCIMENTO
15. (a) Come deve ciascun servitore aver cura dei suoi talenti? (b) Che cosa farebbe una persona per sviluppare i suoi interessi mondani, e che cosa si deve fare per aumentare gli interessi del Re?
15 Come accresce l’uomo i suoi interessi mondani? Prima conoscerà bene la merce che vende. Può darsi che sia convinto che l’articolo farà alquanto bene e diventa fiducioso ed entusiasta. Allora comincia a fare la pubblicità e prepara delle dimostrazioni, impara ad affrontare l’opposizione e la concorrenza. Si procura assistenti buoni e fidati, e spende il suo denaro in modo da ricavarne il miglior risultato. Deve lavorare duramente, essere instancabile negli sforzi, avere una pazienza senza limiti, se vuole ottenere i desiderati risultati. Se tutte queste cose vengono compiute per interessi secolari, per beni transitori e caduchi, quanto più dovremmo impegnarci noi per gli “interessi” del Regno che è eterno. Voi siete personalmente interessati in questo nuovo mondo; infatti, non sperate voi di vivere in esso e di ricevere le sue benedizioni? Se è così, siate fra i servitori che danno tutto loro stessi a suo favore. Aggiungete qualche cosa al vostro servizio. Non tentate d’insegnare al governatore di tutti i beni come aver cura dei suoi interessi, ma occupatevi di quelli che sono affidati alla vostra cura Se tutti i servitori del Signore impiegassero lo stesso pensiero, la stessa iniziativa, lo stesso entusiasmo, lo stesso duro lavoro, la stessa alacrità, nel servizio del nuovo mondo come li impiegano nei loro interessi mondani, essi raccoglierebbero un aumento del cento per cento. Allora verrebbero alla mente più grandi e più estese opportunità di servizio che aprirebbero campi più vasti. La negligenza riguardo a questi interessi porta il disastro. “Quel servitore che ha conosciuto la volontà del suo padrone e non ha preparato né fatto nulla per compiere la volontà di lui, sarà battuto di molti colpi”. — Luca 12:47.
16. Come possiamo assicurarci che aumentiamo i nostri beni del Regno?
16 Per essere approvati dai Governatori del nuovo mondo dobbiamo accrescere i beni che abbiamo, siano essi grandi o piccoli. Perciò impegnati nell’opera del Signore e non permettere che le tue occupazioni ostacolino la tua attività negli interessi del Signore e così essi aumenteranno. Accetta le tue responsabilità e non aspettare che qualcun altro ti solleciti, ma avanza da te stesso. Tu sei uno dei servitori del Signore. Considera gli interessi del Re i più importanti, e ritieni i tuoi di seconda o anche di terza importanza. Non essere mai indifferente, trascurato, malfido, schivo delle tue responsabilità. Piuttosto, imita il “servitore fedele e prudente”, al quale il Signore ha dato la cura di tutti i servizi visibili del Regno.
APPROVAZIONE E GIOIA
17. Come sono date l’approvazione e la “gioia del Signore” al suo servitore in questi giorni?
17 Stima sopra ogni altra cosa l’altissima lode e l’approvazione del Re di tutti i re, il Governatore scelto dall’Onnipotente Geova. “Va bene, buono e fedel servitore; sei stato fedele in poca cosa, ti costituirò sopra molte cose; entra nella gioia del tuo Signore”. (Matt. 25:21) Il servizio fedele porta la ricompensa, perché maggiori responsabilità sono poste sulle spalle di tal servitore, e questo avviene prima che il vecchio mondo sia distrutto. Questi approvati entrano pure nella gioia del loro Signore. La grande gioia del governatore del nuovo mondo è quella di compiere l’opera del Padre, disporre onde il suo nome, Geova, sia lodato nei secoli dei secoli, e prender parte ora alla rivendicazione di questo nome dinanzi a tutto il mondo. Questa gioia non conosce limiti. Quindi viene la distruzione di questo mondo malvagio, con l’eliminazione dei malfattori per sempre. Oh, possa il giorno essere affrettato! Esso non potrà venire presto abbastanza. Allora il Diavolo, i suoi demoni, i suoi principi di tenebre, saranno scomparsi. Non reca forse anche questa prospettiva abbondante gioia al tuo cuore? E questo non è tutto.
18. Come possiamo cominciare ad entrare nella gioia del nostro Signore?
18 Non puoi tu cominciare ad entrare nella “gioia del tuo Signore”? Sì, è possibile, e lo è nella misura del tuo fedele servizio. Questa gioia non è concessa agli svogliati, ai mormoratori, agli infingardi, ma solo a quelli che sono sempre vigilanti, desti, che cercano costantemente di progredire. Più è grande il servizio e l’approvazione, più entriamo nella gioia. In tutte le gioie del servizio del Regno, appartenenti al Re, noi possiamo entrare, e l’immediato futuro ne ha molte altre. Questo è il nostro giorno di prosperità. Festeggiamo e rallegriamoci perché noi ora siamo in esso. (Sal. 118:23-29) Rallegrati nel Re del nuovo mondo. Non vi è mai stato un tempo simile a questo nella storia dell’uomo, e non vi sarà mai più. Partecipa ora al servizio del Re e partecipa alla gioia del Re. Questo è il tempo di lavorare duramente, e di lavorare con volontà. Il lavoro è gioioso e continuerà ad esserlo mentre porterà i suoi frutti di talenti (interessi del Regno). È stata fatta la promessa: “Tu mi mostrerai il sentiero della vita; vi son gioie a sazietà nella tua presenza; vi son diletti alla tua destra in eterno”. — Sal. 16:11.
19. Quali future ricompense sono riservate a quelli che fanno fruttare i loro talenti?
19 Quindi verranno le benedizioni eterne nel glorioso nuovo mondo. “I riscattati dall’Eterno torneranno, verranno a Sion con canti di gioia; un’allegrezza eterna coronerà il loro capo; otterranno gioia e letizia, e il dolore ed il gemito fuggiranno”. “Perché l’Agnello che è in mezzo al trono li pasturerà e li guiderà alle sorgenti delle acque della vita; e Iddio asciugherà ogni lagrima dagli occhi loro”. (Isa. 35:10 e Apoc. 7:17) Questo non è il tempo di lasciarsi infiacchire, ma è quello d’essere attivi nel servizio del Regno, migliorando, aumentando, espandendo i vostri talenti (interessi del Regno). Il tempo è breve. Voi tutti, leali, fedeli servitori di Dio, entrate pienamente nel vostro presente servizio. Maggiori responsabilità, che potrebbero richiedere tutta l’energia che abbiamo, ci stanno davanti, ma grandi son pure le ricompense. Tutti sian dunque sobri, sian vigilanti, siano energici. Gli avversari ci verranno contro, ma Geova li respingerà, in modo che potremo avanzare nella sua preziosa opera. Guardate il “servitore fedele e prudente” e ricevete con umiltà e gratitudine i consigli e le istruzioni che manda. Tenetevi lontano dalle mense degli oppositori. Guardate bene i vostri attuali interessi del Regno. Non vi risparmiate, ma aumentate più che mai, e sarete consci di avere l’approvazione del Signore e quelle dolci, piacevoli, soddisfacenti parole del Padrone: “Va bene, buono e fedel servitore!” La nostra eterna esistenza dipende dal fedele adempimento del dovere.