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Domande dai lettori (1)La Torre di Guardia 1957 | 1° agosto
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occupa di battere bene la rifinitura e approva la saldatura. Dopo di ciò l’idolo è inchiodato su una base o piedistallo perché non cada ma possa anche essere portato in processione.
Il versetto 7 di Isaia 41 si riferisce al versetto 19 di Isaia 40 del capitolo precedente. Infatti la traduzione di Moffatt e Una Traduzione Americana fanno seguire i versetti 6 e 7 ad Isaia 40:19. (Si veda anche la nota in calce della traduzione di Knox) Quindi essi si aiutano e s’incoraggiano a vicenda in un’opera demonica, invocando falsi dèi perché li salvino dalla distruzione.
Certo questo predisse come i miscredenti mondani si costruiscono oggi i propri idoli di potenza e si rivolgono a questi falsi dèi perché li salvino dal giustiziere di Geova, Gesù Cristo, nella guerra universale di Armaghedon. Oggi i testimoni di Geova non hanno alcuna parte nell’adempimento di Isaia 41:6. Solo per un errore di negligenza, trascurando il contesto, alcuni hanno potuto erroneamente applicarlo ai testimoni di Geova. Noi deploriamo questo.
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Domande dai lettori (3)La Torre di Guardia 1957 | 1° agosto
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Domande dai lettori
◆ Perché Matteo 27:9 attribuisce al profeta Geremia le parole relative ai trenta sicli d’argento per il tradimento di Gesù, quando, effettivamente, fu Zaccaria a riportare le parole, nel capitolo 11 versetto 12 della sua profezia? — N. F., Stati Uniti.
Il nome di Geremia è omesso in alcuni manoscritti antichi. Alcuni ritengono che fosse un errore del copista. Altri pensano che fosse semplicemente uno sbaglio da parte di Matteo nel dire Geremia quando voleva dire Zaccaria. Nessuna di queste spiegazioni sembra appropriata. Possiamo ritenere corretta la traduzione di Matteo 27:9, 10 nella Traduzione del Nuovo Mondo: “Allora si adempì ciò che fu dichiarato dal profeta Geremia, dicendo: ‘E presero i trenta pezzi d’argento, il prezzo sull’uomo ch’era stato messo a prezzo, sul quale alcuni dei figli d’Israele avevano messo un prezzo, e li dettero per il campo del vassellaio, secondo ciò che mi aveva comandato Geova’”.
Una spiegazione più attendibile è questa. L’ordine dei libri profetici, secondo come erano elencati dagli Ebrei del tempo di Matteo, era Geremia, Ezechiele, Isaia e i dodici profeti minori. Così si trovano nel Talmud Babilonese, e anche ai nostri giorni nei manoscritti degli Ebrei francesi e tedeschi. L’Enciclopedia Ebraica (inglese), sotto “cànone biblico”, indica che un tempo Geremia precedeva Ezechiele e Isaia nell’elenco dei profeti e che successivamente Isaia fu messo prima di Geremia. Quindi al tempo di Matteo Geremia era il primo nell’elenco dei profeti, e dato che l’usanza di quei tempi era di chiamare un’intera divisione della Bibbia col nome del primo libro di tale divisione, Matteo poteva dire Geremia e intendere la divisione cui dava inizio e che comprendeva il libro di Zaccaria.
Gesù mostrò che era uso chiamare un’intera divisione dal primo libro di quella divisione, quando disse in Luca 24:44 (NM): “Tutte le cose scritte di me nella legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi dovevano adempiersi”. Quando egli si riferì ai Salmi non voleva dire semplicemente quel solo libro, ma tutti gli scritti o Agiografi, la collezione o divisione dei quali cominciava con i Salmi. E quando Gesù diceva i Profeti intendeva quell’intera divisione, ma alle volte si usava il nome del primo libro di quella divisione per significare tutta la sezione, e allora la sezione veniva chiamata semplicemente Geremia. Quindi in questo senso Matteo poteva riferirsi a Geremia e tuttavia voler intendere le parole di Zaccaria, dato che la profezia di Zaccaria si trovava nella divisione che cominciava col libro di Geremia.
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Domande dai lettori (2)La Torre di Guardia 1957 | 1° agosto
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Domande dai lettori
◆ Di Cristo Gesù è scritto in Isaia 11:10: “E il luogo del suo riposo sarà glorioso”. Questo luogo di riposo si riferisce forse al riposo sabatico durante il regno millenario di Cristo? — J. H., Stati Uniti.
Questo non si riferisce al riposo sabatico, ma alla dimora celeste di Cristo Gesù. Durante il suo ministero sulla terra Gesù non aveva una dimora permanente, ma disse: “Le volpi hanno delle tane e gli uccelli del cielo dei nidi, ma il Figliuol dell’uomo non ha dove posare il capo”. (Matt. 8:20) Al contrario, Gesù ha un glorioso luogo di riposo in cielo. Una espressione simile viene usata nel senso di dimora in Ruth 3:1: “Naomi, sua suocera, le disse: ‘Figliuola mia, io vorrei assicurare il tuo riposo [luogo di riposo, NM] perché tu fossi felice’”. Dicendo questo Naomi prendeva provvedimenti per ottenere una casa permanente o dimora per Ruth. Quindi in Isaia 11:10 il glorioso luogo di riposo per Cristo si riferisce al suo luogo di dimora celeste.
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