-
AndreaAusiliario per capire la Bibbia
-
-
“pescatori di uomini”. (Mar. 1:16, 17, 21, 29; Giov. 1:44) Entrambe le città si trovavano sulla riva N del Mar di Galilea, dove i due fratelli facevano il mestiere di pescatore in società con Giacomo e Giovanni. – Matt. 4:18; Mar. 1:16; Luca 5:10.
Prima Andrea era discepolo di Giovanni Battista. (Giov. 1:35, 40) Nell’autunno del 29 E.V. si trovava a Betania sulla riva E del Giordano e sentì Giovanni Battista presentare Gesù come “l’Agnello di Dio”. Insieme a un altro discepolo (probabilmente Giovanni), seguì Gesù fino a casa e si convinse subito di aver trovato il Messia. Poi trovò e informò suo fratello Simone e lo condusse da Gesù. (Giov. 1:36-41) I due fratelli tornarono al mestiere di pescatore, ma da sei mesi a un anno più tardi, dopo l’arresto di Giovanni Battista, insieme a Giacomo e Giovanni, furono invitati da Gesù a diventare “pescatori di uomini”. Immediatamente abbandonarono le reti e si unirono a Gesù. (Matt. 4:18-20; Mar. 1:14, 16-20) In seguito tutti e quattro divennero apostoli, e si noti che Andrea è sempre menzionato fra i primi quattro in tutti gli elenchi degli apostoli. – Matt. 10:2; Mar. 3:18; Luca 6:14.
-
-
AnelloAusiliario per capire la Bibbia
-
-
Anello
Ornamenti di vario genere a forma di anello, portati sia dagli uomini che dalle donne, erano comuni presso ebrei, egiziani, assiri, babilonesi, greci, romani e altri popoli dell’antichità. Si portavano al naso, agli orecchi e alle dita. Potevano essere d’oro, d’argento, di ottone, di bronzo, di vetro, di ferro e d’avorio, alcuni con pietre incastonate.
Uno dei principali vocaboli ebraici usati per indicare un anello è tabbàʽath, da una radice che significa “affondare”. Questo termine può collegarsi all’uso principale di alcuni antichi anelli, cioè quello di lasciare un’impronta su argilla o cera essendovi ‘affondati’ o premuti contro. Simili anelli erano d’oro, d’argento o di bronzo, alcuni avevano incastonata una pietra con inciso il nome o il simbolo del proprietario, come il cartiglio dei faraoni d’Egitto. Tali anelli erano montati in modo da servire come timbro o da rotolare come un rullo. A volte erano infilati in un cordoncino ornamentale e portati probabilmente al collo. (Gen. 38:18, 25) Alcuni anni fa è stato scoperto un antico anello con sigillo appartenuto a Cheope, il faraone d’Egitto che costruì la grande piramide di Giza.
L’anello con sigillo di un sovrano o di un funzionario era segno della sua autorità. (Gen. 41:41, 42) Documenti ufficiali o cose che non si dovevano manomettere né alterare venivano sigillati con un anello del genere, come si fa in tempi moderni con timbri ufficiali e firme. – Est. 3:10-13; 8:2, 8-12; Dan. 6:16, 17.
Nell’illustrazione del figlio prodigo, Gesù disse che il padre clemente ordinò che si mettesse un anello alla mano del figlio. (Luca 15:22) Questo gesto rivelava il favore e l’affetto del padre e la dignità, l’onore e il posto che questo figlio tornò ad avere in seno alla famiglia. Giacomo, fratellastro di Gesù, consigliò ai cristiani di non mostrare favoritismo a coloro che indossavano vesti sontuose e portavano anelli d’oro alle dita (indicazione della loro ricchezza e condizione sociale). (Giac. 2:1-9) Anche l’apostolo Pietro, pur non condannando il fatto di adornarsi, mise in risalto che l’ornamento spirituale è ben più importante. – I Piet. 3:1-5.
USO FIGURATIVO
Nell’antichità un anello con sigillo sembra fosse sinonimo di un oggetto o persona cara. Conia (Ioiachin) re di Giuda fu paragonato a un ‘anello con sigillo sulla destra di Geova’, anello che Egli si sarebbe strappato di mano. Ioiachin fu deposto dopo un brevissimo regno. (Ger. 22:24; II Re 24:8-15) Invece del fedele Zorobabele Geova disse: “Ti prenderò; . . . e per certo ti porrò come anello con sigillo, perché tu sei colui che ho scelto”. Zorobabele era un principe della discendenza di Davide. Tale promessa voleva dunque significare che, come un anello con sigillo è considerato qualcosa di prezioso, così la sovranità della discendenza di Davide sarebbe stata preservata in Zorobabele. Anche se in quel tempo la dinastia reale era umiliata sotto la dominazione gentile (Nee. 9:36, 37), il patto di Dio con Davide era sicuro. (Ezec. 21:25-27) Il vero Erede al trono di Davide, Gesù Cristo, era effettivamente della linea di discendenza di Zorobabele. – Agg. 2:23; Matt. 1:12, 13; Luca 3:27.
-
-
Anello da nasoAusiliario per capire la Bibbia
-
-
Anello da naso
Anello ornamentale portato al naso, specie dalle donne, infilato nella narice sinistra o nella destra, oppure nella cartilagine che separa le narici. (Gen. 24:22, 30, 47; Isa. 3:21) Secondo alcune traduzioni, anche uomini ismaeliti portavano anelli al naso. – Giud. 8:24-26.
Il termine ebraico tradotto “anello da naso” (nèzem) può indicare anche un orecchino e, in certi casi, c’era ben poca differenza nella forma di questi ornamenti. A volte il contesto permette di determinare se si trattava di un anello da naso o di un orecchino. – Confronta Genesi 24:47 con Genesi 35:4; Ezec. 16:12.
In Proverbi 11:22 la donna che ha bellezza esteriore ma è poco assennata viene paragonata a “un anello d’oro da naso nel grifo di un porco”.
-
-
AnetoAusiliario per capire la Bibbia
-
-
Aneto
(anèto) [gr. ànethon].
Lessicografi moderni convengono che la pianta indicata dal termine greco sia l’aneto (Anethum graveolens, lat.) più che l’anice (gr. ànneson), come in qualche traduzione (Ri). Attualmente la coltivazione dell’aneto è più comune di quella dell’anice in Palestina, e l’evidenza indica che sin dall’antichità veniva coltivato nel Medio Oriente, come pure da greci e romani. L’aneto era fra le piante su cui gli ipocriti farisei esigevano meticolosamente la decima benché non osservassero articoli più importanti della Legge. (Matt. 23:23) Gli scritti talmudici prescrivevano che non solo i semi ma anche lo stelo e le foglie fossero soggetti alla decima.
L’aneto è una pianta erbacea simile all’anice che raggiunge un’altezza di 60 cm, con foglie verde chiaro, finemente laciniate, e piccoli fiori gialli a ombrella. Viene coltivato per i semi aromatici molto apprezzati per insaporire vivande e anche come medicamento contro disturbi di stomaco.
[Figura a pagina 66]
Aneto (Anethum graveolens)
-
-
AnfipoliAusiliario per capire la Bibbia
-
-
Anfipoli
(Anfìpoli) [intorno alla città].
Città della Macedonia, distante quasi 5 km dal Mar Egeo e dal porto di Eione. Paolo ci passò durante il secondo viaggio missionario. (Atti 17:1) Il nome della città derivava senz’altro dal fatto che era costruita su una collina circondata da tre parti da un’ansa del fiume Strimone. Anfipoli si trovava circa 50 km a O–SO di Filippi ed ebbe considerevole importanza strategica e commerciale per la posizione che aveva sulla famosa strada romana, la Via Egnatia, e perché dominava il
-