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  • È prossima la fine di 6000 anni di dominio umano: Quali sono stati i risultati?
    La Torre di Guardia 1976 | 15 marzo
    • politico ha recato vera felicità o sicurezza ai suoi sudditi. E ora la corsa agli armamenti nucleari minaccia di annientare l’umanità. Rivoluzione e ribellione contro l’autorità, il proliferare di una società permissiva e il rapido aumento dei delitti e dell’inquinamento hanno aggravato i problemi dell’uomo. — Dan. 11:27-40; Riv. 11:18.

      Esame panoramico

      Questo periodo di 6.000 anni di esistenza umana fu contrassegnato all’inizio dalla perdita del paradiso. Da allora, l’umanità frustrata ha provato molti tipi di governo nel tentativo di riguadagnare almeno qualche forma di paradiso materiale. Ma quali sono stati i risultati? La confusione mondiale. L’umanità va incontro alla rovina, come predisse Gesù del nostro giorno: “Sulla terra angoscia delle nazioni, che non sapranno come uscirne . . . mentre gli uomini verranno meno per il timore e per l’aspettazione delle cose che staranno per venire sulla terra abitata”. Ma la Parola di Dio offre una speranza! — Luca 21:25, 26.

  • Testimonianza resa a Geova per quasi 6.000 anni
    La Torre di Guardia 1976 | 15 marzo
    • Testimonianza resa a Geova per quasi 6.000 anni

      LA RIBELLIONE dell’uomo e della donna in Eden suscitò una grande contesa. Avrebbero gli uomini, per amore verso Geova, scelto lealmente di rendere sacro servizio al loro Creatore e Sovrano Dio? “L’originale serpente, colui che è chiamato Diavolo e Satana”, si era accinto a sviare l’intera terra abitata. Sfidando la sovranità di Geova, egli insinuò che neppure uno dell’umanità sarebbe stato fedele a Dio. Satana asserì che l’uomo era per natura egoista, che avrebbe servito Dio solo per le cose materiali che poteva trarne. — Gen. 3:1-5; Riv. 12:9; Giob. 1:7-12.

      Nella sua grande sapienza, Geova risolse di dimostrare una volta per tutte la legittimità e la giustizia della sua sovranità. Previde che alcuni dell’umanità, della discendenza di Adamo, si sarebbero rallegrati di sostenere la Sua sovranità in qualsiasi prova Satana recasse su di loro. Una volta risolta questa contesa oltre ogni ombra di dubbio, la rivendicazione della sovranità di Geova sarebbe stata dimostrata per tutta l’eternità. Questa sarebbe stata una pietra di paragone contro cui qualsiasi futura sfida poteva essere immediatamente provata e respinta. Ma per risolvere questa contesa ci sarebbe voluto un periodo di tempo, circa 6.000 anni. E che cos’hanno mostrato finora 6.000 anni di storia umana? In tutto questo tempo, ci sono stati sulla terra testimoni di Geova che hanno mantenuto l’integrità, dimostrando che Dio è verace e che Satana è bugiardo? — Prov. 27:11.

      Primo millennio

      Abele fu il primo testimone di Geova che mantenne l’integrità e sostenne la Sua sovranità. (Ebr. 11:4) Poiché offrì un sacrificio accettevole a Geova, mentre l’offerta di Caino non fu accettevole, Abele fu assassinato da suo fratello Caino. La “fondazione del mondo” ebbe luogo quando Adamo ed Eva cominciarono ad avere figli e figlie. Abele fu il secondo figlio di cui si ha notizia. Pure Enoc, il settimo uomo da Adamo, ‘camminò con Dio’ come fedele testimone, e profetizzò riguardo al giudizio di Geova sugli empi. A motivo della sua fedeltà, dopo 365 anni, “Dio lo prese” dal paese dei viventi in una maniera tale che non vide la morte nello stesso modo in cui la vedono gli altri. — Gen. 4:1-15; 5:1-4, 21-24; Luca 11:49-51; Giuda 14, 15; Ebr. 11:5.

      Secondo millennio

      Al principio di questo millennio, Lamec figlio di Metusela fu ispirato da Dio a pronunciare una profezia secondo cui Noè avrebbe recato conforto all’umanità. Nato nel 1056 A.M. (anno mundi), Noè, uomo di notevole fede, visse 944 dei suoi 950 anni in questo millennio. Nel suo giorno angelici figli di Dio disubbidirono e intrapresero la vita coniugale sulla terra e l’umanità divenne incline alla violenza, ma Noè “camminò col vero Dio” e “si mostrò senza difetto fra i suoi contemporanei”. Come prova della sua fede, dietro comando di Dio costruì un’enorme “arca per la salvezza della sua casa [di altri sette fedeli]; e per mezzo di questa fede condannò il mondo” degli empi. Fu un “predicatore di giustizia”, e in seguito offrì sacrifici a Dio per ringraziarlo della liberazione durante il Diluvio. Col fedele servizio reso per ubbidire a Geova, Noè e la sua famiglia furono la prova vivente che Satana è un bugiardo, a dispetto di quel malvagio. — Gen. 5:28-31; 6:9; Ebr. 11:7; 2 Piet. 2:5.

      Terzo millennio

      Noè visse per sei anni in questo millennio. Due anni dopo la sua morte, nacque Abraamo. Poiché credeva veramente in Dio e mise l’ubbidienza al suo Creatore prima degli agi materiali e dimostrò anche di aver fede che Dio poteva riportare in vita con la risurrezione, Abraamo fu riccamente benedetto da Geova. Come “amico di Geova”, Abraamo ebbe da Dio la promessa che il Messia sarebbe venuto dalla discendenza della sua famiglia. Abraamo, suo figlio Isacco e suo nipote Giacobbe (in seguito chiamato Israele) mostrarono tutti fede esemplare, non aderendo a nessun regno umano ma dimorando in tende in un paese straniero mentre attendevano la simbolica “città” che Geova avrebbe edificata. I dodici figli di Giacobbe divennero i capi delle dodici tribù d’Israele. Di questi figli, uno, Giuseppe, mostrò grande lealtà a Dio seguendo elevati princìpi morali e liberando in tempo di carestia la famiglia di suo padre (in cui era accentrata la promessa abraamica). In seguito, Mosè scelse di difendere l’adorazione del vero Dio, respingendo personalmente la gloria d’Egitto. Fu saldo e ubbidì a Geova conducendo il popolo di Dio fuori della schiavitù egiziana perché fosse organizzato in una “nazione santa” tipica. Un contemporaneo, Giobbe, si distinse per il rifiuto di infrangere la sua integrità a Dio, anche quando subì perdite materiali e fu toccato nella salute. Anche Giosuè, Caleb e i giudici d’Israele furono eccezionali difensori della giustizia. Mentre questo millennio volgeva al termine, Davide, figlio di Iesse, mostrò d’essere ‘un uomo secondo il cuore di Dio’ e, per la sua incrollabile fedeltà Dio fece con lui un patto per un regno eterno. — Gen. 9:28, 29; 11:26; 12:1-3; Giac. 2:23; Atti 13:22; Ebr. 11:8-32; Giob. 1:8; 27:5.

      Quarto millennio

      Dopo la morte di Salomone figlio di Davide, la nazione d’Israele si divise in due regni. I re fedeli furono la minoranza. Tuttavia, tra i profeti di Dio ci furono molti uomini che mantennero l’integrità, come Elia, Eliseo, Isaia, Geremia e tanti altri. Al tempo di Elia fu riferito che nel regno

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