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Il mondo: il campo di lavoro di DioLa Torre di Guardia 1964 | 15 luglio
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menzionato da Gesù in Matteo 13:39.
31, 32. Quali benedizioni sono in serbo per quelli che abbandonano il presente sistema di cose?
31 Non siamo solo al termine del vecchio ma anche alla soglia del nuovo. Vale la pena lasciare tutto quello che appartiene al presente periodo di tempo per ottenere la vita nel futuro sistema di cose. Gesù disse ai suoi apostoli che avevano lasciato tutto per seguirlo: “Non c’è nessuno che, avendo lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi per amor mio e per amore della buona notizia, non riceva ora, in questo tempo [questo kairós], cento volte tanto, di case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e nel sistema di cose [aión] avvenire la vita eterna”. (Mar. 10:29, 30; Luca 18:29, 30) Questa vita sarà in associazione con Gesù Cristo, che allora avrà una posizione e un nome al di sopra di tutte le altre creature. A questo riguardo l’apostolo Paolo dice di Gesù:
32 Dio “[lo destò] dai morti e [lo fece] sedere alla sua destra nei luoghi celesti, molto al di sopra di ogni governo e autorità e potenza e signoria e di ogni nome che si nomina non solo in questo sistema di cose, ma anche in quello avvenire”. — Efes. 1:19-21.
33. A chi possiamo dare gloria per il sistema di cose avvenire?
33 Per il provvedimento di questo meraviglioso nuovo sistema di cose avvenire retto da Cristo, dobbiamo ringraziare Geova Dio, poiché egli ha fatto di questo il suo eterno proposito. Possiamo unirci all’apostolo Paolo nell’attribuire gloria a questo meraviglioso, amorevole Dio, con queste parole: “Ora a colui che, secondo la sua potenza che opera in noi, può fare più che sovrabbondantemente oltre tutte le cose che chiediamo o concepiamo, a lui sia la gloria per mezzo della congregazione e per mezzo di Cristo Gesù in tutte le generazioni, per i secoli dei secoli [letteralmente, delle età delle età]. Amen”. — Efes. 3:11, 20, 21.
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Perché il campo di Dio sarà produttivoLa Torre di Guardia 1964 | 15 luglio
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Perché il campo di Dio sarà produttivo
1. Quale altra parola greca viene ora considerata, e quante volte è usata nelle Scritture Greche Cristiane?
ORA che abbiamo un più corretto intendimento della parola aión usata dagli scrittori ispirati delle Scritture Greche Cristiane, possiamo distinguere più facilmente tra questa parola e l’altra parola greca che stiamo studiando, cioè kósmos. Questa parola è usata 187 volte dagli scrittori ispirati, principalmente dall’apostolo Giovanni, e in ogni caso la Versione inglese del Re Giacomo la traduce “mondo” tranne che in un caso, cioè in 1 Pietro 3:3, dove kósmos è tradotto “ornamento”. Si può dire la stessa cosa della Traduzione del Nuovo Mondo delle Scritture Greche Cristiane: 186 volte essa rende kósmos con la parola italiana “mondo” e una volta, in 1 Pietro 3:3, “ornamento”. Di qui deriva la parola cosmetico (kosmétikos).
2. Perché l’espressione “nuovo kósmos” non è mai usata nelle Scritture ispirate?
2 È interessante notare che gli scrittori ispirati parlano di nuovi cieli e di una nuova terra e Nuova Gerusalemme, ma non usano mai l’espressione nuovo kósmos.
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