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  • La devozione a Maria torna in auge

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Svegliatevi! 1980
g80 22/12 pp. 16-19

La devozione a Maria torna in auge

“SI RINNOVA la venerazione di Maria: il papa risveglia l’interesse per la madre di Gesù”. Questo è il titolo su quattro colonne di un articolo pubblicato dallo Star di Toronto sul risveglio della “devozione alla Vergine Maria”, uno di tanti simili pubblicati in tutto il mondo. “Il papa ha profonda devozione per la Vergine”, scriveva il New York Times, aggiungendo, come prova, che Giovanni Paolo II ha recentemente visitato santuari mariani in Messico, Polonia, Italia e Irlanda. Infatti, secondo il quotidiano parigino Le Monde, la visita in Irlanda ha avuto come nota fondamentale “Maria Regina della pace”.

Il Concilio Vaticano II (1962-1965) riaffermò i tradizionali dogmi cattolici su Maria, ma in genere si ammette che il Vaticano II fece diminuire la devozione a Maria fra i cattolici di molti paesi. Già nel 1974 papa Paolo VI ritenne opportuno pubblicare un’“esortazione apostolica” di 30.000 parole, intitolata Marialis Cultus (devozione o culto mariano), invitando ad accrescere la devozione a “Maria Vergine”.

È ovvio che Giovanni Paolo II ritiene si debba prestare più attenzione alle devozioni mariane. Per cui sostiene con tutto il peso della sua autorità papale la campagna per riportare in auge la devozione a Maria. Ma che effetto avrà probabilmente la sua posizione su questo dogma?

Il culto di Maria si sviluppò lentamente

Le opere di consultazione cattoliche ammettono chiaramente che il culto di Maria non risale ai tempi apostolici. The Catholic Encyclopedia dichiara:

“In ultima analisi la devozione alla Madonna dev’essere considerata un’applicazione pratica della dottrina della Comunione dei Santi. Dato che questa dottrina non è contenuta, almeno non in modo esplicito, nelle forme primitive del Credo degli apostoli, non c’è forse nessun motivo di sorprendersi se nei primi secoli cristiani non si trova nessuna chiara traccia del culto della Beata Vergine”.

L’originario Credo niceno (325 E.V.) non menziona la “Vergine Maria”. Solo al tempo del Concilio di Efeso, tenuto nel 431 E.V., Maria fu definita nel dogma cattolico “madre di Dio” (greco: theotokos, letteralmente “genitrice di Dio”). Anche allora, questo si fece più per sostenere la trinità (per combattere Nestorio, il quale negava che Gesù fosse stato generato Dio-Uomo) che per incoraggiare la devozione a Maria. Perché questa mancanza di interesse per la devozione a Maria?

Perché tale pratica si basa non sulla Bibbia, ma su letteratura apocrifa, come il cosiddetto “Vangelo di S. Giacomo” e gli “oracoli sibillini”. Secondo The Catholic Encyclopedia, solo nell’avanzato medioevo, dopo l’anno 1000, “il profondo sentimento di amore e fiducia per la Beata Vergine, che fino a quel momento si era espresso in modo vago e secondo i suggerimenti della devozione individuale, cominciò ad assumere una forma precisa in un gran numero di pratiche devote”. Fu a quell’epoca che vennero costruite e dedicate a Notre Dame (nostra Signora) molte delle cattedrali gotiche medievali che troviamo in tutta la Francia.

Per quanto riguarda la “salutazione angelica” (Ave Maria), A Catholic Dictionary ci informa che “la prima e la seconda parte sembra siano diventate d’uso comune come formula di devozione verso la fine del dodicesimo secolo; . . . si crede che il resto sia stato usato dapprima verso la metà del quindicesimo secolo”. Davvero molto tardi!

La dottrina dell’“Immacolata Concezione”, secondo cui Maria fu immune dal peccato originale sin dal primo momento della sua concezione, non divenne un articolo di fede cattolica che nel 1854. Perché? La stessa opera di consultazione cattolica ci dice che già nel XII secolo c’erano controversie su questa dottrina in seno alla Chiesa Cattolica e che alcuni “vescovi molto eminenti” ritenevano questo dogma privo di sufficiente fondamento nella “Scrittura o nella Tradizione per diventare un articolo di fede”.

La devozione a Maria ricevette ulteriore impulso nel 1950, quando papa Pio XII definì “l’assunzione corporea della Beata Vergine” (ossia che il suo corpo non si decompose, ma fu portato in cielo) come articolo di fede, cioè come credo obbligatorio per i cattolici. Non è piuttosto strano che dogmi fondamentali relativi a tale devozione siano stati formulati così tardi se Dio voleva che i cristiani adorassero Maria?

Maria ebbe altri figli?

Nessun cristiano che crede nella Bibbia dubita del fatto che Maria era vergine quando concepì e partorì Gesù. (Matt. 1:18-23; Luca 1:34, 35) Il dogma che separa i cattolici dai protestanti e che ora divide perfino i cattolici è la verginità perpetua di Maria. Due libri pubblicati di recente, entrambi di autori cattolici, considerano il problema della devozione a Maria sotto un nuovo aspetto.

Uno di questi libri, scritto in inglese da un gruppo di eruditi cattolici, luterani, riformati e anglicani, si intitola “Maria nel Nuovo Testamento”. Spiegando la ragione per cui l’hanno scritto, il coautore Joseph A. Fitzmyer, dell’Università Cattolica d’America, ha detto:

“I cattolici moderni sono portati a pensare che nella nostra religiosità del XX secolo tutto provenga dal Nuovo Testamento, ma molto spesso ciò a cui siamo abituati non è quello che lo scrittore della Bibbia aveva in mente, ma sono piuttosto le riflessioni dei credenti nei secoli successivi”.

Facendo commenti su questo libro, Tom Harpur, redattore religioso dello Star di Toronto, scrive:

“Nel gruppo non erano tutti d’accordo se i fatti indichino che Maria abbia avuto altri figli dopo Gesù o no. . . .

“Il libro, però, fa notare che un commento dell’erudito cattolico tedesco del 1976, Rudolph Pesch, dice semplicemente che questi parenti erano proprio fratelli naturali.

“In quanto alle due dottrine più recenti — che Maria sia stata concepita senza peccato e in seguito sia ascesa al cielo col corpo — gli studiosi hanno poco da dire per il fatto che il Nuovo Testamento non dice nulla né dell’una né dell’altra credenza”.

L’altro libro, scritto in francese dall’autore cattolico Jean Gilles, si intitola Les “frères et sœurs” de Jesus (I “fratelli e le sorelle” di Gesù). Esso ha suscitato molte controversie fra i cattolici francesi. E non è strano, poiché lo scrittore dichiara in conclusione:

“Usando un linguaggio conciso e ponderato, e per lealtà alla Chiesa [cattolica], credo di poter riassumere il mio esame così. . . . I QUATTRO Vangeli CANONICI offrono prove concordi che Gesù ebbe veramente fratelli e sorelle nella sua famiglia. . . . Davanti a questa serie di prove logiche, la posizione tradizionale [della Chiesa Cattolica Romana] appare vulnerabile e fragile”.

Pericoli della devozione a Maria

Riconoscendo i pericoli della devozione a Maria, The Catholic Encyclopedia dichiara: “È impossibile negare che la popolare devozione alla Beata Vergine è stata spesso accompagnata da stravaganze e abusi”. Alla fine del lontano quarto secolo, il “santo” cattolico Epifanio condannò l’offerta di torte a Maria, dicendo: “Nessuno veneri Maria”. La stessa enciclopedia ci dice: “Già nel 540 troviamo un mosaico in cui [Maria] è intronizzata come Regina del cielo al centro della sommità della cattedrale di Parenzo”.

Non fu proprio questo tipo di adorazione pagana che al tempo d’Israele offese Dio? La Bibbia narra: “I figli raccolgono la legna, i padri accendono il fuoco e le donne impastano la farina per preparare focacce alla Regina del cielo; poi si compiono libazioni ad altri dèi per offendermi”: — Ger. 7:18; 44:15-30.a

Questo pericolo esiste ancora. Daniel L. Migliore, professore aggregato di teologia al Seminario di Princeton, ha scritto recentemente: “Le nostre trasgressioni in merito a Maria sono numerose. . . . Ne abbiamo fatto la Regina del cielo”. L’arcivescovo cattolico di Toronto, Carter, spiegando la ragione per cui il Vaticano II cercò di attenuare la venerazione di Maria, disse: “Il Concilio pensava agli abusi osservati, per esempio, in alcuni paesi dell’America Latina dove a volte Maria aveva la precedenza su tutto il resto”. Gli “abusi” a cui la venerazione di Maria può portare sono molto evidenti in luoghi di pellegrinaggio mariano come Lourdes, in Francia, e Fatima, in Portogallo.

Oltre al pericolo per i cattolici, la mariolatria è indubbiamente una cosa che crea divisioni in seno alla cristianità, dato che quasi tutti i protestanti rifiutano la devozione a Maria, considerandola idolatria. E le suddette informazioni mostrano che non tutti i cattolici sono d’accordo che i dogmi mariani siano scritturali.

Pertanto è chiaro che riportando in auge la venerazione di Maria, papa Giovanni Paolo II non contribuisce certo a unire i cattolici fra loro o ad avvicinarli maggiormente alle altre religioni della cristianità. Peggio ancora, non contribuisce a riportare in vita il vero cristianesimo praticato dagli apostoli e dai primi discepoli di Cristo.

Vediamo Maria nella giusta luce

Lo scopo di questo articolo non è certo quello di offendere i cattolici sinceri, specie quelle cattoliche che vedono Maria come una donna amorosa e sensibile, che capisce le sofferenze delle donne e che può quindi intercedere per loro. La Bibbia ci consente di rispettare e di amare Maria, che fu una fedele discepola di Gesù. (Atti 1:14) Le scritture mostrano chiaramente che Maria, un’unta cristiana, sarebbe risorta con un “corpo spirituale”, per “ereditare il regno di Dio”, insieme ai dodici apostoli e ad altri fedeli cristiani del primo secolo. — I Cor. 15:42-54; I Tess. 4:13-16.

Tuttavia, in nessun punto della Bibbia siamo autorizzati ad adorare Maria o a pregare che interceda per noi. Le preghiere devono essere rivolte a Dio mediante Cristo. (Giov. 14:6, 13; Atti 4:12) Le donne cattoliche, e anche gli uomini, non devono pensare di trovare meno comprensione e compassione pregando Dio nel nome di Cristo di quando pregavano Maria.

Riguardo a Dio leggiamo: “Come un padre ha pietà dei suoi figli, così il Signore ha pietà di quanti lo temono. Perché egli sa di che siamo plasmati, ricorda che noi siamo polvere”. (Sal. 103:13, 14) E di Cristo è scritto: “Infatti non abbiamo un sommo sacerdote che non sappia compatire le nostre infermità, essendo stato lui stesso provato in ogni cosa, come noi, escluso il peccato”. — Ebr. 4:15; si veda anche Filippesi 4:6, 7.

I cattolici sinceri che aprono il loro cuore a Maria sono invitati a imparare dalla Bibbia come pregare altrettanto intimamente Dio mediante Cristo. Cominciate leggendo le suddette scritture, prese da versioni cattoliche della Bibbia. Poi ottenete ulteriori informazioni scrivendo agli editori di Svegliatevi!

[Nota in calce]

a Salvo diversa indicazione, tutti i versetti citati in questo articolo sono presi dalla versione cattolica della CEI.

[Riquadro a pagina 19]

LASCIAMO PARLARE LA BIBBIA

Maria è stata la madre di Dio?

“Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio [non Dio]”. — Luca 1:35.

Maria nacque senza peccato?

“Quando una donna sarà rimasta incinta e darà alla luce un maschio, sarà immonda per sette giorni; . . . Quando i giorni della sua purificazione . . . saranno compiuti, porterà al sacerdote all’ingresso della tenda del convegno un agnello . . . Se non ha mezzi da offrire un agnello, prenderà due tortore o due colombi: uno per l’olocausto e l’altro per il sacrificio espiatorio. Il sacerdote farà il rito espiatorio per lei ed essa sarà monda”. (Lev. 12:2, 6, 8) “Quando venne il tempo della loro purificazione secondo la Legge di Mosè, [Giuseppe e Maria] portarono il bambino [Gesù] a Gerusalemme per offrirlo al Signore . . . e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o di giovani colombi [una come olocausto, l’altra come offerta espiatoria per Maria”. — Luca 2:22, 24.

Maria rimase vergine dopo la nascita di Gesù?

“[Giuseppe,] presa con sé la sua sposa, non la conobbe [“non ebbe relazione con lei”, Jerusalem Bible, versione cattolica] finché ella diede alla luce il figlio suo primogenito, a cui pose nome Gesù”. — Matt. 1:24, 25, versione annotata da G. Ricciotti.

Maria ebbe altri figli dopo la nascita di Gesù?

“Diede alla luce il suo figlio primogenito [e] lo avvolse in fasce”. (Luca 2:7) “Non è egli forse il figlio del carpentiere? Sua madre non si chiama Maria e i suoi fratelli [greco: adelphoi, “fratelli”, non syngenes, “parenti” o “cugini”] Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda? E le sue sorelle non sono tutte fra noi?” — Matt. 13:55, 56.

Con “fratelli” non potrebbe riferirsi la Bibbia ai discepoli di Gesù, ai suoi fratelli spirituali?

“Dopo questo fatto, discese a Cafarnao insieme con sua madre, i fratelli e i suoi discepoli”. (Giov. 2:12) “I suoi fratelli gli dissero: ‘Parti di qui e va’ nella Giudea perché anche i tuoi discepoli vedano le opere che tu fai’. Neppure i suoi fratelli infatti credevano in lui”. — Giov. 7:3, 5.

Maria fu assunta in cielo col corpo fisico?

“Così anche la risurrezione dei morti: si semina corruttibile e risorge incorruttibile; si semina un corpo animale, risorge un corpo spirituale. Questo vi dico, fratelli: la carne e il sangue non possono ereditare il regno di Dio”. — I Cor. 15:42, 44, 50.

Si devono rivolgere preghiere a Maria?

“Gli disse Gesù: ‘Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. Qualunque cosa chiederete nel nome mio, la farò, perché il Padre sia glorificato nel Figlio’”. — Giov. 14:6, 13.

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