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Il fiume gigante dell’Africa CentraleSvegliatevi! 1973 | 8 aprile
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Siccome il bacino fluviale riceve le piogge stagionali da entrambe le parti dell’equatore in tempi diversi, si evitano gli eccessi di piene e secche che subiscono molti altri fiumi grandi. La sua proporzione fra scarsità e piena va da 1 a 3 (il che significa poca fluttuazione stagionale del livello dell’acqua e della portata), in paragone con quella da 1 a 20 del Mississippi negli Stati Uniti e da 1 a 48 per il Nilo.
Oltre le cascate Stanley il fiume è stato localmente noto come Lualaba. Estendendosi nell’interno di Zaïre, giunge nelle vicinanze di Lubumbashi (precedente Elizabethville). Comunque, le sorgenti più distanti cominciano a nord-est della Zambia.
Il fiume gigante dell’Africa Centrale! Questo è il potente Congo, ora noto come il fiume Zaïre, nominato secondo il paese che grandemente ne dipende per le sue necessità quotidiane. È veramente una meraviglia senza fine e un’altra testimonianza alla sapienza e alla potenza dinamica di un intelligente Creatore.
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Uso della croceSvegliatevi! 1973 | 8 aprile
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“La tua parola è verità”
Uso della croce
COME vi sentireste se uno dei vostri più cari amici fosse stato giustiziato con false accuse? Fareste una copia dello strumento di esecuzione, diciamo del cappio della forca o della sedia elettrica? Bacereste tale copia, le accendereste candele o ve la mettereste al collo come un ornamento? ‘Certamente no’, potete dire.
Ma non fanno effettivamente questo milioni di persone? Non parlano di Gesù Cristo come del loro più caro amico, che mostrò il suo amore per loro cedendo la propria vita? Non dicono che Gesù, sebbene non fosse colpevole di nessun peccato, fu giustiziato su una croce? Eppure, non sono le croci esposte nelle loro chiese, nelle loro case e sulla loro persona? Non danno molti alle croci perfino baci, non accendono davanti a loro candele e non s’inchinano loro dinanzi? Come si cominciò a fare una tal cosa?
L’evidenza storica mostra che i primi cristiani non usavano le croci nella loro adorazione. Dice la New Catholic Encyclopedia: “La rappresentazione della morte di redenzione di Cristo sul Golgota non ricorre nell’arte simbolica dei primi secoli cristiani. I primi cristiani, influenzati dalla proibizione delle immagini scolpite del Vecchio Testamento, erano riluttanti a raffigurare perfino lo strumento della Passione del Signore”. È ovvio che non si inchinarono mai dinanzi alle croci o non le baciarono.
Per gli Ebrei e i Romani la maniera in cui Gesù morì fu umiliante e vergognosa. Egli fu giustiziato come un criminale della più bassa sorta, come i malfattori che furono messi al palo accanto a lui. (Luca 23:32) La sua morte lo rappresentò dunque erratamente nel peggior modo possibile. Per i cristiani lo stesso strumento dell’esecuzione sarebbe stato perciò qualche cosa di molto ripugnante. Venerarlo avrebbe voluto dire glorificare l’errata azione su di esso compiuta, l’assassinio di Gesù Cristo.
I non cristiani, comunque, avevano adorato per molto tempo la croce come sacro simbolo religioso. Il libro The Cross in
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