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  • Vita futura mediante la risurrezione
    La Torre di Guardia 1979 | 15 febbraio
    • Giov. 1:14) Dato che Geova Dio lo impiega per dare la vita alla condannata moritura umanità, il “Figlio dell’uomo”, Gesù Cristo, è colui che Geova impiega legittimamente per giudicare l’umanità redenta.

      20. In Giovanni 5:26, 27, cosa disse Gesù dell’autorità di giudicare, e come lo confermò Paolo nel discorso sul Colle di Marte?

      20 In armonia con questo fatto, Gesù proseguì dicendo: “Così [il Padre] ha concesso anche al Figlio d’avere in sé la vita. E gli ha dato autorità di giudicare, perché è Figlio dell’uomo”. (Giov. 5:26, 27) Dato che l’ora glorificato Gesù Cristo fu un tempo anch’egli un uomo in un corrotto sistema di cose mondiale, può essere un giudice misericordioso e giusto verso quelli che redense dalla morte. Questo fatto fu chiaramente esposto al più alto corpo giudiziario nell’antica città di Atene, in Grecia, quando l’apostolo Paolo si levò fra i giudici sul Colle di Marte e disse: “[Egli, l’Iddio a loro sconosciuto,] ha stabilito un giorno in cui si propone di giudicare la terra abitata con giustizia mediante un uomo che ha costituito, e ne ha fornito garanzia a tutti in quanto lo ha risuscitato dai morti”. — Atti 17:23, 31.

  • Risurrezione di vita e risurrezione di giudizio
    La Torre di Guardia 1979 | 15 febbraio
    • Risurrezione di vita e risurrezione di giudizio

      1, 2. Perché la dichiarazione di Gesù, che gli era stata data l’autorità di giudicare, non è troppo meravigliosa per crederci?

      NEL giorno “stabilito” da Dio, suo Figlio userà il “dono della vita”. (Giov. 5:26, Knox) Risusciterà i morti umani a cui si applicano i benefici del suo sacrificio di riscatto. Il “giorno” sarà un tempo di giudizio, non però di 24 ore. Sarà il periodo di 1.000 anni stabilito per il regno di Cristo. (Riv. 20:4-6) In seguito al procedimento di giudizio, alcuni otterranno la vita e altri la condanna giudiziaria alla distruzione. Ci sembra questa una cosa meravigliosa dal momento che oggi ci sono tanti errori giudiziari e tanta confusione religiosa su quello che sarà il divino giorno di giudizio? Sembrò meravigliosa ai giudei del giorno di Gesù, che osservavano il sabato.

      2 Perciò Gesù disse loro: “Non vi meravigliate di questo, perché l’ora viene in cui tutti quelli che sono nelle tombe commemorative udranno la sua voce e ne verranno fuori, quelli che hanno fatto cose buone alla risurrezione di vita, quelli che hanno praticato cose vili alla risurrezione di giudizio. Io non posso fare una sola cosa di mia propria iniziativa; come odo [dal Padre quale Supremo Giudice], giudico; e il giudizio che rendo è giusto, perché cerco non la mia volontà ma la volontà di colui che mi ha mandato”. — Giov. 5:28-30.

      3. In che modo quelli che passano dalla morte alla vita o che non incorrono nel giudizio avverso sono diversi da quelli di cui parlò Gesù in Giovanni 5:28, 29, e che classe di persone devono essere?

      3 Prima di dire le succitate parole, in Giovanni 5:24, 25 Gesù aveva parlato di altri “morti” per i quali era cominciata “l’ora” di divenire viventi. Questi erano definiti “morti” eppure non erano ‘‘nelle tombe commemorative”. Udivano già allora la “parola” pronunciata dal Figlio di Dio e credevano a Colui che lo aveva mandato. Passavano così dalla morte alla vita e non sarebbero incorsi nel giudizio avverso. Essendo coloro che ascoltano la voce del Figlio di Dio passati dalla morte alla vita è detto che vivono e hanno la prospettiva della vita eterna. Deve trattarsi di quelli che diventano celesti coeredi di Gesù Cristo, cioè i 144.000 che ricevono la risurrezione

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