-
Aiuto per le vittime dell’incestoLa Torre di Guardia 1984 | 1° aprile
-
-
il nuovo ordine abbiamo la promessa: “Le angustie precedenti saranno in effetti dimenticate”. (Isaia 65:16) Tutti i servitori di Dio attendono quindi con fiducia il tempo in cui Dio “asciugherà ogni lagrima dai loro occhi, e la morte non sarà più, né vi sarà più cordoglio né grido né pena. Le cose precedenti sono passate”. (Rivelazione 21:4) Questo significherà la guarigione definitiva da ogni malattia, inclusi i turbamenti emotivi.
-
-
Domande dai lettoriLa Torre di Guardia 1984 | 1° aprile
-
-
Domande dai lettori
◼ La promessa della vita eterna, fatta da Gesù in Giovanni 11:25 e 26, riguarda solo gli unti o anche la “grande folla” che spera di vivere sulla terra paradisiaca?
A volte nel passato La Torre di Guardia ha indicato che l’applicazione di questa scrittura si limita ai cristiani che ricevono la vita celeste. Evidentemente questo è stato fatto perché qui Gesù parlava a persone che in seguito avrebbero nutrito tale speranza. Ma un attento esame di questi versetti mostra che Gesù non aveva in mente questa limitazione. Come confermano gli articoli di studio di questo numero della Torre di Guardia, il nostro intendimento di Giovanni 11:25, 26 deve estendersi e includere coloro che sperano di vivere per sempre sulla terra paradisiaca. Su cosa si basa questa affermazione?
Si noti ciò che Marta dice in Giovanni 11:24 circa il deceduto Lazzaro: “So che sorgerà nella risurrezione, nell’ultimo giorno”. Quale risurrezione aveva in mente? La risurrezione che avevano atteso con fede Abraamo e altri ebrei fedeli: una risurrezione terrena! In che modo, quindi, le successive parole di Gesù avrebbero potuto interessare Marta? Informandola della situazione relativa alla risurrezione terrena.
Gesù si identificò poi come colui che avrebbe destato i morti. Ma non disse che stava parlando solo di alcuni morti che avevano esercitato fede in lui. Egli è “la risurrezione e la vita” per tutti quelli che ricevono la vita eterna, sia in cielo che sulla terra. Tutto ciò che Gesù aggiunge nei versetti 25 e 26 può riferirsi a entrambi i gruppi, anche se in modi diversi. I cristiani unti ‘tornano in vita’ essendo destati alla vita immortale nei cieli. I morti che vivranno per sempre sulla terra verranno risuscitati e gradualmente portati alla perfezione. — Confronta Rivelazione 20:4.
In quanto agli unti, è senz’altro vero, come detto al versetto 26, che ‘non morranno mai’ dopo essere stati risuscitati. Allora ‘vedono Dio come egli è’, così che non ‘camminano più per fede’. (I Giovanni 3:2; II Corinti 5:7) Perciò quando Gesù dice: “Chiunque vive ed esercita fede in me”, introduce un elemento particolarmente significativo per coloro che oggi hanno la speranza di ricevere la vita eterna sulla terra. La giustizia è già attribuita alla “grande folla” perché “hanno lavato le loro lunghe vesti e le han rese bianche nel sangue dell’Agnello”. Vivono già nella carne con la speranza di sopravvivere alla grande tribolazione, e la loro vita è considerata giusta, come quella di Abraamo nell’antichità. Insieme al genere umano risuscitato, dovranno continuare a esercitare fede durante il Regno millenario di Cristo per ottenere la vita eterna nella perfezione umana. — Rivelazione 7:9, 10, 14, 15; 21:3, 4.
In effetti questo non è un punto di vista completamente nuovo. A volte nel corso degli anni le pubblicazioni della Watch Tower Society hanno suggerito un’applicazione più ampia di Giovanni 11:24-26. Per esempio, La Torre di Guardia del 15 novembre 1959, a pagina 689, diceva riguardo ai testimoni di Geova radunati da tutte le nazioni: “Quelli che s’aspettano di vivere su questa terra sperano anche di sopravvivere alla fine di questo mondo e di continuare a vivere nel nuovo mondo senza mai morire”. Citava a sostegno Ebrei 11:1, 6 e Giovanni 11:26. E La Torre di Guardia del 15 ottobre 1976, a pagina 627, includeva similmente l’umanità risuscitata e la “grande folla” dei superstiti di Armaghedon in queste stesse parole di Gesù: “Chiunque vive ed esercita fede in me non morrà mai. Credi tu questo?”
Ci credete voi?
-