La parte visibile dell’organizzazione di Dio
1, 2. (a) È una cosa nuova o recente che Dio venga paragonato a un Marito? (b) Cosa si può rispondere in base a Isaia 54:1-5 e 13?
PER chi conosce bene la Bibbia non è una novità sapere che Dio vi è descritto come un Marito. Gesù Cristo stesso, quando disse: “È scritto nei Profeti: ‘Ed essi saranno tutti ammaestrati da Geova’” (Giov. 6:45), stava citando una profezia che descriveva Dio come un Marito. Quella profezia, Isaia 54:1-5 e 13, dice in parte:
2 “Grida gioiosamente, donna sterile che non partorivi! . . . Poiché il tuo grande Fattore è il tuo proprietario maritale, essendo il suo nome Geova degli eserciti; e il Santo d’Israele è il tuo Ricompratore. . . . E tutti i tuoi figli saranno persone ammaestrate da Geova, e abbondante sarà la pace dei tuoi figli”.
3. Citando quella stessa profezia di Isaia in Galati 4:27, l’apostolo Paolo si riferiva forse a una qualche donna letterale?
3 L’apostolo Paolo citò quella stessa profezia di Isaia (cap. 54) quando disse: “Poiché è scritto: ‘Rallegrati, o donna sterile che non partorisci; prorompi e grida, donna che non hai doglie di parto; poiché i figli della donna desolata son più numerosi di quelli di colei che ha marito’”. (Gal. 4:27) L’apostolo Paolo non parlava certo di una donna letterale sulla terra, poiché Geova Dio non è il Marito di nessuna singola donna, né in senso tipico né in senso simbolico. La simbolica “moglie” di Dio era qualcosa di più grande.
4. Cos’era dunque quella donna più grande?
4 Che cos’era? Era l’organizzazione di Dio, da lui creata per se stesso e che non potrà mai essere indotta a credere che Dio sia un egoista o un bugiardo! Come marito, egli la rende feconda così che essa dà alla luce un “seme”, una progenie, per mezzo della quale Dio distruggerà Satana e l’organizzazione da questi iniziata con Adamo ed Eva.
5. Quando arrivò il principale componente del “seme” menzionato in Genesi 3:15, e in che modo?
5 Il “Seme” della “donna” o “moglie” di Dio cominciò con l’unigenito Figlio celeste di Dio. Quando? Al tempo in cui la sua vita, vissuta fino a quel momento nel reame spirituale, in cielo, fu trasferita nel seno della vergine giudea Maria, così che nel 2 a.E.V. essa rimase incinta. Non è quindi Maria la “donna” di Genesi 3:15. Né è Maria la madre di quelli che Rivelazione 12:17 chiama “i rimanenti del seme di lei”. — Si veda Galati 4:26-31.
6. (a) Quand’era sulla terra come uomo perfetto, a quale organizzazione apparteneva Gesù? (b) Quando fu che i discepoli di Gesù cominciarono a divenire parte dell’organizzazione spirituale di Dio?
6 Il primo uomo, Adamo, quand’era perfetto nel giardino di Eden, era un “figlio di Dio”, e apparteneva all’organizzazione universale di Dio; così Gesù, come uomo perfetto sulla terra, costituiva la parte visibile dell’organizzazione dei figli di Dio. (Luca 3:21-38) Rivolgendosi a Dio in preghiera, Gesù disse riguardo a sé e ai suoi discepoli: “Essi non sono parte del mondo come io non sono parte del mondo”. (Giov. 17:14, 16) In seguito Gesù disse al governatore romano Ponzio Pilato: “Il mio regno non fa parte di questo mondo”. (Giov. 18:36) Questo per il fatto che Gesù Cristo apparteneva all’organizzazione spirituale di Dio, la “donna” di Dio, del cui “seme” egli era il componente principale. A cominciare dal giorno di Pentecoste del 33 E.V., quando il glorificato Gesù versò su di loro spirito santo dal cielo, i suoi fedeli discepoli sulla terra divennero parte del “seme” della “donna” di Dio. Essi formavano la parte visibile della spirituale organizzazione di Dio. Pur essendo nel mondo, non ne facevano parte. — Atti 2:1-47.
7. Che specie di “sposa” ha il futuro marito Gesù Cristo, e cosa dice essa secondo Rivelazione 22:17?
7 In vista di ciò, anche Gesù Cristo è descritto come uno Sposo che ha una futura “sposa”. Ovviamente non si tratta di una donna letterale. Che cos’è dunque? È una “sposa” con molti componenti, una “sposa” composita, per cui è un’organizzazione che segue e imita il futuro Sposo, facendone la volontà. Chiamatela chiesa, assemblea, congregazione, se preferite. (Deut. 4:10; 9:10; 18:16, versione greca dei Settanta; Atti 7:38) L’ultimo libro della Bibbia si riferisce a questa futura sposa celeste del Cristo glorificato quando, in Rivelazione 22:17, dice: “E lo spirito e la sposa continuano a dire: ‘Vieni!’”
8. (a) In II Corinti 11:2 a che cosa l’apostolo Paolo paragona la congregazione cristiana dei suoi giorni? (b) Poiché Paolo cita il Salmo 45 mettendolo in relazione con Gesù, chi è la donna presentata al re messianico come suo Signore?
8 Alla chiesa o congregazione di Corinto, in Grecia, l’apostolo Paolo scrisse: “Vi ho personalmente promessi in matrimonio a un solo marito onde vi presenti come casta vergine al Cristo”. (II Cor. 11:2) In Ebrei 1:8, 9 l’apostolo Paolo applica il Salmo 45 a Gesù Cristo come Figlio di Dio. Questo salmo profetico paragona il Figlio di Dio a uno Sposo; infatti nel Salmo 45:13-15 si legge: “La figlia del re è tutta gloriosa dentro la casa; la sua veste è con castoni d’oro. In abito tessuto sarà condotta al re. Le vergini al suo seguito quali sue compagne ti sono introdotte. Saranno condotte con allegrezza e gioia; entreranno nel palazzo del re”.
9. A che cosa Giovanni il Battezzatore paragonò Gesù Cristo e il gruppo dei suoi discepoli?
9 Anche Giovanni il Battezzatore paragonò Gesù Cristo a uno Sposo e i suoi futuri discepoli a una sposa. Avendo avuto il privilegio di presentare i primi discepoli al battezzato e unto Gesù, Giovanni disse: “Io ho detto: Non sono io il Cristo, ma sono stato mandato davanti a lui. Chi ha la sposa è lo sposo. Comunque, l’amico dello sposo, quando sta ad ascoltarlo, prova molta gioia a motivo della voce dello sposo. Questa mia gioia è stata perciò resa piena”. (Giov. 3:28, 29) Giovanni il Battezzatore non si aspettava di divenire parte della “sposa” spirituale del Cristo. Era solo un “amico dello sposo”. Ciò nondimeno, come le vergini compagne menzionate nel Salmo 45:13-15, egli si rallegrò altruisticamente.
10. (a) Perché è giusto dire che la classe della “sposa” è la parte visibile dell’organizzazione spirituale di Dio? (b) Com’è confermato questo da ciò che Paolo scrisse riguardo a Cristo come Capo nelle sue lettere ai Romani e ai Corinti?
10 Il punto che si vuole dimostrare è che come lo Sposo celeste fa parte della spirituale organizzazione di Dio, così la classe della futura “sposa”, generata dallo spirito di Dio mentre è ancora sulla terra, è la parte visibile della spirituale organizzazione di Dio. Questa verità è rafforzata dal fatto che la “sposa” con un capo maritale è allo stesso tempo il corpo spirituale di Cristo. Alla chiesa o congregazione di Roma Paolo scrisse: “Così noi, benché molti, siamo un solo corpo, uniti a Cristo, ma membri appartenenti individualmente gli uni agli altri”. (Rom. 12:5) Alla congregazione di Corinto Paolo scrisse: “Poiché veramente mediante un solo spirito fummo tutti battezzati in un solo corpo, . . . Ora voi siete il corpo di Cristo, e individualmente membra”. (I Cor. 12:13, 27) Quindi come il Capo di quel corpo spirituale, il glorificato Gesù Cristo, fa parte dell’organizzazione spirituale di Dio, così le membra del suo “corpo” appartengono all’organizzazione di Dio, solo che attualmente ne costituiscono la parte visibile. Non è fuori luogo dire che essi sono la visibile organizzazione di Dio sulla terra. “Dio ha disposto il corpo”. (I Cor. 12:24, Parola del Signore, Il Nuovo Testamento) “Iddio compose l’organismo”. (Ricciotti) “Dio ha organizzato il corpo”. — The Riverside New Testament, di William G. Ballantine.
L’ODIERNO ORGANIZZATO E DEDICATO POPOLO DI DIO SULLA TERRA
11. Dopo la prima guerra mondiale, perché sia le nazioni del mondo che i “rimanenti del seme [della donna]” ebbero bisogno di riorganizzarsi?
11 Finita la prima guerra mondiale nel 1918, le nazioni sconvolte dovettero riorganizzarsi all’interno del visibile sistema di cose di Satana. Sulla scena degli affari internazionali si era affacciato un nuovo personaggio, il bolscevismo, che, dopo aver attuato una violenta rivoluzione in Russia, aveva assunto il controllo politico sul suo esteso impero in Europa e in Asia. Ecco il mondo in cui si trovavano “i rimanenti del seme [della donna]”. Anch’essi dovevano riorganizzarsi. Dovevano guardare al futuro da un nuovo e alquanto rivoluzionario punto di vista, alla luce di profezie bibliche il cui significato si schiudeva ai loro occhi come mai prima. C’erano valide prove, sia in base alla cronologia e alle profezie bibliche, sia in base agli avvenimenti mondiali, che i Tempi dei Gentili, “i fissati tempi delle nazioni”, erano finiti nell’ottobre del 1914. (Luca 21:24) Da quel momento il vecchio mondo era entrato nel suo “tempo della fine”, nei suoi “ultimi giorni”. (Dan. 12:4; II Tim. 3:1) Stando così le cose, era tempo che sulla scena mondiale facessero la loro comparsa non i comunisti, ma persone timorate di Dio. La loro identità divenne chiara col passar del tempo.
12. (a) Quando e dove, prima che finisse la prima guerra mondiale, iniziò a essere proclamata la speranza terrestre a quelle persone timorate di Dio che cominciavano a comparire sulla scena del mondo? (b) Quindi con chi fu messo in relazione Giovanni 10:16 nel libro “L’Arpa di Dio” (1921)?
12 Queste persone avrebbero dovuto sopravvivere alla distruzione del vecchio sistema di cose ad Armaghedon per entrare nel nuovo sistema di cose sotto il celeste regno di Cristo. Avrebbero avuto così l’opportunità di non morire mai e di non dover lasciare la terra, che il Regno avrebbe trasformato in un paradiso. Questa speranza, mai proclamata prima, fu pubblicamente annunciata a Los Angeles (California, U.S.A.) nel febbraio del 1918, più di otto mesi prima della fine della prima guerra mondiale. Quelli che avrebbero accettato tale speranza non si sarebbero mai aspettati di andare in cielo per divenire parte dell’organizzazione di Dio nei cieli. Dopo la guerra le profetiche parole di Gesù menzionate in Giovanni 10:16 furono considerate da un nuovo punto di vista. Quindi nel 1921 la Società Torre di Guardia pubblicò il libro intitolato “L’Arpa di Dio”, che ai paragrafi 577 e 578 (pagine 343, 344) diceva:
“Che i salvati non siano soltanto coloro che vanno in cielo lo prova Gesù quando dice: ‘Io ho delle altre pecore che non sono di questo ovile; anche quelle mi conviene addurre, ed esse udiranno la mia voce’. (Giovanni 10:16) ‘Questo ovile’ significa la chiesa; e dopo che questa classe sarà scelta, allora tutti debbono avere un’opportunità di venire nell’ovile di Cristo. [I versetti citati sono tratti dalla Bibbia del re Giacomo]. E questo è vero perché egli li ha comperati tutti col suo prezioso sangue.
“Dio spinse il profeta Davide a scrivere: ‘Tutte le nazioni che tu hai fatto verranno ad adorare nel tuo cospetto, o Signore! E glorificheranno il tuo nome’. (Salmo 86:9) Questa è ancora un’altra prova corroborativa che tutti debbono avere un’opportunità”.
13. Al congresso di Los Angeles del 1923, in che modo il discorso chiave mise in relazione la parabola di Gesù delle pecore e dei capri con Giovanni 10:16?
13 Nel 1923 si tenne a Los Angeles un congresso di nove giorni che culminò con un discorso pubblico (al Coliseum) la domenica 26 agosto. Fu spiegata la parabola di Gesù delle pecore e dei capri, narrata in Matteo 25:31-46, e ci si discostò dalla spiegazione tradizionale che ne dà la cristianità. Le “pecore” vennero identificate come le “altre pecore” menzionate profeticamente da Gesù in Giovanni 10:16. La spiegazione, pubblicata nella Torre di Guardia inglese del 15 ottobre 1923 (pagina 310, paragrafo 33), diceva:
“Crediamo che nella chiesa nominale ci siano milioni di persone che vanno avanti per rispetto del Signore; e pensano che in qualche modo la chiesa nominale sia impiegata dal Signore. Molti di loro non pretendono di essere consacrati al Signore e non hanno speranze o aspirazioni celesti. Pensiamo che questa sia la classe che nostro Signore definisce come pecore. (Giovanni 10:16) Riteniamo quindi che sia le pecore che i capri della parabola si professino cristiani, formando la cristianità, e che entrambi i gruppi affermino di operare nel nome del Signore. — Matteo 7:21-23”.
14. Cosa disse La Torre di Guardia del 15 gennaio 1924 circa il tempo del radunamento delle “altre pecore”?
14 L’anno successivo La Torre di Guardia inglese del 15 gennaio 1924 (pagina 26, paragrafi 2 e 3) aggiunse:
“‘E a lui sarà il radunamento del popolo’. — Genesi 49:10.
“Questa è una dichiarazione profetica relativa all’opera del Cristo. Il suo adempimento è vicino. Significa che le persone di ogni nazione, razza e lingua che amano e desiderano la giustizia saranno radunate nel Signore. Gesù disse: ‘E ho delle altre pecore che non sono di questo ovile; anche quelle mi conviene addurre, ed esse udiranno la mia voce e vi sarà un solo ovile e un solo pastore’. (Giovanni 10:16) La pecora è un animale docile, pacifico e ammaestrabile; è quindi usata per simboleggiare le persone che amano la pace e desiderano cose migliori”.
15. In che modo La Torre di Guardia del 15 agosto 1924 mostrò che la benignità di Dio non si limita a salvare il “piccolo gregge” che va in cielo?
15 Una decina d’anni dopo La Torre di Guardia inglese del 15 agosto 1934 disse nel paragrafo iniziale (pagina 243):
“L’amorevole benignità di Geova è estesa a tutti coloro che cercano diligentemente di conoscere e di fare la sua volontà. Egli estende la sua benignità agli uomini che credono nel Signore Gesù Cristo. (Giov. 3:16) Gesù Cristo è la via provveduta da Dio per ottenere la vita, ma non tutti gli uomini che riceveranno la vita diventeranno creature spirituali. Ci sono altre pecore che non sono del ‘piccolo gregge’. (Giov. 10:16) È a queste ultime, le ‘altre pecore’, che dopo la sua venuta al tempio per il giudizio, Cristo Gesù rivolge le parole: ‘Venite, benedetti dal Padre mio, ereditate il regno preparato per voi dalla fondazione del mondo’. (Matt. 25:34)”
(Si veda anche il paragrafo 28 a pagina 248).
16. Al congresso tenuto nel 1935 a Washington fu spiegato che la “grande moltitudine” corrispondeva a quale classe di “pecore”, e in che modo il giorno successivo centinaia di quegli invitati speciali reagirono a tali informazioni?
16 L’anno dopo, il 1935, fu un anno storico. A Washington (U.S.A.) si tenne un importante congresso, al quale furono particolarmente invitati coloro che desideravano far parte delle “altre pecore” del Pastore eccellente. Questo indicò che si stavano facendo passi concreti per radunare quelle “altre pecore”. Il venerdì 31 maggio fu pronunciato un discorso che identificò le “altre pecore” (i Gionadab) come coloro che compongono la “grande moltitudine” con un destino terrestre, predetta in Rivelazione 7:9-17 (AV). Il desiderio di molti congressisti di far parte di quella “grande moltitudine” fu indicato dal fatto che il giorno seguente 840 persone chiesero di essere battezzate in acqua in simbolo della loro incondizionata dedicazione a Geova Dio mediante il Pastore eccellente Gesù Cristo.
UN “NUOVO NOME” PER LA PARTE TERRESTRE
17. La Torre di Guardia del 1º marzo 1925, spiegando la nascita del figlio maschio di Rivelazione capitolo 12, la applicò a quale notevole avvenimento?
17 Torniamo però al significativo anno 1925. La visione di Rivelazione 12:1-17, per molto tempo mal compresa, fu chiarita. La Torre di Guardia inglese del 1º marzo 1925 eliminò l’idea che la nascita del figlio maschio dato alla luce dalla “donna” in cielo rappresentasse la nascita del papato da un sistema religioso apostata nel IV secolo. La nascita del figlio maschio rappresentava invece la nascita del messianico regno di Dio dalla Sua “donna”, la Sua celeste organizzazione paragonata a una moglie. Questo avvenne nei cieli al termine dei Tempi dei Gentili, “i fissati tempi delle nazioni”, nell’autunno del 1914. La parte terrestre dell’organizzazione spirituale di Geova fu emozionata a questa rivelazione!
18. (a) Nel 1925 fu richiamata l’attenzione sul fatto che era vicino il tempo che Dio facesse che cosa? (b) In armonia con ciò, cosa fecero nel 1931 le congregazioni dei componenti di “questo ovile” del Pastore eccellente?
18 Ma vi fu dell’altro nel 1925! Si capì un fatto di notevole importanza, e cioè che era giunto il tempo che Dio si facesse un nome. Questo fatto fu pubblicizzato nell’estate di quell’anno al congresso regionale di Indianapolis (Indiana, U.S.A.). (II Sam. 7:23; Isa. 64:1, 2) In armonia col proposito di Dio di trarre dalle nazioni “un popolo per il suo nome”, nel luglio del 1931 il mondo cominciò a conoscere il nome “testimoni di Geova”, allorché, con una risoluzione ufficiale, migliaia di appartenenti a “questo ovile” del Pastore eccellente adottarono questo nome quale designazione scritturale del dedicato e battezzato popolo di Dio. (Isa. 43:10) L’esempio dato al congresso di Columbus (Ohio, U.S.A.) fu seguito in tutto il mondo dalle congregazioni dei componenti di “questo ovile”.
19. Secondo la Versione Riveduta, quelli inclusi in “quest’ovile” di Giovanni 10:16 comprendono tutte le attuali “pecore” del Pastore eccellente?
19 Gesù Cristo fece una distinzione fra i suoi seguaci (paragonati a pecore) di “questo ovile” e le “altre pecore”. Infatti, come si legge nella Versione Riveduta, egli disse: “Ho anche delle altre pecore, che non son di quest’ovile; anche quelle io devo raccogliere, ed esse ascolteranno la mia voce, e vi sarà un solo gregge, un solo pastore”. — Giov. 10:16; English Revised Version (1884); The Emphatic Diaglott (1864); Rotherham (1903).
20. In particolare dal 1935, quali “pecore” il Pastore eccellente ha organizzato sulla terra in unità?
20 Quelli inclusi in “questo ovile” appartenevano all’organizzazione spirituale di Dio, essendo “i rimanenti” del “seme” spirituale della donna di Dio di cui si parla in Rivelazione 12:17. Poiché le “altre pecore” non appartengono a “questo ovile”, esse non fanno parte dell’organizzazione spirituale di Dio. Non appartengono al “piccolo gregge” al quale il Padre dà “il regno”. (Luca 12:32) Nella primavera del 1935 il Pastore eccellente, Gesù Cristo, cominciò definitamente a radunare queste “altre pecore” con un destino terrestre, portandole in una riconosciuta associazione col rimanente di “questo ovile” generato dallo spirito. Allora divennero le “pecore” predette nella parabola di Gesù delle pecore e dei capri. (Matt. 25:31-46) Così il Pastore eccellente unisce le “pecore” di “questo ovile” con le “altre pecore”, onde formino “un solo gregge” sotto di lui come loro “solo pastore”. Il “gregge” diviene così un’unica organizzazione.
21. Fino a quando il rimanente delle “pecore” di “questo ovile” opererà insieme alle “altre pecore” come un unico “gregge” organizzato, dopo di che quali adattamenti saranno fatti?
21 Su questa base tutte queste persone simili a pecore, qualunque destino abbiano, possono ora operare insieme sulla terra come un’unica organizzazione. La separazione che dovrà infine esserci fra le due classi sarà dovuta al fatto che le “pecore” di “questo ovile” avranno terminato fedelmente il loro corso terreno per prendere parte alla “prima risurrezione” ed essere assorbite dall’invisibile organizzazione celeste. (Riv. 20:4, 6) Essendo allora scomparsi tutti quelli del “piccolo gregge”, si dovranno fare opportuni adattamenti affinché tutte le “altre pecore” rimaste possano servire armoniosamente quali sudditi del più grande Davide, il messianico re Gesù Cristo. — Riv. 22:16.
[Immagine a pagina 25]
Oggi il “piccolo gregge” e le “altre pecore” formano “un solo gregge”, un’unica organizzazione di leali testimoni di Geova